Il Re della tempestività.
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bogi
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Il Re della tempestività.
1999: disastro istituzionale in Sud Africa, la Nazionale italiana pochi mesi prima dei mondiali piomba nel caos e Georges Coste, l’allenatore che l’ha portata al 6 nazioni rassegna le dimissioni dopo il tour più disastroso della storia.
Nessuno tra dirigenti e giocatori fa nulla per trattenerlo, anzi.
Risultato, peggior coppa del mondo di sempre per gli azzurri.
2003: match pre-mondiali; dopo le sconfitte pesanti con Irlanda e Scozia, la nazionale piomba nel caos e Il presidente Dondi arriva a un niente dal sostituire a un mese dalla coppa del mondo John Kirwan.
Si salva perché la squadra è compatta dalla sua parte e le 1500 persone circa che Dondi contatta per trovare un sostituto lo sconsigliano vivamente dal proseguire nell’azione, anche alla luce dei risultati del 1999.
Mondiale buono con una squadra basata su un buon gruppo di giovani che ancor oggi formano l’asse portante della nazionale. Le speranze di qualificazione gravemente compromesse dal calendario suicida architettato dagli organizzatori che propongono le partite con Canada e Galles a distanza di 3 giorni l’una dall’altra. La partita decisiva con il Riposatissimo Galles inizia bene ma finisce con gli azzurri sulle ginocchia Emblematica la serie di mischie arretranti dell’ultimo quarto d’ora.
2007: Berbizier annuncia prima dei mondiali che lascerà la panchina italiana alla fine degli stessi. La nazionale aveva iniziato a piombare nel caos già dai test match di novembre 2006 con gli episodi di Fontanafredda . Mondiale buono come risultati (qualificazione mancata per un piazzato con la Scozia) pessima per il gioco ed il clima della squadra (Asfaltata con AB e gesto incomprensibile durante l’Haka, Bortolami costretto a portare il collare per giustificare l’esclusione, vittoria risicata con Romania e niente bonus mete con un volonteroso Portogallo)
2010: Nick Mallet, controverso Ct (per me autore di un lavoro di consolidamento ottimo) viene di fatto già sfiduciato per il dopo mondiali 2011 con tanto di nomi dei sostituti che girano allegramente.
E’ stato salvato quando i risultati erano contro di lui, adesso che deve essere preparata la coppa del mondo ambiente e giornalisti lo attaccano duramente.
Ad oggi ha la squadra dalla sua parte.
Scusate la scarsa sintesi ma mi premeva evidenziare il fattore comune che caratterizza questi 12 anni: l’assenza totale di un progetto da portare avanti difendendo la scelte effettuate e tirando le somme dei risultati (leggasi : dimissioni in caso di fallimento non solo degli allenatori ma anche dei dirigenti).
Al contrario una ostentata politica dei tentativi caratterizzata sistematicamente dall’abbandonare a se stesso il responsabile tecnico il prossimità dell’appuntamento per il quale in teoria si lavora da 4 anni, e conseguente SCARICO TOTALE DELLE RESPONSABILITA’ sullo stesso.
Piccola nota: i primi contatti per l’ingresso italiano in Celtic League (o Magners o vattelappesca) sono frutto di una iniziativa semiclandestina di John Kirwan che cercava un modo per innalzare il livello dell’impegno agonistico degli atleti italiani di punta.
Lo stesso risultato ha iniziato comunque ad ottenerlo caldeggiando l’emigrazione all’estero di parecchi giocatori . Aveva anche ideato un programma di stages estivi in nuova zelanda per i più promettenti che non ebbe alcun seguito.
Con questo cosa voglio dire ?
Non lo so, ma i fatti mi ….cosano !
Ah si, chi ha condotto dal ponte di comando la Fir in tutti questi anni ?
Forse non è vero che senza di lui ci sarebbe il nulla, forse qualunque dirigente avrebbe fatto un pochino meglio, forse non è vero che il Rugby italiano gli deve per forza e comunque essere grato, forse abbiamo perso tanti anni per nulla sprecando occasioni su occasioni, forse l’obiettivo primario non era era il bene del movimento ma l’autoconservazione perpetua, era più importante garantire l’esistenza della Fir con l’attuale assetto piuttosto che cercare strade efficaci ma rischiose (per la poltroncina).
Sono solo spunti di riflessione per perderci un po di tempo .
Nessuno tra dirigenti e giocatori fa nulla per trattenerlo, anzi.
Risultato, peggior coppa del mondo di sempre per gli azzurri.
