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Più che una chicca è una bomba, penso che il 99% della platea rugbystica non conoscesse questo fondamento e dobbiamo ringraziare italicbold per averci chiaramente informato sulla sua motivazione storica : il rugby si è strutturato prima della creazione del CIO !
Ecco spiegata l'anomalia dell'Irlanda che è unica nel rugby ed è divisa nel calcio.
Il rugby è lo sport più antico dal punto di vista di sport 'organizzato' e p.e. il 6N, il torneo più antico del mondo, dovrebbe chiamarsi 6F(ederazioni), anche se si da per scontato che le Federazioni siano espressione di una Nazione.
Bravissimo italicbold.

Questo permette a World Rugby di riconoscere selezioni come i Lion's britannici e irlandesi.

Ma scusate, non ve l'avevate mai chiesto perché alle Olimpiadi c'era la Gran Bretagna?

No, hai ragione, Gran Bretagna e non Inghilterra.
Sembrava scontato, per abitudine, ma in effetti era già significativo.

giobart ha scritto: 20 nov 2025, 17:10 Ma scusate, non ve l'avevate mai chiesto perché alle Olimpiadi c'era la Gran Bretagna?

Questo però succede in tutti gli sport, non solo nel rugby. Ricordo per le olimpiadi di Londra la squadra di calcio della Gran Bretagna era un unicum capitanato dalla leggenda gallese Ryan Giggs All'ultima uscita da professionista

Per le Olimpiadi, la curiosità è che i giocatori Nord Irlandesi di rugby a 7 sono elegibili, per le regole del CIO anche per la selezione di Gran Bretagna (avendo un passaporto britannico). Oppure possono scegliere di giocare con l'Irlanda (richiedendo il passaporto irlandese che, secondo gli accordi del venerdi santo gli spetta di diritto) ai giochi olimpici. Senza passaporto irlandese il Cio non lo consentirebbe.
Però, va detto, nel 2011, in previsione dei giochi Rio dove il Rugby ha fatto la sua apparizione, la RFU (la federazione irlandese di rugby) ha vietato espressamente ai giocatori nord irlandesi sotto la sua giurisdizione di scegliere di rappresentare la Gran Bretagna ai giochi olimpici.

Per me sono interpretazioni forzate.
La realtà è che ovunque, anche nel sito FIR, si parla di nazionale.
Ai miei tempi c'era la Nazionale e poi il "XV del presidente", questo si, espressione di scelte libere della federazione

Quello che dice Garry è vero, lo ricordo bene.
Si trattava appunto di selezioni federali, che non concedevano il cap.

Circa l' intervento di Italicbold, che ringrazio, sapevo qualcosa dell' Irlanda. Si presenta unita perché la federazione è nata quando tutta l' isola era parte del regno. Infatti, ancora in tempi recenti, in Eire, i repubblicani snobbavano il rugby, in favore del calcio gaelico.

Si spera di vederla ancora così, unita, ma per il motivo opposto.

jpr williams ha scritto: 20 nov 2025, 13:57

Consulente 3 ha scritto: 19 nov 2025, 19:42Purtroppo viviamo in un mondo e in un'epoca in cui l'economia domina tutto. Mi piace? No, nemmeno un po', ma non ci posso fare nulla, almeno nel breve termine.

Non è vero. Ci si può sottrarre al gioco, se non rispecchia i valori in cui si crede, pagandone ovviamente il prezzo che consiste nella rinuncia al gioco e nel dileggio di quelli che ti ritengono un imbecille perchè non ti adegui all'andazzo che loro accettano più o meno volentieri

Guarda, se mi spieghi in dettaglio come si fa a vivere senza lavorare all'interno del corrente modello economico, mi fai un grande favore.

jpr williams ha scritto: 20 nov 2025, 14:10 Io non sento alcun bisogno di folla.

Io si, perche' non mi diverto quanto mi potrei divertire se il Rugby fosse popolare e diffuso nel mondo quanto il calcio. Perche' tutti, incluso tu senza rendertene conto, stiamo sportivamente peggio di quanto sia possibile perche' siamo chiusi in una nicchia. La nicchia si e' allargata un po' negli ultimi due decenni, ma e' ancora una nicchia che fatica moltissimo a sostenersi.

Ora basta perche', come detto piu' volte, sono visioni incompatibili e non troveremo mai una sintesi.

italicbold ha scritto: 20 nov 2025, 16:15 Non vorrei sbagliare ma è già cosi. Il rugby è l'unico sport in cui le squadre nazionali sono dichiaratamente "rappresentative federali".
Per semplicità si definiscono "nazionali" ma le selezioni sono espressioni delle federazioni e non hanno nessun legame con gli stati sovrani, al contrario di tutti gli altri sport (spesso legati alle regole del CIO).

