Steve Aboud - il nuovo Messia (mi si scusi l'eresia)

[Garryowen]

Però è chiaro che presentare così quella scelta strategica, come se fosse una cosa misteriosa, nota a pochi, poi negata dal suo stesso -presunto- autore... insomma, è un modo per farlo davvero sembrare un cospiratore, un "mafioso" (cosa avrebbe poi avuto da guadagnare rovinando chi in fondo gli dava da magnà, non lo capisco proprio...) in un'epoca come la nostra dove fra complotti, Bilderberg, sirene e rettiliani andiamo a nozze con questo genere di cose...

Insomma, de sto cavolo di progetto lo sapevano tutti, era noto a tutti e non era nemmeno del tutto assurdo, per chi, come me, si ricorda epoche in cui le nostre nazionali venivamo prese a schiaffoni e massacrate fisicamente prima ancora che nel risultato.

[Sergio Martin]

Però è chiaro che presentare così quella scelta strategica, come se fosse una cosa misteriosa, nota a pochi, poi negata dal suo stesso -presunto- autore... insomma, è un modo per farlo davvero sembrare un cospiratore, un "mafioso" (cosa avrebbe poi avuto da guadagnare rovinando chi in fondo gli dava da magnà, non lo capisco proprio...) in un'epoca come la nostra dove fra complotti, Bilderberg, sirene e rettiliani andiamo a nozze con questo genere di cose...

Insomma, de sto cavolo di progetto lo sapevano tutti, era noto a tutti e non era nemmeno del tutto assurdo, per chi, come me, si ricorda epoche in cui le nostre nazionali venivamo prese a schiaffoni e massacrate fisicamente prima ancora che nel risultato.

Eh, appunto. Ma allora cosa si è messo a dire, dico io...E' stato un marchiano errore di comunicazione.

[Garryowen]

D'altra parte, leggete qui cosa scrive su Facebook Massimo Giovanelli, grande sponsor della cordata-Innocenti:

"Mentre l'Italrugby si faceva maciullare sui campi nell'ultimo Sei Nazioni, in una serie di disarmanti sconfitte trasversali delle nostre Nazionali, dove solo l'Italdonne ha tenuto alta l'Italica bandiera, QUALCUNO si è nascosto in un silenzio stampa praticato di mestiere, annusando l'aria da uragano che aleggiava sulla sua testa e quella dei suoi degni compagni di s-competenze.
Nascosto nel distaccamento federal-padano, così lontano dai raggi dell'incomparabile sole partenopeo, ma scaldato e rassicurato dalla vicinanza con le massime autorità della nostra amata Federazione, si è ben guardato di uscire allo scoperto a cercare di spiegare al popolo del rugby come si sia arrivati a tal disfatta, lasciando che il tempo e l'eco della sua geniale combine tecnica anglo-irlandese in sostituzione del dipartito Brunel, facessero passare in sordina l'ennesimo fallimento.
In un paese palesemente pronto a smutandarsi quando arrivano i GURU del rugby straniero (vedi Johstone, Kirwan, Mallett, Brunel e rovine varie lasciate in eredità) basta poco per buttare un po' di fumo negli occhi, DEVE PENSARE, mentre ascolta dietro la porta il tiepido dibattito che accoglie il trio che dovrebbe per l'ennesima volta traghettarci in un rugby migliore, e con il quale deve già immaginato chissà quali roboanti alchimie tecniche per raggiungere il famoso ALTO LIVELLO, oggetto sconosciuto ai più e tutt'ora non pervenuto sui nostri campi.
Eppure se ne parla così tanto: DIRETTORE TECNICO DELL'ALTO LIVELLO, RESPONSABILE IN CAPO DELL'ALTO LIVELLO, STAFF PER LA FORMAZIONE DEI TECNICI DELL'ALTO LIVELLO, ETC ETC;
Probabilmente se andassimo a "Chi l'ha visto?" sarebbe più facile averne notizia, così almeno potremmo giustificare, agli occhi degli operatori "veri" del rugby, quelli che alzano con orgoglio e fatica, la SARACINESCA DEI LORO CLUB "ogni maledetta domenica", gli stipendi connessi, con i quali probabilmente coprirebbero i costi di tre o quattro stagioni dei loro settori giovanili.
Oggi, invece, all'alba delle belle vittorie delle nostre rappresentative giovanili in Galles, questo QUALCUNO rispunta fuori allo scoperto, con una lunga intervista addirittura a LaRepubblica.it, tranquillizzandoci e dicendo che siamo salvi, che il peggio è passato, che avremo una Nazionale maggiore forte, che il campionato di Eccellenza sta crescendo, che avremo nuove Accademie (sigh!), ma soprattutto, che è addirittura peggio, di aspettarci nuove sorprese.
Il più bel silenzio non fu mai scritto, disse qualcuno, ed aggiungo che la smania di protagonismo impunita e senza controllo fa il resto; se qualcuno gli dicesse che l'Inghilterra e la Francia le battevamo già trent'anni fa a livello giovanile....
No caro professor Ascione, stavolta non ci casca più nessuno; siamo a comunicarLe che il tempo delle FAVOLE per il rugby italiano è finito, e come dicono furbamente i Suoi straordinari concittadini, ACCA' NISCIUNO E'FFESS."