2003: match pre-mondiali; dopo le sconfitte pesanti con Irlanda e Scozia, la nazionale piomba nel caos e Il presidente Dondi arriva a un niente dal sostituire a un mese dalla coppa del mondo John Kirwan.
Si salva perché la squadra è compatta dalla sua parte e le 1500 persone circa che Dondi contatta per trovare un sostituto lo sconsigliano vivamente dal proseguire nell’azione, anche alla luce dei risultati del 1999.
Mondiale buono con una squadra basata su un buon gruppo di giovani che ancor oggi formano l’asse portante della nazionale. Le speranze di qualificazione gravemente compromesse dal calendario suicida architettato dagli organizzatori che propongono le partite con Canada e Galles a distanza di 3 giorni l’una dall’altra. La partita decisiva con il Riposatissimo Galles inizia bene ma finisce con gli azzurri sulle ginocchia Emblematica la serie di mischie arretranti dell’ultimo quarto d’ora.
2007: Berbizier annuncia prima dei mondiali che lascerà la panchina italiana alla fine degli stessi. La nazionale aveva iniziato a piombare nel caos già dai test match di novembre 2006 con gli episodi di Fontanafredda . Mondiale buono come risultati (qualificazione mancata per un piazzato con la Scozia) pessima per il gioco ed il clima della squadra (Asfaltata con AB e gesto incomprensibile durante l’Haka, Bortolami costretto a portare il collare per giustificare l’esclusione, vittoria risicata con Romania e niente bonus mete con un volonteroso Portogallo)
2010: Nick Mallet, controverso Ct (per me autore di un lavoro di consolidamento ottimo) viene di fatto già sfiduciato per il dopo mondiali 2011 con tanto di nomi dei sostituti che girano allegramente.
E’ stato salvato quando i risultati erano contro di lui, adesso che deve essere preparata la coppa del mondo ambiente e giornalisti lo attaccano duramente.
Ad oggi ha la squadra dalla sua parte.
Scusate la scarsa sintesi ma mi premeva evidenziare il fattore comune che caratterizza questi 12 anni: l’assenza totale di un progetto da portare avanti difendendo la scelte effettuate e tirando le somme dei risultati (leggasi : dimissioni in caso di fallimento non solo degli allenatori ma anche dei dirigenti).
Al contrario una ostentata politica dei tentativi caratterizzata sistematicamente dall’abbandonare a se stesso il responsabile tecnico il prossimità dell’appuntamento per il quale in teoria si lavora da 4 anni, e conseguente SCARICO TOTALE DELLE RESPONSABILITA’ sullo stesso.
Piccola nota: i primi contatti per l’ingresso italiano in Celtic League (o Magners o vattelappesca) sono frutto di una iniziativa semiclandestina di John Kirwan che cercava un modo per innalzare il livello dell’impegno agonistico degli atleti italiani di punta.
Lo stesso risultato ha iniziato comunque ad ottenerlo caldeggiando l’emigrazione all’estero di parecchi giocatori . Aveva anche ideato un programma di stages estivi in nuova zelanda per i più promettenti che non ebbe alcun seguito.
Con questo cosa voglio dire ?
Non lo so, ma i fatti mi ….cosano !
Ah si, chi ha condotto dal ponte di comando la Fir in tutti questi anni ?
Forse non è vero che senza di lui ci sarebbe il nulla, forse qualunque dirigente avrebbe fatto un pochino meglio, forse non è vero che il Rugby italiano gli deve per forza e comunque essere grato, forse abbiamo perso tanti anni per nulla sprecando occasioni su occasioni, forse l’obiettivo primario non era era il bene del movimento ma l’autoconservazione perpetua, era più importante garantire l’esistenza della Fir con l’attuale assetto piuttosto che cercare strade efficaci ma rischiose (per la poltroncina).
Sono solo spunti di riflessione per perderci un po di tempo .
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Satiro
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Re: Il Re della tempestività.
un riassunto perfetto della situazione italiana...la pensassero tutti così...o almeno buona parte l'italrugby(ma pure l'italia) sarebbe un posto migliore
veramente condivido tutto
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"gli uomini si dividono in due categorie...quelli con la pistola carica e quelli che scavano....TU SCAVI"
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Laporte
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Serve Gigi Riva
Costes, Johnstone, BBZ, Kirwan
Tre storie diverse ma comuni: il clima dello spagliato dilaniato a Durban, a Fontanafreddan e St Etienne, ad Asti
Soldi e capitano, storie correlate
Costes annuncio di andarsene dopo i mondiali ben prima del tour. Il 1998 era stato difficile: si dice che qualche giocatore non avesse digerito il non riconsocimento del cap (e relativa pecunia) per tre match di qualificazione, e nel secondo di essi , con la georgia, si assistette ad un primo tempo strano.... E anch eocn la modesta Croazia, fu un po troppo thrilling....
