La Nazionale sbarca in Australia
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parabellum2
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La Nazionale sbarca in Australia
Tratto dal sito federugby.it
TOUR ESTIVO, LA NAZIONALE ARRIVA IN AUSTRALIA
4/6/2009 - 16:3
foto: LaPresse
ORLANDI: ''CON LA MAUL RITROVIAMO NOSTRO PUNTO DI FORZA''
Melbourne (Australia) - Ventiquattro ore dopo aver lasciato Roma, la Nazionale Italiana Rugby è sbarcata in Australia, a Melbourne, prima tappa del lungo e difficile tour estivo che, sino al prossimo 27 giugno, vedrà impegnati gli Azzurri di Nick Mallett e capitan Sergio Parisse contro Wallabies e All Blacks.
I trenta atleti selezionati da Nick Mallett - con la sola eccezione del centro Gonzalo Canale che il prossimo sei giugno sarà impegnato con il Clermont Auvergne nella finale del Top14 contro Perpignan - hanno raggiunto la capitale dello stato di Victoria nella tarda serata locale: immediato il trasferimento in albergo, per recuperare dal lungo viaggio e dall'inevitabile jet-lag.
Venerdì mattina, subito tutti in campo alla Grammar School di Melbourne per una seduta dedicata alla tecnica individuale, primo degli allenamenti di avvicinamento al primo test-match del tour il prossimo 13 giugno, a Canberra, contro l'Australia.
La sfida ai Qantas Wallabies di Robbie Deans nella capitale australiana, sette mesi dopo la sconfitta per 20-30 subita dagli Azzurri all'Euganeo di Padova nei minuti finali, coinciderà con il ritorno della rolling maul e Carlo Orlandi, assistant-coach di Nick Mallett e responsabile del pacchetto di mischia azzurro, non nasconde l'importanza di questa fase per il piano di gioco dell'Italia: ''Non ho mai apprezzato la regola sperimentale che prevedeva il crollo del maul e che, recentemente, è stata accantonata dall'IRB. Personalmente - ha detto l'ex tallonatore azzurro - ritengo che snaturasse il gioco del rugby union, rendendolo troppo simile al rugby a tredici giocatori: non lo dico solo io, lo dicono chiaramente le statistiche di gioco nei mesi di sperimentazione. Comunque, con la maul, ritroviamo quello che era e spero tornerà ad essere un nostro punto di forza, tanto più importante se si considera che dovremo affrontare due volte l'Australia ed una la Nuova Zelanda, l'elite del ranking mondiale e che avremo la possibilità, sui nostri possessi, di far adattare gli avversari al nostro ritmo e di costringerli a stringere maggiormente la propria difesa''.
La rolling maul, nelle ultime stagioni, era divenuta autentico marchio di fabbrica della Nazionale ''e stiamo lavorando - prosegue Orlandi - perchè possa tornare ad esserlo da subito, già dal match di Canberra. Questo tour sarà un banco di prova importantissimo per tutta la squadra, per quanto riguarda il reparto di mia competenza c'è la consapevolezza di affrontare due pacchetti di grandissima qualità, e dalle caratteristiche simili soprattutto nell'ingaggio in mischia ordinata, che tanto australiani che neozelandesi tendono ad anticipare lievemente, traendone grossi vantaggi. Rispetto all'Australia, la mischia neozelandese ha poi dalla sua una fisicità molto maggiore''.
A Padova, in novembre, gli otto uomini della mischia Wallaby avevano impegnato seriamente il pacchetto azzurro, ''quindi - dice il tecnico piacentino, quarantadue caps in Nazionale - da parte nostra c'è grossa volontà di riscattare quella partita e, più in generale, di riconquistare sul campo, contro due grandissime squadre, quel rispetto che gli avanti italiani si sono conquistati sul campo nelle ultime stagioni e che le nostre prestazioni recenti hanno in parte scalfito''.
Le assenze tra gli avanti, soprattutto in prima linea, non preoccupano: ''Al di là dei risultati, l'ultimo Sei Nazioni è stato il migliore mai disputato da alcuni dei nostri giocatori di mischia. Stiamo allargando il gruppo di avanti nel giro della Nazionale maggiore ed in questo tour potremo vedere giovani interessanti come Favaro e Derbyshire che hanno fatto molto bene con le giovanili e la 'A' e Sbaraglini che è un tallonatore meno dinamico di Ghiraldini o Festuccia ma ha ottime doti di lanciatore e può ritagliarsi il proprio spazio a livello internazionale''.
Sabato, per gli Azzurri, prevede allenamento per reparti in mattinata e palestra nel pomeriggio.
TOUR ESTIVO, LA NAZIONALE ARRIVA IN AUSTRALIA
4/6/2009 - 16:3
foto: LaPresse
ORLANDI: ''CON LA MAUL RITROVIAMO NOSTRO PUNTO DI FORZA''
Melbourne (Australia) - Ventiquattro ore dopo aver lasciato Roma, la Nazionale Italiana Rugby è sbarcata in Australia, a Melbourne, prima tappa del lungo e difficile tour estivo che, sino al prossimo 27 giugno, vedrà impegnati gli Azzurri di Nick Mallett e capitan Sergio Parisse contro Wallabies e All Blacks.