[zappatalpa]

semplicemente perfetto! un plauso anche a Calandri.

[jpr williams]

Un'opinione.
Finalmente, una volta tanto, espressa con ironia ed educazione anzichè vomitando insulti.

Non la condivido granchè, ma la rispetto e la leggo con interesse, come capita ogni volta che leggo persone competenti e, soprattutto, educate.
In generale non sono quasi mai d'accordo con Massimo Giovannelli, ma ha tutta la mia stima e il mio rispetto.

[Garryowen]

Comunque arrivano tardi.
La mossa dell'arrivo dello staff tecnico nuovo li ha un po' disarmati. Si aspettavano un semplice "cambio di allenatore" e invece è arrivato quello che ha tutta l'aria di un cambio di rotta vero e proprio (speriamo che sia così).

A questo punto cosa propongono veramente di nuovo? Abolire le accademie? Riversare fiumi (diciamo rigagnoli) di euro sui club?
Credo che l'eventuale successo della cordata-Innocenti creerebbe grossi problemi di convivenza con O'Shea e Aboud.
Se non saltano fuori altri candidati e altre proposte, credo che oggi come oggi ci sia un solo candidato migliore di Gavazzi, ed è "Gavazzi-con-la-bocca-chiusa" o "Gavazzi-non-parlante" che dir si voglia

[stilicone]

Sono d'accordo con la tua analisi, Garry, ma mi sembra che tutti (anche gli "Innocentiani") siano tremendamente focalizzati sulla Nazionale.
Mi piacerebbe leggere qualcosa sul rugby di base, sul numero dei praticanti, sui campi da gioco ecc.
Magari a noi frega poco, ma per gli addetti dovrebbero essere temi cruciali.
Speriamo che esca qualcosa anche lì, altrimenti il dibattito (Ascione sì-Ascione no) diventerà davvero miserello.

[Squilibrio]

Un'opinione.
Finalmente, una volta tanto, espressa con ironia ed educazione anzichè vomitando insulti.

Non la condivido granchè, ma la rispetto e la leggo con interesse, come capita ogni volta che leggo persone competenti e, soprattutto, educate.
In generale non sono quasi mai d'accordo con Massimo Giovannelli, ma ha tutta la mia stima e il mio rispetto.

Parli di Giovanelli quello che ha fatto dei danni a Milano, quello che prometteva i pagherò a dei giovani con l'illusione del professionismo a Parma? Quello che per non subire procedimenti giudiziari ha trasferito una società ad un nullatenente di Taranto per non pagare i debiti (leggasi sue e di altri promesse) della società? Vogliamo stimare, rispettare questa persona?