Poi ci fu la scazzotata di Piacenza per beghe tra due ex compagni di squadra . Ruggini che durarno anche nell'Era mascilletti (chiedere ai gemelli che si tirarono fuori)
Quindi i crolli nei secondi tempi nei match del 1999 e l'idnsponenza di alcuni senatori per il tentativo di inserire nuovi giocatori (bergamauro, pini, ecc.)
Coste fu poi giubilato dai suo stessi pretoriani, assenti o presenti in sudafrica.
Ricordiamoci di Mascioletti, solo per la lettera dei giocatori che minacciarono lo sciopero per i premi di partecipazione ai mondiali. Money.
Poi Johnstone: Prima cosa, si cautelò degradando il capitano del disastroso '99, poi cacciò il nuovo per intransigenza: era reo di voler giocare le finali del campionato francese.
Quindi il disastro annunciato del match contro il Canada che portò a furor di popolo al ritorno (ma senza gradi) del capitano .
Il cui fido amico tornerà solo l'anno dopo, dopo aver preso ben precisi accordi di sponsorizzazione
Segui il calvario del 2001 in cui Dondi stipulò il compromesso del 2001 (Kirwan vice) e la giubilazione del 2002.
Kirwan mise in campo tanti giovani e si prese il lusso di giubilare alla fine il solito senatore pretenzioso. Aveva inserito molto giovani, un nuovo capitano e questi lo protessero. E fu un bene. Pagò solo il Ramiro. Anello debole della catena.
Con BBZ per un anno andò bene, poi a Fontanafredda fu messa in scena lo sfiduciamento del capitano con il primo tempo vergognoso col Canada e l'intervallo turbolento. Almeno così qualcuno racconta tra le righe. E BBZ capì che finuito il valoro doveva cambiare aria.
Ai mondiali, la farsa del collarino (come è stata chiamata) .
(la storia dell'Haka è solo folkore, ci avrebbero asfaltati comuqnue, ricordate i primi minuti del match del 2004 contr gli AB's ?)
Insomma storie di capitani, ma non solo. Di dualismi tra capitani ufficiali e "Alpha dog", di capitani ed allenatori.
Forse il ruolo di capitano nell'era del professionismo andrebbe rivista. Uan volta era i leader , il vero coach. Adesso deve fare, almeno in Italia, il sindacalista che deve trattare sui premi.
Ecco forse sarebbe opportuno per il bene del gioco di squadra che l'"agente" dei giosatori fosse al di fuori di questa mischia
Nel calcio questa funzione era svolta da un dirigente gradito ai giocatori e alla dirigenza (Gigi Riva)
Forse erve un Gigi Riva, insomam un professionismo vero....
Tre storie diverse ma comuni: il clima dello spagliato dilaniato a Durban, a Fontanafreddan e St Etienne, ad Asti
Soldi e capitano, storie correlate
Costes annuncio di andarsene dopo i mondiali ben prima del tour. Il 1998 era stato difficile: si dice che qualche giocatore non avesse digerito il non riconsocimento del cap (e relativa pecunia) per tre match di qualificazione, e nel secondo di essi , con la georgia, si assistette ad un primo tempo strano.... E anch eocn la modesta Croazia, fu un po troppo thrilling....
Poi ci fu la scazzotata di Piacenza per beghe tra due ex compagni di squadra . Ruggini che durarno anche nell'Era mascilletti (chiedere ai gemelli che si tirarono fuori)
Quindi i crolli nei secondi tempi nei match del 1999 e l'idnsponenza di alcuni senatori per il tentativo di inserire nuovi giocatori (bergamauro, pini, ecc.)
Coste fu poi giubilato dai suo stessi pretoriani, assenti o presenti in sudafrica.
Ricordiamoci di Mascioletti, solo per la lettera dei giocatori che minacciarono lo sciopero per i premi di partecipazione ai mondiali. Money.
Poi Johnstone: Prima cosa, si cautelò degradando il capitano del disastroso '99, poi cacciò il nuovo per intransigenza: era reo di voler giocare le finali del campionato francese.
