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Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 15:56
da yeti
ilcavigliatore ha scritto:
ti ho risposto per gentilezza, e non ho tempo di cercare articoli sicuramente più forti di questo;non ho mai ho parlato di merda a palate ma di come mallett dice le stesse cose dopo ogni partita (mancanza di disciplina, di intelligenza ecc.à, e non difende mai la squadra, al contrtario di berbizier e altri che ogni tanto lo facevano ; sei libero di avere una posizione diversa dalla mia ma evitiamo polemiche sterili e inutili io mi fermo qui
Vorrei precisare, perché probabilmente mi sono espresso male. Con palate di merda non mi riferivo affatto a te, è un'espressione usata da altri, senza scendere nei particolari di chi lo ha detto, e che io mi sono limitato a riportare per definire un clima un po' così che si respira ora da queste parti. A parte questo non mi pare di aver risposto con maleducazione. Se si, me ne scuso.

Poi volendo riproporre il quesito, che non vorrei passasse in secondo piano. Giustamente tu poni l'accento sul come Mallet dice le stesse cose. Il come è sostanziale. E io a mia volta ho posto l'accento sul come Bbz diceva le cose. Mi chiedo alla luce degli eventi che hanno portato BBz a non rinnovare il contratto, se nonostante il COME, il giudizio per il rugby italiano fosse sostanzialmente di "disprezzo", solo abilmente mitigato dai toni più accorti e scaltri. Il confronto "Mallet non ci rispetta vs. BBz invece ci rispettava" non mi sembra così automatico e pacifico.

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 16:29
da paparoga
non so se qualcuno ci ha fatto caso, ma in ogni partita giocata dall'italia, che sia test match o 6 nazioni, c'e' sempre qualche episodio sfavorevole all'italia, errori arbitrali che condizionano pesantemente la partita. e visto che noi non siamo la nuova zelanda e' un tutto dire. quando sei a 10 metri dalla linea di meta c'e' una mischia e l'arbitro si inventa un fallo inesistente, come successo con la scozia,che ti ributta 50 metri indietro palla agli avversari, come cavolo fai a vincere?

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 16:35
da kkarli
yeti ha scritto: Qualcuno che sostiene che Mallet ci giudica inferiori, mi vorrebbe commentare le righe che ho grassettato?
Secondo me quelle righe hanno un significato differente da quello che tu vuoi dare, ma il tuo parere vale quanto il mio. Il link che ti è stato postato di Mallett non è fra i più significativi.

Quindi, mi permetto di postare, offrendo anche il servizio di traduzione :D , una parte dell'intervista che Mallett ha rilasciato a The Scotsman, pubblicata il giorno stesso della gara. Come premessa, faccio già notare una differenza: Mallett sta rilasciando queste dichiarazioni a un giornale straniero, il principale quotidiano del paese contro il quale giochiamo, prima della gara. E' una differenza fondamentale per capire.

Mallett sta commentando il fatto che la base dei giocatori scozzesi è simile a quella italiana, inferiore rispetto alle altre. Attenzione a come sviluppa il suo pensiero, è importante.

"Chiunque abbia un cervello rugbistico dovrebbe capire che i giocatori italiani di rugby hanno bisogno di giocare ad un livello più alto, con regolarità, per essere più competitivi quando si confrontano col rugby internazionale". Inoppugnabile, no?
Ma la mia domanda di lettore allora è: c'è quindi qualcuno che non ha un cervello rugbistico, e col quale Mallett ha a che fare? Perché l'inglese è una lingua dove le frasi si declinano convenzionalmente. Se, con qualcuno, dico "Anyone who has a cautious brain should not drive through a red light", sto sottintendendo che c'è gente che lo fa. Sono sfumature, lo so, ma non sfuggono ai lettori madrelingua.

Andiamo avanti.

