Basta con questo "Sono Italiani?"

[oldprussians]

Basta con questo "Sono Italiani?"

Ora mi sono ben stufato!!!!!!!!!!!!!!!

Se una persona ha il passaporto Italiano, e Italiano.

NON E ACCETTABILE che ambiammo cittadini di prima e seconda classe! A questo punto, facciamo Apartheid e via! NO NO e NO!

Sono d'accordo di aver SOLO concittadini Italiani in azzurro, anche a costo di perdere Robertson, ma se uno a la cittadinanza Italiano essere chiamato non Italiano fa scifo!

E Io che tifo per L'Italia non essendo Italiano.

[ATHLONE]

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale...senza distinzione di...condizioni personali e sociali"
(Costituzione della Repubblica Italiana, art. 3, c. 1)

[allblue]

penso che su questo siamo tutti d'accordo... e' sugli equiparati che si puo' storcere il naso...

[Emy77]

penso che su questo siamo tutti d'accordo... e' sugli equiparati che si puo' storcere il naso...

assolutamente.
uno che finisce in nazionale perchè gioca in Italia da qualche anno e perchè la nazionale del suo paese non lo vuole, non è italiano sotto nessun punto di vista.

[pullo]

Che bel perbenismo, oltretutto senza motivi a sostegno delle vostre tesi ma farciti con una bella dose di sentimento... ma non capite che ci mettiamo questo problema perchè i nostri club non fanno altro che comprare stranieri su stranieri ogni anno, togliendo così spazio ai giovani italiani!!! Non è un discorso di razzismo, io per primo sono sempre a contatto con realtà diverse dalla nostra (lavorando e studiando, il tutto con lingue straniere), ma non per questo non dimentico il problema, che esiste ed è ben concreto! Questo problema è inoltre radicato anche nelle squadre ben più piccole di quelle che giocano in Super10: San Donà ha battuto Benevento, e tutte le due squadre avevano 3 stranieri..Rivoli (Rivoli!!!) ha schierato due fratelli rumeni e alcuni argentini...ma vi rendete conto??!! Questo è tutt'altro che un sciocco attacco razzista e conservatore, è un problema reale e grave, il vero problema del rugby italiano!!!

[oldprussians]

Che bel perbenismo, oltretutto senza motivi a sostegno delle vostre tesi ma farciti con una bella dose di sentimento... ma non capite che ci mettiamo questo problema perchè i nostri club non fanno altro che comprare stranieri su stranieri ogni anno, togliendo così spazio ai giovani italiani!!! Non è un discorso di razzismo, io per primo sono sempre a contatto con realtà diverse dalla nostra (lavorando e studiando, il tutto con lingue straniere), ma non per questo non dimentico il problema, che esiste ed è ben concreto! Questo problema è inoltre radicato anche nelle squadre ben più piccole di quelle che giocano in Super10: San Donà ha battuto Benevento, e tutte le due squadre avevano 3 stranieri..Rivoli (Rivoli!!!) ha schierato due fratelli rumeni e alcuni argentini...ma vi rendete conto??!! Questo è tutt'altro che un sciocco attacco razzista e conservatore, è un problema reale e grave, il vero problema del rugby italiano!!!

Quando dici Argentini erano Argentini o Italo-Argentini?. Perché se e il secondo, allora sono Italiani e lasciali stare perché aiuteranno il movimento!
Sono D'Accordo con I stranieri, se non sono fuori classe non valgono la pena! L'Inghilterra ha questo problema con il calcio. Ma sostanzia quello che importa e che la nazionale vince, perché se vince più ragazzi sceglieranno lo sport e cosi si cresce. Tutto quello che ciedo e che si ha la cittadinanza, non li rompette le satolle! Se non la hanno va benne limitateil numero a tre per squadra!

[crazylawyer]

caro oldprussians,
forse non sai che un povero cristo extracomunitario per avere la cittadinanza italiana ha bisogno di 10 anni di permanenza nel nostro territorio!
le cose inaccettabili sono le corsie preferenziali concesse agli equiparati!!
è mai possibile che la campagna acquisti degli stranieri debba avvenire anche nell'ambito della nazionale?

