Italia - Nuova Zelanda - Novembre 2018

[Leinsterugby]

http://terzo-tempo.blogautore.repubblic ... irlandese/


Hahahah vero l italiano di o shea è incomprensibile

[tonione]

ci hanno assassinato con i calci dietro la linea, specie in attacco sono stati letali i grubber e quelli a scavalco. e con questa lettura della nostra difesa ci hanno fatto perdere la voglia di combattere. in effetti la difesa era unicamente tesa a contrastare gli attacchi della linea, pure sulle ripartenze e sulla lateralità. questa tensione era dovuta allo scarto nella velocità di gioco dei Blacks che ci tiravano al massimo per poi beffarci con calcetti dietro la difesa. quei calcetti suonavano proprio come una beffa quando gli azzurri al massimo dello sforzo difensivo tendevano ad anticipare le salite per poi vedersi perculati da una stilettata di piede ampiamente seguita e vidimata con precise traiettorie di corsa. e una e due e tre, si rompe tutto e si diventa più deboli di quello che si è veramente. d'altronde l'intercetto, posto come arma offensiva tattica, qualche rischio lo fa correre. figurarsi se lo staff di quelli non ci sgamava lo sbilancio. avremmo dovuto variare in corso d'opera. avremmo dovuto capire perchè ci segnano e adattare la difesa. solo che non c'è piano b- siamo l'Italia del rugby, suvvia- e gli azzurri si sono sgranati come chicchi di una pannocchia abbandonando il torsolo dello spirito di combattimento perchè preoccupati dell'incendio che era scoppiato a bordo. nessuno s'è salvato. nemmeno lo spirito. aia che male.

[tonione]

noto: hardlu s'è incacchiato di brutto e c'ha pure ragione come fatto notare da metabolik. detto da me che scrivo dove voglio non è un gran sostegno.

è da strunzi, anche involontari per carità diddio, dare un risultato di una partita diversa da quella in discussione dopo appena qualche giorno. esiste un modo facilissimo per registrare le partite, c'è l'on demand, uno può liberamente decidere di vedersi una partita anche tre giorni dopo. poi l'arrivo dei nuovi ha reso il forum meno leggibile, tutto un quota quota con nidi infiniti di risposte. pare di essere tornati indietro di dieci anni. l'assenza di jpr mod si fa sentire ma esso si è nauseato e non lo vuole più fare. chi lo fa al posto suo? nessuno, e poi il migliore sembrava essere lui. abituarsi al casino!

[ruttobandito]

Toni il pecoraio. Che ti manca, il cane per il gregge?

[Luqa-bis]

Non condivido l'idea di dare tutte le colpe ai nuovi.

[Garry]

Insomma, chi ha postato sto risultato?
Non è vero che sia sempre successo. A me sembra di ricordare solo un altro episodio, in quattro o cinque anni

[Himiko]

Leinsterugby che, per inciso, proprio nuovo non è - giusto per rimanere sul pezzo .

[Mr Ian]

Certe accuse di cattivi comportamenti mi sa di arrampicarsi sugli specchi...al giorno d oggi non conosce un risultato quasi in tempo reale è veramente molto difficile. Vuol dire proprio chiudersi in casa in una stanza al buio.
Se poi la colpa è persino dei nuovi o di chi non è gradito ad un gruppo ristretto, fate nomi e cognomi di chi non è persona gradita su di un forum e ognuno si comporterà di conseguenza.

[Himiko]

Ecco, grazie Mr.Ian (ringraziamento non ironico).
Non frequento abitualmente questa sezione del forum e oggi ci sono entrata per curiosità, salvo poi scoprire che la questione sui "nuovi iscritti" è nuovamente emersa e francamente mi ha stufato.
Buon proseguimento.

[metabolik]

NON HO ASSOLUTAMENTE SCRITTO CHE I NUOVI ISCRITTI FANNO CASINO.
Se devo dire qualcosa che penso, spiacevole o no, la dico direttamente, non ci giro attorno.