"Penso che la Scozia abbia giocato del gran rugby nelle sue partite - hanno terminato in crescendo contro il Galles e giocato del buon rugby a Parigi - quindi le sue partite sono state molto meglio delle nostre a dire il vero, anche se poi entrambi dobbiamo ancora ottenere la nostra prima vittoria".
E io qui, lettore, mi soffermo. A parte che io tutto questo gran gioco non l'ho visto, ma son pareri. Però, a me (scozzese che legge) suona stonato che l'allenatore della squadra che devo affrontare affermi la superiorità della mia. Mah... Anche questi, ok, son pareri, ma tu ti occupi di comunicazione, Yeti? Si comunica così quando si è un leader? O meglio, gli altri allenatori (che spesso si gettano in polemiche di fuoco per intimidire), si pongono così nel 6 Nazioni? Siamo onesti, prima della gara lo fanno?

Si continua. Viene il bello.

"Sono stato fortunato ad essere stato allenatore del Sudafrica e ad aver vinto 17 incontri di fila, e ora sono l'allenatore dell'Italia e ho perso 6 partite di fila, ma sono ruoli molto differenti. Mi ci sto abituando ed è del tutto normale che Scozia e Italia siano in lotta, in termini di forza dei giocatori, per essere più competitive a questo livello". "Lucky" è una parola bifronte. "And now I'm [unluckily] coach with Italy". Questo ha detto. Non se n'è reso conto? E' un dilettante della comunicazione. Se n'è reso conto (come io credo)? Fa parte della sua exit strategy: io sono un vincente che perde perché allena l'Italia. Per me, qui c'è scritto questo.

Ma siamo al clou.

"Ma se guardate al modo in cui le squadre scozzesi giocano in Heineken Cup, la Scozia ha giocatori migliori al momento. Glasgow ha battuto Tolosa in trasferta, un risultato fantastico, e Edinburgo ha giocato dell'ottimo rugby, mentre le squadre italiane sono state orrende in Heineken Cup".

Questa è una posizione popolare, persino fondata ma... ehi, notate nulla? Scrivo quello che noto io:

a) Sono un giocatore della Nazionale. Compro The Scotsman, per leggere del pregara. Vomito il cappuccino sull'articolo, salgo in camera e comincio a odiare quello che fra poco mi parlerà di onore e rispetto. Perché ha appena detto che io sono, al momento, un giocatore peggiore degli scozzesi! Ora, se a qualcuno pare che questa sia una dichiarazione normale di un allenatore prima della gara, non so che dire;
b) Mallett dice una cosa vera? Sì, forse. Ma è onesto? No che non lo è! Prima di tutto, le squadre italiane giocano In HC infarcite di stranieri e non eleggibili, e in secondo luogo, ma quanti su 22 vengono da squadre italiane di HC? Cosa sta facendo??? Fa un falso silogismo, falso come una moneta da 3.
c) Secondario, ma pur sempre rilevante. Mallett è della FIR. Chi lo autorizza a dare giudizi sprezzanti su squadre della Lega (oltretutto per operare una difesa dicendo cose non corrette)? Chi autorizza Mallett, prima di una gara del 6 Nazioni, a porsi come censore del movimento italiano? Lui, quello che ha schierato Mauro Bergamasco a MM, parla della forza dei suoi giocatori, e dice: sono più deboli? Parla a chi, perché capisca chi?

Gran finale, a Nick rotea la lingua nel farsi pubblicità, a me le balle. Attenzione all'acrobazia durante la captatio:

"Poi, la Scozia è stata coinvolta nel 6 Nazioni da una marea di tempo [for a hell of a lot longer] più dell'Italia [e con ciò??? N.d.T].
L'Italia ha ottenuto 5 vittorie (4 contro la Scozia) e un pareggio nel 6 Nazioni e la Scozia ha ottenuto una marea [hell, ancora] di più, e quindi saremmo arroganti a dire di essere al livello della Scozia, ma la Scozia è l'unica squadra contro la quale l'Italia, negli ultimi 3 anni, è riuscita a essere competitiva".