I trenta atleti selezionati da Nick Mallett - con la sola eccezione del centro Gonzalo Canale che il prossimo sei giugno sarà impegnato con il Clermont Auvergne nella finale del Top14 contro Perpignan - hanno raggiunto la capitale dello stato di Victoria nella tarda serata locale: immediato il trasferimento in albergo, per recuperare dal lungo viaggio e dall'inevitabile jet-lag.
Venerdì mattina, subito tutti in campo alla Grammar School di Melbourne per una seduta dedicata alla tecnica individuale, primo degli allenamenti di avvicinamento al primo test-match del tour il prossimo 13 giugno, a Canberra, contro l'Australia.
La sfida ai Qantas Wallabies di Robbie Deans nella capitale australiana, sette mesi dopo la sconfitta per 20-30 subita dagli Azzurri all'Euganeo di Padova nei minuti finali, coinciderà con il ritorno della rolling maul e Carlo Orlandi, assistant-coach di Nick Mallett e responsabile del pacchetto di mischia azzurro, non nasconde l'importanza di questa fase per il piano di gioco dell'Italia: ''Non ho mai apprezzato la regola sperimentale che prevedeva il crollo del maul e che, recentemente, è stata accantonata dall'IRB. Personalmente - ha detto l'ex tallonatore azzurro - ritengo che snaturasse il gioco del rugby union, rendendolo troppo simile al rugby a tredici giocatori: non lo dico solo io, lo dicono chiaramente le statistiche di gioco nei mesi di sperimentazione. Comunque, con la maul, ritroviamo quello che era e spero tornerà ad essere un nostro punto di forza, tanto più importante se si considera che dovremo affrontare due volte l'Australia ed una la Nuova Zelanda, l'elite del ranking mondiale e che avremo la possibilità, sui nostri possessi, di far adattare gli avversari al nostro ritmo e di costringerli a stringere maggiormente la propria difesa''.
La rolling maul, nelle ultime stagioni, era divenuta autentico marchio di fabbrica della Nazionale ''e stiamo lavorando - prosegue Orlandi - perchè possa tornare ad esserlo da subito, già dal match di Canberra. Questo tour sarà un banco di prova importantissimo per tutta la squadra, per quanto riguarda il reparto di mia competenza c'è la consapevolezza di affrontare due pacchetti di grandissima qualità, e dalle caratteristiche simili soprattutto nell'ingaggio in mischia ordinata, che tanto australiani che neozelandesi tendono ad anticipare lievemente, traendone grossi vantaggi. Rispetto all'Australia, la mischia neozelandese ha poi dalla sua una fisicità molto maggiore''.
A Padova, in novembre, gli otto uomini della mischia Wallaby avevano impegnato seriamente il pacchetto azzurro, ''quindi - dice il tecnico piacentino, quarantadue caps in Nazionale - da parte nostra c'è grossa volontà di riscattare quella partita e, più in generale, di riconquistare sul campo, contro due grandissime squadre, quel rispetto che gli avanti italiani si sono conquistati sul campo nelle ultime stagioni e che le nostre prestazioni recenti hanno in parte scalfito''.
Le assenze tra gli avanti, soprattutto in prima linea, non preoccupano: ''Al di là dei risultati, l'ultimo Sei Nazioni è stato il migliore mai disputato da alcuni dei nostri giocatori di mischia. Stiamo allargando il gruppo di avanti nel giro della Nazionale maggiore ed in questo tour potremo vedere giovani interessanti come Favaro e Derbyshire che hanno fatto molto bene con le giovanili e la 'A' e Sbaraglini che è un tallonatore meno dinamico di Ghiraldini o Festuccia ma ha ottime doti di lanciatore e può ritagliarsi il proprio spazio a livello internazionale''.
Sabato, per gli Azzurri, prevede allenamento per reparti in mattinata e palestra nel pomeriggio.
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herrsimo
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
Orlandi con tutto il bene che gli voglio sembra tirarsi la zappa sui piedi. Perche' se nel corso dei tre TM la ns. mischia va sotto di brutto a set pieces e nelle rucks non puo' piu' incolpare le ELV... vedremo...
Sia chiaro che non sto gufando eh
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Alucard
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
hai propio ragione...ma credo che sarà inevitabile...vedremo...herrsimo ha scritto:Orlandi con tutto il bene che gli voglio sembra tirarsi la zappa sui piedi. Perche' se nel corso dei tre TM la ns. mischia va sotto di brutto a set pieces e nelle rucks non puo' piu' incolpare le ELV... vedremo...
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parabellum2
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
Melbourne (Australia) – Dei cinque esordienti selezionati dal Commissario Tecnico Nick Mallett per il tour estivo in Australia e Nuova Zelanda, Craig Gower è senza dubbio quello maggiormente in grado di suscitare l’interesse dei media dell’Emisfero Sud.
Oggi, nella prima giornata di allenamento a Melbourne, il trentunenne trequarti originario di Penrith, nel Nuovo Galles del Sud, è stato al centro delle attenzioni della stampa locale: inevitabile per chi, prima di scegliere la maglia azzurra ed il rugby a quindici giocatori, è stato una star dell’NRL, il campionato di rugby a XIII che, in Australia, conta su un numero di appassionati e praticanti ben superiore a quello del rugby union.
