Mallet ha studiato l'Italiano :)

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

pierrebi
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Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da pierrebi »

Qui: http://rugby.it/forum/viewtopic.php?f=2 ... 68#p514568

criticavo l'assurdo italiano con cui parlava Mallet e criticavo il fatto che quelle sue interviste, che venivano trasmesse da SportItalia difficilmente potevano essere trasmesse dal TG1 dell 20 perché l'Italiano di Mallet non era paragonabile a quello di una Badante o di un operaio stranieri che lavorano in Italia dallo stesso tempo in cui lavora Mallet ...

Feja addirittura dava una spiegazione etnica al pessimo italiano di Mallet:
Per gli stranieri, soprattutto per gli anglofoni o comunque parlanti di lingue anglo-sassoni è MOLTO difficile imparare l'italiano, che non è una lingua così semplice come può sembrare, anzi! La grammatica italiana è una delle più difficili tra le lingue indoeuropee, per non parlare dei generi delle parole .

Però qualcuno in federazione, o forse lo stesso Mallet, magari ascoltando alla tele le conferenze stampa in Inglese di Capello e Ancellotti, si deve essere accorto che qualche ora allo studio dell'italiano potevano essere dedicate. Se Ancellotti in pochi mesi era ingrado di gestire una conferenza stampa in inglese (fra l'altro penso che sia previsto dai contratti che l'allenatore deve rispondere alle domande in inglese) non era possibile che in due anni Mallet non sapesse spiegare due cose parlando lo stesso italiano della badante Rumena delle nonne dei giocatori di rugby della nazionale!

Sabato sera dalle 17 abbiamo potuto sentire tutti che Mallet aveva imparato a parlare in Italiano! Avrà studiato? Sarà andato al corso di Italaino per stranieri della sua parrocchia? Avranno cambiato il suo insegnante?
Nel post che mi è stato chiuso si diceva che non era questo il problema della nazionale di rugby ... mah! ne siete sicuri ?
jackrussel
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da jackrussel »

quindi?
Oltretutto un corso di italiano sarebbe utile a molti. Ti consiglierei in particolare la lezione dedicata al congiuntivo.
Per democrazia io frequenterò quella sul passato remoto, che utilizzo sempre troppo poco (non sto scherzando, mi rendo conto dei miei limiti) :)
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diddi
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da diddi »

Soltanto a un italiano può sembrare facile una lingua in cui i verbi hanno 7 modi, 8 tempi al solo indicativo, 6 desinenze diverse per le 6 persone, tanto che l'uso del pronome personale ha di norma solamente una funzione enfatica.

Soltanto a un italiano può venire in mente che per un anglofono imparare bene l'italiano, lingua parlata da ca. 70 milioni di persone al mondo, sia uno sforzo utile quanto per un italiano imparare l'inglese, lingua parlata da mezzo miliardo di persone come idioma principale e internazionalmente accettata come veicolo di comunicazione diplomatica o tecnica. Lingua che deve il suo statuto internazionale anche (non solo) al fatto di essere relativamente facile da imparare.

Il fatto che per un anglofono sia difficile imparare l'italiano non ha nulla a che fare con l'etnia, ma con la differenza tra le lingue e le rispettive pronunce. Tra l'altro, per un anglofono che già parla francese, imparare l'italiano deve essere una fatica supplementare, dal momento che è costretto a rimuovere tutti i costrutti simili ma sbagliati (i cosiddetti "falsi amici") imparati a suo tempo.

Con tutto questo, l'italiano di Mallett è migliorato. Complimenti.
Peterino
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pierrebi
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da pierrebi »

diddi ha scritto: Soltanto a un italiano può sembrare facile una lingua in cui i verbi hanno 7 modi, 8 tempi al solo indicativo, 6 desinenze diverse per le 6 persone, tanto che l'uso del pronome personale ha di norma solamente una funzione enfatica.