Qui non dice nemmeno più la verità, l'Italia è sempre stata competitiva con la Scozia, ma sorvoliamo. Si noti che siamo al rovesciamento di quello che chi crede in una realtà (io d esempio, che ci credo) dovrebbe dire! Non dice: la Scozia, nazionale storica, è in calo e noi in crescita (cosa grave, per una delle 5 storiche, essere in calo come la Scozia). Giammai, eppure lo dicono (dicevano...) molti neutrali! Dice che ci dobbiamo calmare, che la Scozia è sopra al nostro livello, lascia intendere che se siamo competitivi è per una serie di contingenze.

Poi va, e prende la peggiore spazzolata del 6 Nazioni dalla Scozia.

Qualcuno ammette che, come penso, di 22-25 giocatori ce ne sono almeno alcuni che, per queste cose, vanno in campo svuotati? Lo spero, per onestà intellettuale qualunque siano i pareri di ognuno, sempre rispettabili.

Su questo, un appunto finale. Ci ho messo 40 minuti, per passione, a preparare questo. Volentieri. Ma non fatemelo fare per ogni articolo dove Mallett parla male, perché pensa male.
Ma dire: dimmi dove Mallett ha detto questo e quello, suona un po' stonato. Fidiamoci l'uno dell'altro. Nessuno fa la caccia alle streghe. Nessuno, io men che meno, ce l'ha con Mallett. Prima di Mallett, bisogna prendersela con chi l'ha scelto, col resto dello staff, con chi lo ha lasciato lavorare da dilettante quando chiedevamo che ci insegnasse il professionismo vero ("I've been lucky to have coached South Africa and won 17 in a row and I'm now coach with Italy and lost six games in a row, but it's very different roles", signor Mallett?), con chi lascia che rilasci certe dichiarazioni prima delle gare (i ragazzi le leggono).
Mallett sta facendo una cosa sbagliata; è furbo, e spera che certi echi non arrivino qui. Specie le parti dove fa self-endorsement per il prossimo ingaggio. Io, mi sono permesso di dire la mia.

Altro (complotti, manfrine, dietrologie) non c'è.

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 16:43
da billingham
yeti ha scritto:Mi chiedo alla luce degli eventi che hanno portato BBz a non rinnovare il contratto, se nonostante il COME, il giudizio per il rugby italiano fosse sostanzialmente di "disprezzo", solo abilmente mitigato dai toni più accorti e scaltri. Il confronto "Mallet non ci rispetta vs. BBz invece ci rispettava" non mi sembra così automatico e pacifico.
ricordo male io, o Berbizier ha firmato il contratto dichiarando IMMEDIATAMENTE che alla fine della RWC2007 se ne sarebbe andato?

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 16:45
da EmmePi
Secondo me lo ha annunciato a maggio-giugno.
Bisognerebbe andare a ripescare i quotidiani di allora

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 16:48
da yeti
Guarda Paparoga, è sempre sgradevole parlare degli arbitri, e preferirei evitare. Però qualcosa effettivamente mi puzza. Prendo ad esempio il fallo fischiato nel primo tempo a Bortolami che cerca di arraffare un pallone a terra tenuto dal pilone Jacobsen. Entrata laterale in ruck. Il problema è che: o non c'era la ruck, o se c'era la palla era abbondantemente fuori dai piedi dei giocatori in ruck, quindi Bortolami aveva diritto di intervenire. E al massimo ci sarebbe stato calcio per noi perchè il simpatico Jacobsen (dico sul serio a me lui e Marconet mi piacciono tantissimo perché sono gli ultimi piloni ciccioni che quando corrono gli balla la trippa da sotto la maglietta) teneva di proposito la mano sul pallone, ben staccato dal corpo. Comunque calcio contro, tre punti per la Scozia. Boh?

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 17:22
da jaco
kkarli,
Ti ringrazio per il tempo che hai speso per la traduzione, ma, perdonami, vivisezionare così le frasi dette serve solo a trovare significati che, secondo il mio modestissimo parere, non hanno e non vogliono avere... in sostanza un po' di dietrologia, nella tua analisi, la trovo.
Forse sono un'anima bella, ma io penso che se uno dice A voglia dire A e non dice A per far capire che vuole dire B a chi di solito capisce C...
In ogni caso:
kkarli ha scritto: Si continua. Viene il bello.