Quindi il disastro annunciato del match contro il Canada che portò a furor di popolo al ritorno (ma senza gradi) del capitano .
Il cui fido amico tornerà solo l'anno dopo, dopo aver preso ben precisi accordi di sponsorizzazione
Segui il calvario del 2001 in cui Dondi stipulò il compromesso del 2001 (Kirwan vice) e la giubilazione del 2002.
Kirwan mise in campo tanti giovani e si prese il lusso di giubilare alla fine il solito senatore pretenzioso. Aveva inserito molto giovani, un nuovo capitano e questi lo protessero. E fu un bene. Pagò solo il Ramiro. Anello debole della catena.
Con BBZ per un anno andò bene, poi a Fontanafredda fu messa in scena lo sfiduciamento del capitano con il primo tempo vergognoso col Canada e l'intervallo turbolento. Almeno così qualcuno racconta tra le righe. E BBZ capì che finuito il valoro doveva cambiare aria.
Ai mondiali, la farsa del collarino (come è stata chiamata) .
(la storia dell'Haka è solo folkore, ci avrebbero asfaltati comuqnue, ricordate i primi minuti del match del 2004 contr gli AB's ?)
Insomma storie di capitani, ma non solo. Di dualismi tra capitani ufficiali e "Alpha dog", di capitani ed allenatori.
Forse il ruolo di capitano nell'era del professionismo andrebbe rivista. Uan volta era i leader , il vero coach. Adesso deve fare, almeno in Italia, il sindacalista che deve trattare sui premi.
Ecco forse sarebbe opportuno per il bene del gioco di squadra che l'"agente" dei giosatori fosse al di fuori di questa mischia
Nel calcio questa funzione era svolta da un dirigente gradito ai giocatori e alla dirigenza (Gigi Riva)
Forse erve un Gigi Riva, insomam un professionismo vero....
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Alucard
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Re: Il Re della tempestività.
come ho scritto nell'altro topic, ma forse è meglio qui:
si vocifera Jacques Brunel (tecnico del Perpignan) come allenatore, con Serge Milhas (tecnico de La Rochelle e per quel che si dice legato a Brunel) ed un allenatore italiano a chiudere lo staff della nazionale.
qui l'articolo: http://rugby1823.blogosfere.it/2010/12/ ... runel.html
si vocifera Jacques Brunel (tecnico del Perpignan) come allenatore, con Serge Milhas (tecnico de La Rochelle e per quel che si dice legato a Brunel) ed un allenatore italiano a chiudere lo staff della nazionale.
qui l'articolo: http://rugby1823.blogosfere.it/2010/12/ ... runel.html
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bogi
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Re: Il Re della tempestività.
Proprio in seguito a questa notizia ho buttato giù quelle due righe.Alucard ha scritto:come ho scritto nell'altro topic, ma forse è meglio qui:
si vocifera Jacques Brunel (tecnico del Perpignan) come allenatore, con Serge Milhas (tecnico de La Rochelle e per quel che si dice legato a Brunel) ed un allenatore italiano a chiudere lo staff della nazionale.
qui l'articolo: http://rugby1823.blogosfere.it/2010/12/ ... runel.html
A mio modo di vedere siamo ai limiti della fantascienza, non per Brunel che è un signor tecnico, ma per il reiterare questo
modo di operare nel tempo da parte della federazione.
Sebra sempre che procedano alla cieca e sbattano in continuazione contro il vetro, come le mosche .
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Satiro
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Re: Il Re della tempestività.
classico lavoro da politicante...io ho fatto di tutto...guarda chi ho chiamato....poi se lui non è buono che colpa ne ho io???bogi ha scritto:Proprio in seguito a questa notizia ho buttato giù quelle due righe.Alucard ha scritto:come ho scritto nell'altro topic, ma forse è meglio qui:
si vocifera Jacques Brunel (tecnico del Perpignan) come allenatore, con Serge Milhas (tecnico de La Rochelle e per quel che si dice legato a Brunel) ed un allenatore italiano a chiudere lo staff della nazionale.
qui l'articolo: http://rugby1823.blogosfere.it/2010/12/ ... runel.html
A mio modo di vedere siamo ai limiti della fantascienza, non per Brunel che è un signor tecnico, ma per il reiterare questo
modo di operare nel tempo da parte della federazione.
Sebra sempre che procedano alla cieca e sbattano in continuazione contro il vetro, come le mosche .
