Piano A o piano B

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Rovigoto18
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da Rovigoto18 »

impensabile unire Padova e Rovigo sarebbe come unire Inter e Milan, ma stiamo scherzando :shock: ?
A NOI ROSSOBLU.. LA CELTIC NON VA GIU..
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milesgersenroma
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da milesgersenroma »

:D bene il problema è risolto
le franchigie non si fanno più
vediamo cosa cè ora?!?! 8-)
Yattaran
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da Yattaran »

milesgersenroma ha scritto: insomma...anche se una cosa è un bene e un progresso per quasi tutti , si deve bloccarla perchè a qualcuno, per ragioni tutte sue ma più che giuste dal suo punto di vista , si deve bloccare tutto
ah, ma io non voglio bloccare nulla: vorrei solamente sapere gli aspetti tecnici della faccenda, prima di dire "è cosa buona" o no.
un conto sono le intenzioni, una altra l'applicazione pratica.
milesgersenroma ha scritto: invece di rispondere alla domanda più corretta tale riforma del campionato porterà veramente a un balzo di avanti ditutto il movimento?....siamo a rispondere al problema dei poveri rodigioti??
no, rispondi al problema di due due squadre come Petrarca e Rovigo che da un giorno all'altro qualcuno gli dice "voi due dovete fare una franchigia."
la risposta spontanea e logica è: "sì, ma come?"


ps. gli abitanti di Rovigo si chiamano RODIGINI, il termine spregiativo/offensivo è ROVIGOTI. "Rodigioti" non esiste.
"non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello, poi ti batte con l'esperienza"

"poe sempre darsi che mi e ti no capimo un ca$$o de regbi" (cit. ForrestGump)
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milesgersenroma
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da milesgersenroma »

ma vedo che rimani duro come l'origine dimostra :wink: a prescindere dalla corretta etimologia dell'abitante..

non deve essere un foresto, seppur munito di cultura millenaria e costruttore di imperi più duraturi :lol: , che deve venirti a dire come risolvere i vostri problemi localistici (per quanto ne so io potrei dirvi di farvi uno stadio esattamente a metà strada tra padove e rovigo comprensivo di centro tecnico)
proprio perchè chi vive dal di dentro ne deve per forza sapere di più sta a voi trovare una soluzione soddisfacente per entrambi

quello che un consesso generale (cioà l'insieme dei fruitori di rugby in qualunque luogo vivano, compreso la lontana trinacria) deve decidere è se una determinata scelta progettuale porta a uno sviluppo di tutto ripeto tutto il movimento (cioè con aumento di spettatori, giocatori, tasso tecnico, attrazione mediatica, finanziamenti e sponsor)

fatta una scelta ognuno si adegua per il suo

se poi non siete proprio capaci e ce lo chiedete proverò a nominare un console governatore provinciale e risolvere le vostre beghe da secchia rapita :wink:
Yattaran
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da Yattaran »

milesgersenroma ha scritto:ma vedo che rimani duro come l'origine dimostra :wink: a prescindere dalla corretta etimologia dell'abitante..
è inutile sfotticchiare, sono orgoglioso di essere veneto, "duro" in questo caso suona come un complimento.
milesgersenroma ha scritto: non deve essere un foresto, seppur munito di cultura millenaria e costruttore di imperi più duraturi :lol: , che deve venirti a dire come risolvere i vostri problemi localistici (per quanto ne so io potrei dirvi di farvi uno stadio esattamente a metà strada tra padove e rovigo comprensivo di centro tecnico)
proprio perchè chi vive dal di dentro ne deve per forza sapere di più sta a voi trovare una soluzione soddisfacente per entrambi

quello che un consesso generale (cioà l'insieme dei fruitori di rugby in qualunque luogo vivano, compreso la lontana trinacria) deve decidere è se una determinata scelta progettuale porta a uno sviluppo di tutto ripeto tutto il movimento (cioè con aumento di spettatori, giocatori, tasso tecnico, attrazione mediatica, finanziamenti e sponsor)

fatta una scelta ognuno si adegua per il suo

se poi non siete proprio capaci e ce lo chiedete proverò a nominare un console governatore provinciale e risolvere le vostre beghe da secchia rapita :wink:
giri abilmente attorno alla questione: ho chiesto ai sostenitori del Piano B come intendono applicarla, e a quanto sembra nessuno lo sa.
Qualcuno decide "cosa fare", noi dobbiamo smazzarci "il come".

