ORIUNDI IN ATLETICA

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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rask
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Messaggio da rask »

Io credo che la palese assurdità di questa come di altre discussioni sul tema sia sintomo della crisi del concetto ottocentesco di nazione.

Non esiste più la nazione in era globalizzata. Però, se c'è la partita Italia-Argentina, ci dovrà pur essere un discrimen per decidere chi gioca con l'Italia e chi con l'Argentina sennò è meglio fare scapoli contro ammogliati, o bianchi contro neri, o eterosessuali contro omosessuali.

Il discrimine è il regolamento IRB. Daccordo.

Ma noi vogliamo far crescere il nostro movimento o preferiamo utilizzare gli scarti degli altri? No, perchè il regolamento IRB ce lo consente...

Quindi? Io voto per far crescere il nostro movimento e allevare talenti nostrani, piuttosto che adottare i vari Wosavai, De Marigny o Griffen.
Guardate che non c'è niente di razista o di difesa della razza in questo discorso, casomai c'è un sogno di una scuola italiana di rugby.
cookie83
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Messaggio da cookie83 »

ItalianRugbyFriends ha scritto: Forse non sono stato chiaro.. uno può anche sentirsi di 4 nazioni, se la mamma è italo-australiana e il padre franco-giappionese... ma è assurdo reputare italiano una persona nata da genitori NON italiani!
ahem...irf...io non sarei così categorica... 8-)
cioè... per te, ad esempio, una persona nata in Italia, da genitori stranieri che magari abitano in Italia da quando erano giovani non è italiana??? :shock: :? cioè sono d'accordo se magari mantengono le loro tradizioni e non si "aprono " a quelle italiane...
ma se si "mescolano" e condividono in tutto e per tutto la cultura italiana...parlano italiano...perchè non dovrebbero essere italiani...??? non capisco... sarebbe come mettere dei paletti dove non dovrebbero esserci...sarebbe come dire che per te un coloured non potrebbe mai essere italiano.... :? mah... sono un po' perplessa...
not playing RUGBY?.....just wasting time!!!!!!
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giannic
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Messaggio da giannic »

LA solita discussione di lana caprina. Io sono appassionato di basket, e la nostra nazionale ieri ha perso per colpa di un tale Tony PArker.... figlio di un americano e una olandese, nato in belgio che vive in USA da sempre ma ha giocato con la maglia... francese!!!!!
Come faceva certamente notare qualcuno, in un mondo globalizzato come oggi, per mio disappunto (sono un fautore del mantenimento delle identità e culture locali), queste discussioni hanno poco senso.
C'è chi fa notare che l'Italia di atletica aveva parecchia gente molto.. abbronzata. Beh, a me piace competere ad armi pari, e la solita Francia aveva una nazionale davvero.. ALL BLACKS (per di più con un dopato acclarato, unico caso dei mondiali!!!).

Io sono un appassionato di sport a tutto tondo, e sono orgoglioso dei successi sportivi, in qualsiasi campo, perchè penso che questi dipendano da un insieme di fattori molto complesso, a cominicare dalla cultura sportiva del paese, dalla competitività in quella disciplina a iniziare dala base (i nostri successi nella Ginnastica e nella PAllavolo dipendono da una base molto larga e soprattutto competitiva, già da piccoli i bambini devono confrontarsi con un livello davvero alto in queste discipline e sono subito spinti a miglirarsi), dalla capacità di tecnici e strutture. Se non fosse così non si spiegherebbe perchè, ad esempio Australia e Svezia fossero sportivamente nel complesso all'avanguardia.

Quindi io gioisco allo stesso modo quando vince Howe, sangue misistissimo (che brutta espressione) ma culturalmente reatino al 100%, o quando vince Vanessa Ferrari, sangue italiano, o chessò Madgelin MArtinez, italiana per amore (quello vero). Sono tutti, e tre, da legge, italiani.

