Inviato: 9 ott 2006, 10:36
da: www.ojogo.pt
Pesadelo em L'Aquila
Se defrontar a Itália seria sempre difúicil, num dia de total falta de inspiração lusitana só podia dar descalabro, e assim foi, com uma derrota por 83-0
A selecção de Portugal sofreu ontem, em L’Aquila (Itália), uma das mais pesadas derrotas de sempre, em jogo de apuramento para a Taça do Mundo, que terá lugar no próximo ano em França.
Frente à selecção italiana, a sexta potência da Europa e com grandes pretensões para o Mundial que se avizinha, a equipa das “quinas” esteve uma sombra daquilo a que tinha habituado tudo e todos, acabando por sofrer uma derrota que se revelou um verdadeiro pesadelo.
Portugal começou mal a partida e o apuramento, continuou mal no jogo e o recomeço pautou-se pelo que já tinha mostrado antes, justificando a pesada derrota por 83-0.
O primeiro sinal das dificuldades surgiu logo no minuto inicial, com o primeiro ensaio italiano. Os transalpinos fizeram chegar a bola ao ponta Kayne Robertson, que não enjeitou a oportunidade. Pelo meio ficou uma defesa lenta e sem a garra de outros embates, deixando perceber ao adversário que o seu trabalho poderia tornar-se menos complicado.
E, de facto, quatro minutos bastaram para que os italianos voltassem a marcar, o que fizeram novamente aos oito e 12 minutos e quase sempre da mesma maneira, com os transalpinos a rasgarem a defesa com perfurações fortes dos três-quartos.
A Itália nunca abrandou e foi cuidadosa no jogo ao pé, não facilitando, evitando dar bolas a Portugal, e nem mesmo o avolumar do resultado levou os italianos a abrandar.
Já sob o termo, os transalpinos voltaram a marcar e recomeçaram da mesma forma...
Foi, en fim, um rude golpe para um “quinze” que já encontrava desanimado e que, em algumas fases, mostrou-se rendido e ansioso pelo fim do jogo.
Agora, os Lobos já estão a pensar na Rússia, o adversário que se segue num encontro que é, para Portugal, "obrigatório" vencer.
INCUBI A L’AQUILA
Se affrontare l’Italia è sempre difficile, in un giorno di totale mancanza di ispirazione per i lusitani poteva solo essere una battuta d’arresto, e così è stato, con una disfatta per 83-0.
La nazionale Portoghese ha subito ieri, a l’Aquila, una delle peggiori sconfitte di sempre, in un incontro valevole per le qualificazioni alla Coppa del Mondo, che si terrà il prossimo anno in Francia.
Di fronte alla nazionale Italiana, la sesta potenza europea (n.d.r vedremo dopo il 6 nazione qual è la 6° potenza!!!) e con grandi pretese per il mondiale che si avvicina, la squadra delle “macchine” era un’ombra di quella che era abituata al tutto per tutto, finendo per subire ieri una sconfitta che si è rivelata un vero e proprio incubo.
Il Portogallo cominciò male la partita e le qualificazioni, ha continuato male nel gioco e ricominciò a soffrire per quello che aveva già mostrato prima, giustificando la pesante sconfitta per 83-0.
Il primo segnale delle difficoltà è sorto nel primo minuto iniziale, con la prima meta italiana. I transalpini (?? Ma non sono i francesi i transalpini? N.d.r.) hanno fatto arrivare la palla all’ala Robertson, che non ha sprecato l’opportunità. Durante l’incontro la difesa si è dimostrata lenta e senza quel piglio arcigno di altri incontri, lasciando percepire agli avversari che il loro lavoro poteva essere meno complicato.
E, infatti, sono bastati 4 minuti perché gli italiani tornassero a segnare, che hanno poi rifatto nuovamente all’8’ ed al 12’ minuto e quasi sempre allo stesso modo, con i transalpini a rompere la difesa con perforazioni forti dei tre quarti.
L’Italia non si è ammorbidita ed è stata accorta al gioco al piede, che ha facilitato allo stesso tempo, evitando di concedere palla al Portogallo, di crescere nel risultato e di permettere agli italiani di rilassarsi.
Già prima del termine del primo tempo i transalpini hanno rimarcato e hanno ricominciato il secondo tempo allo stesso modo…
E’ stato alla fine un duro colpo per un XV che già si era dimostrato senz’anima e che, in alcune fasi, si è mostrato arrendevole e ansioso per la fine dell’incontro.
Ora, i Lupi, stanno già pensando alla Russia, l’avversario che seguirà in un incontro che, per il Portogallo, è obbligatorio vincere.