[oldprussians]

caro oldprussians,
forse non sai che un povero cristo extracomunitario per avere la cittadinanza italiana ha bisogno di 10 anni di permanenza nel nostro territorio!
le cose inaccettabili sono le corsie preferenziali concesse agli equiparati!!
è mai possibile che la campagna acquisti degli stranieri debba avvenire anche nell'ambito della nazionale?

Io non sono contro quello che dici, tutto quello che dico e, se una persona, nata in Argentina, ma che già il Passaporto Italiano, deve essere considerato Italiano Punto e basta. Anche uno che si sposa una Italiana, se la legge li da il Passaporto, e Italiano Punto e basta!
Io personalmente L'equiparati, non li avrei, punto e basta.
E come ho detto prima Non sono Italiano, faccio Il tifo per L'Italia Son cresciuto a Roma, (Che considero "My HomeTown"),ma Giocherei per la Germania , O L'Inghilterra perché quella e la mia Nazionalità Legale!

[CokeinCUS]

Quando dici Argentini erano Argentini o Italo-Argentini?

nn so quanto cambi O_o.. xke' da quanto sto notando assieme al passaporto argentino ti danno diretto anke quello italiano O_o..

[giongeffri]

Quando dici Argentini erano Argentini o Italo-Argentini?

nn so quanto cambi O_o.. xke' da quanto sto notando assieme al passaporto argentino ti danno diretto anke quello italiano O_o..

Non vorrei dire una scemenza ma mi sembra di aver letto da qualche parte che, senza nessun tipo di forzatura e secondo le norme vigenti, circa la META' della popolazione argentina (quindi una ventina di milioni di persone abbondanti) ha DIRITTO, se la chiede, alla cittadinanza italiana in quanto discendente diretta di italiani che non hanno mai rinunciato alla loro cittadinanza. Se poi conti che nell'altra metà c'è qualcuno che magari la ottiene grazie a qualche conoscenza, qualcuno che fa finta di venire per ragioni di studio o lavoro e dopo 3 anni ha l'equiparazione, qualcuno che ottiene la cittadinanza per matrimonio (magari sposando nemmeno un'italiana ma un'argentina della metà "giusta") capisci che per un'argentino che lo voglia è proprio difficile NON ottenere il passaporto italiano..

[Thed]

San Donà ha battuto Benevento, e tutte le due squadre avevano 3 stranieri.

.. fossero questi i problemi.. capisco il discorso ma hai beccato due società che tentano di invertire la tendenza.

[pullo]

succede..

[gentleman]

... ma non capite che ci mettiamo questo problema perchè i nostri club non fanno altro che comprare stranieri su stranieri ogni anno, togliendo così spazio ai giovani italiani!!! ...Questo è tutt'altro che un sciocco attacco razzista e conservatore, è un problema reale e grave, il vero problema del rugby italiano!!!

DA "RUGBY!":

"…Non so con precisione quando sia iniziata la presa di coscienza di Berbizier su quello che poteva ricavare dal rugby italiano, ma già un anno fa, quando ormai il barile era stato raschiato ed il nostro massimo campionato non gli offriva più di 50 giocatori da valutare, affermava che i "buchi" di giocatori di qualità in Nazionale erano troppi: dalla terza linea ai mediani, dalle ali all'estremo, dai centri ad una leadership diffusa per reparti (un capitano non basta).
Solo così, come una provocazione per l'invito al nostro rugby a cambiare strada si possono giustificare negli ultimi tempi convocazioni (da Burton a Vosawai, da Spragg a De Jager, da Orquera a Peens) ed esclusioni estemporanee.
Un messaggio chiaro. Che a vedere i roster del nostro Super 10 che va a cominciare è già stato bellamente ignorato. Dove sono gli italiani?
Accademie, salvateci voi. Se potete"

Luciano Ravagnani

…E aggiungo io: Cosa sta facendo la Federazione?