L'unica cosa che invece mi fa davvero storcere è la questione degli equiparati, presente solo nel rugby......ma se gli altri li hanno tocca tenerli anche a noi, magari battendoci in sede IRB per eliminare st'obbrobbrio
lamierao
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Messaggio da lamierao »

Ciao ragazzi,sabato al centro commerciale le Corti a Varese, al bar "le corti 2" al piano -2, fanno vedere la partita dell'Italia!!accorrete numerosi,ho fatto tanto per convincerlo.....vi aspetto
sean79
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Messaggio da sean79 »

ok lana caprina..sono d'accordo, tuttavia che gli equiparati siano da considerarsi mercenari opportunisti inutili e le varie Fiona May, Martinez, Howe siano invece degli ITALIANI senza alcuna ombra di dubbio mi fa sorgere delle perplessità ( un doppiopesismo che rischia di pauperare anche la buona fede di alcuni §). Non è che qui ( per non passare da razzisti ) ogni volta che c'è di mezzo un coloured si usi un metro diverso rispetto ai bianchi? ( Vi ricordo le polemiche che riguardano un certo Zoeggler e molti altoatesini...che loro si senza dubbio alcuno sono nati almeno in territorio italiano;) )
Finally I'm back between waves and mountains;)
sean79
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Messaggio da sean79 »

In poche ci vorrebbe quantomeno un approccio equidistante. Io personalmente ritengo che in un mondo globalizzato come il nostro fare distinzioni di "sangue" o quanto meno ambigue distinzioni di razza stia diventando sempre più problematico. Questo però non significa che a me sto mondo globalizzato e mixed piaccia a prescindere, nè che la prospettiva di meltin pottare alla cieca l'Italia stessa ( con prerogative relativiste distruttive ) sia da me vista di buon occhio. Forse ci vorrebbe un pò più di lungimiranza. Certo è che vedendo il comportamento di nostri connazionali all'estero ( vedi Germania - Stati Uniti etc ) la mia italianità vacilla..ed anche parecchio;). Concludendo , e mi scuso per la prolissità, non credo che bisogna rassegnarci ( evitando però doppiopesismi controproducenti ) ad un Italia stati d'Unitizzata, tuttavia non ho le cieche certezze di italianrugby friends nel difendere " il sangue italiano" .
Finally I'm back between waves and mountains;)
sean79
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Messaggio da sean79 »

P.s ..il fatto che non la veda di buon occhio lo si può capire dando un'occhiata ai due approcci usati finora nella storia per assimilare tradizioni usi e costumi forzatamente. L'approccio statunitense per esperienza ha delle falle grosse quanto l'Oceano..il vecchio approccio di "Stato" sovietico ( che cmq si appoggiava spesso su un panslavismo o sulla supremazia di un gruppo su un altro) mi sembra chiaro non abbia avuto successo ( vedi ex Jugoslavia-Kosovo-Ucraina-paesi Baltici- Rep Ceca..per restare in europa ).
Finally I'm back between waves and mountains;)
Shye
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Messaggio da Shye »

rask ha scritto:Io credo che la palese assurdità di questa come di altre discussioni sul tema sia sintomo della crisi del concetto ottocentesco di nazione.

Non esiste più la nazione in era globalizzata. Però, se c'è la partita Italia-Argentina, ci dovrà pur essere un discrimen per decidere chi gioca con l'Italia e chi con l'Argentina sennò è meglio fare scapoli contro ammogliati, o bianchi contro neri, o eterosessuali contro omosessuali.

Il discrimine è il regolamento IRB. Daccordo.

Ma noi vogliamo far crescere il nostro movimento o preferiamo utilizzare gli scarti degli altri? No, perchè il regolamento IRB ce lo consente...

Quindi? Io voto per far crescere il nostro movimento e allevare talenti nostrani, piuttosto che adottare i vari Wosavai, De Marigny o Griffen.
Guardate che non c'è niente di razista o di difesa della razza in questo discorso, casomai c'è un sogno di una scuola italiana di rugby.