Un campione riconosciuto, capace di conquistare il titolo con i Penrith Panthers nel 2003, di disputare sette volte “State of Origin” – una serie di tre partite tra la selezione dei Maroons Queensland e quella dei New South Wales Blues – e di indossare la maglia dell’Australia XIII, i Kangaroos, in quattordici test-match, uno dei quali con i gradi di capitano.
Dal 2007, passato al rugby a quindici, milita nel Bayonne dove ha ricoperto tanto il ruolo di centro che, recentemente, quello di mediano d’apertura, mettendosi in luce sino a meritare la chiamata di Nick Mallett per il tour estivo che lo vedrà esordire, con ogni probabilità, proprio davanti al pubblico del suo Paese natale quando l’Italia affronterà i Wallabies a Canberra (13 giugno) e Melbourne (20 giugno).
Gower, insieme al capitano dell’Italia Sergio Parisse, ha incontrato la stampa australiana questa mattina all’Holiday Inn on Flinders, quartier generale dell’Italia nello stato di Victoria ed il numero otto dello Stade Francais non ha lesinato elogi al nuovo compagno di Nazionale: “Ho affrontato Craig poche settimane fa, nell’ultima giornata di stagione regolare del Top14, e lui ha avuto una parte importante nella nostra sconfitta. Viene da un 2008/2009 brillante a livello personale, e subito dai primi allenamenti ha sorpreso tutti per la voglia di mettersi a disposizione della squadra, di fornire il proprio contributo. Io, come capitano, ho chiesto a tutti di aiutarlo quanto più possibile, in campo e fuori, per farlo sentire da subito uno di noi”.
“Mio nonno, Emidio Urbani, è di Gubbio e questo mi permette di avere il passaporto italiano e di poter giocare per la Nazionale” ha spiegato Gower. “L’anno scorso ho fatto visita alla parte italiana della mia famiglia, sono orgoglioso delle mie origini e spero di poterle onorare indossando la maglia dell’Italia in questa tournèe”.
“Ringrazio Mallett per avermi dato questa grande opportunità, poter giocare contro Australia e Nuova Zelanda è una grande sfida – ha proseguito il trentunne trequarti italoaustraliano – e, per quanto mi riguarda, spero di poter giocare delle buone partite. Wallabies ed All Blacks sono due grandi squadre, affrontarle ci permetterà di conoscere con precisione il nostro valore e su quali aspetti del nostro gioco dobbiamo migliorare in vista dei Cariparma Test Match di novembre e del prossimo Sei Nazioni”.
“Come giocatore di rugby league – ha detto ancora Gower – ho raggiunto risultati importanti: ho vinto il campionato australiano, sono stato capitano della Nazionale…insomma, credo che fare meglio, fare di più, fosse difficile. Passare al rugby a quindici è stata una sfida, esordire con l’Italia sarà un onore e segnerà un nuovo momento della mia carriera. Ho trentun anni e credo di poter dare ancora molto alla Nazionale”.
Provato nel ruolo di apertura nel corso dell'allenamento di quest’oggi insieme a Kristopher Burton, Gower non ha nascosto le proprie ambizioni per la maglia numero dieci dell’Italia: “E’ un ruolo importante, che ho ricoperto con Bayonne nella seconda parte di stagione con buoni risultati. Se Mallett mi schiererà in quel ruolo, farò di tutto per dimostrare al pubblico italiano di essere all’altezza, di meritare fiducia”.
fonte: www.federugby.it
Volgio veder il video, credo che ci sia meno di una possibilità su un milione che abbia detto "Cariparma Test Match"
Oggi, nella prima giornata di allenamento a Melbourne, il trentunenne trequarti originario di Penrith, nel Nuovo Galles del Sud, è stato al centro delle attenzioni della stampa locale: inevitabile per chi, prima di scegliere la maglia azzurra ed il rugby a quindici giocatori, è stato una star dell’NRL, il campionato di rugby a XIII che, in Australia, conta su un numero di appassionati e praticanti ben superiore a quello del rugby union.
Un campione riconosciuto, capace di conquistare il titolo con i Penrith Panthers nel 2003, di disputare sette volte “State of Origin” – una serie di tre partite tra la selezione dei Maroons Queensland e quella dei New South Wales Blues – e di indossare la maglia dell’Australia XIII, i Kangaroos, in quattordici test-match, uno dei quali con i gradi di capitano.
Dal 2007, passato al rugby a quindici, milita nel Bayonne dove ha ricoperto tanto il ruolo di centro che, recentemente, quello di mediano d’apertura, mettendosi in luce sino a meritare la chiamata di Nick Mallett per il tour estivo che lo vedrà esordire, con ogni probabilità, proprio davanti al pubblico del suo Paese natale quando l’Italia affronterà i Wallabies a Canberra (13 giugno) e Melbourne (20 giugno).
