Eccesso di presunzione
Inviato: 12 feb 2007, 15:04
Vorrei dare anche io un contributo in termini di confronto e di crescita costruttiva della comunità che legge questo forum.
Anche se scrivo poco sul forum leggo da qualche anno questo sito e seguo il rugby da ben prima che entrassimo nel 6N (e sicuramente con maggior e passione che il calcio) pur essendo e rimanendo assolutamente un profano e voglio condividere con voi alcune considerazioni che nel tempo mi sono trovato a fare.
Il rugby sta diventando uno sport supponente e malato di superbia. Senza dubbio io stesso sono stato spettatore di avvenimenti per i quali il rugby come sport merita il massimo rispetto (come non citare i fischi irlandesi a BOD quando fece un brutto ed inutile fallo a partita già vinta contro un nostro giocatore oppure l’incitamento che a Monza si è levato verso i giocatori figiani alla fine della partita, episodio non diminuito dal fatto che avessimo vinto), ma al contempo ho in mente episodi altrettanto importanti e di senso opposto. Ho sempre forti timori quando un movimento, una persona, un gruppo si dà da solo la patente di migliore di altri in qualche senso.
Se lo spirito del rugby come ideale esiste, l’applicazione è lasciata agli uomini che fallaci come sempre sono hanno spesso lasciato che i dettami rimanessero lettera morta. E questo sito non fa eccezione…
Vi cito qualche episodio (sono solo esempi):
1. su questo forum esistono fazioni che confrontano le proprie idee sulle basi dell’insulto, della provocazione e della contumelia approfittando della buona o della cattiva sorte del proprio beniamino o di colui che si odia. Questo è tipico di sport come il calcio che tanto viene vituperato. Scoraggianti sono gli insulti a Lo Cicero, Scanavacca, Pez per citare i più odiati. Lungi da me dire che giocano sempre bene, ma allo stesso momento forse dovremmo fare un passo culturale enorme e considerarli dei giocatori più o meno bravi non importa ma che a volte riescono a dare il meglio di se altre volte no. Forse questo odio deriva dal fatto di non avere mai fatto uno sport, altrimenti ci si renderebbe conto che come accade a noi stessi di avere delle giornate no, accade a loro. Ci sono delle volte in cui in teoria sono bene in forma, ma che fatti pochi metri sento che la gamba non gira e quel giorno il ritmo non lo prenderò mai. Certo loro sono professionisti, ma non sono macchine.
2. i pesanti insulti all’arbitro. Siamo d’accordo che ha sbagliato, ma non voglio spendere neppure troppe parole sull’argomento, ogni insulto è da censurare. Il fatto che qualcuno abbia pensato di aprire un thread di insulti dovrebbe farci riflettere.
3. vogliamo parlare dei giocatori del campionato francese che sono andati a picchiare gli spettatori? Oppure nello stigmatizzare l’esasperazione di alcuni gesti sportivi non ricordiamo per primi che Troncon diede un pungo a Stringer (odioso quanto volete, ma non ci si fa giustizia da soli).
4. I fischi durante le giocate avversarie… non è un male solo italico, in Francia fanno altrettanto. Ma è nel famoso spirito del rugby?
5. E le prese di posizione nei confronti della federazione?
6. E le fazioni per proporre giocatori alla nazionale… ho visto consigliare almeno 100-150 giocatori scorrendo i thread in cui si commentano le convocazioni. Ma non eravamo una nazione con pochi ricambi?
Potrei continuare all’infinito. In questo paese il rugby non ha mai penetrato il cuore della massa. Se vogliamo che ciò accada dobbiamo proporre un modello culturale veramente differente da quello dell’insulto e scevro dai condizionamenti del risultato a tutti i costi.
Contrariamente a molti su questo forum io parto dal presupposto che i giocatori con la Francia hanno dato l’anima e che non si sono divertiti a perdere in quella maniera. Mi aspettavo un pronto riscatto dal punto di vista del carattere e non mi sono sbagliato… non vedo l’ora di seguire la prossima partita. Analizziamo, discutiamo, confrontiamo idee ed esperienze crescendo insieme e portando per mano il movimento ad essere veramente come diciamo che è. E aspettiamo che la patente di corretti, leali etc… ce la diano gli altri.