Dai roster del Super 10 ho ricavato questa tabella (VERGOGNOSA)




La metà delle squadre ha in rosa più stranieri (equiparati compresi) che italiani. Unica "isola felice" è la realtà di Parma (22 italiani e 10 stranieri) seguita da Rovigo, Roma e Venezia. Roma però ha fatto di meglio, nella maggioranza di giocatori italiani solo uno è "straniero", ovvero non è nativo del Lazio (Cerqua Giuseppe nato a L'Aquila) infatti dei 19 italiani 15 sono di Roma (i restanti 3 sono 1 della provincia di Roma, 1 di Rieti e 1 di Viterbo) segno evidente che provengono in maggioranza dal vivaio della Capitolina. Onore anche al Rovigo, situazione simile a quella della Capitolina.
Lascio a te che leggi l'ardua sentenza

[diddi]

Confesso che faccio immensa fatica a intervenire sull'argomento, da un lato perché mi coinvolge personalmente in quanto "ibrido" italo-tedesco (per chi non se lo ricordasse; mi rendo conto che, a forza di dirlo, sto diventando monotono), da un altro perché la materia è complessa e anche per questo si tende a fare una certa confusione, ricorrendo a generalizzazioni schematiche che rasentano la discriminazione para-xenofoba o a grossolane semplificazioni che hanno il pregio di riassumere il proprio intervento in poche righe e il difetto di prestarsi a fraintendimenti.

Farei qualche distinzione:
a) italiano/straniero/oriundo: chiaramente esistono gli italiani nati in Italia da genitori e nonni italiani e sempre vissuti in Italia, alcuni di essi giocano a rugby e si sono formati ovviamente in Italia. Ma una nazione di emigranti come è stata la nostra fino a pochi decenni fa ha un congruo numero di connazionali che si sono stabiliti all'estero e hanno mantenuto contatti di varia natura con la madrepatria, contatti della cui profondità e sincerità nessuno di noi spettatori esterni ha il diritto di giudicare. Esistono infinite gradazioni di "italianità", da chi è italiano a tutti gli effetti pur con un nome/cognome evidentemente straniero, a chi è straniero di nascita ma è sempre vissuto qui, o da molti anni, da chi ha vissuto sempre all'estero a chi è stato un po' qua e un po' la (e per quanto tempo?), da chi ha un solo genitore italiano (e quanto "italiano"?) a chi li ha entrambi, a chi di italiano (e quanto?) ha solo i nonni, o uno solo di essi. "Ascendenti in linea diretta fino al secondo grado": è la regola IRB, peraltro conforme al diritto di cittadinanza italiano (e non solo). Prescinderei quindi dalla pletora dei singoli casi e mi affiderei al regolamento, che per il solo fatto di essere conforme alla nostra legge dimostra di non essere una forzatura come a qualcuno appare.

b) equiparato: anch'io ho espresso una certa perplessità per la durata del periodo triennale di "quarantena", anche a mio modo di vedere troppo breve per considerare "assimilabile" il giocatore straniero al nazionale. D'altronde vanno considerate due cose: 1) l'attività di uno sportivo ha una durata necessariamente limitata nel tempo, per cui un periodo più prolungato avrebbe gravi ripercussioni sulla carriera degli atleti; 2) la norma è stata formulata allo scopo esplicito di facilitare l'integrazione di elementi esterni e rafforzare così le realtà "in via di sviluppo", e in questo senso risponde perfettamente alla sua "ratio". Inoltre c'è stata già recentemente una restrizione nel senso dell'imposizione di non poter giocare che per una Nazione, il che conferisce alla scelta professionale il significato di una scelta di vita.

