NUOVA DEFINIZIONE EQUIPARATO
Moderatore: Emy77
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Gamester
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NUOVA DEFINIZIONE EQUIPARATO
Ieri a Bologna si è svolto il Consiglio federale che tra le altre cose
ha recepito le raccomandazioni dell’Ufficio Affari Legali del CONI, modificando la delibera inerente i giocatori di formazione italiana, che adesso recita:
“Sono equiparati, ai soli fini regolamentari per meriti sportivi, oltre ai giocatori di formazione italiana, i giocatori di cittadinanza italiana o straniera che, pur non formati nei vivai giovanili italiani, maturano entrambe le seguenti condizioni:
a) abbiano vestito la maglia della Nazionale Italiana Maggiore in incontri ufficiali IRB
b) Siano stati tesserati da Società Italiane ed abbiano svolto l’attività sportiva in Italia per almeno tre Stagioni Sportive”
ha recepito le raccomandazioni dell’Ufficio Affari Legali del CONI, modificando la delibera inerente i giocatori di formazione italiana, che adesso recita:
“Sono equiparati, ai soli fini regolamentari per meriti sportivi, oltre ai giocatori di formazione italiana, i giocatori di cittadinanza italiana o straniera che, pur non formati nei vivai giovanili italiani, maturano entrambe le seguenti condizioni:
a) abbiano vestito la maglia della Nazionale Italiana Maggiore in incontri ufficiali IRB
b) Siano stati tesserati da Società Italiane ed abbiano svolto l’attività sportiva in Italia per almeno tre Stagioni Sportive”
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Ilgorgo
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mi pare un po' illogico che la maglia azzurra sia una condizione "propedeutica" a quella di equiparato. La convocazione in nazionale dovrebbe essere lo status massimo e non uno status intermedio sulla via della equiparazione. In pratica se ho capito bene possono giocare in nazionale rugbisti che nell'attività di club non sono considerati del tutto italiani. La convocazione in azzurro sembrerebbe così (e forse in alcuni casi lo è stata) un semplice stratagemma per ottenere la qualifica di equiparato
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Angelo71
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Difatti, la normativa cambia in favore di una maggiore elasticità. il punto B) dovrebbe essere propedeutico alla chiamata in Nazionale, ora invece, almeno dal testo, pare che basti un cap, quindi la Federazione potrà anche non aspettare che uno straniero abbia giocato coninuativamente nel campionato italiano per equipararlo. Gli basterà convocarlo. Sono francamente perplesso.
P.S. Parlo di giocatori stranieri senza alcuna origine, nemmeno lontana, italiana
P.S. Parlo di giocatori stranieri senza alcuna origine, nemmeno lontana, italiana
Angelo
PiloneCiccione (Marchio registrato)
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- parramatta
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mc_leuz
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.) Non spetta a CONI o FIR 'legiferare' sui requisiti necessari per giocare in nazionale maggiore (ma all'IRB).Ilgorgo ha scritto:mi pare un po' illogico che la maglia azzurra sia una condizione "propedeutica" a quella di equiparato. La convocazione in nazionale dovrebbe essere lo status massimo e non uno status intermedio sulla via della equiparazione. In pratica se ho capito bene possono giocare in nazionale rugbisti che nell'attività di club non sono considerati del tutto italiani. La convocazione in azzurro sembrerebbe così (e forse in alcuni casi lo è stata) un semplice stratagemma per ottenere la qualifica di equiparato
.) Rispetto a prima, le condizioni per poter essere considerati 'eqiparati ad un giocatore di formazione italiana' (nel campionato italiano) mi sembra si sia ristretto. Non è più suff. aver giocato 3 anni in italia ma è anche necessario essere giocatori di un certo livello (avere un cap in nazionale maggiore). Visto le tante critiche che in questo forum si leggono nei confronti degli equiparati, mi sembra che una norma ristrettiva in tal senso a molti dovrebbe far piacere ...
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pier12345
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mc_leuz
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Semmai ne avranno un po' di più .... (o al peggio niente cambierà) visto che la condizione per giocare come equiparato ad un giocatore di formazione italiana è diventata un pochino più ristrettiva.parramatta ha scritto:PERPLESSO MI SEMBRA IL MINIMO!
quindi gli italiani avranno sempre meno spazio...basta una convocazione anche con la A per permettere un giocatore di giocare in campionato da equiparato
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luqa
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I vincoli sono più ristretti essendo imposta una seconda condizione che prima non vi era (la presenza in nazionale maggiore).
