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Leggo su Notizie di Rugby che il mediano 2005 Niccolò Beni e il flanker 2004 Olmo D'Alessandro hanno firmato per gli Espoirs di Biarritz.

Domanda NON retorica, ma per vera ignoranza.

Un tempo un giocatore di qualità che avesse voluto investire sul proprio futuro rugbistico poteva provare a farsi prendere a pagamento negli Espoirs di un club francese. Intendo dire, era lui, la sua famiglia, a pagare.

È ancora così? Esiste questa possibilità?
E nel caso esistesse, tutti questi ragazzi italiani che oggi vanno in Francia, sono stati richiesti dai club e piazzati dal loro procuratore, o sono loro a dover pagare per fare questa esperienza?

Sempre da Notizie di Rugby, oltre a Ortombina che dovrebbe essere aggregato alla prima squadra, vanno a Perpignan (Espoirs) due ragazzi del 2005, il mediano Andrea Leon Mimocchioli e il pilone Simone Marcaggi.

Considerazione mia: la fiducia nel sistema formativo italiano mi sembra molto scarsa fra i giovani italiani e chi li segue. Ma magari mi sbaglio

profetacciato ha scritto: 22 lug 2023, 17:43 Considerazione mia: la fiducia nel sistema formativo italiano mi sembra molto scarsa fra i giovani italiani e chi li segue. Ma magari mi sbaglio

Io invece continuo a pensare che più che avere scarsa fiducia nel sistema formativo italiano, i giovani italiani (e i loro procuratori) sono ben consapevoli degli enormi vantaggi di andare in Francia per puntare a diventare JIFF. È una cosa che nessun sistema formativo non francese può dare, la carta per abbattere la barriera all'ingresso del mercato rugbistico più ricco in tutti i sensi. Infatti vanno tutti in Francia, mica in Inghilterra o Irlanda.

In parole povere, è il sistema che ha consentito alla Georgia di superarci

SilverShadow ha scritto: 22 lug 2023, 18:39

profetacciato ha scritto: 22 lug 2023, 17:43 Considerazione mia: la fiducia nel sistema formativo italiano mi sembra molto scarsa fra i giovani italiani e chi li segue. Ma magari mi sbaglio

Io invece continuo a pensare che più che avere scarsa fiducia nel sistema formativo italiano, i giovani italiani (e i loro procuratori) sono ben consapevoli degli enormi vantaggi di andare in Francia per puntare a diventare JIFF. È una cosa che nessun sistema formativo non francese può dare, la carta per abbattere la barriera all'ingresso del mercato rugbistico più ricco in tutti i sensi. Infatti vanno tutti in Francia, mica in Inghilterra o Irlanda.

Il ragionamento ci sta ma quanti procuratori considerano davvero il bene del ragazzo? Quanti ragazzi abbiamo visto andare e tornare dalla Francia nell'arco di 12 mesi? Alcuni apparentemente peggiorati fra l'altro

Garry ha scritto: 22 lug 2023, 19:06In parole povere, è il sistema che ha consentito alla Georgia di superarci

Un'alternativa intelligente alle franchigie

profetacciato ha scritto: 24 lug 2023, 10:45 Il ragionamento ci sta ma quanti procuratori considerano davvero il bene del ragazzo? Quanti ragazzi abbiamo visto andare e tornare dalla Francia nell'arco di 12 mesi? Alcuni apparentemente peggiorati fra l'altro

Direi che lo stesso si può dire di molti ragazzi andati in accademia / club di top10 / franchigie. È semplicemente un percorso alternativo che offre diversi vantaggi.

jpr williams ha scritto: 24 lug 2023, 14:11 Un'alternativa intelligente alle franchigie

Ma allora come la mettiamo con il concetto che le nazionali devono essere espressione delle capacita' formative della federazione?

30 min ha scritto: 24 lug 2023, 17:23

jpr williams ha scritto: 24 lug 2023, 14:11 Un'alternativa intelligente alle franchigie

Ma allora come la mettiamo con il concetto che le nazionali devono essere espressione delle capacita' formative della federazione?

In nessun modo :tanto in nazionale ci giocano già comunque quelli non formati qui.
Poi a me della rappresentativa eleggibili Fir ormai frega pochissimo, quindi possono farci giocare chi gli pare.
Mi interessa solo la U20 finché me la lasciano.

jpr williams ha scritto: 24 lug 2023, 17:32 In nessun modo :tanto in nazionale ci giocano già comunque quelli non formati qui.
Poi a me della rappresentativa eleggibili Fir ormai frega pochissimo, quindi possono farci giocare chi gli pare.
Mi interessa solo la U20 finché me la lasciano.

Parlava della Georgia, se i loro 18enni si formano in Francia, sono ancora rappresentativi del movimento Georgiano?
Se consideriamo un giocatore che arriva a 18 anni a Colorno e poi gioca in prima squadra e si afferma tanto da essere considerato per franchigie e nazionale è un giocatore formato da Colorno o dal club precedete?

jpr williams ha scritto: 24 lug 2023, 17:32 In nessun modo :tanto in nazionale ci giocano già comunque quelli non formati qui.
Poi a me della rappresentativa eleggibili Fir ormai frega pochissimo, quindi possono farci giocare chi gli pare.
Mi interessa solo la U20 finché me la lasciano.

Bro’ ci giocano al massimo 3 o 4 equiparati, come puoi non chiamarla nazionale italiana? I giorgiani sono tutti, dai 17 anni in poi, formati all’estero.
È’ più nazionale della nostra?

State mescolando il pane con le bruschette, in tutti e due c'è il pane ma in una c'è molto di più... le bruschette senza il pane non escono però.

profetacciato ha scritto: 21 lug 2023, 17:19 Leggo su Notizie di Rugby che il mediano 2005 Niccolò Beni e il flanker 2004 Olmo D'Alessandro hanno firmato per gli Espoirs di Biarritz.

Bella notizia. Beni ha giocato in serie A e bene. E' lui che ha giocato ad Avezzano con Bianco all'apertura, la mediana da 37 anni in 2. Considerando la vicenda di Montemauri e il ritorno di Albanese non escluderei che alla Lazio risulti più attraente la Francia che la franchigia. Buona fortuna ai due ragazzi.