c) giocatore di formazione italiana / non italiana: questo è l'unico criterio valido ai fini della formazone delle liste per gli incontri, escogitato dalla Federazione allo scopo di "valorizzare" il processo formativo interno, in modo da sviluppare un approccio "italiano" all'educazione al gioco e rendersi autosufficienti riguardo sia all'eccellenza che alla base dei praticanti ad alto livello. L'intento è sicuramente lodevole, necessario dal momento che il rugby professionistico si sta rapidamente evolvendo tatticamente e atleticamente e l'Italia è rimasta in ritardo. Ma realisticamente l'adozione di quote italiane, del resto discutibili come tutte le quote (non solo quelle sudafricane), è un elemento che oggettivamente INDEBOLISCE le squadre italiane di club, almeno in questo periodo in cui la formazione di giocatori professionisti d'alto livello interamente nostrani è stata appena (ri)avviata. Se la FIR, dettando queste norme, cerca di tutelare l'elemento nazionale, dall'altro lato i clubs sono molto più proccupati dei loro problemi di competitività agonistica. Perché lamentarsi della Federazione, se la richiesta di tesserare più stranieri parte dai clubs e La FIR non ha i mezzi per opporsi fino in fondo, dal momento che la sua dirigenza è eletta con il contributo determinante dei clubs?

Infine vorrei ricordare che 1) i giocatori comunitari non possono essere lavorativamente discriminati (è il succo della "sentenza Bosman") e che quindi qualsiasi norma esplicita volta a escluderli da un ambito professionale è illegale e quindi lettera morta; 2) nella Celtic/Magners League, nata d'altronde con l'esplicito intento di rafforzare i movimenti nazionali interni, l'elemento della salvaguardia del vivaio nazionale è centrale: per statuto i giocatori devono provenire in maggior parte dalle Unions coinvolte e il numero di stranieri extracomunitari in rosa e nelle liste è fortemente ristretto (nessuna restrizione può essere applicata ai comunitari ed esiste un punto specifico del regolamento che esclude limiti all'ingaggio di comunitari; ma nella pratica questi vengono considerati elementi estranei; resta da vedere fino a quando questo stato di cose potrà durare e se qualcuno comincerà a fare il "furbo") - per questo motivo l'ingresso di italiane nella CL/ML, alle regole che governano questo torneo, non potrebbe che giovare al nostro movimento. Se non ci siamo ancora entrati, è a mio avviso per un braccio di ferro in atto tra la Federazione, che chiede di gestire franchigie e giocatori direttamente, e i clubs di vertice che chiedono di partecipare alla CL/ML in proprio, mantenendo la gestione dei propri italiani e chiedendo alla FIR di interessarsi per la concentrazione presso di loro degli altri italiani di valore. Brutta impasse...

[GiorgioXT]

Dai roster del Super 10 ho ricavato questa tabella (VERGOGNOSA)

Mah ! mi sembra un pò una c...ata!
questa è la rosa ufficiale 07/08 del Petrarca , tratta dal sito
metto in grassetto chi è uscito dalle giovanili del Petrarca (u19 in poi)

Alberto Dal Corso
Alberto Saccardo
Bruno Doglioli
Andrea Zampiron
Emmanuel Billot
Enrico Patrizio
Fabio Faggiotto
Giacomo Preo
Giovanchelli
Luca Martin
Michele Matteralia
Michele Rizzo
Tommaso Ragazzi
Nicola Bezzati
Nicola Gatto
Nicola Pavin

Italiani cresciuti in altre realtà
Manuel Dallan
Nicola Leonardi
Stefano Canale
Tino Paoletti

in verde gli italo-argentini
Alvarez Galo Quinones
Alvaro Lopez
Andres Rondinelli
Augustin Cavalieri
Gonzalo Padrò
Mariano Gastaldi
Mariano Lorenzetti
Martin Acuna
Nicolas Galatro CAP

in rosso gli stranieri
Christen Davies
Little Nick Tyrone
Mike Palefau
Silao Leaega
Stuarth Grimes
Sisa Koyamaibole
Ludovic Mercier

Direi che ne vien fuori un quadro del tutto diverso ... non si può prendere solo il luogo di nascita! basti pensare che la provincia di Venezia inizia a 9 km dal centro di Padova ...

Se qualcuno riesce a fare lo stesso per le altre squadre, avremo un quadro più preciso ... poi possono esserci degli errori o criteri da discutere (p.esempio, Giovanchelli è cresciuto nel Rugby Toscano, ma ha già 2 anni di giovanili a PD ...ecc. ecc.) che però non stravolgono il tutto .