"Sono stato fortunato ad essere stato allenatore del Sudafrica e ad aver vinto 17 incontri di fila, e ora sono l'allenatore dell'Italia e ho perso 6 partite di fila, ma sono ruoli molto differenti. Mi ci sto abituando ed è del tutto normale che Scozia e Italia siano in lotta, in termini di forza dei giocatori, per essere più competitive a questo livello". "Lucky" è una parola bifronte. "And now I'm [unluckily] coach with Italy". Questo ha detto. Non se n'è reso conto? E' un dilettante della comunicazione. Se n'è reso conto (come io credo)? Fa parte della sua exit strategy: io sono un vincente che perde perché allena l'Italia. Per me, qui c'è scritto questo.

Ma siamo al clou.

"Ma se guardate al modo in cui le squadre scozzesi giocano in Heineken Cup, la Scozia ha giocatori migliori al momento. Glasgow ha battuto Tolosa in trasferta, un risultato fantastico, e Edinburgo ha giocato dell'ottimo rugby, mentre le squadre italiane sono state orrende in Heineken Cup".

Questa è una posizione popolare, persino fondata ma... ehi, notate nulla? Scrivo quello che noto io:
Non è una posizione popolare e fondata: è esattamente ciò che è successo. Avrebbe dovuto dire che Treviso e Calvisano hanno perso tutte le gare con gran rampognate solo per sfortuna?
kkarli ha scritto: a) Sono un giocatore della Nazionale. Compro The Scotsman, per leggere del pregara. Vomito il cappuccino sull'articolo, salgo in camera e comincio a odiare quello che fra poco mi parlerà di onore e rispetto. Perché ha appena detto che io sono, al momento, un giocatore peggiore degli scozzesi! Ora, se a qualcuno pare che questa sia una dichiarazione normale di un allenatore prima della gara, non so che dire;
Beh la reazione, se uno ha gli attributi, dovrebbe essere quella di voler mostrare a quello s*****o che ha talmente poca fiducia in me che mi convoca in nazionale, che in realtà non sono solo il migliore italiano nel mio ruolo, ma posso essere meglio anche degli scozzesi... se la reazione è quella di pestare i piedi e piangere allora non merito di stare dove sto, non merito la fiducia di Mallett.
kkarli ha scritto: b) Mallett dice una cosa vera? Sì, forse. Ma è onesto? No che non lo è! Prima di tutto, le squadre italiane giocano In HC infarcite di stranieri e non eleggibili, e in secondo luogo, ma quanti su 22 vengono da squadre italiane di HC? Cosa sta facendo??? Fa un falso silogismo, falso come una moneta da 3.
Il silloggismo è: se in italia le migliori squadre pur infarcite di stranieri ottengono cotanto risultato, la nazionale, che comunque aveva in campo Garcia, Griffen, Zanni, Ghiraldini, Marcato, McLean, Pratichetti (cioè metà squadra titolare non una o due comparse) provenienti da queste due squadre, che non può schierare gli stranieri potrà fare un po' meglio grazie a chi gioca all'estero, ma non può sovvertire l'ordine delle cose...
kkarli ha scritto: c) Secondario, ma pur sempre rilevante. Mallett è della FIR. Chi lo autorizza a dare giudizi sprezzanti su squadre della Lega (oltretutto per operare una difesa dicendo cose non corrette)? Chi autorizza Mallett, prima di una gara del 6 Nazioni, a porsi come censore del movimento italiano? Lui, quello che ha schierato Mauro Bergamasco a MM, parla della forza dei suoi giocatori, e dice: sono più deboli? Parla a chi, perché capisca chi?
Ma cosa dice di diverso da quello che dice chiunque si interessi un po' al rugby di casa nostra?
Ok anche a me sta sulle balle quando qualcuno mi da del c******* dopo aver fatto una stupidata: io posso dirmi tutto ciò che voglio, ma quando me lo dice un altro mi da fastidio... allora è questo! Noi, in quanto facenti parte della grande famiglia dell'italrugby, possiamo commentare il livello infimo dei nostri campionati, la diffocltà del reclutamento, la mancanza di tecnici all'altezza, la poca professionalità, gli scarsi risultati.... ma se lo dice lui allora lo fa solo perchè ci prende per trogloditi... mah

kkarli ha scritto: Gran finale, a Nick rotea la lingua nel farsi pubblicità, a me le balle. Attenzione all'acrobazia durante la captatio:

"Poi, la Scozia è stata coinvolta nel 6 Nazioni da una marea di tempo [for a hell of a lot longer] più dell'Italia [e con ciò??? N.d.T].
L'Italia ha ottenuto 5 vittorie (4 contro la Scozia) e un pareggio nel 6 Nazioni e la Scozia ha ottenuto una marea [hell, ancora] di più, e quindi saremmo arroganti a dire di essere al livello della Scozia, ma la Scozia è l'unica squadra contro la quale l'Italia, negli ultimi 3 anni, è riuscita a essere competitiva".


Qui non dice nemmeno più la verità, l'Italia è sempre stata competitiva con la Scozia, ma sorvoliamo. Si noti che siamo al rovesciamento di quello che chi crede in una realtà (io d esempio, che ci credo) dovrebbe dire! Non dice: la Scozia, nazionale storica, è in calo e noi in crescita (cosa grave, per una delle 5 storiche, essere in calo come la Scozia). Giammai, eppure lo dicono (dicevano...) molti neutrali! Dice che ci dobbiamo calmare, che la Scozia è sopra al nostro livello, lascia intendere che se siamo competitivi è per una serie di contingenze.
Io penso che ha proprio ragione, invece. Saremmo arroganti a pensare di essere più forti della Scozia che ci sta qualche posizione sopra nel ranking, che ha un'attitudine in TUTTI i suoi giocatori ben superiore alla nostra, che ha dei fuoriclasse assoluti, che ha dimostrato nelle prime due partite una migliore condizione, ma, sembra dire con le ultime parole, nonostante tutto ce la possiamo e dobbiamo giocare... non mi sembra ci sia niente di scandaloso in questo.

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 17:38
da maurizio59
Quoto Jaco tutta la vita e anche qualche minuto da deceduto! :lol:

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 17:45
da paparoga
be' se vogliamo rimanere alla partita con la scozia, il fallo fischiato a ma.bergamasco 3 punti facili alla scozia?come minimo scandaloso, e la meta scozzese?un in-avanti che sicuramente sarebbe stato fischiato all'italia. ma poi perche' non ci si dovrebbe lamentare degli errori arbitrali? perche' nel rugby non si fa?andate a chiedere ai neo zelandesi sulla meta della francia agli ultimi mondiali, un passaggio in-avanti che li ha eliminati, ancora adesso si lamentano! e noi che da anni subiamo non diciamo niente? io dico che dondi deve svegliarsi. berbizier almeno ogni tanto si lamentava. l'arbitro nel rugby e' fondamentale, e noi ce l'abbiamo sempre contro. almeno fino a quando il risultato e' in equilibrio..

