Mi dici dove ho preso i titoli. Ma se cito le fonti!!! (per quelle che non ci sono, se vuoi te le cerco. Non è affatto difficile). Oppure è vero quello che scrivevo scherzando a KKarli: scrivo e non mi rendo piú conto di quello che scrivo?
Secondo: il fatto che i titolisti non siano i giornalisti che scrivono (ma nel caso delle fonti che ho riportato, chi può dirlo?), non cambia nulla alla sostanza del discorso che è la seguente: un'informazione data in Italia può avere almeno tre versioni rispetto all'unica che trovi per esempio in Germania. Si chiama distorsione. Il problema è: mancanza di verifica delle fonti e mancanza di verifica della "concorrenza" (chiamiamola così) ovvero "cosa scrivono gli altri sull'argomento?". Vedi il 3d su questo forum sulle presunte bugie di Mallet ("me l'ha detto un giocatore".
Terzo: non capisco dov'è il cattivo gusto nel riportare i titoli di una disgrazia. Non ci ho fatto dell'ironia becera, non ho esultato perché sono probabilmente morti tre crucchi di merda, né mi sono rattristato perché ne siano morti solo tre o robe del genere. Da linguista mi può anche capitare di fare delle analisi sui discorsi di Mussolini e parlarne. Non mi sento peró né di condividere il suo punto di vista, né mi va di essere scambiato per fascista, né mi va di essere tacciato di cattivo gusto perché manco di rispetto alle vittime dei campi di sterminio conseguenti all'ideologia che si riflette in questi discorsi. Spero che sia chiaro.
Quarto: la questione dei metodi prescinde dagli argomenti. E io ho posto una questione di metodo, che è la seguente: come viene trattato il materiale informativo nel mondo giornalistico italiano? A quel punto che io riporti i titoli di Colonia o quelli del parto plurigemellare della gatta del vicino (qualcuno scrive 10, qualcuno 12, qualcuno 15 e un brutto anatroccolo in omaggio, faccio un esempio) è del tutto irrilevante. Se c'è una tendenza di fondo al catastrofismo e al patetismo (e in Italia c'è, eccome se c`è. Persino sul Corriere della Sera) e alla distorsione dell'informazione (e in Italia c'è, visto che non si sa se a Colonia i dispersi siano 2, 3 o 9) ciò tendenzialmente avverrá nella maggior parte dei casi, indipendentemente dal fatto che si parli di morti, dispersi, feriti, gatti, partite di rugby, di pelota basca o di lancio del merluzzo caspico. Guarda lo scampolo e saprai il vestito. Altro sarebbe se, volendo porre una questione di metodo sul trattamento dei materiale informativo nel giornalismo italiano, invece che riferirmi ad articoli di giornale e al loro contenuto, usassi i titoli dei romanzi. Non c'è più la pertinenza. Soprassiedo sul tuo uso di della parola "ridicolo", perchè è evidente a questo punto che non lo hai capito per nulla e che hai fatto un sillogismo monco.
Quinto: non ho parlato di domande sceme, non ho tirato in ballo Duccio, perché non mi sono riferito alla sua domanda, ho detto che la domanda di questo Costantino è stata posta in maniera poco intelligente (il che non significa che Costantino sia un idiota. Un giornalista italiano medio forse lo potrebbe indurre) perché l'incipit era del tutto non pertinente al resto della domanda. Non sono sceso nei particolari, dando per scontato che fosse chiaro, ma ora lo faccio: la prima parte della domanda è "È chiaro che tu non abbia voglia di dimetterti, di lasciare la panchina dell'Italia, quindi ti faccio questa domanda. Non riusciamo ad avanzare con l'off load. E perché non siamo in grado di farlo con i giocatori che abbiamo o perché non siete voi in grado di impostare la squadra con questo tipo di avanzamento?". Certo, se io fossi Mallet, come Guzzanti-Quelo, avrei detto "La domanda é mal posta. Forse te volevi chiedere: Maestro che ore sono?". Entriamo nel dettaglio. Uno: se vuoi fare una domanda sul problema dell'off load, non esordisci facendo un'illazione sul fatto che Mallet non abbia voglia di lasciare la panchina dell'Italia. Che cacchio ne sai tu? Magari maledice il giorno che ha firmato, se ne andrebbe anche domani, magari rimane perché forse nel modo di pensare anglosassone si rimane e si va a fondo con la barca. Secondo: i due temi non sono pertinenti tra loro. Anzi, tecnicamente parlando siamo in una situazione tema-rema: dall'impostazione della domanda, il tema (quello che si sa, che