Questo non è un piano e neppure un progetto, finchè non si definisce anche "il come" restano solo delle chiacchere da bar sport. Come volevasi dimostrare.

Allora guarda: secondo me il rugby si sviluppa piantando una franchigia a Torino, una a Roma, una a Napoli, una a Palermo, mettendo l'Amatori Milano in Super 6, ed in Veneto facciamo un campionato a parte.
Come si fa? Ah non lo so, ci penserà qualcun altro, io faccio proposte per lo sviluppo, mica devo occuparmi delle applicazioni pratiche...
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gransoporro
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da gransoporro »

milesgersenroma ha scritto:ma vedo che rimani duro come l'origine dimostra :wink: a prescindere dalla corretta etimologia dell'abitante..

non deve essere un foresto, seppur munito di cultura millenaria e costruttore di imperi più duraturi :lol: , che deve venirti a dire come risolvere i vostri problemi localistici (per quanto ne so io potrei dirvi di farvi uno stadio esattamente a metà strada tra padove e rovigo comprensivo di centro tecnico)
proprio perchè chi vive dal di dentro ne deve per forza sapere di più sta a voi trovare una soluzione soddisfacente per entrambi

quello che un consesso generale (cioà l'insieme dei fruitori di rugby in qualunque luogo vivano, compreso la lontana trinacria) deve decidere è se una determinata scelta progettuale porta a uno sviluppo di tutto ripeto tutto il movimento (cioè con aumento di spettatori, giocatori, tasso tecnico, attrazione mediatica, finanziamenti e sponsor)

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se poi non siete proprio capaci e ce lo chiedete proverò a nominare un console governatore provinciale e risolvere le vostre beghe da secchia rapita :wink:
Non ho capito se fingi di non capire o lo fai sul serio.

Arrivano le franchigie? Aspetta che guardo alla mia cosi` mi faccio un'idea dei problemi da risolvere per realizzarla. Ci sono problemi? Vado a chiedere ai geni che hanno avuto l'idea se ci avevano gia` pensato. E` roba normale. Non ti capita mai al lavoro?

Nessuno ha chiesto a MGR di risolvere i problemi attuativi della specifica franchigia. Casomai siamo interessati alla tua opinione, sempre che tu ne abbia una invece che scrivere generici post anti-veneto "che tanto sanno tutto loro, interessati solo al loro orticello, eccetera".

Ora ritorniamo alla tua domanda: e` a monte di quella di Yattaran ma sono strettamente interdipendenti. Rifraso qua e la` le due insieme.
Disegnando franchigie a tavolino si migliora il livello delle squadre intese come individualita` a disposizione. Ma che succede alla diffusione sul territorio? Dove vanno a giocare i giovani se le squadre si riducono (o pensi che aumentino il numero di squadre giovanili al tempo stesso - o quelle delle serie minori)?
Devo licenziare una decina di giocatori (per scelte fatte a tavolino altrove): Si dice che i giocatori migliorano se la competizione e` piu` forte ma al tempo stesso devo scartare le "pippe" che devono crescere? CHe succede agli scartati? Loro sono i deboli: ci ha pensato qualcuno a loro? Il rugby e` sempre piu` professionale: in queste condizioni riduco le possibilita` degli U20 di diventare giocatori professionisti? Parebbe di si`: aumentera` l'esodo dei giovani che smettono di giocare presto?
Che cosa sono queste franchigie in termini di societa`, quante giovanili hanno, sostituiscono le societa` originanti o sono una nuova entita`? E` diverso se le societa` originarie continuano ad esistere e competere in campionati minori.