Ultimamente siamo sempre più d'accordo e la cosa mi spaventa..
:shock:
Vincitore Trofeo Nostradamus 2007
'Difesa Piavesca'®
'Quoto col sangue'®
pandorino
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Messaggio da pandorino »

Io ho l'impressione che sfugga un dato, per far crescere il movimento sono necessari tanti,tanti soldi, in Italia forse piu' che in altri paesi il Rugby per 70 anni e' stato una sorta di setta, un po' snob in certe zone , un po' rustico in altre , un po' fenomeno campanilstico in cui i "duri " del paese si battevano tra loro, la distribuzione a "macchia di leopardo " sul territorio nazionale ne e' la diretta conseguenza. Ora l'unico veicolo di traino per il Rugby e' la nazionale, e l'unico carburante sono i risultati, per cui in questo momento se vogliamo avere un minimo di risultati DOBBIAMO imbottire la nazionale utilizzando TUTTI quelli che possono dare una mano altrimenti possiamo tornare coi nostri 15 duri e puri italioti, ma se perdi il 6n , becchi 100 punti a partita, soldi ,sponsor, tecnici per le giovanili , accademie ,te li puoi scordare , e il movimento rientra nella semiclandestinita' senno ' li chiediamo al CONI che in questo momento e' ricco.
timmyo'toole
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Messaggio da timmyo'toole »

oramai i soldi ci sono, sappiamo bene che siamo uno sport privilegiato, fra i più ricchi del CONI grazie agli introiti europei.-
per far crescere i nostri talenti serve "poco" guardiamo all'Irlanda, l'avevamo battuta più volte prima di entrare nel 6 nazioni era appesa solo al fighting spirit, ora da qualche anno è una squadra da semifinale mondiale e non è certo imbottita di equiparati inoltre il rugby irlandese esprime selezioni di livello altissimo nei "club"

se berbizier se n'è andato secondo me è anche a causa della mancata voglia di progettualità serie per lo sviluppo del rugby( non come quelli dell'altezza).

bisogna, contemporaneamente a questa valida nazionale, intraprendere politiche di rinnovamento a livello federale e di club per far crescere vivai campionato etc e creare delle benedette selezioni che competano a livello europeo. per fare questo bisogna uscire dalle dinamiche campanilstiche di alcuni club e da alcune dinamiche tipicamente "romane",non prendetelo come razzismo, degli ambienti federali e del CONI dove l'azione politica è volta all'autoconservazione della Casta, del potere invece che allo sviluppo dello sport "autentico".
halfback
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Messaggio da halfback »

Vedo che la storia di Andrew è ancora poco conosciuta, nonostante sia diventato ormai un personaggio abbastanza popolare.
E' chiaro che ora siamo tutti presi dalla RWC, me compreso: per quelli che vogliono approfondire la questione, in ogni caso, porto il contributo del pezzo che ho scritto per la rivista mensile della Iaaf a fine 2004, dopo le due medaglie d'oro vinte da Howe ai Mondiali juniores di quell'anno.
E' quasi una biografia minuto per minuto, così come me l'ha raccontata sua madre in una lunga chiacchierata che abbiamo fatto a Grosseto.
Questo è il link (non so se la procedura è esatta, altrimenti potete andare direttamente alla pagina):

[url]http://www.iaaf.org/magazine/news/Kind= ... 9.html[url]

Nel merito, quanto alla ricca discussione che ha ritirato fuori anche Pietro Mennea: in primo luogo non è esatto che i primati ottenuti in altura (come il 19.72 del barlettano sui 200m) non siano validi, bensì sono segnalati nei lavori statistici con una A (= altitude, che denota un'altitudine superiore ai 1000 metri). In secondo luogo, se continuate ad accomunare Mennea alla parola doping vi beccherete una bella citazione per danni: come dice sempre il Prof. Vittori - che di Pietro è stato l'allenatore - Mennea a fine carriera (36 anni) era solo otto etti più robusto di quando lo aveva preso in mano nel 1970 (a 18 anni). E questo dopo essersi allenato per vent'anni tutti i giorni per diverse ore al giorno: se avesse usato qualcosa, sarebbe aumentato di 18 chili in 5 anni, come è successo al famigerato Ben Johnson.
halfback
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Messaggio da halfback »