peró non si sa: chi ha la certezza che Mallet non voglia lasciare la nazionale italiana?) è quello nella parte che comincia con "è chiaro...", mentre nella domanda vera e proprioa c'è un input che dovrebbe portare ad ottenere il rema (quello che non è noto, e che voglio sapere). Il tema ci dice l'orizzonte di informazione a cui voglio attingere, e la domanda in sé specifica il genere di informazioni nuove che voglio ottenere. Ora, tra il primo tema (il fatto che Mallet non abbia voglia di lasciare la panchina) e il secondo tema (perché non riusciamo ad avanzare con l'off load) non c'è nessuna connessione logica, semantica e testuale. A meno di non voler costruire castelli in aria di induzioni e illazioni, che, non avendo la riprova testuale, lasciano il tempo che trovano. La domanda è s-centrata, punto e basta. Altro punto, che secondo me è il piú grave. Le due domande poste non sono aperte, ma polari, cioé presuppongono al massimo quattro risposte: A, B, sia A che B, né A né B. Nella fattispecie della domanda di Costantino, le quattro risposte possibili sarebbero: A. I giocatori non sono in grado, ergo sono degli incapaci (=> Mallet disprezza il nostro rugby) B. Io e lo staff tecnico non siamo in grado di allenare questo punto (=> non c'è sintonia nello staff tecnico, Mallet disprezza i suoi collaboratori, Mallet è un cretino che si dá dell'incapace da solo). C. Entrambe le cose (=> Mallet disprezza il nostro rugby, disprezza il suo staff tecnico, ed è un cretino perché si dá dell'incapace da solo). D. Né l'uno, né l'altro. È l'unica opzione praticabile, ma irta di difficoltà, perché ti obbliga a trovare argomenti estremamente capziosi per smontare le due cause proposte che sono ovviamente le due cause principali, e in più ti obbliga a trovarne una terza, o anche una quarta, per le quali tu riesca altrettanto capziosamente a trovare argomenti che la rendano più credibile di quelle credibili. Io ad una domanda del genere avrebbe risposto che si, forse noi non gestiamo bene nelle fasi di allenamento questo fatto dati i tempi limitati e che si deve puntare su altre opzioni che p.es. a nazionali come l'Irlanda sono risparmiate. Certe nazionali possono contare su blocchi di giocatori che provano giá nei loro club di appartenenza quelle situazioni, come la touche o l'intesa della cerniera, che noi possiamo provare solo nei raduni della nazionale. E nota bene, prima avrei parlato dei tecnici e poi dei giocatori, e non viceversa. A ciò si aggiunge che i giocatori non si trovano per vari motivi nelle condizioni di esercitare quest'opzione nei loro club di appartenenza (n.b. tutti i giocatori, quelli che giocano in Italia e all'estero il che mi permetterebbe di glissare sul problema della qualitá del rugby nostrano). BBz aggiungerebbe che forse l'orario del calcio d'inizio ha influito sulla gestione dell'offload, o che la colpa é stata di alcune decisioni arbitrali, soprattutto nell'azione di Canale, e che a quel punto, da un nostro possibile vantaggio si è passati ad uno svantaggio, e a quel punto, date le maggiori qualità degli avversari, tutto è stato molto più difficile per noi. Il problema è che, come ti rendi conto anche tu, per rispondere a una domanda del genere non bisogna essere allenatori, ma linguisti. Questa domanda è capziosa perché ha messo Mallet nelle condizioni di non poter scegliere liberamente una risposta come accade nelle domande aperte (perché non riusciamo a praticare l'off load come le altre squadre?), cosa che per un non madre lingua è meglio. La domanda chiusa offre 3 opzioni che mettono in cattiva luce Mallet e una quarta che per lui, con le sue competenze dell'italiano, non é praticabile. La domanda è capziosa, altrimenti detto "stronza". Le domande polari sono fatte apposta per mettere in difficoltá l'interlocutore (vedi giornalista americano e Tremonti). Le domande aperte invece sono quelle che offrono le maggiori possibilitá di sviluppo informativo a livello di discorso: si possono presentare varie opzioni, che a loro volta presentano altri spunti di discussione, altri approcci. Insomma, tutto diventa più interessante.
Sesto: non credo, con tutta la stima che ho per Mourinho, che lui riesca minimamente a pensare una sola delle stronzate che ho scritto in questo post.
Ufff. Che faticaccia!!!!