Eccoti un mix ( e ce ne sono altri) delle domande tua e di Yattaran. Affrontare il problema teorico tralasciando le applicazioni pratiche e` un errore.
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milesgersenroma
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da milesgersenroma »

okkey ti rispondo per quello che può valere la mia opinione in questo contesto quindi la faccio parapara

partendo dalla necessità di dare uno sbocco al rugby di elite per permettere a chi inizia a 10 anni di poter pensare di vivere come sportivo professionista , avendone le capacità, quando avrà 20/30 anni

1) si fa un giro presso le sedi dei maggiori network nazionali e si discute su quale sia la loro intenzione rispetto alla trasmissione di un rugby di alto livello (bacini di utenza, sponsor interessati , ventuale vendita diritti)

2) si fa un giro di sponsor istituzionali e meno nazionali/multi con interessi anche a livello europeo (gli sponsor locali devono essere lasciati per quanto possibile al rugby territoriale e anche a loro si pongono le stesse domande sugli interessi e loro desiderata

3) raccolte queste informazioni si triangolano con la situazione territoriale e con i responsabili amministrativi collegati (nella NFL una franchigia non ha problemi a traslocare se un comune offre maggior servizi o uno stadio nuovo rispetto alla sede in uso)

4) stabiliti questi dati base si decide se appaltare la franchigia decisa a un consorzio dei club locali , fare una gara, tenerne le fila direttamente la federazione

5) per tutto il resto il movimento si organizzerà tramite i club con struttura simile ad oggi (non vedo dove esista il problema per gli innumerevoli club che habbo giovanili o al massimo fino alla serie C
per i club maggiori si amplierà la platea con un campionato per conference e relativi playoff , senza retrocessione.
le promozioni a questa serie di eccellenza semiprofessionistica con max tre stranieri a roster, saranno basati su parametri da raggiungere (budget, stadio, numero di selezioni curate, bacino utenza)

se dopo 10 anni avremmo raggiunto un numero di giocatori/tesserati e interessi similari al campionato francese/inglese si potrà passare a un campionato "normale" con club cittadini ...

va bene cosi o cercavate altro?
GiorgioXT
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da GiorgioXT »

milesgersenroma ha scritto: se dopo 10 anni avremo raggiunto un numero di giocatori/tesserati e interessi similari al campionato francese/inglese si potrà passare a un campionato "normale" con club cittadini ...

va bene cosi o cercavate altro?
I punti 1 e 2 perchè non sarebbero attuabili anche con un campionato di club ? non è detto debbano essere 10, (potrebbero essere 8 o 12) siamo sicuri al 100% che una franchigia ex-novo abbia più capacità attrattiva di un club storico? Non mi venite a raccontare la solita storia che il S10 fa schifo e che il livello è basso sia perchè non è vero che tutte le partite sono brutte (nemmeno quelle del S14 sono tutte belle..) sia perchè non c'è alcuna garanzia che le partite delle franchigie future siano tanto migliori.

i punti 3, 4 e 5 sono conseguenza dei primi due ... tra l'altro mi pare molto fantascientifica l'idea che un comune italiano offra soldi e strutture per far arrivare una società sportiva ... non lo fanno nemmeno con le industrie !

Il problema maggiore è proprio quello che citi e che ho evidenziato in grassetto , ma -almeno nella situazione veneta, quella che conosco- il trasferimento del rugby di vertice dalle società alle franchigie ha degli effetti immediati di riduzione del parco giocatori e di riduzione dei posti disponibili per i futuri giocatori . La mancanza di promozioni/retrocessioni non si può materialmente pensare possa avere effetti positivi sulle società di serie A e B, di sicuro non è uno stimolo allo sviluppo, e senza sviluppo è difficile pensare che possano aumentare i tesserati e formare più giocatori.

Ci sono anche altre motivazioni, per esempio il fatto che un giocatore voglia restare nella società che lo ha formato e di cui ha sempre vestito la maglia, e se ci aggiungiamo che in una ottica futura di puro dilettantismo dappertutto tranne che nelle 6 franchigie è difficile pensare che tanti ragazzi trovino stipendi ed appartamenti in altre squadre, la conseguenza è la riduzione progressiva dei giocatori...
Yattaran
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da Yattaran »

milesgersenroma ha scritto: 3) raccolte queste informazioni si triangolano con la situazione territoriale e con i responsabili amministrativi collegati (nella NFL una franchigia non ha problemi a traslocare se un comune offre maggior servizi o uno stadio nuovo rispetto alla sede in uso)
peccato che là in USA si trattano di società equiparabili a delle SPA, che ci mettono relativamente poco a smobilitare baracca e andare da un'altra parte.
In Italia, ma anche in Francia o Inghilterra, una società è legata al proprio territorio.
Sinceramente non credo possibile il caso di una società che prende baracca e burattini e si trasferisce da una città all'altra.