Gower, insieme al capitano dell’Italia Sergio Parisse, ha incontrato la stampa australiana questa mattina all’Holiday Inn on Flinders, quartier generale dell’Italia nello stato di Victoria ed il numero otto dello Stade Francais non ha lesinato elogi al nuovo compagno di Nazionale: “Ho affrontato Craig poche settimane fa, nell’ultima giornata di stagione regolare del Top14, e lui ha avuto una parte importante nella nostra sconfitta. Viene da un 2008/2009 brillante a livello personale, e subito dai primi allenamenti ha sorpreso tutti per la voglia di mettersi a disposizione della squadra, di fornire il proprio contributo. Io, come capitano, ho chiesto a tutti di aiutarlo quanto più possibile, in campo e fuori, per farlo sentire da subito uno di noi”.
“Mio nonno, Emidio Urbani, è di Gubbio e questo mi permette di avere il passaporto italiano e di poter giocare per la Nazionale” ha spiegato Gower. “L’anno scorso ho fatto visita alla parte italiana della mia famiglia, sono orgoglioso delle mie origini e spero di poterle onorare indossando la maglia dell’Italia in questa tournèe”.
“Ringrazio Mallett per avermi dato questa grande opportunità, poter giocare contro Australia e Nuova Zelanda è una grande sfida – ha proseguito il trentunne trequarti italoaustraliano – e, per quanto mi riguarda, spero di poter giocare delle buone partite. Wallabies ed All Blacks sono due grandi squadre, affrontarle ci permetterà di conoscere con precisione il nostro valore e su quali aspetti del nostro gioco dobbiamo migliorare in vista dei Cariparma Test Match di novembre e del prossimo Sei Nazioni”.
“Come giocatore di rugby league – ha detto ancora Gower – ho raggiunto risultati importanti: ho vinto il campionato australiano, sono stato capitano della Nazionale…insomma, credo che fare meglio, fare di più, fosse difficile. Passare al rugby a quindici è stata una sfida, esordire con l’Italia sarà un onore e segnerà un nuovo momento della mia carriera. Ho trentun anni e credo di poter dare ancora molto alla Nazionale”.
Provato nel ruolo di apertura nel corso dell'allenamento di quest’oggi insieme a Kristopher Burton, Gower non ha nascosto le proprie ambizioni per la maglia numero dieci dell’Italia: “E’ un ruolo importante, che ho ricoperto con Bayonne nella seconda parte di stagione con buoni risultati. Se Mallett mi schiererà in quel ruolo, farò di tutto per dimostrare al pubblico italiano di essere all’altezza, di meritare fiducia”.
fonte: www.federugby.it
Volgio veder il video, credo che ci sia meno di una possibilità su un milione che abbia detto "Cariparma Test Match"
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Alucard
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
UNA SETTIMANA AL PRIMO TEST CON L’AUSTRALIA, ZANNI LAVORA A PARTE
Melbourne (Australia) – Una settimana separa la Nazionale Italiana Rugby dal primo dei tre test-match del tour estivo nell’Emisfero Sud: il capitano degli Azzurri Sergio Parisse ed i suoi compagni continuano, a Melbourne, gli allenamenti in vista della partita di sabato prossimo a Canberra contro l’Australia che questa sera, a Sydney, affronta i Barbarians.
Oggi doppio allenamento sul campo per gli uomini del CT Mallett, con lavoro differenziato per reparti in mattinata ed allenamento collettivo nel pomeriggio. Alessandro Zanni, dolorante per una contusione riportata nella seduta di venerdì, si è allenato a parte, seguito dall’osteopata Sante Lugarini, ma le sue condizioni non preoccupano e lo staff medico conta di recuperare il flanker udinese del Cammi Calvisano entro i primi giorni della prossima settimana, in tempo per il test-match di Canberra.
Domani, domenica, giornata interamente dedicata al riposo ed al pieno recupero dalle otto ore di fuso orario. Da lunedì, il ritmo degli allenamenti è destinato ad alzarsi seduta dopo seduta, sino alla definizione della squadra che sabato 13 a Canberra scenderà in campo contro i Wallabies di Robbie Deans.
ASCOLTA IL MEDICO DI SQUADRA ROBERTO POZZONI SULLE CONDIZIONI DI ZANNI: http://www.federugby.it/file/33493.mp3
Melbourne (Australia) – Dell’Italia che, nel giugno del 1994, arrivò ad un passo dal battere i Wallabies in terra australiana, Alessandro Troncon era il mediano di mischia titolare.
Ventun anni ancora da compiere, aveva esordito in azzurro un mese prima a Parma, in Coppa Europa, contro la Spagna: due minuti al posto di Ivan Francescato, poi due test-match da titolare contro Romania e Repubblica Ceca ed una lunga parte di gara contro l’Olanda.
Quanto bastava a convincere George Coste, allora sulla panchina della Nazionale, a convocarlo per il tour australiano di quell’estate: sei partite infrasettimanali e due test-match.
Oggi, Alessandro Troncon è passato dall’altro lato del campo, assistente allenatore dell’Italia guidata da Nick Mallett: “Sono passati quindici anni, ma i ricordi di quel tour rimangono tra i più emozionanti della mia carriera di giocatore. Ero giovane, partii consapevole di essere la riserva di Ivan Francescato”.
