Cosa Manca alla nazionale italiana
Moderatore: Emy77
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mastar
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Cosa Manca alla nazionale italiana
Anche nella partita con l'Australia (ero al Flaminio) si è verificata a mio modesto avviso la "solita" situazione. Dato atto che l'Italia è veramente cresciuta nella gestione BBZ, si ripresentano da almeno qualche anno le segenti situazioni:
punti di forza:
-buon pacchetto di mischia
-avanti nel complesso abbastanza all'altezza
-buon mediano di apertura - calciatore (pez)
-aumento della soidità complessiva della squadra
-buona tenuta atletica
debolezze:
-touche
-tre quarti solo sufficenti (buona crescita di Mi. bergamasco e stop - le ali ..cannavosio , stanojevic, robertson ... ma anche nitoglia quando c'era .. brave, diligenti , ma nulla più
- mancanza di un estremo di livello (vedi la rivitalizzazione della scozia dopo che ha naturalizzato Southgate.)
Che ne pensate?
punti di forza:
-buon pacchetto di mischia
-avanti nel complesso abbastanza all'altezza
-buon mediano di apertura - calciatore (pez)
-aumento della soidità complessiva della squadra
-buona tenuta atletica
debolezze:
-touche
-tre quarti solo sufficenti (buona crescita di Mi. bergamasco e stop - le ali ..cannavosio , stanojevic, robertson ... ma anche nitoglia quando c'era .. brave, diligenti , ma nulla più
- mancanza di un estremo di livello (vedi la rivitalizzazione della scozia dopo che ha naturalizzato Southgate.)
Che ne pensate?
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rask
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Il buon mediano di apertura non l'ho visto...ma neanche col binocolo. Penso che ce ne siano diversi migliori in Italia che sanno placcare, aprire e fare calci di spostamento.
I 3/4 sono in crescita rispetto agli anni scorsi, soprattutto nella fase difensiva. sono saliti bene e l'Australia non ha fatto grandi cose al largo tranne la meta di Rogers. Sì che l'Aus è fortissima nel gioco aperto.
Per il resto condivido. Festuccia deve imparare a lanciare le touche.
I 3/4 sono in crescita rispetto agli anni scorsi, soprattutto nella fase difensiva. sono saliti bene e l'Australia non ha fatto grandi cose al largo tranne la meta di Rogers. Sì che l'Aus è fortissima nel gioco aperto.
Per il resto condivido. Festuccia deve imparare a lanciare le touche.
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tonione
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hank
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pulici
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Little_Warrior
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pam
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Credo che il tutto si possa semplicemente riassumere nella "purtroppo" scarsa possibilità dei ns. di giocare sempre incontri di alto livello. Lo stesso Dominici dice questo della Francia...per cui se tanto mi dà tanto...
Comunque i segni di evoluzione ci sono, bisogna persistere ad avere i ns. migliori all'estero, ad investire sempre più nell'attività di base, a migliorare il livello dei ns. tecnici federali.
Boia chi molla!
pam
Comunque i segni di evoluzione ci sono, bisogna persistere ad avere i ns. migliori all'estero, ad investire sempre più nell'attività di base, a migliorare il livello dei ns. tecnici federali.
Boia chi molla!
pam
RADICITUS NUX VICTORIA CONSTANTER.
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ostricone
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Perchè non si può provare a prendere l'esempio argentino come modello di crescita del nostro movimento, aggiungendo e capitalizzando i grandi vantaggi che l'Argentina non ha: i soldi; il non isolamento geografico; il non isolamento "politico" (che significa essere integrati in manifestazioni, come il 6N, le Coppe europee, etc., che consentono un continuo confronto al più alto livello)?
E' un discorso articolato. Se ce la faccio magari provo a svilupparlo più tardi.
E' comunque innegabile che molti sono i punti in comune.
L'Argentina è, come l'Italia, un paese:
- di cultura latina;
- con forte tradizione di sport di squadra (calcio; basket; volley);
- dove la ribalta sportiva è dominata dal calcio, e gli altri sport di squadra sono più o meno di nicchia;
- vi è l'assoluta migrazione all'estero di tutti i migliori giocatori;
- il campionato nazionale è di livello poco più che amatoriale.
Eppure, quella nazionale senza soldi, ha sbancato Twickenham ed è 6^ nel ranking IRB ...
Secondo me, c'è da meditare ...
E' un discorso articolato. Se ce la faccio magari provo a svilupparlo più tardi.