Soltanto a un italiano può venire in mente che per un anglofono imparare bene l'italiano, lingua parlata da ca. 70 milioni di persone al mondo, sia uno sforzo utile quanto per un italiano imparare l'inglese, lingua parlata da mezzo miliardo di persone come idioma principale e internazionalmente accettata come veicolo di comunicazione diplomatica o tecnica. Lingua che deve il suo statuto internazionale anche (non solo) al fatto di essere relativamente facile da imparare.

Il fatto che per un anglofono sia difficile imparare l'italiano non ha nulla a che fare con l'etnia, ma con la differenza tra le lingue e le rispettive pronunce. Tra l'altro, per un anglofono che già parla francese, imparare l'italiano deve essere una fatica supplementare, dal momento che è costretto a rimuovere tutti i costrutti simili ma sbagliati (i cosiddetti "falsi amici") imparati a suo tempo.

Con tutto questo, l'italiano di Mallett è migliorato. Complimenti.
Penso che una badante che per due lire lavora tutto il giorno e si fa due ore di viaggio in autobus, che si incontra col marito rimasto in patria due settimane all'anno e trova il tempo di andare in parrocchia alla scuola di italiano per stranieri abbia qualche difficoltà in più di un tecnico della nazionale che viene pagato per studiare l'italiano, che può chiedere di avere l'insegnante bionda o mora a seconda dei suoi gusti e che non ha difficoltà a dedicare qualcghe ora al giorno per studiare come si parla "di cose tecniche".
Feja
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da Feja »

Visto che sono stata citata, ci terrei a precisare che la spiegazione che ho dato io non è etnica, ma puramente linguistica. :-]

Per il resto resto sempre dell'idea che sia più importante per un allenatore ottenere dei risultati. Se però parlare un italiano migliore può aiutare Mallett a gestire meglio la squadra, ben venga! :D :D
Ultima modifica di Feja il 10 feb 2010, 17:58, modificato 1 volta in totale.
pierrebi
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da pierrebi »

jackrussel ha scritto:quindi?
visto che il mio topic era stato chiuso dicendo che scrivevo stupidaggini forse non era poi tanto sbagliato isto che mallet si è messo a studiare l'italiano !
jackrussel ha scritto:Ti consiglierei in particolare la lezione dedicata al congiuntivo.
ho riletto con attenzione il mio post e non noto errori nei congiuntivi ... comunque se sei convinto che li avrei dovuti usare diversamente ti sarei grato se me lo segnalassi. Grazie.
pierrebi
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da pierrebi »

Feja ha scritto:Visto che sono stata citata, ci terrei a precisare che la spiegazione che ho dato io non è etnica, ma puramente linguistica. :-]

Per il resto resto sempre dell'idea che sia più importante per un allenatore ottenere dei risultati. Se però parlare un italiano migliore può aiutare Mallett a gestire meglio la squadra, ben venga! :D :D
forse se una federeazione è in grado di dire a Mallet che la badante della mamma del suo presidente parla l'itliano meglio del tecnico della nazionale è in grado anche di dirgli che deve vincere qualche partita, così ogni tanto per sbaglio!
ellis
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da ellis »

diddi ha scritto:Soltanto a un italiano può sembrare facile una lingua in cui i verbi hanno 7 modi, 8 tempi al solo indicativo, 6 desinenze diverse per le 6 persone, tanto che l'uso del pronome personale ha di norma solamente una funzione enfatica.

Soltanto a un italiano può venire in mente che per un anglofono imparare bene l'italiano, lingua parlata da ca. 70 milioni di persone al mondo, sia uno sforzo utile quanto per un italiano imparare l'inglese, lingua parlata da mezzo miliardo di persone come idioma principale e internazionalmente accettata come veicolo di comunicazione diplomatica o tecnica. Lingua che deve il suo statuto internazionale anche (non solo) al fatto di essere relativamente facile da imparare.