Se il futuro del rugby italiano, pronti al cambiamento è questo siamo in una botte di ferro

[Squilibrio]

Giovanelli comunque se ne è stato buono 4 anni, adesso se ne viene fuori criticando ogni cosa, anche la più positiva, critica spesso a sproposito perchè propone cose per il futuro che già ci sono in federazione, non vedo la differenza tra lui ed ascione sinceramente, anzi la differenza è che giovanelli adesso parla perchè ha interesse, ascione è stato intervistato non perchè l'italia ha vinto qualche partita ma perchè un giornalista lo ha intervistato, trovatemi un solo giornalista a cui ascione ha rifiutato una intervista.... evidentemente di giornalisti seri nel rugby ne abbiamo tanti,forse è meglio il giornalista ignorante che ad ogni sei nazioni viene a fare la morale perchè siamo perdenti che avere giornalisti di settore che straparlano a sproposito senza però andare dritti al potere cioè ad intervistare i diretti interessati

[Garryowen]

Sono d'accordo con la tua analisi, Garry, ma mi sembra che tutti (anche gli "Innocentiani") siano tremendamente focalizzati sulla Nazionale.
Mi piacerebbe leggere qualcosa sul rugby di base, sul numero dei praticanti, sui campi da gioco ecc.
Magari a noi frega poco, ma per gli addetti dovrebbero essere temi cruciali.
Speriamo che esca qualcosa anche lì, altrimenti il dibattito (Ascione sì-Ascione no) diventerà davvero miserello.

Sul rugby di base sembra che il focus sia la contrapposizione Accademie/club.
Anche qui ci si affida alla poca memoria e si parla di cose già fatte come se fossero novità. La strada delle "accademie di club" (però sovvenzionate dalla FIR) è già stata percorsa e si è dimostrata fallimentare.
Il tipo del Petrarca che alza il ditino e dice "non è vero, funzionava benissimo!" è solo miope, non è capace di guardare al di là del suo orticello. Non pensa che una federazione con tre o quattro club che funzionano bene e tutti gli altri che vivacchiano non può reggersi.
Il movimento deve crescere TUTTO. Il Treviso a un certo punto si era stancato di vincere il solito scudetto buttando soldi per la solita minestra e se non fosse arrivato il Pro12 avrebbe cercato altre soluzioni e le stava già cercando.
Adesso intanto speriamo che decollino le accademie dell franchigie che sarebbe già un bel progresso.

Ho capito da altri interventi dei giorni scorsi che quello del numero dei tesserati è un problema molto sentito dagli addetti ai lavori. Io non riesco ad appassionarmi a questo problema e quindi non ne parlo, ma da spettatore osservo che si dovrebbero prima stabilire criteri trasparenti ed oggettivi per questi conteggi e poi non paragonare il numero così ottenuto, con quello delle stagioni in cui i conteggi venivano fatti in modo più "allegro"

[Laporte]

semplicemente perfetto! un plauso anche a Calandri.

"così chiaro preciso e conciso da non dire niente"

[supermax]

Io eviterei di mettere le "difficoltà culturali" nel mazzo di quelle che incontrerà Aboud. Nel rugby abbiamo una sola enorme difficoltà ovvero l'assenza di una scuola tecnica di livello per inadeguata rete di formatori. Lascerei perdere la carenza dello sport nella scuola e anche della cultura del sacrificio altrimenti non si spiegherebbe perché eccelliamo nella marcia, pallanuoto, boxe, canottaggio ecc. ecc.. e perché siamo presenti in tanti sport dove i britannici sono nulla. Aboud dovrà darci un indirizzo tecnico adeguato alle nostre caratteristiche e preparare un numero di istruttori di alto livello e non è poco. Insomma darci una "scuola" che ci renda riconoscibili e non scimmiottare altre realtà. Vediamo se sarà in grado di impostare questo lavoro.