Che, però, fu costretto a saltare per infortunio la prima delle partite di avvicinamento al doppio test-match contro l’Australia: il primo giugno, a Darwin, Troncon scese in campo con la maglia numero nove nella vittoria contro la Selezione di Northern Territory e la conservò nelle due sfide di Brisbane e Melbourne contro la Nazionale di casa.
“Partiamo dal match di Brisbane. Una settimana prima di noi, l’Irlanda contro i Wallabies ne aveva presi una cinquantina. Non ricordo esattamente il punteggio, comunque una brutta sconfitta. Prima del calcio d’inizio, credo che tutti avremmo firmato per prenderne meno degli irlandesi. Poi iniziamo a giocare. Giochiamo e giochiamo ed al cinquantasettesimo siamo in vantaggio per 13-17, abbiamo una punizione a nostro favore nella loro area dei ventidue e io, invece di chiedere calcio e dare a Troiani la possibilità di allungare, intuisco che c’è la possibilità di marcare la meta che chiuderebbe i conti. Quindici anni dopo resto convinto di aver fatto la scelta di gioco giusta: solo che finii per fare in avanti, l’Australia segnò con Burke e trasformò con Wallace e andò avanti 20-17. Pareggiammo ancora con Troiani, ma a tre minuti dalla fine un altro piazzato sempre di Wallace chiuse i conti: 23-20 per loro, ancora oggi il miglior risultato mai ottenuto contro una delle tre grandi dell’Emisfero Sud”.
Una settimana più tardi, in quella Melbourne dove gli Azzurri sono in raduno in questi giorni – e dove disputeranno il secondo test match del tour 2009, il 20 giugno prossimo – il punteggio finale vide l’Australia vincere per 20-7 “eppure non ho dubbi che giocammo ancora meglio che a Brisbane. Avevamo capito che il divario tra noi e loro non era così marcato come credevamo prima di partire, nonostante loro fossero i Campioni del Mondo in carica, ma alcune decisioni arbitrali discutibili ci penalizzarono più del dovuto. Ma quel mese in Australia, visto a posteriori, rappresentò un punto di svolta importantissimo per il gruppo. Da lì, saremmo cresciuti sino a raggiungere il successo di Grenoble del 1997 e l’ammissione al Sei Nazioni”.
Ripensando a quell’esperienza, il tecnico trevigiano non può che augurarsi che anche il tour 2009 rappresenti un punto di svolta per la Nazionale:”Penso soprattutto ai giocatori più giovani del gruppo, a quelli che possono essere in una situazione simile a quella in cui mi trovai io nel 1994. Essere qui non deve in alcun modo essere, per loro, una gratificazione o un punto di arrivo. Piuttosto, da queste partite che li attendono, dalla possibilità di sfidare i migliori al mondo, devono partire per sfidare se stessi, per sfruttare le opportunità che verranno loro offerte e, attraverso queste, maturare come giocatori. Questo è lo spirito con cui dovranno sfidare Wallabies e All Blacks”.
Concentrandosi sugli aspetti più tecnici del gioco dei trequarti azzurri e sugli allenamenti specifici, Troncon ha dichiarato: “In questi primi giorni, sia a Roma che a Melbourne, ci siamo dedicati soprattutto al gioco d’attacco, con l’obiettivo di proporre un gioco offensivo semplice, basato sui principi dell’avanzamento e della conservazione. In difesa, contro l’Australia, ci vorrà concentrazione, lucidità, aggressività. Il gioco della squadra di Robbie Deans non è un gioco complesso, ma è un gioco che sicuramente produce risultati. Starà a noi contrastarlo con successo”.
ASCOLTA ALESSANDRO TRONCON: http://www.federugby.it/file/33494.mp3
Melbourne (Australia) – Una settimana separa la Nazionale Italiana Rugby dal primo dei tre test-match del tour estivo nell’Emisfero Sud: il capitano degli Azzurri Sergio Parisse ed i suoi compagni continuano, a Melbourne, gli allenamenti in vista della partita di sabato prossimo a Canberra contro l’Australia che questa sera, a Sydney, affronta i Barbarians.
Oggi doppio allenamento sul campo per gli uomini del CT Mallett, con lavoro differenziato per reparti in mattinata ed allenamento collettivo nel pomeriggio. Alessandro Zanni, dolorante per una contusione riportata nella seduta di venerdì, si è allenato a parte, seguito dall’osteopata Sante Lugarini, ma le sue condizioni non preoccupano e lo staff medico conta di recuperare il flanker udinese del Cammi Calvisano entro i primi giorni della prossima settimana, in tempo per il test-match di Canberra.
Domani, domenica, giornata interamente dedicata al riposo ed al pieno recupero dalle otto ore di fuso orario. Da lunedì, il ritmo degli allenamenti è destinato ad alzarsi seduta dopo seduta, sino alla definizione della squadra che sabato 13 a Canberra scenderà in campo contro i Wallabies di Robbie Deans.
ASCOLTA IL MEDICO DI SQUADRA ROBERTO POZZONI SULLE CONDIZIONI DI ZANNI: http://www.federugby.it/file/33493.mp3
Melbourne (Australia) – Dell’Italia che, nel giugno del 1994, arrivò ad un passo dal battere i Wallabies in terra australiana, Alessandro Troncon era il mediano di mischia titolare.