Vedo che la storia di Andrew è ancora poco conosciuta, nonostante sia diventato ormai un personaggio abbastanza popolare.
E' chiaro che ora siamo tutti presi dalla RWC, me compreso: per quelli che vogliono approfondire la questione, in ogni caso, porto il contributo del pezzo che ho scritto per la rivista mensile della Iaaf a fine 2004, dopo le due medaglie d'oro vinte da Howe ai Mondiali juniores di quell'anno.
E' quasi una biografia minuto per minuto, così come me l'ha raccontata sua madre in una lunga chiacchierata che abbiamo fatto a Grosseto.
Questo è il link (non so se la procedura è esatta, altrimenti potete andare direttamente alla pagina):

[url]http://www.iaaf.org/magazine/news/Kind= ... 9.html[url]

Nel merito, quanto alla ricca discussione che ha ritirato fuori anche Pietro Mennea: in primo luogo non è esatto che i primati ottenuti in altura (come il 19.72 del barlettano sui 200m) non siano validi, bensì sono segnalati nei lavori statistici con una A (= altitude, che denota un'altitudine superiore ai 1000 metri). In secondo luogo, se continuate ad accomunare Mennea alla parola doping vi beccherete una bella citazione per danni: come dice sempre il Prof. Vittori - che di Pietro è stato l'allenatore - Mennea a fine carriera (36 anni) era solo otto etti più robusto di quando lo aveva preso in mano nel 1970 (a 18 anni). E questo dopo essersi allenato per vent'anni tutti i giorni per diverse ore al giorno: se avesse usato qualcosa, sarebbe aumentato di 18 chili in 5 anni, come è successo al famigerato Ben Johnson.
delay
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Iscritto il: 6 feb 2006, 0:00

Messaggio da delay »

halfback ha scritto:In secondo luogo, se continuate ad accomunare Mennea alla parola doping vi beccherete una bella citazione per danni: come dice sempre il Prof. Vittori - che di Pietro è stato l'allenatore - Mennea a fine carriera (36 anni) era solo otto etti più robusto di quando lo aveva preso in mano nel 1970 (a 18 anni). E questo dopo essersi allenato per vent'anni tutti i giorni per diverse ore al giorno: se avesse usato qualcosa, sarebbe aumentato di 18 chili in 5 anni, come è successo al famigerato Ben Johnson.
come qui qualcuno ha fatto già notare a Mennea non ha fatto uso di farmaci dopanti come steroidi o ormoni ma di tecniche non etiche come l'emo e l'autoemotrasfusione che nulla hanno a che vedere con l'aumeto di 8 etti
Sembra Talco Ma Non È..
stamo a giocà co la proidiotialleluia ...c'ho un bizantinismo nell'orbe terracqueo..
halfback
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Messaggio da halfback »

Caro Delay: l'avvertenza non cambia di una virgola, per come conosco Pietro (che ora fa l'avvocato ...). Tanto più che quelle pratiche da te citate si dice che venissero usate dai nostri fondisti - meglio: da alcuni dei nostri fondisti (altrimenti Stefano Mei mi uccide ...) - mutuandole dall'esperienza di Lasse Viren: Mennea e i velocisti non c'entrano per nulla.
delay
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Messaggio da delay »

halfback ha scritto: Pietro (che ora fa l'avvocato ...). .
oltre che il deputato trombato alle europee del 2004 se ricordo bene :D:Deheheheheh:D:D
Sembra Talco Ma Non È..
stamo a giocà co la proidiotialleluia ...c'ho un bizantinismo nell'orbe terracqueo..
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