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 18:04
da yeti
Caro KKarli, non sono un esperto di comunicazione in modo diretto, se intendi con questo certi tipi che tengono master su come sorridere durante una relazione davanti ad un consiglio di amministrazione o quale cravatta indossare per fare passare il proprio progetto (da escludere totalmente le decalcomanie di Paperino e gli ippocampi rosa su sfondo giallo canarino). Luckily sono un linguista, che negli ultimi tempi si è occupato abbastanza di linguistica testuale. La linguistica testuale, se fatta con un occhio rivolto alla realtà dei testi e non solo per spaccare i capelli in quattro come fanno tanti colleghi, ti rivela un sacco di cose divertentissime e utili anche per la vita. Per esempio e generalizzando molto, se io devo cercare casa in una città che non conosco devo stare molto attento a certe occorrenze linguistiche (per esempio i superlativi assoluti e le iperboli nella descrizione della casa in certe culture) perché vuol dire che la zona è pessima. Così per esempio mi é capitato di notare che negli annunci di persone che volevano disfarsi di pastori maremmani regalandoli (e non vendendoli) la cosa che veniva messa maggiormente in risalto (oltre il 90 per cento dei casi) era la docilità con frasi del tipo "campione di coccole" e così via, quando a me risulta che i maremmani sono tra i cani più pericolosi che possano esserci in giro. Mentre nei casi di annunci sui dalmata occorreva la frase "solo per veri amanti della razza" in almeno l'80 per cento dei casi. Dal notare queste cose al chiedermi che cosa ci stia sotto il passo è breve.
Chiedo scusa per il lungo OT e ritorno in T.
Sono essenzialmente d'accordo con te sui tempi delle "esternazioni" di Mallet, sull'opportunità o meno di dire certe cose. Mi viene il dubbio che ci sia una modalitá anglosassone (e potrei dire angloteutonica, visto che in Germania, per esperienza diretta, non funziona molto diversamente) che non ci è facilmente accessibile. Su questo punto potrebbe esserci effettivamente un corto circuito a livello comunicativo e una certa "deficienza" sia da parte di Mallet che da parte dei suoi interlocutori.
Ma qui non mi esprimo, proprio perché sono un linguista e mi occupo delle parole e dei testi. Però bisogna stare molto attenti a trattare con le parole. Per fare un esempio la frase riportata da Mallet: "I was lucky with SA" può essere anche girata al contrario "I'm unlucky with Italy" (tralasciando il problema dei contrari e degli opposti: 'non male' non significa automaticamente 'buono', e viceversa), ma cozza semanticamente con la tua interpretazione "Io sono un vincente....". La "fortuna" non è una qualitá o un attributo di cui una persona possa farsi merito. Il merito è della fortuna, quindi il merito non è di Mallet. Non ha detto "I was skill". Ergo: indurre da quella frase che Mallet si considera un vincente per meriti suoi non è corretto. È stata la fortuna. Lo puoi indurre per convinzione tua, ma non perché il testo effettivamente lo dice.
Ora, senza mettersi a spaccare i capelli in quattro (e chiedo scusa se sono un po' pedante, ma a me discutere di queste cose piace) bisogna intendersi su certi significati delle parole: disprezzare significa letteralmente "apprezzare meno dell'effettivo valore". Ora decidiamoci: o i giudizi di Mallet (e quelli di BBz che sono uguali uguali nella sostanza) sono sbagliati, e quindi noi siamo al livello di Irlanda, Scozia, Galles e compagnia cantante, oppure i giudizi sono corretti e quindi non possiamo dire che siamo disprezzati. Però il disprezzo ha anche un'altra componente (che si chiama connotazione, o significato secondario) e che implica il giudizio di valore positivo o negativo (nel caso di disprezzare il valore è assolutamente negativo). Spesso però questo valore è del tutto indipendente dalle affermazioni che dico: io mi posso complimentare con un collega dicendogli "bravo, bella prolusione" e poi invece tra me e me penso "che incapace!". Così come spesso una ragazza parla negativamente in pubblico di un ragazzo che invece le piace tantissimo (giudizio positivo). Per questo è molto difficile attribuire alle affermazioni di chiunque un valore preciso nei termini di negativitá o positività. Per questo sostenere che Mallet abbia disprezzato il movimento italiano e che invece BBz non ci abbia mai disprezzato può essere solo pretestuoso (o pretestuale) e non testuale. Dal punto di vista dei significati primari le frasi di Mallet e BBz non sono diverse. E per quello che ne sappiamo noi, quando BBZ rilasciava certe dichiarazioni ai giornali poteva anche pensare tra sé e sé "Vabeh, dai, raccontiamogli 'ste quattro cazzate a questi deficienti qui".
Sono d'accordo con te sull'opportunità o meno di dire certe cose in certi tempi. Non sono però d'accordo con coloro che sostengono che Mallet disprezzi il movimento italiano e che BBz non lo abbia fatto. Ciò non toglie che ora come ora la situazione sia ormai compromessa, che Mallet non possa più guidare la nazionale italiana per i prossimi anni e che la frattura sia inevitabile. Si cambierá allenatore e tra un paio di anni saremo di nuovo punto e a capo. Così, alla quinta nomina in 10 anni, ci dovremo porre anche il problema su chi avrà intenzione di venire ad allenare l'Italia. A fronte di federazioni che programmano cicli di 6-8 anni con lo stesso allenatore, la FIR non ci fa una bella figura e io, se fossi un'allenatore "famoso", verrei solo se non avessi di meglio da fare, giusto per grattarmi quei 300.000-400.000 euro all'anno per un paio di annetti. Sapendo che tanto di più non duro.