Il fatto che per un anglofono sia difficile imparare l'italiano non ha nulla a che fare con l'etnia, ma con la differenza tra le lingue e le rispettive pronunce. Tra l'altro, per un anglofono che già parla francese, imparare l'italiano deve essere una fatica supplementare, dal momento che è costretto a rimuovere tutti i costrutti simili ma sbagliati (i cosiddetti "falsi amici") imparati a suo tempo.

Con tutto questo, l'italiano di Mallett è migliorato. Complimenti.
Diddi, mi sa che hai eluso quello che era il significato pregnante del post di Pierrebi.

Il fatto che lui citi da una parte le badanti rumene e dall'altra Ancelotti come esempi stanno a significare una cosa; che l'italiano può essere più semplice da imparare di quel che si voglia far apparire, dipende dal grado di applicazione; nonostante i 7 tempi dei verbi e le sei diverse "persone"; la comprensione orale per esempio è più facile (così come quella spagnola) perchè le parole, poggiando su vocali finali, creano quel tempo e quello stacco che ne facilitano l'ascolto, a differenza delle lingue anglofone o sassoni, dove la fine in consonanti (nonchè la similarietà tra molte parole) ne rendono più difficile la comprensione.

Ma, oltre a questo, il fatto è che dipende da quanta "fame" hai: le badanti rumene (ma anche albanesi, filippine, cingalesi etc, , altrimenti poi dite che per i rumeni è facile per via della comune provenienza neolatina) sanno che se non imparano l'italiano non trovano (o conservano) il lavoro.
E, badate bene, non è una questione solo sociale: la "fame" non è solo reale; è smania, applicazione, voglia e anche necessità: Ancelotti alla prima intervista non sembrava certo Robert Dennis Harris però ha fatto enormi progressi già nei primi due mesi !!!
E se le società sportive inglesi, quando ingaggiano un allenatore straniero, la conoscenza della lingua la mettono tra le clausole contrattuali (nonostante il mezzo miliardo etc. etc.), perchè non lo fa anche la FIR ?????????'
pierrebi
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da pierrebi »

diddi ha scritto: Tra l'altro, per un anglofono che già parla francese, imparare l'italiano deve essere una fatica supplementare
visto che lo paga la federazione italiana e non quella francese lo sforzo lo fa chi lo paga!
pierrebi
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da pierrebi »

ellis ha scritto:
diddi ha scritto:Soltanto a un italiano può sembrare facile una lingua in cui i verbi hanno 7 modi, 8 tempi al solo indicativo, 6 desinenze diverse per le 6 persone, tanto che l'uso del pronome personale ha di norma solamente una funzione enfatica.

Soltanto a un italiano può venire in mente che per un anglofono imparare bene l'italiano, lingua parlata da ca. 70 milioni di persone al mondo, sia uno sforzo utile quanto per un italiano imparare l'inglese, lingua parlata da mezzo miliardo di persone come idioma principale e internazionalmente accettata come veicolo di comunicazione diplomatica o tecnica. Lingua che deve il suo statuto internazionale anche (non solo) al fatto di essere relativamente facile da imparare.

Il fatto che per un anglofono sia difficile imparare l'italiano non ha nulla a che fare con l'etnia, ma con la differenza tra le lingue e le rispettive pronunce. Tra l'altro, per un anglofono che già parla francese, imparare l'italiano deve essere una fatica supplementare, dal momento che è costretto a rimuovere tutti i costrutti simili ma sbagliati (i cosiddetti "falsi amici") imparati a suo tempo.

Con tutto questo, l'italiano di Mallett è migliorato. Complimenti.
Diddi, mi sa che hai eluso quello che era il significato pregnante del post di Pierrebi.

