Ma se il vertice è invisibile, nessuno conosce la strada per arrivare nemmeno alla base.CapitanFracassa ha scritto: Non si eleva un movimento rugbistico partendo dal vertice.
Si eleva allargando la base.
Sul piano tecnico il paragone non è pertinente: al 6 Nazioni si va con la Nazionale, in CL con squadre che dovrebbero primariamente essere franchigie collegate ai club, cioè appunto con la base da te tanto invocata. Non è vero che il progetto è di andarci con le selezioni federali: queste ultime nasceranno solo se e dopo che i club non dovessero avanzare proposte all'altezza. E se anche fossero selezioni, sarebbe comunque una base più larga della piramide la cui punta è il 6 NazioniCapitanFracassa ha scritto: La partecipazione al 6 Nazioni non ha elevato nulla:
Sul piano generale: grazie al 6 Nazioni dove si vince una partita ogni due anni si è innescato un processo per cui sabato scorso c'è stato un milione e mezzo di persone davanti alla tv, a novembre ci sono state 90mila spettatori per i 3 TM e il Flaminio trabocca, mentre i tesserati (la base!) sono aumentati in percentuale significativa. Questo secondo te significa non elevare nulla?
Questa è la conseguenza di un campionato nazionale che non ha saputo produrre i giocatori di formazione italiana all'altezza. Il meccanismo inceppato sta nel campionato, nei clubs, nella LIRE, non nella FIR. O non solo nella FIR.CapitanFracassa ha scritto: infatti dopo 10 anni di partecipazione continuiamo ad avere una "nazionale" imbottita di equiparati e non riusciamo a schierare un mediano di mischia di ruolo in una partita contro l'Inghilterra.
Naturalmente tu questo ragionamento non lo ritieni accettabile, perché parti da un presupposto diverso: che dovrebbe essere la FIR in prima persona a reclutare e allevare i rugbysti a tappeto su tutto il territorio italiano. Una roba tipo Unione Sovietica, insomma.