C'è però da osservare alcune cose:
1. vale solo la maglia della Nazionale maggiore, ergo le eventuali presenze nella A o nella U21 non danno lo status;
2. la equiparazione permette di non includere nella lista degli stranieri i giocatori appunto equiparati.
Quindi, mi pare che la norma vada ad avere alcuni risultati (voluti o meno):
di fatto costringe le società a privarsi di alcuni stranieri, ovvero si è aumentato ilnumero degli stranieri schierabili, ma si riclassificano stranieri anche giocatori considerati equiparati.
Per capirci se prima una squadra poteva avere 3 equiparati e 6 stranieri, adesso potrà schierare 7 stranieri ma potrebbe vedersi riclassificati stranieri tutti i suoi equiparati.
di fatto però non aiuta a ridurre il divario tecnico nei ruoli dove siamo scoperti e favorisce le sqaudre che meno incentivano i giocatori italiani in tali ruoli: tradizionalmente gli equiparati sono schierati nei ruoli dove "soffriamo " di più come presenza di giocatori nostrali , quindi in seconda linea, a terza centro, in mediana, all'estremo.
Per capirci se la squadra Valzer schiera stranieri ai n. 4, 8, 9, 10, 15 è probabile che riesca ad averli schierati in nazionale più facilmente che se giochino 1, 2, 7, 11, 12, come nella squadra Tango, eppure Tango aiuta più di Valzer il movimento italiano, schierando giocatori italiani nei ruoli più scoperti.
C'è però da osservare alcune cose:
1. vale solo la maglia della Nazionale maggiore, ergo le eventuali presenze nella A o nella U21 non danno lo status;
2. la equiparazione permette di non includere nella lista degli stranieri i giocatori appunto equiparati.
Quindi, mi pare che la norma vada ad avere alcuni risultati (voluti o meno):
di fatto costringe le società a privarsi di alcuni stranieri, ovvero si è aumentato ilnumero degli stranieri schierabili, ma si riclassificano stranieri anche giocatori considerati equiparati.
Per capirci se prima una squadra poteva avere 3 equiparati e 6 stranieri, adesso potrà schierare 7 stranieri ma potrebbe vedersi riclassificati stranieri tutti i suoi equiparati.
di fatto però non aiuta a ridurre il divario tecnico nei ruoli dove siamo scoperti e favorisce le sqaudre che meno incentivano i giocatori italiani in tali ruoli: tradizionalmente gli equiparati sono schierati nei ruoli dove "soffriamo " di più come presenza di giocatori nostrali , quindi in seconda linea, a terza centro, in mediana, all'estremo.
Per capirci se la squadra Valzer schiera stranieri ai n. 4, 8, 9, 10, 15 è probabile che riesca ad averli schierati in nazionale più facilmente che se giochino 1, 2, 7, 11, 12, come nella squadra Tango, eppure Tango aiuta più di Valzer il movimento italiano, schierando giocatori italiani nei ruoli più scoperti.
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TUCKER
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Ma la nazionale Sevens non è maggiore? Credo sia fondamentale capire questo.
Per il resto:
- Italiano per formazione
- Italiano non per formazione (oriundo)
- Straniero
- Equiparato a) = almeno 3 anni nel paese
- Equiparato b) = oriundo convocato in nazionale
la differenza dove sta? Che gli attuali equiparati (b) sono equiparati agli italiani di formazione a tutti gli effetti, quindi concorrono al raggiungimento del numero di 11 italiani di formazione a referto. A differenza degli altri equiparati, che restano stranieri.
Per il resto:
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- Italiano non per formazione (oriundo)
- Straniero
- Equiparato a) = almeno 3 anni nel paese
- Equiparato b) = oriundo convocato in nazionale
la differenza dove sta? Che gli attuali equiparati (b) sono equiparati agli italiani di formazione a tutti gli effetti, quindi concorrono al raggiungimento del numero di 11 italiani di formazione a referto. A differenza degli altri equiparati, che restano stranieri.
Tuck figlio di Thak del Brixiashire
http://www.rugbymercato.it
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http://www.marcopolorugby.com
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mc_leuz
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Gli equiparati (b) NON sono equiparati agli 'italiani di formazione' (al fine del raggiungimento bla bla). Gli equiparati (a) + (b) (cioè che verificano entrambe le condizioni) sì.TUCKER ha scritto:
- Equiparato a) = almeno 3 anni nel paese
- Equiparato b) = oriundo convocato in nazionale
la differenza dove sta? Che gli attuali equiparati (b) sono equiparati agli italiani di formazione a tutti gli effetti, quindi concorrono al raggiungimento del numero di 11 italiani di formazione a referto.