Il fatto che lui citi da una parte le badanti rumene e dall'altra Ancelotti come esempi stanno a significare una cosa; che l'italiano può essere più semplice da imparare di quel che si voglia far apparire, dipende dal grado di applicazione; nonostante i 7 tempi dei verbi e le sei diverse "persone"; la comprensione orale per esempio è più facile (così come quella spagnola) perchè le parole, poggiando su vocali finali, creano quel tempo e quello stacco che ne facilitano l'ascolto, a differenza delle lingue anglofone o sassoni, dove la fine in consonanti (nonchè la similarietà tra molte parole) ne rendono più difficile la comprensione.

Ma, oltre a questo, il fatto è che dipende da quanta "fame" hai: le badanti rumene (ma anche albanesi, filippine, cingalesi etc, , altrimenti poi dite che per i rumeni è facile per via della comune provenienza neolatina) sanno che se non imparano l'italiano non trovano (o conservano) il lavoro.
E, badate bene, non è una questione solo sociale: la "fame" non è solo reale; è smania, applicazione, voglia e anche necessità: Ancelotti alla prima intervista non sembrava certo Robert Dennis Harris però ha fatto enormi progressi già nei primi due mesi !!!
E se le società sportive inglesi, quando ingaggiano un allenatore straniero, la conoscenza della lingua la mettono tra le clausole contrattuali (nonostante il mezzo miliardo etc. etc.), perchè non lo fa anche la FIR ?????????'
non penso sia solo questione di fame ma anche di professionalità! Se voglio lavorare con la parola, e un allenatore come una badante deve usare anche la parole, imparo la lingua di chi mi da il lavoro!
Feja
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da Feja »

ellis ha scritto:E se le società sportive inglesi, quando ingaggiano un allenatore straniero, la conoscenza della lingua la mettono tra le clausole contrattuali (nonostante il mezzo miliardo etc. etc.), perchè non lo fa anche la FIR ?????????'
Posso rispoderti con una provocazione!? (con il sorriso sulle labbra, sia chiaro)
In Gran Bretagna non sanno le lingue straniere perché non le studiano, tanto già sanno l'inglese e possono parlare con mezzo mondo.
Ergo, non ci sono interpreti sufficienti per gli allenatori. :-] :-] :-]
ellis
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Iscritto il: 19 feb 2006, 0:00

Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da ellis »

pierrebi ha scritto:
ellis ha scritto:
diddi ha scritto:Soltanto a un italiano può sembrare facile una lingua in cui i verbi hanno 7 modi, 8 tempi al solo indicativo, 6 desinenze diverse per le 6 persone, tanto che l'uso del pronome personale ha di norma solamente una funzione enfatica.

Soltanto a un italiano può venire in mente che per un anglofono imparare bene l'italiano, lingua parlata da ca. 70 milioni di persone al mondo, sia uno sforzo utile quanto per un italiano imparare l'inglese, lingua parlata da mezzo miliardo di persone come idioma principale e internazionalmente accettata come veicolo di comunicazione diplomatica o tecnica. Lingua che deve il suo statuto internazionale anche (non solo) al fatto di essere relativamente facile da imparare.

Il fatto che per un anglofono sia difficile imparare l'italiano non ha nulla a che fare con l'etnia, ma con la differenza tra le lingue e le rispettive pronunce. Tra l'altro, per un anglofono che già parla francese, imparare l'italiano deve essere una fatica supplementare, dal momento che è costretto a rimuovere tutti i costrutti simili ma sbagliati (i cosiddetti "falsi amici") imparati a suo tempo.

Con tutto questo, l'italiano di Mallett è migliorato. Complimenti.
Diddi, mi sa che hai eluso quello che era il significato pregnante del post di Pierrebi.

Il fatto che lui citi da una parte le badanti rumene e dall'altra Ancelotti come esempi stanno a significare una cosa; che l'italiano può essere più semplice da imparare di quel che si voglia far apparire, dipende dal grado di applicazione; nonostante i 7 tempi dei verbi e le sei diverse "persone"; la comprensione orale per esempio è più facile (così come quella spagnola) perchè le parole, poggiando su vocali finali, creano quel tempo e quello stacco che ne facilitano l'ascolto, a differenza delle lingue anglofone o sassoni, dove la fine in consonanti (nonchè la similarietà tra molte parole) ne rendono più difficile la comprensione.

