Ho assistito per la prima volta ad un torneo U 9, in particolare al torneo Prime Mete svoltosi il 5 Aprile scorso a L'Aquila. Ho notato una cosa che mi fa riflettere. L'interpretazione del regolamento da parte degli educatori durante l'arbitraggio, non mi trova concorde. Il regolamento recita le seguenti testuali parole:
"NOTE PEDAGOGICHE
DATA L’ETÀ’ DEI RAGAZZI ED I PROBLEMI DI COORDINAZIONE CHE SPESSO PRESENTANO, OCCORRE EVITARE DI
INTERROMPERE IL GIOCO OGNI QUALVOLTA SI DETERMINANO PICCOLI IN AVANTI O PASSAGGI IN AVANTI, OPPURE NON
VENGANO OSSERVATE INTEGRALMENTE ALCUNE LINEE DI FUORIGIOCO SE CIÒ RISULTI DI SCARSA RILEVANZA PER L’AZIONE
(FAVORIRE LA CONTINUITÀ)."
Ho visto che spesso, in nome della continuità, non viene fermato il gioco quando ci sono clamorosi passaggi in avanti, giocatori che fanno il giro del raggruppamento per prendersi la palla, lanci da football americano ecc.....
I ragazzini che cercavano di rispettare il regolamento, si trovavano in difficoltà. Tutto questo mi sembra poco educativo. Vorrei sapere se questa è un'atteggiamento generalizzato o solo un caso sporadico.
Interpretazione regolamento U 9
Moderatore: Emy77
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boer
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luca63
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Spesso succede durante questi tornei di privilegiare la continuità del gioco. Io da questo punto di vista sono un "garantista", cioè cerco di mantenere un certo rispetto del regolamento pur nella continuità. Fermo il gioco quando ci sono delle evidenti infrazioni del regolamento. Mi è capitato però di giocare con educatori che non fermavano il gioco quando c'erano degli evidenti "inavanti". La risposta ? Secondo me spesso ognuno tira acqua al proprio mulino, e cioè lascia correre i falli in cui sa che i propri ragazzi sono più deboli, fischia quelli in cui sono più sicuri. E' per questo che quando posso preferisco farmi arbitrare da arbitri neutrali piuttosto che arbitrare un tempo a testa io e il mio "collega" ...
Ciao.
Luca
Ciao.
Luca
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aleilgrande
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Uno di quegli educatori a L'Aquila ero proprio io. Nelle partite che ho "arbitrato" ho lasciato correre molto fischiando un solo fallo (un bimbo ha perso la palla mentre si accingeva a schiacciare in meta). Per il fuorigioco mi sono limitato a richiamare i bimbi, perché se avessi dovuto fischiarli tutti...... sarebbe anche poco "naturale" per bambini di 8/9 anni rispettare alla regola il regolmento. Li priverebbe della loro spontaneità nel gioco che è invece necessaria per la scoperta del rugby. A quella età i bambini imparano quello che scoprono giocando e noi educatori non possiamo convincerli di tante cose
Nello specifico poi, ogni volta che ho arbitrato ho chiesto all'altro educatore di aiutarmi e spesso in partita cercavo il confronto con lui in modo da arrivare a decisioni più eque possibili. E non penso sia una cattiva interpretazione del ruolo di educatore.
Ciao
Nello specifico poi, ogni volta che ho arbitrato ho chiesto all'altro educatore di aiutarmi e spesso in partita cercavo il confronto con lui in modo da arrivare a decisioni più eque possibili. E non penso sia una cattiva interpretazione del ruolo di educatore.
Ciao
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boer
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Questa è una cosa che ho notato anch'io.Secondo me spesso ognuno tira acqua al proprio mulino, e cioè lascia correre i falli in cui sa che i propri ragazzi sono più deboli, fischia quelli in cui sono più sicuri.
La Mia non voleva essere una critica. Essendo alle prima armi in materia, cerco di imparare il più in fretta possibile. L'importante, come dici tu, è trovare un interpretazione il più possibile omogenea, altrimenti si crea ancora più confusione nei ragazzini.Uno di quegli educatori a L'Aquila ero proprio io. Nelle partite che ho "arbitrato" ho lasciato correre molto fischiando un solo fallo (un bimbo ha perso la palla mentre si accingeva a schiacciare in meta). Per il fuorigioco mi sono limitato a richiamare i bimbi, perché se avessi dovuto fischiarli tutti...... sarebbe anche poco "naturale" per bambini di 8/9 anni rispettare alla regola il regolmento. Li priverebbe della loro spontaneità nel gioco che è invece necessaria per la scoperta del rugby. A quella età i bambini imparano quello che scoprono giocando e noi educatori non possiamo convincerli di tante cose
Nello specifico poi, ogni volta che ho arbitrato ho chiesto all'altro educatore di aiutarmi e spesso in partita cercavo il confronto con lui in modo da arrivare a decisioni più eque possibili. E non penso sia una cattiva interpretazione del ruolo di educatore.
Ciao
- Tanu
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Boer tocca secondo me un nervo scoperto del minirugby in generale.
In U9 e a volte anche in U11 non si fischia quasi nulla, il che lo trovo sbagliato per il tipo di messaggio che diamo alle squadre che invece le regole le rispettano.
In particolare: se un bambino commette un avanti in conseguenza di un placcaggio, perchè non fischiarlo? Il placcaggio va premiato col cambio di possesso palla, altrimenti uno che si danna a fare? Oppure ho visto bambini uscire dal campo e fare meta convalidata in nome del "tanto sono bambini" che di norma vale solo per i bambini della propria squadra...
Insomma, anch'io cerco di garantire la continuità, però le regole sono regole e i ragazzi devono imparare a rispettarle; ho visto partite di U9 dove non si è mai fischiato un fallo.
Infine: nel minirugby esiste una regola che dice che le squadre che non hanno un numero sufficiente di giocatori partecipano al Concentramento coi prestiti ma alla fine risultano FUORI CLASSIFICA. Ciò non accade MAI e ci sono squadre in Lombardia specializzate nel saccheggio dei più bravi delle altre squadre che misteriosamente vincono concentramenti pur avendo meno della metà dei giocatori consentiti dal Regolamento.
Trovo anche questo altamente DISEDUCATIVO per tutti.
In U9 e a volte anche in U11 non si fischia quasi nulla, il che lo trovo sbagliato per il tipo di messaggio che diamo alle squadre che invece le regole le rispettano.
In particolare: se un bambino commette un avanti in conseguenza di un placcaggio, perchè non fischiarlo? Il placcaggio va premiato col cambio di possesso palla, altrimenti uno che si danna a fare? Oppure ho visto bambini uscire dal campo e fare meta convalidata in nome del "tanto sono bambini" che di norma vale solo per i bambini della propria squadra...
Insomma, anch'io cerco di garantire la continuità, però le regole sono regole e i ragazzi devono imparare a rispettarle; ho visto partite di U9 dove non si è mai fischiato un fallo.
Infine: nel minirugby esiste una regola che dice che le squadre che non hanno un numero sufficiente di giocatori partecipano al Concentramento coi prestiti ma alla fine risultano FUORI CLASSIFICA. Ciò non accade MAI e ci sono squadre in Lombardia specializzate nel saccheggio dei più bravi delle altre squadre che misteriosamente vincono concentramenti pur avendo meno della metà dei giocatori consentiti dal Regolamento.
Trovo anche questo altamente DISEDUCATIVO per tutti.