ORIUNDI IN ATLETICA

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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parramatta
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ORIUNDI IN ATLETICA

Messaggio da parramatta »

Dopo l argento di Howe, scoppia la polemica Federatletica.



Evangelisti: bravo Howe, no la Fidal
"La Federazione non merita nulla, pensano solo a poltrone"
(ANSA)-PADOVA,30 AGO- "Sono molto contento per Howe,ragazzo forte e talentuoso; sono meno contento per la Fidal, perche' non se lo merita":cosi'Giovanni Evangelisti. L'ex primatista italiano del salto in lungo (8,43 nel 1987) aggiunge: "La Federazione sta facendo veramente poco e i risultati sono li' a dimostrarlo. Se la mamma di Andrew avesse scelto il Canada, o la Svizzera, questo risultato non l'avremmo mai avuto. Sono state fatte scelte sbagliate, si pensa ad occupare poltrone, invece di trovare allenatori".



Giovanni Evangelisti ex primatista ormai del salto in lungo, si scaglia contro l operato federale.
In una intervista dichiara che la Federazione italiana atletica leggera non ha fatto nulla per crescere giovani talenti, e i recenti successi ( rari) sono da addebitare ad atleti formati in altri paesi e naturalizzati intaliani o stabilitisi in Italia, come Howe o Fiona May.

Mi sembra un discorso perfetto, mette a fuoco il particolare fondamentale della formazione di uno sportivo, e mi ricorda tristemente quello che succede in Italia con il Rugby,
Miki-11
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RE: ORIUNDI IN ATLETICA

Messaggio da Miki-11 »

Sport che vai.. Oriundi che trovi...
Forse le lamentele sono giuste... Ma forse senza di loro stavamo senza medaglie... :?
inollum
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Messaggio da inollum »

Secondo me è il punto di partenza ad essere profondamente sbagliato.
Questo è che i risultati di una federazione sono misurati dai risultati degli atleti top nelle competizioni, nel caso della Fidal sono Olimpiadi, Mondiali ed Europei.
Tutto il resto conta poco o nulla!
Io sono stomacato da come danno le notizie i media: prima i risultati degli atleti italiani, poi eventualmente il resto! Siamo sportivi o solo semplici tifosi? A me sembra che il 95% degli italiani associno lo sport al tifo, non a caso lo sport più diffuso e popolare è merce (di bassa qualità) per tifosi.

Quindi, torno al punto, che motivazioni hanno le federazioni a svolgere attività che non siano strettamente inerenti all'ottenimento di risultati intenazionali??
Inutile lavorare sull'educazione e sui più giovani, i risultati ci sono a lungo termine, meglio importare talenti e magari chiudere un'occhio sul doping.

Sicuramente ci sono tanti esempi virtuosi che sfuggono a questo discorso generale.
Non ho comunque niente contro gli oriundi ed equiparati nel rugby, soprattutto in questa nazionale italiana, dato che stanno contribuendo a far crescere il movimento. E' evidente che se la federazione mancasse nel sostegno alla diffusione ed educazione allo sport, questa dei talenti di formazione straniera sarebbe un'arma a doppio taglio.
jo.locic
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Messaggio da jo.locic »

infatti è un'arma a doppio taglio....ma io sono fiducioso nelle nuove accademie che stanno nascendo...speriamo contribuiscano a far crescere il movimento!
CHI S'ESTRANEA DA'A LOTTA E' 'N GRAN FJO DE' 'NA MIG..TTA
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Emy77
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Messaggio da Emy77 »

Tutte le federazioni guardano + al risultato che alla formazione dei talenti e i mondiali di atletica lo mostrano al meglio: mai visti tanti "europei" + neri del carbone come nel mezzofondo!!!!
L'Italia non sfugge alla logica delle medaglie: prima Fiona May, ora Howe e Martinez e non c'è niente da fare, sono gli unici che portano a casa qualcosa in una squadra italiana tristemente poco numerosa (mai come quest'anno di italiani non ce ne sono proprio ai mondiali).

Giusto? Sbagliato?
Sarebbe giusto se fosse un mezzo x promuovere una disciplina e x far crescere il movimento. Invece in Italia, tornando al discorso delle poltrone, si fa solo x' il dirigente di turno possa vantarsi che quando c'era lui si è vinto questo e quest'altro. E questo è sbagliato.
Sono d'accordo con Evangelisti al 100%.

Sempre vedendo questi mondiali, direi che sul doping si chiudono anche 2 occhi: mai viste tante donne con, sotto agli addominali d'acciaio, pance anormalmente gonfie, proprio come quelle dei culturisti... Per non parlare dei lineamenti così poco femminili delle lanciatrici...