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 18:35
da Leinsterugby
e ammutinamento fu....
non so se avete già postato


Ivan Malfatto Gazzettino edizione odierna

Senatori in rivolta contro Nick Mallett e lo staff. Staff frantumato, visto che «ognuno rispetta i propri ruoli, ma dire che tutti vanno nella stessa direzione mi sembra troppo» rivela la significativa confidenza di uno di loro.
L’Italia del rugby dietro la calma apparente delle conferenze stampa, dove però traspare nervosismo, è una polveriera. La sconfitta con la Scozia nell’Rbs Sei Nazioni ha dato la stura al malcontento che covava. Facendo emergere la contraddizione di fondo della gestione tecnica Mallett: uno staff non scelto da lui con il quale alle fine non ha legato. In una slide dei corsi per allenatori la parola staff è definita come «il soggetto sociale costituito da più membri che tra loro instaurano un rapporto di interdipendenza, il cui risultato costituisce e genera un’identità che è più della somma dei suoi membri». Tale risultato e identità nell’Italia del rugby non si vedono. Una delle opzioni a fine torneo sembra così che sia quella di fare piazza pulita dell’intero gruppo. Che Nick Mallett salvi la panchina o meno. Uno gruppo composto da Carlo Checchinato (manager), Carlo Orlandi (allenatore degli avanti), Philippe Cariat (trequarti) e Alessandro Troncon (difesa) e Alex Marco (preparatore atletico).
Un’altra voce diffusa ieri è quella di una lettera al presidente Giancarlo Dondi che starebbe per essere inviata da un gruppo di senatori azzurri. O comunque di una loro dura presa di posizione. I nomi che circolano sono cinque, ma non sono stati confermati. Imputerebbero al ct e al suo staff errori nella gestione dei rapporti con gli atleti, incapacità a tenere in pugno e motivare la squadra. Gli episodi sono molti, alcuni già noti altri no. Carlo Festuccia, che ha rifiutato la convocazione nell’Italia A ed è stato poi escluso anche dalla maggiore. Paul Griffen, nome suggerito a Mallett prima dell’Inghilterra per coprire l’emergenza mediano di mischia, ma bocciato da due persone dello staff, salvo poi fare precipitoso dietro front dopo l’umiliazione di Mauro Bergamasco a Twickenham. Carlos Nieto, scontento perchè pur essendo in forma gli è preferito un Castrogiovanni a mezzo servizio.
I giocatori insomma non crederebbero più in chi li guida. Sono disaffezionati. Si sentono più prostrati che stimolati da frasi come quella pronunciate da Mallett dopo il ko con l’Irlanda: «Per me far giocare l’uno o l’altro di voi fa lo stesso. O fate quello che vi dico o vi cambio». E con chi, visto il livello dei ricambi azzurri? Almeno ci fosse davvero il coraggio di fare piazza pulita di qualcuno, buttando dentro dei giovani. Tanto perdi di 20 o perdi di 30 punti a questo punto cosa cambia? Ma visto che poi alla guerra ci si va con i senatori, non si può pretendere di motivarli così.
La rivolta dei senatori assomiglia a quella andata in scena nel 2002 quando i big dell’epoca chiesero (e ottennero) la testa del ct Brad Johnstone dopo il secondo cucchiaio di legno consecutivo. Un clima da fine impero. E una bella gatta da pelare per Dondi. Secondo le rivelazioni di un consigliere federale si sarebbe già accordato con Mallett per il prolungamento del contratto e far pagare il fallimento sarà lo staff. Secondo altre voci il sicuro partente è Mallett. Qualunque sarà la decisione l’impressione è quella di una gestione tecnica al capolinea, a meno che non infili una clamorosa vittoria contro Francia o Galles. Solo in quel caso, forse, potrebbe salvarsi in blocco.