Ventun anni ancora da compiere, aveva esordito in azzurro un mese prima a Parma, in Coppa Europa, contro la Spagna: due minuti al posto di Ivan Francescato, poi due test-match da titolare contro Romania e Repubblica Ceca ed una lunga parte di gara contro l’Olanda.
Quanto bastava a convincere George Coste, allora sulla panchina della Nazionale, a convocarlo per il tour australiano di quell’estate: sei partite infrasettimanali e due test-match.
Oggi, Alessandro Troncon è passato dall’altro lato del campo, assistente allenatore dell’Italia guidata da Nick Mallett: “Sono passati quindici anni, ma i ricordi di quel tour rimangono tra i più emozionanti della mia carriera di giocatore. Ero giovane, partii consapevole di essere la riserva di Ivan Francescato”.
Che, però, fu costretto a saltare per infortunio la prima delle partite di avvicinamento al doppio test-match contro l’Australia: il primo giugno, a Darwin, Troncon scese in campo con la maglia numero nove nella vittoria contro la Selezione di Northern Territory e la conservò nelle due sfide di Brisbane e Melbourne contro la Nazionale di casa.
“Partiamo dal match di Brisbane. Una settimana prima di noi, l’Irlanda contro i Wallabies ne aveva presi una cinquantina. Non ricordo esattamente il punteggio, comunque una brutta sconfitta. Prima del calcio d’inizio, credo che tutti avremmo firmato per prenderne meno degli irlandesi. Poi iniziamo a giocare. Giochiamo e giochiamo ed al cinquantasettesimo siamo in vantaggio per 13-17, abbiamo una punizione a nostro favore nella loro area dei ventidue e io, invece di chiedere calcio e dare a Troiani la possibilità di allungare, intuisco che c’è la possibilità di marcare la meta che chiuderebbe i conti. Quindici anni dopo resto convinto di aver fatto la scelta di gioco giusta: solo che finii per fare in avanti, l’Australia segnò con Burke e trasformò con Wallace e andò avanti 20-17. Pareggiammo ancora con Troiani, ma a tre minuti dalla fine un altro piazzato sempre di Wallace chiuse i conti: 23-20 per loro, ancora oggi il miglior risultato mai ottenuto contro una delle tre grandi dell’Emisfero Sud”.
Una settimana più tardi, in quella Melbourne dove gli Azzurri sono in raduno in questi giorni – e dove disputeranno il secondo test match del tour 2009, il 20 giugno prossimo – il punteggio finale vide l’Australia vincere per 20-7 “eppure non ho dubbi che giocammo ancora meglio che a Brisbane. Avevamo capito che il divario tra noi e loro non era così marcato come credevamo prima di partire, nonostante loro fossero i Campioni del Mondo in carica, ma alcune decisioni arbitrali discutibili ci penalizzarono più del dovuto. Ma quel mese in Australia, visto a posteriori, rappresentò un punto di svolta importantissimo per il gruppo. Da lì, saremmo cresciuti sino a raggiungere il successo di Grenoble del 1997 e l’ammissione al Sei Nazioni”.
Ripensando a quell’esperienza, il tecnico trevigiano non può che augurarsi che anche il tour 2009 rappresenti un punto di svolta per la Nazionale:”Penso soprattutto ai giocatori più giovani del gruppo, a quelli che possono essere in una situazione simile a quella in cui mi trovai io nel 1994. Essere qui non deve in alcun modo essere, per loro, una gratificazione o un punto di arrivo. Piuttosto, da queste partite che li attendono, dalla possibilità di sfidare i migliori al mondo, devono partire per sfidare se stessi, per sfruttare le opportunità che verranno loro offerte e, attraverso queste, maturare come giocatori. Questo è lo spirito con cui dovranno sfidare Wallabies e All Blacks”.
Concentrandosi sugli aspetti più tecnici del gioco dei trequarti azzurri e sugli allenamenti specifici, Troncon ha dichiarato: “In questi primi giorni, sia a Roma che a Melbourne, ci siamo dedicati soprattutto al gioco d’attacco, con l’obiettivo di proporre un gioco offensivo semplice, basato sui principi dell’avanzamento e della conservazione. In difesa, contro l’Australia, ci vorrà concentrazione, lucidità, aggressività. Il gioco della squadra di Robbie Deans non è un gioco complesso, ma è un gioco che sicuramente produce risultati. Starà a noi contrastarlo con successo”.
ASCOLTA ALESSANDRO TRONCON: http://www.federugby.it/file/33494.mp3
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Alucard
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
Australia-Barbarians 55-7
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LondonScot
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- Iscritto il: 9 ott 2007, 8:40
Re: La Nazionale sbarca in Australia
Credo che con i giocatori che ha, da qui all'anno prossimo, l’Italia sia capace di vincere almeno 3 fra i seguenti test match:
13/06 Australia-Italia
20/06 Australia-Italia
28/10 Italia-Samoa
14/02 Italia-Inghilterra
27/02 Italia-Scozia
13/06 Australia-Italia
20/06 Australia-Italia
28/10 Italia-Samoa
14/02 Italia-Inghilterra
27/02 Italia-Scozia
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Pakeha_70
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
LondonScot ha scritto:Credo che con i giocatori che ha, da qui all'anno prossimo, l’Italia sia capace di vincere almeno 3 fra i seguenti test match:
13/06 Australia-Italia
20/06 Australia-Italia
28/10 Italia-Samoa
14/02 Italia-Inghilterra
27/02 Italia-Scozia
Estremamente ottimista.