Capitolo rugby: oriundi, equiparati etc. sì, ma solo se davvero non ci sono italiani "DOC" all'altezza.
Invece ahime si prende sempre + volentieri uno straniero a scatola chiusa che un buon italico, come se fosse genetico che NZ, ARG etc debbano essere PER FORZA sempre + bravi di un italiano.
"La penna dolcissima intinta nell'arsenico" (Cit.)
pam
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Messaggio da pam »

Non sono un esperto di atletica, ma, se non ho letto male la stampa, Howe ha un padre americano ed una madre italiana. Dovrebbe anche essere nato in Italia, sempre che le info che ho letto siano corrette e, comuqneu, non mi pare il caso di fare dei casi da scandalo cose che succedono normalente dovunque. Dobbiamo ripetere la lista degli "oriundi" di tutti gli sport che in tutti i Paesi hanno dato lustro alle rispettive rappresentative nazionali pur non essendo degli "indigeni autoctoni"? Da dove cominciamo? Dalla Nuova Zelanda o dalla Francia o dall'Australia? Ma lasciamo lì. Non so cosa abbia che gli rode dentro Evangelisti, grande atleta (che ebbe anche una clamorosa svista a favore...non dimentichaimolo), ma strumentalizzare ogni cosa per sputare contro tutto e tutti mi sembra veramente fuori luogo.
Per buona pace di inollum, Vi dirò che qui in Francia non si fa mai, dico MAI in alcun telelgiornale, cenno ai Mondiali di Atletica in corso ad Osaka, solo perchè nessun atleta francese è arrivato per ora a dei livelli importanti in questa manifestazione...quindi... chissenefrega degli altri! Per quanto riguarda il calcio, invece, hanno mostrato solo la composizione delle due pool A ed E dei sorteggi della Champions, solo perchè sono quelle di Marsiglia e Lione. Altro esempio che degli altri...chissenefrega!
Non lamentiamoci della completezza della ns informazione che sarà senz'altro migliorabile, ma non ha nulla da inviadre a quella d'oltralpe.
pam
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delay
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Messaggio da delay »

Andrew Howe è venuto in Italia (Rieti) da molto piccolo, il suo cognome era fino a pochi anni fa Besozzi, la madre è un ex atleta che ha avuto Andrew da un altro ex-atleta che però ha voluto conoscere il figlio solo poco tempo fa, il ragazzo è però cresciuto e si allenato praticamente solo in Italia dove la madre si era trasferita dopo il matrimonio con l'italiano, per questo non lo considererei proprio un oriundo e quindi la polemica nel suo caso è stupida, diverso forse il discorso di Fiona May che aveva invece gareggiato (se non sbaglio europei e mondiali) con la maglia della GB e che è diventata italiana dopo aver sposato un altro atleta fiorentino.
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rothmoni
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Re: ORIUNDI IN ATLETICA

Messaggio da rothmoni »

Salve a tutti del forum
intervengo per precisare che Howe è nato nel 1985 negli USA e dall'eta di 5 anni (1990) vive in Italia perchè la madre si è sposata con un italiano (Besozzi). La seguente affermazione nei confronti di Howe mi sembra come minimo forzata.
parramatta ha scritto:.... recenti successi ( rari) sono da addebitare ad atleti formati in altri paesi e naturalizzati intaliani o stabilitisi in Italia, come Howe .....
poi se questo post vuole essere un pretesto per la solita polemica sulla "nazionalità" di un Uomo.....

Saluti
delay
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RE: Re: ORIUNDI IN ATLETICA

Messaggio da delay »

..comunque aggiungo OPINIONE PERSONALE , che la persona in particolare che ha espresso l'opinione è un perfetto idiota, non nuovo ad affermazioni e prese di posizione senza essersi mai messo in mezzo per cercare di migliorare le "cose dell'atletica"
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jaco
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Messaggio da jaco »

Allora:
Andrew è di padre italiano separato dalla madre ed ha scelto il cognome della madre (Howe e non Besozzi che è quello del padre).
E' nato a Los Angeles (se non sbaglio), ma è assolutamente un "prodotto" dell'atletica italiana, poichè è cresciuto e si è allenato in Italia (lo stesso Evangelisti lo dice: "Il mio record - aggiunge - sarebbe rimasto non 20 ma altri 50 anni se non fosse venuto ad allenarsi qui da noi questo talento, seguito da sua madre" nell'intervista completa che ho trovato in gazzetta.it).
Quindi:
1. Evangelisti ha sicuramente ragione in complesso (la crisi dell'atletica è sotto gli occhi di tutti)
2. Evangelisti sbaglia quando porta l'esempio di Howe che è un atleta italiano a tutti gli effetti
3. Paramatta sbaglia ( :wink: :D ) quando rapporta questo caso a quelli del rugby: sono realtà, sport, situazioni completamente diverse...
Rugby-Tv
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Messaggio da Rugby-Tv »