[jpr williams]

Un'opinione.
Finalmente, una volta tanto, espressa con ironia ed educazione anzichè vomitando insulti.

Non la condivido granchè, ma la rispetto e la leggo con interesse, come capita ogni volta che leggo persone competenti e, soprattutto, educate.
In generale non sono quasi mai d'accordo con Massimo Giovannelli, ma ha tutta la mia stima e il mio rispetto.

Parli di Giovanelli quello che ha fatto dei danni a Milano, quello che prometteva i pagherò a dei giovani con l'illusione del professionismo a Parma? Quello che per non subire procedimenti giudiziari ha trasferito una società ad un nullatenente di Taranto per non pagare i debiti (leggasi sue e di altri promesse) della società? Vogliamo stimare, rispettare questa persona?

Se il futuro del rugby italiano, pronti al cambiamento è questo siamo in una botte di ferro

Di queste cose non ho mai sentito parlare. Molto probabilmente per mia disinformazione.
Sono abituato a formarmi un'opinione su cose e persone in base alle informazioni di cui dispongo e sulla base di quelle posso stimare anche persone come Giovannelli pur non essendo praticamente mai d'accordo con quello che dice.
Chiaramente se vengo a sapere cose nuove che non conoscevo posso anche cambiare idea. Come nel caso venissi a conoscenza di cose come quelle a cui accenni.
Quanto al "cambiamento" io sono per un cambiamento così radicale da spazzare via tutto il sistema, Gavazzi e Innocenti (due cloni con accenti regionali diversi) inclusi; oltretutto esiste anche il cambiamento in peggio, come credo sarebbe quello che si presenta oggi. Ma questo l'ho già detto millanta volte. Noi anziani siamo smemorati e ripetitivi.

[zappatalpa]

... non vedo la differenza tra lui ed ascione sinceramente, anzi la differenza è che giovanelli adesso parla perchè ha interesse, ascione è stato intervistato non perchè l'italia ha vinto qualche partita ma perchè un giornalista lo ha intervistato, trovatemi un solo giornalista a cui ascione ha rifiutato una intervista.... evidentemente di giornalisti seri nel rugby ne abbiamo tanti,forse è meglio il giornalista ignorante che ad ogni sei nazioni viene a fare la morale perchè siamo perdenti che avere giornalisti di settore che straparlano a sproposito senza però andare dritti al potere cioè ad intervistare i diretti interessati

?? non ci ho capito molto Calandri è l'unico in assoluto che pone domande scomode e le pubblica anche.conosci altri?

[Squilibrio]

... non vedo la differenza tra lui ed ascione sinceramente, anzi la differenza è che giovanelli adesso parla perchè ha interesse, ascione è stato intervistato non perchè l'italia ha vinto qualche partita ma perchè un giornalista lo ha intervistato, trovatemi un solo giornalista a cui ascione ha rifiutato una intervista.... evidentemente di giornalisti seri nel rugby ne abbiamo tanti,forse è meglio il giornalista ignorante che ad ogni sei nazioni viene a fare la morale perchè siamo perdenti che avere giornalisti di settore che straparlano a sproposito senza però andare dritti al potere cioè ad intervistare i diretti interessati

?? non ci ho capito molto Calandri è l'unico in assoluto che pone domande scomode e le pubblica anche.conosci altri?

Non ho detto questo, dico IN QUANTI GIORNALISTI HANNO CHIESTO AD ASCIONE UN'INTERVISTA NEGLI ULTIMI ANNI?

Non so se ci avete fatto caso, nel rugby italiano si critica tutto e tutti, pochi giornalisti fanno domande scomode, pochi giornalisti vanno a fondo nelle notizie (lo faceva whilem di on rugby ricordate la storia del nome ZEBRE? ha chiamato bollesan per smerdare dondi, ora ha smesso), quando poi intervistano la persona di cui si sparla tanto ecco che non si fanno le domande scomode. In passato si criticava dondi, bene trovatemi un solo giornalista che in passato ha fatto domande scomode a dondi...