Ma, oltre a questo, il fatto è che dipende da quanta "fame" hai: le badanti rumene (ma anche albanesi, filippine, cingalesi etc, , altrimenti poi dite che per i rumeni è facile per via della comune provenienza neolatina) sanno che se non imparano l'italiano non trovano (o conservano) il lavoro.
E, badate bene, non è una questione solo sociale: la "fame" non è solo reale; è smania, applicazione, voglia e anche necessità: Ancelotti alla prima intervista non sembrava certo Robert Dennis Harris però ha fatto enormi progressi già nei primi due mesi !!!
E se le società sportive inglesi, quando ingaggiano un allenatore straniero, la conoscenza della lingua la mettono tra le clausole contrattuali (nonostante il mezzo miliardo etc. etc.), perchè non lo fa anche la FIR ?????????'
non penso sia solo questione di fame ma anche di professionalità! Se voglio lavorare con la parola, e un allenatore come una badante deve usare anche la parole, imparo la lingua di chi mi da il lavoro!
Pierrebi,
avevo dato alla parola fame un'accezione più generale, direi "maslowiana".
Se hai bisogni impellenti di mangiare, l'itliano lo impari per mangiare.
Se hai "necessità" di eccellere in un lavoro già strapagato, l'italiano lo impari per professionalità.
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diddi
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da diddi »

Che interesse ha Mallett a parlare l'italiano?
Tanto di qui a due anni è difficile che rimanga in Italia. Tanto i suoi giocatori normalmente parlano o inglese o francese, lingue che lui conosce (pierrebi, Mallett sa già il francese perché ha allenato in Francia).
L'unico motivo, quindi, sono i tifosi. Per la disposizione che questi mostrano nei suoi confronti, ha fatto anche troppo.
Peterino
Chi sa fa, chi non sa insegna a fare
Lollorugger
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Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da Lollorugger »

diddi ha scritto:Che interesse ha Mallett a parlare l'italiano?
Tanto di qui a due anni è difficile che rimanga in Italia. Tanto i suoi giocatori normalmente parlano o inglese o francese, lingue che lui conosce (pierrebi, Mallett sa già il francese perché ha allenato in Francia).
L'unico motivo, quindi, sono i tifosi. Per la disposizione che questi mostrano nei suoi confronti, ha fatto anche troppo.
Non capisco sinceramente il problema. Mi sembra anche che tutto sommato abbia imparato abbastanza in fretta, rispetto a Scumacher (vabbè che lui era un caso cronico) che dopo 13 anni passati in Italia fa ancora fatica a dire : "spero vincere"...

Sarebbe meglio che imparasse a far vincere questa squadra piuttosto che l'italiano...
AINDA
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Iscritto il: 20 giu 2009, 14:51
Località: MISCHIA

Re: Mallet ha studiato l'Italiano :)

Messaggio da AINDA »

pierrebi ha scritto:
Penso che una badante che per due lire lavora tutto il giorno e si fa due ore di viaggio in autobus, che si incontra col marito rimasto in patria due settimane all'anno e trova il tempo di andare in parrocchia alla scuola di italiano per stranieri abbia qualche difficoltà in più di un tecnico della nazionale che viene pagato per studiare l'italiano, che può chiedere di avere l'insegnante bionda o mora a seconda dei suoi gusti e che non ha difficoltà a dedicare qualcghe ora al giorno per studiare come si parla "di cose tecniche".

straquoto in più anche lautamente pagato.....è il suo lavoro ed un'attenzione alla comunicazione sarebbe segno di rispetto per i tifosi di rugby italiani
mi rendo conto che in squadra l'italiano non serve a molto......sarebbe meglio l'esperanto
AINDA
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"La rivoluzione è un atto di violenza" Sergio Parisse
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