E' comunque innegabile che molti sono i punti in comune.
L'Argentina è, come l'Italia, un paese:
- di cultura latina;
- con forte tradizione di sport di squadra (calcio; basket; volley);
- dove la ribalta sportiva è dominata dal calcio, e gli altri sport di squadra sono più o meno di nicchia;
- vi è l'assoluta migrazione all'estero di tutti i migliori giocatori;
- il campionato nazionale è di livello poco più che amatoriale.
Eppure, quella nazionale senza soldi, ha sbancato Twickenham ed è 6^ nel ranking IRB ...
Secondo me, c'è da meditare ...
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trustever72
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- Iscritto il: 16 giu 2006, 16:05
mio modesto parere: manca Ongaro e/o cmq manca una predisposizione alla touche ( le touche degli Australiani di tutto il secondo tempo sono state praticamente gestite no contest da parte nostra ! )
ottima la nostra difesa ma grosse lacune con alcuni fondamentali tipo il placcaggio alle gambe, unica arma per bloccare certi break offensivi.
mancanza di giocatori " di peso " che buchino la prima linea di difesa, mi pare che nella partita di Sabato ci siano stati solo degli strappi dei nostri 3/4 più che vere penetrazioni.
manca un n°8 come si deve.Qui mi attirerò qualche critica ma a me Parisse non piace proprio e non lo trovo minimamente all'altezza di quel ruolo.
ottima la nostra difesa ma grosse lacune con alcuni fondamentali tipo il placcaggio alle gambe, unica arma per bloccare certi break offensivi.
mancanza di giocatori " di peso " che buchino la prima linea di difesa, mi pare che nella partita di Sabato ci siano stati solo degli strappi dei nostri 3/4 più che vere penetrazioni.
manca un n°8 come si deve.Qui mi attirerò qualche critica ma a me Parisse non piace proprio e non lo trovo minimamente all'altezza di quel ruolo.
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menton
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- Iscritto il: 14 feb 2003, 0:00
- Località: racconigi
Aldilà degli aspetti tecnici o delle carenze individuali, forse è possibile, in questo senso, un parallelo tra Italia e Argentina. Premesso che esistono differenze tra i due movimenti, l'Argentina, fino alla fine degli anni 90, stava circa al nostro livello: con noi a volte vinceva, a volte perdeva; con i più forti faceva sempre buone figure, con qualche vittoria, specie in casa.
I suoi migliori giocatori, ma non tutti, giocavano in Italia, e qualcuno, ma pochi, in Francia. Poi, complice lo sviluppo professionistico del rugby, i pumas migliori sono gradualmante spariti dall'Italia, e sono andati a giocare in Francia e Inghilterra. La nazionale ha cominciato, gradualmente a vincere con regolarità contro quasi tutti, nonostante le note difficoltà economiche e federali che ciclicamente ritornano. Oggi siamo al punto che, come e più dell'Italia, quasi tutti i pumas giocano all'estero; e quelli che non sono ancora accasati, spesso, dopo le tournee, trovano contratto in Europa (quindi attenzione ai cosiddetti rincalzi in formazione sabato).
Dunque all'Italia potrebbe mancare solo un poco di tempo, per permettere di avere più giocatori esperti e navigati, a condizione però di saper assicurare un ricambio, con opportune politiche giovanili nei campionati nazionali.
I suoi migliori giocatori, ma non tutti, giocavano in Italia, e qualcuno, ma pochi, in Francia. Poi, complice lo sviluppo professionistico del rugby, i pumas migliori sono gradualmante spariti dall'Italia, e sono andati a giocare in Francia e Inghilterra. La nazionale ha cominciato, gradualmente a vincere con regolarità contro quasi tutti, nonostante le note difficoltà economiche e federali che ciclicamente ritornano. Oggi siamo al punto che, come e più dell'Italia, quasi tutti i pumas giocano all'estero; e quelli che non sono ancora accasati, spesso, dopo le tournee, trovano contratto in Europa (quindi attenzione ai cosiddetti rincalzi in formazione sabato).
Dunque all'Italia potrebbe mancare solo un poco di tempo, per permettere di avere più giocatori esperti e navigati, a condizione però di saper assicurare un ricambio, con opportune politiche giovanili nei campionati nazionali.