Ha ragione hardu, il livello netiquette del Forum è molto peggiorato ultimamente, sia nella sostanza (doppioni, sconfinamenti, commenti 'oscuri', pre-annunci di risultato, perfino un nuovo troll), sia nella forma (iperquote, interlinee , puntini a stramazzo).
Con tanti nuovi utenti, aspetto molto positivo, sarebbe utile richiamare le basi della netiquette.
La modalità di interazione che ci offre il Forum richiede un minimo di disciplina comunicativa.

Ho scritto che essendo significativamente cresciuto il numero di interventi (molto bene !!!) c'è un effetto di crescita verso il disordine, tecnicamente di crescita entropica; p.e. non mi è piaciuto il doppio 3D sui TM autunnali 2018, accidenti prima di aprire un 3d controlla se ce n'è uno uguale, ma non importa chi lo ha fatto => Aumentando gli interventi, gli argomenti , i 3D, aumenta un pò il casino, naturale.
A un altro può dar fastidio il risultato anticipato, a me danno molto fastidio gli iper-quote, a un altro il morbillo dei puntini, insomma
SIAMO DI PIU', per fortuna, dobbiamo essere un pò più attenti alla Netiquette.

[Garry]

Quello dei rugbisti è un ambiente chiuso. Quando siamo qui siamo solo fra noi, come fossimo al bar, a contatto di gomito.
In Antartide uno scienziato ne ha accoltellato un altro perché gli rivelava sempre la fine dei romanzi che stava leggendo. Occhio a rivelare come finiscono le partite, anche se non siamo in Antartide.

[Garry]

Quando mi capita di dover guardare una partita in differita, non vengo al bar, perché le “spoilerate” avvengono anche per caso. Direi che qui non sono mai state intenzionali, ma ad ogni modo possono avvenire.

Siamo fortunati perché in Italia il rugby non se lo fila nessuno, e se non te lo vai a cercare, non vieni mai a scoprire il risultato di Francia - Fiji, a meno che non succeda qualcosa di particolare.

[Adryfrentzen]

Dalla newsletter di Pronti al Cambiamento

NON È UN PROBLEMA DI SKILLS
La vera lezione che ci hanno inferto gli All Blacks non è nel punteggio, e non l’abbiamo nemmeno ricevuta
Sabato. O meglio, Sabato abbiamo solo avuto tutti gli elementi per comprenderla.
Sì, perché la debacle non è stata sportiva, ed i responsabili non erano in campo.
Se si mangia una torta ed è pessima, non possiamo arrabbiarci con la torta…
La sconfitta vera è stata culturale: sabato, contro i Campioni del Mondo, abbiamo potuto misurare quanto
fallimentare sia stata la nostra partita con la Georgia, seppur vinta, e quanto lontani siamo dagli All Blacks,
ma non negli skills (che comunque sono di un altro pianeta), bensì in qualcosa di più profondo, che viene da
lontano… ed è lo spirito con cui scendiamo in campo.
Loro, gli inarrivabili, hanno lottato fino all’ultimo secondo, non hanno concesso nulla, hanno onorato il gioco
e l’avversario in ogni istante: era un gusto vederli dare il massimo, nonostante l’Italia fosse uscita dal campo,
perché sapevano che nessuno, nemmeno Kieran Read, è intoccabile.
Noi, con il nostro gioco farraginoso, con le statistiche che fanno arrossire, contro la Georgia, appena ci siamo
trovati in vantaggio, ci siamo permessi un rilassamento ingiustificato ed offensivo (ed a fine partita facevamo i
selfie in mezzo al campo invece che il corridoio di saluto agli avversari) e siamo riusciti a distrarci anche contro
i neozelandesi, arrivando a voltare loro le spalle quando stavano per battere una touche, veniale, certo, ma
chiaramente indicativo.
Il fatto è che la maggior parte dei nostri giocatori sono già “arrivati”, sono intoccabili.
Ma questa non è una colpa della torta… non sono i giocatori il problema… la colpa è del cuoco!
Il sistema degli arrivati, degli intoccabili, dei selezionati a prescindere… non sono i giocatori a creare tutto
questo… E non è, SOLO, un problema di coperta corta: è un problema di cultura sportiva.
Non si tratta di avere buoni o cattivi rapporti con Gavazzi, ma di RESPONSABILITÀ: chi sbaglia può e deve essere
perdonato, ma chi mette a sistema l’errore e lo rende costitutivo deve essere sostituito.
O’Shea non ha cambiato nulla di tutto questo, quindi è inutile al nostro rugby. Gavazzi è il padre di tutto questo,
quindi, come Presidente Federale, è dannoso al nostro Rugby.