Il nostro problema è il calcio.
Non lo dico per retorica, ma ci sono troppi interessi economici intorno al calcio. Questo porta ai media a parlare solo ed esclusivamente di calcio, tranne qualche manifestazione importante di altri sport, quali ad esempio i mondiali di atletica, o quelli del nostro rugby.
Di conseguenza il numero di giovani che praticano sport è spropositatamente alto nel calcio e basso negli altri sport. E di conseguenza minore possibilità di atleti validi.
A questo aggiungiamoci, come avete già detto, che tutte le federazioni guardano più ai risultati che alla formazione.
delay
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Messaggio da delay »

jaco ha scritto: se non fosse venuto ad allenarsi qui da noi.
aggiungo (sempre opinione personale) poi che Evangelisti dice un altra boiata dicendo questo dato che (purtroppo) il rendimento da atleta di AH è condizionato proprio dal fatto che si allena qui ... a 15 anni , solo con le doti "naturali" il ragazzo aveva su 100 200 e lungo tempi migliori di quelli di Carl Lewis alla stessa età crescendo ..non ha rispettato il confronto...
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jaco
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Messaggio da jaco »

Così per completare, sempre da Gazzetta.it, intervita ad Andrew:
Questa medaglia, frutto prima di tutto del talento, è merito di sua madre, come dice Evangelisti, o della Fidal? "Di entrambi - risponde - mamma ha scelto l'Italia perchè così è andata la sua vita, ma da quando gareggio la federazione mi è sempre stata molto vicina".

E' chiaro che uno non sputa nel piatto dove mangia, però...
Ma dico: l'avete sentito parlare? Parla Romanaccio stretto, non sa i congiuntivi... è italianissimo, altro che "oriundo"!
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Emy77
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Messaggio da Emy77 »

jaco ha scritto:Ma dico: l'avete sentito parlare? Parla Romanaccio stretto, non sa i congiuntivi... è italianissimo, altro che "oriundo"!

Vero!
però non metterla sul linguistico: quando c'erano le olimpiadi invernali io mi sono impelagata in una discussione sull'italianità o meno dei medagliati italiani che non sapevano mettere 2 parole in fila nella "madrelingua".


Comunque è vero: Howe, alla luce della sua storia famigliare, è italiano. Non lo sono invece May e Martinez.
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Kispa
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Messaggio da Kispa »

Rugby-Tv ha scritto:Il nostro problema è il calcio.
Non lo dico per retorica, ma ci sono troppi interessi economici intorno al calcio. Questo porta ai media a parlare solo ed esclusivamente di calcio, tranne qualche manifestazione importante di altri sport, quali ad esempio i mondiali di atletica, o quelli del nostro rugby.
Di conseguenza il numero di giovani che praticano sport è spropositatamente alto nel calcio e basso negli altri sport. E di conseguenza minore possibilità di atleti validi.
A questo aggiungiamoci, come avete già detto, che tutte le federazioni guardano più ai risultati che alla formazione.

...verità sacrosanta...tutti vogliono fare i calciatori perchè si guadagna, perchè si diventa famosi...perchè magari si va con una delle tante "ine"...niente di male, per carità...questo è frutto anche dello stato e della cultura che diffondono i nostri media(a livello sportivo esistono solo milan,inter,juve, roma, valentino rossi e la formula uno ...il resto mah...)....non trovo mai una parola adatta per definire un programma come "studio aperto" o "lucignolo bella vita"...forse bisognerebbe ampliare il vocabolario della lingua italiana con un termine appropriato...perchè anche le parole più volgari non rendono bene il concetto...un misto di schifo...alienazione...ribrezzo...addirittura paura...boh...

Il fatto è che in italia c'è comunque uno sport che fagocita tutto a livello umano ed economico e per gli altri si tratta a volte di dover fare i conti con i resti...chissà quanti che si sono incaponiti nel giocare a calcio magari finendo a giocare nel csi o in prima,seconda o terza categoria sarebbero forse stati dei buoni giocatori di rugby o di tennis o magari ciclisti o decathelti...
In italia uno sport diventa popolare quando ne parlano i media e quando salta fuori il personaggio vincente e da cartellone...allora ci si butta a capofitto...quando c'era tomba tutti a parlare di sci...adesso se vuoi vedere una gara di coppa del mondo è facile che te ne devi stare alzato fino allle 4 del mattino perchè la fanno in differita...o v.rossi...adesso il moto gp è lo sport nazionale, però se ci fate caso a malapena dicono chi abbia vinto in 250 o 125...lo sport preferito in italia è infatti il salto in corsa sul carro del vincitore...
qui da noi poi il rugby deve anche scontare la concorrenza di altri sport,come la pallavolo o il basket che, per esempio in tanti paesi anglosassoni hanno un seguito pari a zero...da qui discende che in italia è difficile trovare gente di due metri che giochi a rugby...sono certamente più allettati da basket o volley in quanto certamente più remunerativi...
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