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 18:36
da diddi
kkarli ha scritto:...Nessuno, io men che meno, ce l'ha con Mallett....
Heh?!?!?!?!?! :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: :shock:

Ma se hai cominciato a scrivere per quello (dopo averci tanto letto, a darti retta)!!!!!

E, credimi, i tuoi interventi, fondati o meno, sono "leggerissimamente" monotematici. Spero che la tua passione per il rugby abbia meglio da offrirti (e da offrirci) che criticare Mallett a ogni piè sospinto. Per quanto mi riguarda, me lo stai quasi facendo diventare simpatico.

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 18:43
da kkarli
Yeti, il tuo intervento mi piace talmente tanto, per ironia e spirito sottostante, che mi viene da applaudirlo anche se non sono d'accordo. Mi capita, discutendo con persone intelligenti.
Ora non sono a casa e la ricerca non mi è agevole, ma appena posso ti posto il link. Mi piacerebbe che tu leggessi l'intervista completa in inglese. Questo, perché vivisezionandola è parso, all'amico sopra e forse non solo, che io volessi cercare dietro le parole. Invece, in questa e altre interviste, è lo sviluppo, la ritmica che Mallett mette nei suoi ragionamenti, assieme alla tempistica assurda con la quale rilascia le dichiarazioni, che mi convincono che Mallett non sia limpido, e stia facendo il furbo amico del giaguaro.
In inglese, emerge a mio parere un allarmante presa di distanza che la traduzione e l'analisi fanno perdere.

A diddi, rispondo che segnalare una frattura che si sta creando a causa di una persona non significa portare avanti campagne contro quella persona. È la differenza fra un'azione e una reazione. D'altra parte, emerge con chiarezza che ho solo colto un malcontento che è condiviso ben dentro la Nazionale, e tanto mi basta.

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 18:49
da yeti
:-] :-] :-] :-] :-] La frase di Malfatto "E con chi, visto il livello dei ricambi azzurri" è molto più denigratoria di quella di Mallet "Per me far giocare uno o l'altro di voi è lo stesso. O fate quello che vi dico o vi cambio": almeno pare che Mallet i ricambi li consideri all'altezza. :-] :-] :-] :-]

Re: Mallet, gli spaghetti, il bobotie e la matita di Cariat.

Inviato: 4 mar 2009, 18:51
da MatR
Leinsterugby ha scritto:Imputerebbero al ct e al suo staff errori nella gestione dei rapporti con gli atleti, incapacità a tenere in pugno e motivare la squadra.
Questo è il punto. Non che cosa dice Mallet in merito al valore dei nostri giocatori: bensì come e quando. La differenza con Berbizier è qui, e questo è il motivo per cui le stesse cose dette da Mallett sono criticate e dette da BBZ no.

Il valzer delle convocazioni e dei ruoli è una delle manifestazioni più evidenti del suddetto problema di fondo. In questo senso, anche il recupero delle passate vicende di Mallett, che è stato fatto e criticato nel thread "Il curriculum di NM", è del tutto pertinente: permette di individuare elementi costanti, che seguono Mallett unitamente alla sua propria ombra fisica, ovunque egli vada e qualunque risultato ottenga. Solo che, come ebbi già modo di scrivere, certi errori fatti sulla panchina del Sudafrica o dello Stade possono avere un effetto 10 perché vengono controbilanciati comunque dal valore tecnico dei giocatori e dalla professionalità dell'ambiente stesso. Fatti sulla panchina dell'Italia, finiscono per avere effetto 100 perché la consistenza tecnica degli atleti e la solidità professionale e organizzativa del movimento non sono in grado di reggere il colpo.