[oldprussians]

Dalla newsletter di Pronti al Cambiamento

NON È UN PROBLEMA DI SKILLS
La vera lezione che ci hanno inferto gli All Blacks non è nel punteggio, e non l’abbiamo nemmeno ricevuta
Sabato. O meglio, Sabato abbiamo solo avuto tutti gli elementi per comprenderla.
Sì, perché la debacle non è stata sportiva, ed i responsabili non erano in campo.
Se si mangia una torta ed è pessima, non possiamo arrabbiarci con la torta…
La sconfitta vera è stata culturale: sabato, contro i Campioni del Mondo, abbiamo potuto misurare quanto
fallimentare sia stata la nostra partita con la Georgia, seppur vinta, e quanto lontani siamo dagli All Blacks,
ma non negli skills (che comunque sono di un altro pianeta), bensì in qualcosa di più profondo, che viene da
lontano… ed è lo spirito con cui scendiamo in campo.
Loro, gli inarrivabili, hanno lottato fino all’ultimo secondo, non hanno concesso nulla, hanno onorato il gioco
e l’avversario in ogni istante: era un gusto vederli dare il massimo, nonostante l’Italia fosse uscita dal campo,
perché sapevano che nessuno, nemmeno Kieran Read, è intoccabile.
Noi, con il nostro gioco farraginoso, con le statistiche che fanno arrossire, contro la Georgia, appena ci siamo
trovati in vantaggio, ci siamo permessi un rilassamento ingiustificato ed offensivo (ed a fine partita facevamo i
selfie in mezzo al campo invece che il corridoio di saluto agli avversari) e siamo riusciti a distrarci anche contro
i neozelandesi, arrivando a voltare loro le spalle quando stavano per battere una touche, veniale, certo, ma
chiaramente indicativo.
Il fatto è che la maggior parte dei nostri giocatori sono già “arrivati”, sono intoccabili.
Ma questa non è una colpa della torta… non sono i giocatori il problema… la colpa è del cuoco!
Il sistema degli arrivati, degli intoccabili, dei selezionati a prescindere… non sono i giocatori a creare tutto
questo… E non è, SOLO, un problema di coperta corta: è un problema di cultura sportiva.
Non si tratta di avere buoni o cattivi rapporti con Gavazzi, ma di RESPONSABILITÀ: chi sbaglia può e deve essere
perdonato, ma chi mette a sistema l’errore e lo rende costitutivo deve essere sostituito.
O’Shea non ha cambiato nulla di tutto questo, quindi è inutile al nostro rugby. Gavazzi è il padre di tutto questo,
quindi, come Presidente Federale, è dannoso al nostro Rugby.

Ma mi sa che sta dicendo ca....

[Garry]

Se si mangia una torta ed è pessima, non possiamo arrabbiarci con la torta…

Scusate, ma a me questa cosa fa ridere...
E' geniale, dai.
Se avessi avuto la fantasia per immaginare una risposta del genere quando giocavo, ragazzi, l'avrei sparata fuori una settimana sì e una no