dieci anni persi

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

alessandroviola
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dieci anni persi

Messaggio da alessandroviola »

Ho avuto il privilegio di vedere la partita dall'alto, da dietro i pali... e' la seconda partita dell'Italia al Sei Nazioni che vedo da una simile posizione: la prima e' stata al primo Sei Nazioni, a Parigi.

Vedere le partite da quella posizione ti fa vedere capire tante cose che in TV (e spesso anche sul campo, se le guardi dalle tribune laterali) non vedi. E oggi c'era molto da vedere e da pensare...

E' amaro dover constatare che sono stati buttati al vento dieci anni - non li abbiamo fatti per niente fruttare. Oggi e' come dover ricominciare tutto da capo.
Laporte
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Re: dieci anni persi

Messaggio da Laporte »

alessandroviola ha scritto:Ho avuto il privilegio di vedere la partita dall'alto, da dietro i pali... e' la seconda partita dell'Italia al Sei Nazioni che vedo da una simile posizione: la prima e' stata al primo Sei Nazioni, a Parigi.

Vedere le partite da quella posizione ti fa vedere capire tante cose che in TV (e spesso anche sul campo, se le guardi dalle tribune laterali) non vedi. E oggi c'era molto da vedere e da pensare...

E' amaro dover constatare che sono stati buttati al vento dieci anni - non li abbiamo fatti per niente fruttare. Oggi e' come dover ricominciare tutto da capo.
di anni ne abbiamo buttati anche 15: il risulto con la scozia è peggio di quello del 1996
ayr
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Re: dieci anni persi

Messaggio da ayr »

Abbiamo sudato sangue e inghiottito una quantita' di bocconi amari prima di riuscire a diventare una delle nazionali piu' corrette del Sei Nazioni... distruggere quel lavoro e ritornare indietro di dieci anni da questo punto di vista e' CRIMINALE.
Adesso, qualunque cosa facciamo, veniamo fischiati: siamo di nuovo "la" squadra da tenere sott'occhio e, nel dubbio, da punire... :cry:
Qualunque minima cosa positiva fatta nel primo tempo e' stata vanificata da falli e infrazioni continue...
ayr
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Re: dieci anni persi

Messaggio da ayr »

Non me ne ero reso conto piu' di tanto in TV, ma nelle azioni al largo non fissiamo l'uomo e corriamo di lato in modo incredibile, per questo livello:
il mediano di mischia fa 1-2 passi laterali prima di passare
il mediano d'apertura fa 2-4 passi laterali prima di passare
il primo centro fa 4-8 passi laterali prima di passare
il secondo centro fa 8-16 passi laterali prima di passare
l'estremo che eventualmente si inserisce fa 16-32 passi laterali prima si
l'ala, in attesa di ricevere il pallone, fa anche lei 32-64 passi laterali...
...peccato che il campo sia largo si e no una settantina di metri!!! :evil:

in compenso:
- NON si pensa nemmeno a fissare l'uomo prima di passare
- subito prima del contatto, si raddrizza òla corsa, cosi' si prende meglio il frontino e l'avversario non rischia di sbagliare il placcaggio :twisted:
- in tutta la partita si fa un incrocio per sbaglio - se per errore corri di traverso, e' il modo piu' semplice di dare profondita' al gioco e sperare di fare qualcosa di sensato che non sia portare la difesa a giocare tranquillamente sull'ultimo uomo!!! :twisted:

Se si fanno queste cose in serie C (correre di traverso e raddrizzare la corsa al momento del placcaggio anziche' correre dritti e cercare il lato debole al momento del placcaggio) un qualsiasi allenatore ti corre dietro tirandoti una scarpa!!!... :twisted: :twisted: :twisted:



Crediateci o no, vedendo la partita da dietro i pali ho potuto constatare che abbiamo avuto, per ben quattro volte, l'uomo in piu' al largo (una volta abbiamo avuto due uomini in piu' al largo :twisted: ), con i difensori abbastanza vicini (cosi' da non poter fermarsi a distanza e scalare...) e NON SIAMO STATI IN GRADO DI VEDERE LA SITUAZIONE E, SEMPLICEMENTE, DI FISSARE OGNUNO IL SUO UOMO E PASSARE!!! :cry: :cry: :cry:
Bastava fare solo quello per vincere||| :twisted: :twisted: :twisted:


...da non credere...
garakh
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Re: dieci anni persi

Messaggio da garakh »

Io non parlerei di dieci anni persi, ma se vogliamo quantificare il tempo perso si potrebbe far partire il conteggio dal ritiro di Dominguez dalla nazionale.
Sgombro subito il campo da equivoci, puntualizzando che non mi riferisco all'annosa questione del mediano di apertura se faccio questa affermazione. Mi riferisco al confie tra la generazione che ha portato la nazionale ad essere accettata nel torneo, da quella che avrebbe dovuto dimostrare di meritare di restarci.
La seconda generazione ha fallito in questo compito.
Premesso che si ammetta questo fatto (test match, coppe del mondo e quant'altro.....ma capirei chi dubitasse di tale ammissione da parte della FIR e giù a scendere), le strade percorribili sarebbero solo due.
Ammettere di non esserne degni di questo torneo e uscirne. Così facendo, non il lavoro di dieci anni, ma il lavoro di decenni sarebbe stato buttato via; con grave danno di immagine del nostro movimento.
Oppure, ripartire da zero o quasi, programmando seriamente con i club per far crescere davvero il movimento e competere non solo a livello di nazionale, ma, soprattutto con i club, in Europa, perché se non si hanno club competitivi, sarà molto dura avere una nazionale competitiva.
Sperare di avere in futuro, in una volta sola come è stato, la generazione di Ivan Francescato, sarebbe come pensare di fare 6 al superenalotto giocando solo 6 numeri.
ayr
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Re: dieci anni persi

Messaggio da ayr »

Quello che avremmo dovuto cominciare seriamente a fare dieci anni fa (investire parte dei grandi proventi del Sei nazioni in formazione dei giocatori) stiamo (forse...) cominciando a farlo solo ora... con dieci anni di ritardo!!! :twisted:

L'interesse del pubblico cresce, gli sponsors non saranno quelli di altri paesi, ma sono ragionevolmete generosi, il numero dei praticanti e' in rapido aumento a tutti i livelli (dieci anni fa, pochissime societa' potevano schierare 300 ragazzini nel minirugby, adesso e' quasi la norma... e un torneo di minirugby con 1000 partecipanti era un evento epocale, adesso ce ne sono diversi... e anche si vedono belle cose, in giro per i campi...) ma continuiamo a non formare (abbastanza) giocatori di livello... :cry:
oldprussians
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Re: dieci anni persi

Messaggio da oldprussians »

Non penso che sono specificamente dieci anni persi!

Con Sia JK che BBZ abbiamo fatti passi avanti, e certamente avevamo creato dubbi nella mente dei nostri avversari!
Con loro giocatori giocavano in ruolo e avevamo piani di gioco che erano adatti per il personale che cera, e era anche adatto per la cultura del rugby Italiano.

Sia Mallett che Johnstone prima di lui hanno cercato di trasformare, L'Italia nel Sud Africa o Neo Zelanda. quando non esiste un giocatore che entra nelle specifiche, se lo inventano da un altro! Graham Henry e Hansen con Il Galles, o Williams con la Scozia, sono altri esempi!

Questo non funziona! Si gioca con qui si ha nel stile che meglio sta con i giocatori che si ha!

Non e complicato!
jack95
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Re: dieci anni persi

Messaggio da jack95 »

ciao ale , come stai ? parole sante ... vieni a vedere l'under 15 che ti fai l'occhio su come ANDARE DRITTI ...parte dei tuoi piccoletti sono cresciuti bene , sono primi in elite . ciao , jack.
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PiVi1962
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Dieci anni passati

Messaggio da PiVi1962 »

L'Italia di oggi batterebbe a mani basse l'Italia di 10 anni fa: sono cambiati i metodi di allenamento, di nutrizione, di preparazione psicologica alla partita, di analisi e preparazione tecnico-tattica...
Non so se qualcuno si è letto della recente conferenza di presentazione di una società italiana che ha prodotto dei mini GPS da inserire nelle scarpette dei giocatori per monitorarne il comportamento durante tutta la partita: è chiaro che gli strumenti di analisi sono oggi molto diversi e l'allenamento dovrebbe riprodurre le situazioni del campo in modo che i giocatori prendano la scelta giusta al momento giusto, sapendo leggere le situazioni.
Chi ha potuto seguire i commenti della BBC su Ireland-England a metà tempo, ha potuto vedere come anche le televisioni dispongano di videoanalisti capaci di individuare le situazioni critiche e le decisioni dei giocatori, ed i loro eventuali errori.