Il Petrarca Padova che si trasferisce -che ne so- a Torino e diventa il Petrarca Torino è possibile solo nei romanzi di fantascienza.

Visto che sei romano (o comunque laziale) vedi un po' cosa è successo alla squadra di basket di Rieti quando l'hanno trasferita a Napoli.
"non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello, poi ti batte con l'esperienza"

"poe sempre darsi che mi e ti no capimo un ca$$o de regbi" (cit. ForrestGump)
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milesgersenroma
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da milesgersenroma »

ci sono pro e contro ogni idea
quello che mi irrita è l'immobilismo
sul fatto che la nostra società è ancora a livello paleoindustriale per quanto riguarda l'amministrazione pubblica non ci sono dubbi, ma neanche arrendersi è una soluzione (e ricordo che si tratta di stadi da 12000 posti, non del millenium!!)

quindi non mi metto a discutere punto per punto perchè sarebbe solo un perdere tempo
quello che non capisco è che secondo te ( e altri) la situazione va bene cosi comè ora?
l'importante è che padova e rovigo possano farsi il loro derby in santa pace?
e possibilmente che i soldi della federazione vengano distribuiti a pioggia ma con particolare attenzione alle zone fertili?

poi
essendo discorsi da forum
spero che nessuno si offenda se difendo la mia romanità versus le orde celtiche...... :-]
stefanot
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da stefanot »

Figuratevi, chi vuoi che voglia spendere per il rugby? Le aziende? Ma per piacere, preferiscono spremere i propri dipendenti piuttosto che assumerne di nuovi e prima di spendere soldi ci pensano 10.000 volte, è vero che forse si avranno detrazioni e quant'altro a livello fiscale, a meno che non trovi uno sponsor deciso ad investire per dare una certa immagine di sè. Comunque mi pare evidente che in questo periodo di soldi in giro ce ne siano pochi
Potremmo certo puntare sulla comunicazione e sensibilizzare le aziende (leggi sponsor, televisioni ecc) circa lo sport e i valori del rugby.
Amministrazioni pubbliche la vedo altrettanto difficile primo perchè anche loro hanno ben pochi soldi da investire nello sport e si è visto anche con Roma quanto difficile sia ottenere permessi e lo stanziamento della Regione anche solo di un milioncino di euri.
Secondo me l'unica cosa da fare è:
1) forte campagna di comunicazione
2) forte campagna di arruolamento
3) miglioramento istruzione quindi scuola allenatori, scuola arbitri e meritocrazia anche a livello giovanile con campionati nazionali per tutte le under
Yattaran
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da Yattaran »

milesgersenroma ha scritto: quindi non mi metto a discutere punto per punto perchè sarebbe solo un perdere tempo
quello che non capisco è che secondo te ( e altri) la situazione va bene cosi comè ora?
no, mai detto che va bene così.
milesgersenroma ha scritto: l'importante è che padova e rovigo possano farsi il loro derby in santa pace?
no, l'importante che due realtà che hanno dato e stanno dando tanto al rugby italiano non vengano trattate così: "dai su, voi due, piantatela di rompere le palle e fate la franchigia per il bene del rugby italiano"
milesgersenroma ha scritto: poi
essendo discorsi da forum
spero che nessuno si offenda se difendo la mia romanità versus le orde celtiche...... :-]
e non offenderti neppure tu se noi difendiamo il Veneto: si può amare la propria terra anche senza essere leghisti e gridare "roma ladrona".
"non discutere mai con un idiota, ti trascina al suo livello, poi ti batte con l'esperienza"

"poe sempre darsi che mi e ti no capimo un ca$$o de regbi" (cit. ForrestGump)
Laporte
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da Laporte »