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Sanbere
- Messaggi: 7
- Iscritto il: 25 nov 2005, 0:00
- Località: Quattro Castella (RE)
[quote]
Anche nella partita con l'Australia (ero al Flaminio) si è verificata a mio modesto avviso la "solita" situazione. Dato atto che l'Italia è veramente cresciuta nella gestione BBZ, si ripresentano da almeno qualche anno le segenti situazioni:
punti di forza:
-buon pacchetto di mischia
-avanti nel complesso abbastanza all'altezza
-buon mediano di apertura - calciatore (pez)
-aumento della soidità complessiva della squadra
-buona tenuta atletica
Buon mediano di apertura?
NON HO PAROLE
Anche nella partita con l'Australia (ero al Flaminio) si è verificata a mio modesto avviso la "solita" situazione. Dato atto che l'Italia è veramente cresciuta nella gestione BBZ, si ripresentano da almeno qualche anno le segenti situazioni:
punti di forza:
-buon pacchetto di mischia
-avanti nel complesso abbastanza all'altezza
-buon mediano di apertura - calciatore (pez)
-aumento della soidità complessiva della squadra
-buona tenuta atletica
Buon mediano di apertura?
NON HO PAROLE
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danci
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- Iscritto il: 28 lug 2005, 0:00
loro hanno un movimento rugbistico giovanile nelle scuole, nei quartieri e nei club, una tradizione di formazione dei giovani che noi neppure osiamo sognarci...ostricone ha scritto:Perchè non si può provare a prendere l'esempio argentino come modello di crescita del nostro movimento, aggiungendo e capitalizzando i grandi vantaggi che l'Argentina non ha: i soldi; il non isolamento geografico; il non isolamento "politico" (che significa essere integrati in manifestazioni, come il 6N, le Coppe europee, etc., che consentono un continuo confronto al più alto livello)?
E' un discorso articolato. Se ce la faccio magari provo a svilupparlo più tardi.
E' comunque innegabile che molti sono i punti in comune.
L'Argentina è, come l'Italia, un paese:
- di cultura latina;
- con forte tradizione di sport di squadra (calcio; basket; volley);
- dove la ribalta sportiva è dominata dal calcio, e gli altri sport di squadra sono più o meno di nicchia;
- vi è l'assoluta migrazione all'estero di tutti i migliori giocatori;
- il campionato nazionale è di livello poco più che amatoriale.
Eppure, quella nazionale senza soldi, ha sbancato Twickenham ed è 6^ nel ranking IRB ...
Secondo me, c'è da meditare ...
per questo sfornano talenti a getto continuo...
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ostricone
- Messaggi: 115
- Iscritto il: 10 nov 2004, 0:00
- Località: Milano
Hai perfettamente ragione.danci ha scritto:loro hanno un movimento rugbistico giovanile nelle scuole, nei quartieri e nei club, una tradizione di formazione dei giovani che noi neppure osiamo sognarci...ostricone ha scritto:Perchè non si può provare a prendere l'esempio argentino come modello di crescita del nostro movimento, aggiungendo e capitalizzando i grandi vantaggi che l'Argentina non ha: i soldi; il non isolamento geografico; il non isolamento "politico" (che significa essere integrati in manifestazioni, come il 6N, le Coppe europee, etc., che consentono un continuo confronto al più alto livello)?
E' un discorso articolato. Se ce la faccio magari provo a svilupparlo più tardi.
E' comunque innegabile che molti sono i punti in comune.
L'Argentina è, come l'Italia, un paese:
- di cultura latina;
- con forte tradizione di sport di squadra (calcio; basket; volley);
- dove la ribalta sportiva è dominata dal calcio, e gli altri sport di squadra sono più o meno di nicchia;
- vi è l'assoluta migrazione all'estero di tutti i migliori giocatori;
- il campionato nazionale è di livello poco più che amatoriale.
Eppure, quella nazionale senza soldi, ha sbancato Twickenham ed è 6^ nel ranking IRB ...
Secondo me, c'è da meditare ...
per questo sfornano talenti a getto continuo...
E' per questo che parlavo di "modello di sviluppo" da imitare.
Quello che volevo sottolineare è che si può benissimo (se si lavora bene e si spendono bene i soldi che arrivano) diventare una nazione di punta del rugby mondiale (che può battere - e batte - tutte le nazioni del pianeta, tranne gli ABs, che però al momento non sono di questo pianeta!) anche senza un campionato nazionale di livello e con tutti i migliori giocatori emigrati all'estero.
Il mio punto è che è meglio (ed è senz'altro più lungimirante) lavorare sulla diffusione del rugby di base, piuttosto che lamentarsi del livello depresso del nostro Super (si fa per dire) 10.
Ciao