Questa e' una informazione molto interessante che non conoscevo.

Non posso pero' esimermi dal notare che le federazioni sono comunque espressioni di nazionalita' precise. Non esiste la federazione di rugby internazionale dei gommisti o dei falegnami, non esiste una federazione socialista, non esiste una federazione dei superdotati etc.

Il fattore unificante, come in tante cose della vita, e' l'appartenenza nazionale. Nel rugby questa appartenenza e' definita in maniera un po' troppo larga, a mio avviso; che e' accettabile per le nazioni Britanniche ed ex colonie ma non per altri paesi. Pero' alla fine, e' l'appartenenza che conta, che puo' benissimo essere acquisita o derivata da genitori e nonni.

Consulente 3 ha scritto: 21 nov 2025, 6:11 Il fattore unificante, come in tante cose della vita, e' l'appartenenza nazionale. Nel rugby questa appartenenza e' definita in maniera un po' troppo larga, a mio avviso; che e' accettabile per le nazioni Britanniche ed ex colonie ma non per altri paesi. Pero' alla fine, e' l'appartenenza che conta, che puo' benissimo essere acquisita o derivata da genitori e nonni.

Il tema è lequivoco tra l'identità e l'appartenenza, come spesso di confonde l'etnia con la stirpe o il popolo, lo Stato con la Nazione e via dicendo, ma è roba da conflitti interiori adolescenziali, uno poi diventa grande e si assume le proprie responsabilità.
Possiamo aprire una sezione di psicanalisi.

Consulente 3 ha scritto: 21 nov 2025, 6:11 Non esiste la federazione di rugby internazionale dei gommisti o dei falegnami, non esiste una federazione socialista...

Come no, esiste l'Internazionale Sicialista. Mi stupisce che tu non lo sappia...

a mio parere troppo pessimismo preconfezionato su questa nuova idea rugbistica ; stiamo parlando , di fatto, di un torneo con cadenza biennale e che portera' , per alcune squadre, alle 12 partite annuali invece che 11..........

Penso che saranno piu' le conseguenze positive di quelle negative, vedrem !!!

Garry ha scritto: 20 nov 2025, 18:36 Per me sono interpretazioni forzate.
La realtà è che ovunque, anche nel sito FIR, si parla di nazionale.
Ai miei tempi c'era la Nazionale e poi il "XV del presidente", questo si, espressione di scelte libere della federazione

Perdonami, ma non stiamo parlando di interpretazioni.
L'entità internazionale riconosciuta da Wolrd rugby non è la nazione ma la federazione. A differenza di tutte le altre istituzione sportive mondiali nel rugby il criterio di elegibilità e di riconoscimento delle selezioni è basato sulle unions (le federazioni) e non gli stati.
https://www.world.rugby/organisation/go ... hatgpt.com
Nel punto (d) si parla di country ma soprattutto anche di territory, quindi non necessariamente di stati sovrani.
A differenza, ad esempio, delle regole del calcio, del basket e di altri sport (pallamano, volley, etc...) dove è espressamente scritto che "Only one association shall be recognised in each country". Laddove per country si intende uno stato sovrano.
UN altro aspetto fondamentale che dirime la questione è che, per giocare per una selezione nazionale, non c'è bisogno di possedere il passaporto dello stato sovrano. Ti do degli esempi (e qui mi sono fatto aiutare da chatgpt, perché non sono un mostro ).
Van der Merwe non ha il passaporto britannico ma gioca per la Scozia cosi come Uini Atonio non ha nessun passaporto francese, Stander non aveva nè il passaporto britannico nè quello irlandese ma ha giocato per l'Irlanda, gran parte dei giocatori che giocano nel Giappone, come Michael Leitch non hanno il passaporto giapponese.
Questo non sarebbe possibile in tutti gli altri sport.

Ao, poi è evidente che tutti parliamo di nazionali e anch'io, quando parte l'inno nazionale (da buon emigrante) prima delle partite non faccio tutte queste riflessioni e mi esce fuori la lacrimuccia e quando Monty Ioane segna contro l'Australia lancio in aria il gatto dalla gioia.
Ma sta di fatto che, partendo da quello che Jpr ha scritto le selezioni nazionali nel rugby sono in realtà "ufficialmente" delle selezioni federali.