Secondo me questo livello di analisi è carente nell'Italia di oggi. Ad un certo momento mi sono domandato, dopo che ogni calcio scozzese veniva rigiocato con lo stesso schema ogni volta possibile (e cioè palla a Parisse in mezzo al campo e attacco diretto frontale): è possibile che non abbiamo alternative? perché Sergio non gioca ogni tanto un up-and-under, perché non finge l'attacco e poi riapre al largo, perché non prova a correre laterale?
Evidentemente c'era uno schema rigido, che non prevedeva alternative (e dubito che Parisse non abbia le capacità tecniche, tattiche ed atletiche per fare qualcosa d'altro).
A questo punto, pur concordando su certe mancanze individuali dei giocatori, vorrei sottolineare anche queste evidenti mancanze dei tecnici.
Chiaramente i giocatori non sono allenati a prendere decisioni sotto pressione, ma fanno solo una cosa: quella che è stata detta loro.
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diddi
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Re: dieci anni persi

Messaggio da diddi »

Pivi, ognuno gioca con le armi che ha.
Parisse è forte nel contatto, Marcato e McLean calciano lungo e/o alto (magari sbagliando, ma il gioco al piede è rischioso e si può sbagliare). Certo, variare può sorprendere l'avversario, ma anche portare all'errore. Quando le cose vanno male, le scelte "conservative" sono sempre le migliori.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
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PiVi1962
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Re: dieci anni persi

Messaggio da PiVi1962 »

diddi ha scritto:Pivi, ognuno gioca con le armi che ha.
Parisse è forte nel contatto, Marcato e McLean calciano lungo e/o alto (magari sbagliando, ma il gioco al piede è rischioso e si può sbagliare). Certo, variare può sorprendere l'avversario, ma anche portare all'errore. Quando le cose vanno male, le scelte "conservative" sono sempre le migliori.
Parisse di certo ha il calcio up-and-under (lo ricordo giocare questo schema a Parigi in un France-Italia, alternandolo con la corsa e -più di rado- con il passaggio), quindi se non lo ha applicato immagino sia solo perché gli è stato detto di non farlo.
Se Griffen contro l'Irlanda ha attaccato la linea solo quando è scivolato, è evidente che ha sempre passato solo perché gli è stato detto di fare così.

Però le difese si adattano ed i giocatori devono leggere lo schieramento avversario ed adattare la propria posizione ed il proprio gioco.
Questa è una cosa che si può e si deve allenare, mentre dagli atteggiamenti in campo degli azzurri nulla si legge di tutto ciò.
Mentre gli avversari a poco a poco si adattano (anticipando lo scivolamento laterale, o allargando i canali 8-9 e 9-10 che tanto non vengono mai esplorati dagli azzurri, tanto per dirne una) e l'Italia trova solo porte chiuse.

Poi siamo d'accordo che contro la Scozia Ghiraldini ha Bacchetti (parlo a memoria, non ho rivisto la partita) solo a 10 metri sulla bandierina, fissa l'uomo ma invece di passare tenta di sfondare e così un 2 contro 1 a 3 metri dalla linea di meta non viene trasformato (eppure lo schema in riscaldamento era proprio questo -sia pure con Pratichetti al posto di Bacchetti- lo hanno fatto 4-5 volte davanti ai miei occhi...). Qui è un problema prima di tutto di tecnica individuale e solo in secondo luogo di incapacità di prendere decisioni sotto pressione.
Laporte
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Re: Dieci anni passati

Messaggio da Laporte »

PiVi1962 ha scritto:L'Italia di oggi batterebbe a mani basse l'Italia di 10 anni fa: sono cambiati i metodi di allenamento, di nutrizione, di preparazione psicologica alla partita, di analisi e preparazione tecnico-tattica...
Quella di 10 anni fa (1999) certamente. Quella del 1997 non credo.
Di certo non la batterebbe giocando a " parità di giocatori stranieri".
Laporte
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Re: Dieci anni passati

Messaggio da Laporte »

