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Sara' che io non ho mai avuto idoli (ne' sportivi, ne' musicali, ne' di altro genere), ma al max persone a cui ispirarmi e che nella maggior parte dei casi conoscevo di persona, quindi assolutamente non famose...
... ma proprio sta storia del doppio giudizio non la sopporto.

Il problema (irrisolvibile) e' per me semmai il fatto che uno sportivo che non conosco se non per quando lo vedo giocare e/o qualche intervista mezza steoreotipata fuori dal campo sia un idolo... ma nel mondo degli influencer, non la inizio nemmeno questa battaglia ....

Anche i libri (auto)biografici (che cercano di fornire uno spaccato piu' largo) sono comunque costruiti e parzialmente veri.
Ricordo di averne letta una da ragazzo su Donadoni. Mi ricordo che pensai che era probabilmente una bella persona, ma non mi sono mai sognato di considerarlo un punto di riferimento.

Torniamo al rugby che e' meglio

p.s.: @Crouch: avevo letto diversamente di Jackson con pressioni da Bank of Ireland, ma magari tu sei piu' informato. Il discorso dell'etica degli sponsor e' invece per me completamente diverso e sono daccordo sull'applicare boicottaggi verso le aziende che se lo meritano.

stmod io la vedo come te, idoli sportivi nel senso di modelli al di fuori dello sportonon ne ho mai avuti veramente ma sono anche cresciuto in un'epoca in cui non c'era tutta l'attenzione mediatica che c'é ora, e da sottolineare anche che gli atelti non monetizzavano neanche come fanno oggi questa attenzione.

Riprendendo un tuo esempio, io le autobiografie quasi mai le leggo perché le trovo come schema noiosissime, in sostanza il 99% si riduce ad un "vi spiego quanto figo sono, vi racconto un paio di dietro le quinte di cui 1 o 2 per creare pubblicitá ma in fondo voglio solo dirvi che sono strafigo", du cojoni insomma.

A meno che qualche fidato amico mi consigli la lettura non li prendo neanche in considerazione come libri.

Detto questo peró come detto sono di una generazione diversa, con atelti che mediaticamente erano diversi da oggi, e quindi guardo a come li vivono i miei miei figli (che per fortuna non é che "s'invaghiscano" molto e li vedano come modelli fuori dallo sport) e nei loro amici e figli di amici. Ovviamente la casistica cambia, peró vedo che ci sono ragazzini che li vivono come modelli non solo sportivi, quindi reputo che affianco agli onori ci siano degli oneri.

Resta poi fermo per me il diritto di una societá o federazione di ritenere che un giocatore coi suoi comportamenti non rappresenti i valori che voglio trasmettere, da aggiungere poi che spesso a contratto ci sono dei condici comportamentali per gli atleti.

stmod ha scritto: 4 set 2023, 12:06Io sono un po' stufo di queste richieste di "stili di vita" al di la' del corso della giustizia.
Lo penso per Chalureau, lo pens(av)o anche per Nemer e per Paddy Jackson.
Alla fine un panel giudicante (quando va bene e non sono i social a cui il panel si adegua) conoscendo non si sa quanto completamente i fatti, decide se un giocatore e' degno o no di giocare per via di problemi con la giustizia che la giustizia ha deciso di risolvere in un certo modo, ma il panel va spesso oltre parlando di moralita' (ok per Jackson c'entravano i quattrini della banca sponsor).
A me questo atteggiamento sa tanto di puritanesimo anglosassone dove puoi fare le peggiori porcate, basta che non si sappia. Se si sa, sei fottuto a tutti i livelli. Il problema non e' il fatto in se, ma che il fatto si sappia...
...Mia personale richiesta: finiamola di condannare due volte chi ha sbagliato una.

Io invece sono stufo del fatto che delle star sportive accettino i benefici della popolarità senza assumersene la responsabilità.
E poi nessuna seconda condanna: qui non si manda in galera nessuno.
Semplicemente si decide (eventualmente) di non premiare con una gratificazione sportiva chi i valori dello sport, fra cui ci sarebbe anche il rifiuto del razzismo (a meno che sia buono solo per gli spot) tradisce con i suoi comportamenti.
Non per sempre, per carità, ma almeno stia fermo un giro.
Così per far vedere che è sport e non è solo uno spot.
E che la r non sta per razzismo.

Chiudo con una nota su questo caso, secondo me importante: parliamo della Nazionale di un paese che va al Mondiale, una Nazionale rappresenta un'intera comunitá di persone, che un politico che rappresenta parte di questa comunitá sollevi il fatto che una persona condannata per una rissa con l'aggravante del razzismo non possa avere l'onore di rappresentare il Paese mi sembra legittimo, anzi direi atto dovuto. Questo onore é stato giustamente negato da Galthié ad Haouas, non vedo come questo caso sia diverso.

A Montpellier, club privato, Altrad (si lui il compagno di merende di Laporte) puó decidere che per il suo club non ci siano problemi, al limite se la vedrá coi suoi tifosi ed il resto della squadra.