Il termine 'oriundo' è limitativo, lascerei 'italiani non di formazione' (possono essere italiani (ma formati all'estero), stranieri, oriundi).
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Gamester
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Se non ho capito male sostanzialmente è questo...Correggete se sbaglio perchè non sono sicuro...
3 anni di militanza nei campionati italiani era la condizione per l'eleggibilità per la nazionale italiana e quindi si diventava equiparati, non rientrando nelle liste stranieri dei club...
Ora, se questi "equiparati" non sono mai stati convocati in nazionale non sono più equiparati ma stranieri...
Esempi adesso non me ne vengono, però ci sarà qualcuno che si troverà in questa condizione, soprattutto in serie A...
3 anni di militanza nei campionati italiani era la condizione per l'eleggibilità per la nazionale italiana e quindi si diventava equiparati, non rientrando nelle liste stranieri dei club...
Ora, se questi "equiparati" non sono mai stati convocati in nazionale non sono più equiparati ma stranieri...
Esempi adesso non me ne vengono, però ci sarà qualcuno che si troverà in questa condizione, soprattutto in serie A...
- Willimoski
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le due condizioni per il Rugby sono equivalenti: per giocare in nazionale devi ver risieduto 36 mesi....Ilgorgo ha scritto:mi pare un po' illogico che la maglia azzurra sia una condizione "propedeutica" a quella di equiparato. La convocazione in nazionale dovrebbe essere lo status massimo e non uno status intermedio sulla via della equiparazione. In pratica se ho capito bene possono giocare in nazionale rugbisti che nell'attività di club non sono considerati del tutto italiani. La convocazione in azzurro sembrerebbe così (e forse in alcuni casi lo è stata) un semplice stratagemma per ottenere la qualifica di equiparato
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halfback
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Vabbè, senza che ci giriamo intorno: è una pezza che il CF ha voluto mettere al caso Francesio di Roma-Piacenza (prima giornata della serie A di quest'anno), da cui poi era derivato il famoso "appello Visser".
In pratica Wim aveva protestato, perchè da anni - a seguito della sua lunga militanza in azzurro - era considerato "italiano" tout-court e invece (dopo l'introduzione della categoria degli "italiani per formazione") era stato discriminato come tesserato "non di formazione italiana": la Roma aveva toppato sulla nuova normativa all'esordio in campionato e aveva avuto persa la partita.
Poi Visser aveva piantato su il ricorso al CF, sostenendo che lui in Sudafrica non aveva mai giocato a rugby nei campionati federali (in realtà manca la prova che lo abbia fatto: la SARFU non ha mai mandato alcuna documentazione e dubito che ce l'abbia) e che quindi - pur arrivato da noi già a 21 anni - doveva essere considerato "di formazione rugbistica italiana".
Sul merito: la norma è più restrittiva della precedente ma, in ogni caso, ha il merito di ricomprendere anche una casistica che prima ignorava allegramente (generando equivoci e gravi conseguenze, come abbiamo visto nel caso della Roma).
Adesso la nota federale taglia la testa al toro e Visser, avendo giocato in azzurro (in realtà come naturalizzato per matrimonio, non come "equiparato" in senso stretto) è "italiano" a tutti gli effetti.
In pratica Wim aveva protestato, perchè da anni - a seguito della sua lunga militanza in azzurro - era considerato "italiano" tout-court e invece (dopo l'introduzione della categoria degli "italiani per formazione") era stato discriminato come tesserato "non di formazione italiana": la Roma aveva toppato sulla nuova normativa all'esordio in campionato e aveva avuto persa la partita.
Poi Visser aveva piantato su il ricorso al CF, sostenendo che lui in Sudafrica non aveva mai giocato a rugby nei campionati federali (in realtà manca la prova che lo abbia fatto: la SARFU non ha mai mandato alcuna documentazione e dubito che ce l'abbia) e che quindi - pur arrivato da noi già a 21 anni - doveva essere considerato "di formazione rugbistica italiana".
Sul merito: la norma è più restrittiva della precedente ma, in ogni caso, ha il merito di ricomprendere anche una casistica che prima ignorava allegramente (generando equivoci e gravi conseguenze, come abbiamo visto nel caso della Roma).
Adesso la nota federale taglia la testa al toro e Visser, avendo giocato in azzurro (in realtà come naturalizzato per matrimonio, non come "equiparato" in senso stretto) è "italiano" a tutti gli effetti.