Anche se scrivo poco sul forum leggo da qualche anno questo sito e seguo il rugby da ben prima che entrassimo nel 6N (e sicuramente con maggior e passione che il calcio) pur essendo e rimanendo assolutamente un profano e voglio condividere con voi alcune considerazioni che nel tempo mi sono trovato a fare.
Il rugby sta diventando uno sport supponente e malato di superbia. Senza dubbio io stesso sono stato spettatore di avvenimenti per i quali il rugby come sport merita il massimo rispetto (come non citare i fischi irlandesi a BOD quando fece un brutto ed inutile fallo a partita già vinta contro un nostro giocatore oppure l’incitamento che a Monza si è levato verso i giocatori figiani alla fine della partita, episodio non diminuito dal fatto che avessimo vinto), ma al contempo ho in mente episodi altrettanto importanti e di senso opposto. Ho sempre forti timori quando un movimento, una persona, un gruppo si dà da solo la patente di migliore di altri in qualche senso.
Se lo spirito del rugby come ideale esiste, l’applicazione è lasciata agli uomini che fallaci come sempre sono hanno spesso lasciato che i dettami rimanessero lettera morta. E questo sito non fa eccezione…
Vi cito qualche episodio (sono solo esempi):
1. su questo forum esistono fazioni che confrontano le proprie idee sulle basi dell’insulto, della provocazione e della contumelia approfittando della buona o della cattiva sorte del proprio beniamino o di colui che si odia. Questo è tipico di sport come il calcio che tanto viene vituperato. Scoraggianti sono gli insulti a Lo Cicero, Scanavacca, Pez per citare i più odiati. Lungi da me dire che giocano sempre bene, ma allo stesso momento forse dovremmo fare un passo culturale enorme e considerarli dei giocatori più o meno bravi non importa ma che a volte riescono a dare il meglio di se altre volte no. Forse questo odio deriva dal fatto di non avere mai fatto uno sport, altrimenti ci si renderebbe conto che come accade a noi stessi di avere delle giornate no, accade a loro. Ci sono delle volte in cui in teoria sono bene in forma, ma che fatti pochi metri sento che la gamba non gira e quel giorno il ritmo non lo prenderò mai. Certo loro sono professionisti, ma non sono macchine.
2. i pesanti insulti all’arbitro. Siamo d’accordo che ha sbagliato, ma non voglio spendere neppure troppe parole sull’argomento, ogni insulto è da censurare. Il fatto che qualcuno abbia pensato di aprire un thread di insulti dovrebbe farci riflettere.
3. vogliamo parlare dei giocatori del campionato francese che sono andati a picchiare gli spettatori? Oppure nello stigmatizzare l’esasperazione di alcuni gesti sportivi non ricordiamo per primi che Troncon diede un pungo a Stringer (odioso quanto volete, ma non ci si fa giustizia da soli).
4. I fischi durante le giocate avversarie… non è un male solo italico, in Francia fanno altrettanto. Ma è nel famoso spirito del rugby?
5. E le prese di posizione nei confronti della federazione?
6. E le fazioni per proporre giocatori alla nazionale… ho visto consigliare almeno 100-150 giocatori scorrendo i thread in cui si commentano le convocazioni. Ma non eravamo una nazione con pochi ricambi?
Potrei continuare all’infinito. In questo paese il rugby non ha mai penetrato il cuore della massa. Se vogliamo che ciò accada dobbiamo proporre un modello culturale veramente differente da quello dell’insulto e scevro dai condizionamenti del risultato a tutti i costi.
Contrariamente a molti su questo forum io parto dal presupposto che i giocatori con la Francia hanno dato l’anima e che non si sono divertiti a perdere in quella maniera. Mi aspettavo un pronto riscatto dal punto di vista del carattere e non mi sono sbagliato… non vedo l’ora di seguire la prossima partita. Analizziamo, discutiamo, confrontiamo idee ed esperienze crescendo insieme e portando per mano il movimento ad essere veramente come diciamo che è. E aspettiamo che la patente di corretti, leali etc… ce la diano gli altri.