Direi che c'è da mettere la firma su 2.
Intanto in un'intervista ai giornali australiani Mallett lamenta il fatto che l'IRB abbia costretto a un tour troppo duro l'italia dicendo che partite contro USA e Canada sarebbero state l'ideale per questa Italia che in 16 partite da lui dirette non ha mai giocato contro avversari di ranking inferiore.
Italy coach Nick Mallett has hit out at the "Tour from Hell" the IRB has forced on his team.
The Azzuri play two tests against the Wallabies and one against New Zealand over the next three weeks.
Mallett insists the tour is ludicrously hard for a team like Italy and he'd be far happier playing against sides of a similar standard.
"It's a hell of a tough tour in anyone's book," Mallett told Sunday News. "Even if I was coaching South Africa and had to play Australia and New Zealand over three consecutive Saturdays, I wouldn't be happy with a tour like that.
"So when you're coaching Italy, it's obviously going to be a huge challenge for the guys. We've got a few new guys and the key will be to keep a really good spirit on the tour.
"From a playing point of view, after the Six Nations, which was very disappointing for us, this is a hell of a hard tour."
Mallett, who coached the Springboks to 17 consecutive wins between 1997 and 1998, says while there's a point in challenging yourself against the best, you can go too far.
He compares the June tests Italy have to those that Wales and Ireland are playing.
"Italy is a young developing rugby nation. We've only had 10 years in the top flight in the Six Nations and we're still battling at that level.
"The Tri-nations is much stronger than the Six Nations and the Super 14 is a fantastic competition which prepares players for top level competition," he said.
"A southern hemisphere tour at the end of the season is really tough for a side like Italy. As a coach this isn't what I'd want to do, but with the Lions tour we're on an IRB schedule we can't change.
"If we had an opportunity this year, like Wales and Ireland, to play USA and Canada, it would have been the perfect tour for Italy. But we're on this schedule and there's nothing we can do about it."
Italy have lost eight tests in a row and have won just twice under Mallett since the last World Cup against Scotland and Argentina last year. Italy are 12th on the IRB rankings and are scheduled to play teams ranked higher than them through to the 2011 World Cup.
"In 16 games in charge we still haven't played a team lower than us in the IRB rankings and between now and the World Cup there won't be a single game against a team seeded below us.
"Rugby should be a mix of playing against teams who are better than you, at the same level and weaker than you.
"But if you're continually playing against sides vastly better than you then it takes a very special kind of team spirit to go out there and keep trying."
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mb
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
ragazzi c'è il diario di marcvo bortolami sul suo sito www.marcobortolami.com
- doublegauss
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
Che gli vuoi dire? Ha tutte le ragioni del mondo.Pakeha_70 ha scritto: Intanto in un'intervista ai giornali australiani Mallett lamenta il fatto che l'IRB abbia costretto a un tour troppo duro l'italia dicendo che partite contro USA e Canada sarebbero state l'ideale per questa Italia che in 16 partite da lui dirette non ha mai giocato contro avversari di ranking inferiore.
Italy coach Nick Mallett has hit out at the "Tour from Hell" the IRB has forced on his team.
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LondonScot
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
Mallet fa lo stesso errore di molte persone nell’emisfero del sud nel sottovalutare il livello del rugby in Europa e questo non è una buona cosa per la nazionale italiana. Le squadre nazionali dei Tri-Nations sono superiori a quelle europei ma (con l’eccezione della Nuova Zelanda), non tanto superiori. I risultati parlano per se – in 6 edizioni dei mondiali, squadre dell’emisfero del nord sono stati campioni una volta e vice-campioni 4 volte. La Nuova Zelanda perde solo una partita su otto e recentemente ha perso solo contro il Sud Africa, l’Australia e la Francia. Perciò si trova in una categoria unica. Ma in ogni periodo ci sono di solito 2 nazionali europei che sono al livello dell’Australia e il Sud Africa. Negli ultimi 5 anni l’Irlanda ha giocato 3 volte contro l’Australia vincendo 1 partita e perdendone 2 e 2 volte contro il Sud Africa, vincendo entrambi partite (percentuale di successo 60%). La Francia invece ha giocato 6 volte contro l’Australia vincendo 2 partite e perdendo 4 e 4 volte contro il Sud Africa, vincendo 2, pareggiando 1 e perdendo 1 (percentuale di successo 45%). E non dimentichiamo che l’Inghilterra ha eliminato l’Australia nei mondiali e la Francia ha mandato a casa gli All Blacks. Per fare un paragone con il calcio, attualmente se le squadre dei Tri-Nations sono come Inter, Juventus e Milan quelle delle 6 Nazioni sono come Fiorentina, Genoa e Roma ecc. Cioè generalmente un po’ meno brave ma capaci di battere chiunque. Detto questo, secondo me (e qui sono d’accordo con Mallet) avrebbe più senso che l’Italia giocasse un tour con 3 squadre tipo Romania, Argentina, e Australia (o Sud Africa).
