Piccolo aneddoto

[halfback]

A margine dello scambio di opinioni che ho avuto con Petolo nella discussione sulla META DI ONGARO (atteggiamento degli arbitri della \"cricca\" nei nostri confronti), vorrei mettervi a parte di un piccolo aneddoto.
<BR>Me lo ha raccontato un grandissimo giocatore della Nazionale (e anche capitano azzurro) degli anni Settanta. Dopo Italia-Australia 15-16, giocata nel \'76 a Milano (con un tempo da tregenda: ricordo di averla vista in TV), il capitano australiano esordì nel Terzo Tempo in questo modo:
<BR>\"Per prima cosa vorrei levare il bicchiere in onore dell\'arbitro (era un italiano, Tavelli), che negli ultimi minuti non ha dato all\'Italia un calcio di punizione nei nostri 22 che qualsiasi arbitro avrebbe concesso in quella situazione alla squadra di casa!\". Cosa che permise ai Wallabies di evitare una clamorosa sconfitta.
<BR>Il giocatore e capitano azzurro me la raccontò (era il \'96 o il \'97)quando gli chiesi un parere proprio sull\'atteggiamento che molti arbitri di scuola celto-britannica hanno nei confronti delle squadre di nome: perfino un arbitro italiano, per timore di apparire scortese nei confronti degli ospiti di fama, defraudò la nazionale di un successo che sarebbe stato meritato.
<BR>Penso che con Petolo ci siamo detti più o meno tutto sull\'argomento (anche altri sono intervenuti sull\'argomento), ma mi sembrava una cosa carina da raccontarvi.

[Petolo]

Chissa\' se l\'arbitro era presente al terzo tempo: le avesse avuto una pala tra le mani, anziche\' scavarsi il fosso l\'avrebbe usata per scardinare un Caterpillar e farsi un fosso abbastanza grande per la situazione.
<BR>
<BR>PS ma tu ce l\'hai proprio con gli arbitri, eh? ora anche quelli italiani...

[aldo]

Io c\'ero a Milano nel 1976, si giocava all\'Arena sotto una pioggia incessante. Ricordo una gran partita dell\'Italia, ma nessun episodio scandaloso.
<BR>P.S. Naturalmente ero tra il pubblico, non in campo.