PiVi1962 ha scritto:L'Italia di oggi batterebbe a mani basse l'Italia di 10 anni fa: sono cambiati i metodi di allenamento, di nutrizione, di preparazione psicologica alla partita, di analisi e preparazione tecnico-tattica...
Non so se qualcuno si è letto della recente conferenza di presentazione di una società italiana che ha prodotto dei mini GPS da inserire nelle scarpette dei giocatori per monitorarne il comportamento durante tutta la partita: è chiaro che gli strumenti di analisi sono oggi molto diversi e l'allenamento dovrebbe riprodurre le situazioni del campo in modo che i giocatori prendano la scelta giusta al momento giusto, sapendo leggere le situazioni.
Chi ha potuto seguire i commenti della BBC su Ireland-England a metà tempo, ha potuto vedere come anche le televisioni dispongano di videoanalisti capaci di individuare le situazioni critiche e le decisioni dei giocatori, ed i loro eventuali errori.

Secondo me questo livello di analisi è carente nell'Italia di oggi. Ad un certo momento mi sono domandato, dopo che ogni calcio scozzese veniva rigiocato con lo stesso schema ogni volta possibile (e cioè palla a Parisse in mezzo al campo e attacco diretto frontale): è possibile che non abbiamo alternative? perché Sergio non gioca ogni tanto un up-and-under, perché non finge l'attacco e poi riapre al largo, perché non prova a correre laterale?
Evidentemente c'era uno schema rigido, che non prevedeva alternative (e dubito che Parisse non abbia le capacità tecniche, tattiche ed atletiche per fare qualcosa d'altro).
A questo punto, pur concordando su certe mancanze individuali dei giocatori, vorrei sottolineare anche queste evidenti mancanze dei tecnici.
Chiaramente i giocatori non sono allenati a prendere decisioni sotto pressione, ma fanno solo una cosa: quella che è stata detta loro.
il tuo intervento apre uan porta aperta.

Alcue innovazioni che non oggi non sono usate, erano state introdotte ai tempi di Kirwan e BBZ. Così come negli anni '90 ai tempi di coste erano stati inseriti l'analisi viddeo delle partite, le analisi statische sui giocatori. poi nel 2000, si prese un Allenatore Old Fashon (Johnstone) e fu tutto buttato a mare. Ricordo Dominguez che nel 2002 si lamentava che neppure si riguardano più le videocassette delle partite per corregere gli errori e si usavano metodi di anni 70.

Adesso ho l'imprerssioen che con un altro allenatore Old-Fashn (che raggiunse i vertici negli anni '90) si sia di nuovo tornati indietro.
118
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Re: Dieci anni passati

Messaggio da 118 »

PiVi1962 ha scritto:L'Italia di oggi batterebbe a mani basse l'Italia di 10 anni fa: sono cambiati i metodi di allenamento, di nutrizione, di preparazione psicologica alla partita, di analisi e preparazione tecnico-tattica...
la nazionale di 10-15 anni fa aveva una fame di vittoria e una voglia di affermazione che quella più recente non sembra possedere, ho dei seri dubbi, che a parte la condizione fisica (alquanto deficitaria in questo 6 nazioni) l'italia 2009 o 2007 possa battere l'italia 1999 o1997 se non 1995.
ayr
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Re: dieci anni persi

Messaggio da ayr »

Jack,

qui mi va tutto bene, a parte gli 80 minuti della partita che mi hanno messo in corpo una tristezza e una frustrazione che non ti dico... e mi mancano quie cuccioletti... speriamo che continuino a crescere bene, perche' le potenzialita' sono enormi...

Tornndo al discorso delle differenze tra il primo Sei Nazioni e l'ultima partita giocata, quello che mi ha veramente colpito (guardando non solo il gioco palla in mano - quello inquadrato dalla TV - ma anche il rispetto e la leadership in campo dei giocatori, l'attenzione degli avversari ad evitare certe situazioni e a "curare" certi giocatori) e' che in campo abbiamo solo 2/3 giocatori che "giocano", che hanno personalita' e vera voglia e capacita' di influire sulla partita... gli altri "sono in campo", ma non "giocano"! Dieci anni fa sicuramente erano meno palestrati, ma c'era in campo molta piu' gente di personalita' e capacita' di essere leader.
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