Non pretendo di convincere nessuno.
Io parto solo dall'idea che non esistano esempi ne' miei rappresentanti.
Dove in teoria posso dire la mia (il voto), gli eletti mi hanno rappresentato davvero solo in un caso in 30+ anni di voti. Li tollero e me ne prendo le conseguenze accettandone le decisioni (e criticandole come posso), ma ritenere che Salvini (eletto a Reggio qualche anno fa) mi rappresenti e' davvero troppo.
Chi gioca per l'Italia non mi rappresenta, non per qualche colpa specifica, solo perche' e' un gioco ed io non ho alcun ruolo in nessuno dei processi.
E' solo un gioco, uno sport ed io sono contento se vince l'Italia, mi incazzo sul momento se perde, ma non mi sono mai sentito avvilito come italiano da una sconfitta.
Altrimenti bisognerebbe fare un giro nello spogliatoio italiano e vedere quanti fascisti e quanti razzisti (quanti ridevano al gesto di Nemer nello spogliatoio Benetton?) ci sono e buttarli fuori a calci. Non lo si fa perche' non lo si sa (ufficialmente) ...

stmod credo che tutti stiamo esprimendo la propria visione con rispetto, spero di non avertene mancato non era mia intenzione.

Il mio punto indicava che al di lá di come noi ci sentiamo o meno individualmente, un giocatore convocato in Nazionale ad un Mondiale, rappresenta quella Nazione ad un Mondiale,si chiamano reppresentative Nazionali alla fin fine, quindi é nella definizione stessa della squadra che i giocatori convocati rappresentino quella nazione.

Raga se vi interessa ho fatto i migliori XV delle nazionali tier 2.(in ottica mondiale)
1)beka gigashvili
2)Sam matavesi
3)Ben taumeifuna
4)PJ van lill
5)Theo McFarland
6)Fritz lee
7)Levani Botia
8)christi chirica
9)Gela aprasidze
10)Lima sopoaga
11)Rodrigo Marta
12)Semi Radradra
13)Waisea nayacalevu
14)Josua Tuisova
15)davit niniashvili

Giordano03 ha scritto: 4 set 2023, 19:00 Raga se vi interessa ho fatto i migliori XV delle nazionali tier 2.(in ottica mondiale)
1)beka gigashvili
2)Sam matavesi
3)Ben taumeifuna
4)PJ van lill
5)Theo McFarland
6)Fritz lee
7)Levani Botia
8)christi chirica
9)Gela aprasidze
10)Lima sopoaga
11)Rodrigo Marta
12)Semi Radradra
13)Waisea nayacalevu
14)Josua Tuisova
15)davit niniashvili

solo 3 georgiani?

E' interessante notare che la Coppa inizierà nel giorno dell'ottantesimo anniversario del drammatico armistizio unilaterale dell'8 settembre 1943. Essendo la Coppa del Mondo quadriennale, se fosse iniziata venti edizioni fa invece di nove avremmo avuto una partita inaugurale anche quel giorno del '43. Secondo wikipedia il messaggio badogliano fu diffuso sottosera (ore 19.42), più o meno all'ora di inizio delle partite serali di questo mondiale.
Forse Badoglio, stanco della guerra, sognava di potersi godere una Coppa del Mondo di rugby davanti al divano; non sapeva, tapino, che sarebbe stata creata solo quarantaquattro anni dopo.

Grafico sulle possibilità di successo:

Ilgorgo ha scritto: 4 set 2023, 20:34 ................
Forse Badoglio, stanco della guerra, sognava di potersi godere una Coppa del Mondo di rugby davanti al divano; non sapeva, tapino, che sarebbe stata creata solo quarantaquattro anni dopo.

Suggestiva ricostruzione, ma trascura il dettaglio non secondario che Badoglio era davvero troppo (ma tropppppo) str0nz0 per essere un appassionato di rugby.

crouchbindset ha scritto: 4 set 2023, 14:51 stmod credo che tutti stiamo esprimendo la propria visione con rispetto, spero di non avertene mancato non era mia intenzione.

Il mio punto indicava che al di lá di come noi ci sentiamo o meno individualmente, un giocatore convocato in Nazionale ad un Mondiale, rappresenta quella Nazione ad un Mondiale,si chiamano reppresentative Nazionali alla fin fine, quindi é nella definizione stessa della squadra che i giocatori convocati rappresentino quella nazione.

Nessun problema... nessuno mi ha mancato di rispetto cosi' come spero di non averlo fatto io.

L'assunto che una nazionale sportiva mi rappresenti (me come qualunque altro italiano) e quindi debba rappresentare i miei valori non mi appartiene. Questo e' il nocciolo del discorso.
La nazionale di rugby puo', al max, rappresentare le persone che ci giocano (o per esteso lo seguono). Non certo una nazione intera ed i suoi valori.
Per dire, a sentire "Dio, patria e famiglia" a me viene l'orticaria....
Sempre stato un cane sciolto... per questo riesco a divertirmi senza immedesimarmi....

Un po' di decorazioni tricolori a Bourgoin-Jallieu, "casa azzurra" per questa Coppa del Mondo

https://www.facebook.com/photo?fbid=693 ... 6269514140

stmod se ci conscessimo personalmente sapresti che il "dio, patria, onore" é una delle cose piú lontane il possibile dal mio pensiero.

Qualcuno sa se c'é un calendario di quando vengonmo annunciate le formazioni? Immagino ci sia un calendario delle varie conferenze stampa che dovrebbe dirlo, ma non so dove trovarlo