Yattaran ha scritto:
milesgersenroma ha scritto: 3) raccolte queste informazioni si triangolano con la situazione territoriale e con i responsabili amministrativi collegati (nella NFL una franchigia non ha problemi a traslocare se un comune offre maggior servizi o uno stadio nuovo rispetto alla sede in uso)
peccato che là in USA si trattano di società equiparabili a delle SPA, che ci mettono relativamente poco a smobilitare baracca e andare da un'altra parte.
In Italia, ma anche in Francia o Inghilterra, una società è legata al proprio territorio.
Sinceramente non credo possibile il caso di una società che prende baracca e burattini e si trasferisce da una città all'altra.

Il Petrarca Padova che si trasferisce -che ne so- a Torino e diventa il Petrarca Torino è possibile solo nei romanzi di fantascienza.

Visto che sei romano (o comunque laziale) vedi un po' cosa è successo alla squadra di basket di Rieti quando l'hanno trasferita a Napoli.
Vero. In USA non esiste la cessione del titolo sportivo come nel Basket italiano.

in USA le squadre si trasferiscono come i Lakers, piuttosto che gli Hornets o i Grizzlies. In Italia credo si aavvenuto raramente.
luqa
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da luqa »

Ma , io una propostina l'avevo lanciata qualche messaggio fa:

selezionate le 32-36 squadre societarie più forti (come adesso), lasciando che le altre in B e nelle varie C interregionali e regionali competano per la promozione come ora (più omeno), per quelle squadre (dal S10 attuale alla A girone 2 attuale si definisce un campionato societario (per esempio a 2 livelli) che occupi un periodo più ristretto, per esempio gennaio-maggio, con minori spazi per i giocatori di formazione estera che elegge la società Campione d'Italia.

Fatto questo, le migliori squadre del campionato societario accedono di diritto al campionato franchigie , le altre, o si associano alle "migliori", o si associano tra loro in raggruppamenti geografici.

Che fanno Petrarca e Rovigo?

Se arrivano tra le prime 4 vanno nel torneo "selezioni/franchigie/supersocietà" e gareggiano con i loro nomi, simboli e colori per accedere alle coppe.

Se non arrivano tra le prime quattro, possono

o associarsi con una delle prime quattro (che so Treviso, Viadana, Parma, ...)
o entrano nella franchigia zonale del Triveneto (concorrente assieme alle 4 prime società, e alle altre selezioni di zona)
o semplicemente non fanno il campionato franchigie né da sole, nè associate e non gareggiano per le coppe.

Come si formano le franchigie dizona?
Ipotesi

1. Società di Piemonte,Lombardia, Liguria
2. Società di Emilia Romagna, Marche
3. Società del Triveneto
4. Società diToscana e Umbria
5. Società del Lazio
6. Società di Campania, Puglia, Calabria, Basilicata.

Le società sarde possono scegliere di associarsi ad una tra le aree geografiche tra la 1, 4, 5 prima del campionato societario
Le società abruzzesi tra 5 e 6
Le società siciliane tra 5 e 6


Se le società che fannoparte diuna zonageografica si accordano sulla sede del afrachigia bene,altrimenti è la società che si megliopiazzata tra quelle dell'are a che fa da sede.
Colori, simboli e nomi vengono scelti collegialmente da società affiliate alla zona geografica e dai comitati interessati.
I fondi federali vanno solo alle società che si affiliano alle franchigie.

Una società che siqualifica da sola (prime quattro) può cedere ilposto a chila segeue, per presentarsi come sede difranchigia di zona.
Una società che non si affilia ad una franchigia può associarsi ad una delle società "prima scelta".

Puòà essere una base da cui partire?
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carry60atessa
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Re: Piano A o piano B

Messaggio da carry60atessa »

Ma in base a quale criterio gli abruzzesi dovrebbero imparentarsi con qualcosa di diverso dal lazio?

L'interno aquilano è roma centrico da quasi un secolo, mentre l'abruzzo costiero ha molte più relazioni con le marche che con il molise.

Comunque tutti a parlare di piano B...e se spuntasse il sì dei celtici?
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