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EmmePi
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
Mallett dice soltanto: "Se la Nuova Zelanda può giocare contro una squadra di dieci posizioni più indietro di lei nel ranking (l'Italia), perchè non possiamo farlo anche noi? Perchè noi possiamo giocare solo contro squadre di gran lunga più avanti dinoi oppure, se va bene, di una-due posizioni indietro?
Meglio non dialogare con il torinese maleducato che infesta il forum: non potresti mai sapere con quale dei suoi due o tre nick ti offenderà
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
Per chi fosse interessato, su Wikipedia è uscita la versione riveduta e corretta della pagina che illustra la Teoria della Relatività. L'ha redatta il mio droghiere lo scorso giovedì pomeriggio, turno di chiusura del negozio
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Pakeha_70
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
Solo per la precisione la percentuale di successo dell'Irlanda è pari al 37% (3 vittorie su 8).LondonScot ha scritto: Negli ultimi 5 anni l’Irlanda ha giocato 3 volte contro l’Australia vincendo 1 partita e perdendone 2 e 2 volte contro il Sud Africa, vincendo entrambi partite (percentuale di successo 60%).
Se aggiungiamo gli ABs si va a 3 vittorie su 13 (23%)
19 Nov 2005 AI Ireland v Australia 14-30 Dublin
24 Jun 2006 ST Ireland v Australia 15-37 Perth
19 Nov 2006 AI Ireland v Australia 21-6 Dublin
14 Jun 2008 ST Ireland v Australia 12-18 Melbourne
12 Jun 2004 ST Ireland v South Africa 17-31 Bloemfontein
19 Jun 2004 ST Ireland v South Africa 17-26 Cape Town
13 Nov 2004 AI Ireland v South Africa 17-12 Dublin
11 Nov 2006 AI Ireland v South Africa 32-15 Dublin
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LondonScot
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
Hai ragione. Scusami - ho contato male gli anni. Comunque le cose stanno migliorando per l'Irlanda - il 25% di successo contro l'Australia e il 50% di successo contro il SA. Non riescono a battere gli All Black ma questa è un'impresa che nessuno riesce molto spesso.Pakeha_70 ha scritto:Solo per la precisione la percentuale di successo dell'Irlanda è pari al 37% (3 vittorie su 8).LondonScot ha scritto: Negli ultimi 5 anni l’Irlanda ha giocato 3 volte contro l’Australia vincendo 1 partita e perdendone 2 e 2 volte contro il Sud Africa, vincendo entrambi partite (percentuale di successo 60%).
Se aggiungiamo gli ABs si va a 3 vittorie su 13 (23%)
19 Nov 2005 AI Ireland v Australia 14-30 Dublin
24 Jun 2006 ST Ireland v Australia 15-37 Perth
19 Nov 2006 AI Ireland v Australia 21-6 Dublin
14 Jun 2008 ST Ireland v Australia 12-18 Melbourne
12 Jun 2004 ST Ireland v South Africa 17-31 Bloemfontein
19 Jun 2004 ST Ireland v South Africa 17-26 Cape Town
13 Nov 2004 AI Ireland v South Africa 17-12 Dublin
11 Nov 2006 AI Ireland v South Africa 32-15 Dublin
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LondonScot
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Re: La Nazionale sbarca in Australia
Per essere più preciso sulla difficoltà di battere gli All Blacks, in Europa, anche la Francia ci riesce solo 1 volta su 4.
Risultati storici degli All Blacks con le principali squadre nazionali (fino al 23/11/2008):
All Blacks v Sud Africa: 7 3 partite – vinte 42, perse 30, pareggiata 1
All Blacks v Australia: 132 partite – vinte 88, perse 39, pareggiate 5
All Blacks v Francia: 45 partite – vinte 33, perse 11, pareggiate 1
All Blacks v England: 31 partite – vinte 24, perse 6 pareggiate 1
All Blacks v British
and Irish Lions: 35 partite – vinte 27, perse 6, pareggiate 2
All Blacks v Galles: 24 partite – vinte 21, perse 3
Percentuali successo contro gli All Blacks
Sud Africa 42%
Australia 31%
Francia 26%
Inghilterra 21%
British &
Irish Lions 20%
Galles 12%
Risultati storici degli All Blacks con le principali squadre nazionali (fino al 23/11/2008):
All Blacks v Sud Africa: 7 3 partite – vinte 42, perse 30, pareggiata 1
All Blacks v Australia: 132 partite – vinte 88, perse 39, pareggiate 5
All Blacks v Francia: 45 partite – vinte 33, perse 11, pareggiate 1
All Blacks v England: 31 partite – vinte 24, perse 6 pareggiate 1
All Blacks v British
and Irish Lions: 35 partite – vinte 27, perse 6, pareggiate 2
All Blacks v Galles: 24 partite – vinte 21, perse 3
Percentuali successo contro gli All Blacks
Sud Africa 42%
Australia 31%
Francia 26%
Inghilterra 21%
British &
Irish Lions 20%
Galles 12%