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HomoCentvmcellaensis
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Re: Il Re della tempestività.
non metto il "quote" solo per ragioni di spazio ma concordo in pieno
?12 Mar 2011 (22-21) - Allons enfants de l'ITALIE, le jour de gloire est arrivé !
?3 Feb 2013 (23-18) - Le XV de France coule encore à Rome ! (le Figaro) - Aridaje !!!
"La Scozia è come una grande orchestra, nella quale ogni tanto spunta una motosega" - Vittorio Munari
©Nambereit : "...il NordEst tira la carretta, i Lumbard dirigono ed il Romano bello, profumato e riposato va a segnare"
"Quanno se scherza, bisogna esse seri" - il Marchese Del Grillo
?3 Feb 2013 (23-18) - Le XV de France coule encore à Rome ! (le Figaro) - Aridaje !!!
"La Scozia è come una grande orchestra, nella quale ogni tanto spunta una motosega" - Vittorio Munari
©Nambereit : "...il NordEst tira la carretta, i Lumbard dirigono ed il Romano bello, profumato e riposato va a segnare"
"Quanno se scherza, bisogna esse seri" - il Marchese Del Grillo
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quellodalavoro
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- Iscritto il: 20 lug 2005, 0:00
Re: Il Re della tempestività.
... ma visto che ormai s'è letto più volte di questi episodi sarebbe interessante rileggere sto post con i nomi dei "protagonisti"Laporte ha scritto:Costes, Johnstone, BBZ, Kirwan
.................
Forse erve un Gigi Riva, insomam un professionismo vero....
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luqa
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- Iscritto il: 26 lug 2006, 12:54
Re: Il Re della tempestività.
Beh. Alcuni nomi sono chiarissimi.
E sulla cresta dell'onda tuttora, o in emittenza o in docenza.
Peraltro, forse, sulla opportunità di un "Riva" Lacroste non ha torto.
E sulla cresta dell'onda tuttora, o in emittenza o in docenza.
Peraltro, forse, sulla opportunità di un "Riva" Lacroste non ha torto.
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Leinsterugby
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- Iscritto il: 25 nov 2008, 12:33
- Località: treviso
Re: Il Re della tempestività.
troppo spesso nello sport di squadra professionistico si accusano gli allenatori, bisogna ricordare sempre che anche i giocatori hanno le loro colpe.
Il nostro "Riva" poteva essere Carletto Checchinato però anche lui era invischiato profondamente in questi giochi di potere.
Forse la nuova guida tecnica, alla luce dell'impossibilità di cambiare i vertici federali, dovrebbe ripartire giubilando gli ultimi "senatori" rimasti
Il nostro "Riva" poteva essere Carletto Checchinato però anche lui era invischiato profondamente in questi giochi di potere.
Forse la nuova guida tecnica, alla luce dell'impossibilità di cambiare i vertici federali, dovrebbe ripartire giubilando gli ultimi "senatori" rimasti
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Satiro
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- Iscritto il: 1 nov 2006, 18:54
- Località: Roma
Re: Il Re della tempestività.
anche perchè sono i giocatori a scendere in campo...io spero che questa nuova guida rimanga vecchia...altrimenti si dovrebbe ricominciare tutto da zeroLeinsterugby ha scritto:troppo spesso nello sport di squadra professionistico si accusano gli allenatori, bisogna ricordare sempre che anche i giocatori hanno le loro colpe.
Il nostro "Riva" poteva essere Carletto Checchinato però anche lui era invischiato profondamente in questi giochi di potere.
Forse la nuova guida tecnica, alla luce dell'impossibilità di cambiare i vertici federali, dovrebbe ripartire giubilando gli ultimi "senatori" rimasti
"gli uomini si dividono in due categorie...quelli con la pistola carica e quelli che scavano....TU SCAVI"
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quellodalavoro
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- Iscritto il: 20 lug 2005, 0:00
Re: Il Re della tempestività.
Beh, saranno anche chiarissimi ma per me un po' l'età e la memoria che se ne va, un po' il tempo (leggi pigrizia) mi impedisce di andare a vedere chi era capitano in una certa partita poi spostato etc.. o chi ha messo le mani addosso a chi..luqa ha scritto:Beh. Alcuni nomi sono chiarissimi.
E sulla cresta dell'onda tuttora, o in emittenza o in docenza.
Peraltro, forse, sulla opportunità di un "Riva" Lacroste non ha torto.
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NeilBeck85
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- Iscritto il: 30 ago 2008, 22:46
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Re: Il Re della tempestività.
Quoto un concetto a mio modo di vedere fondamentale:
Le scelte più o meno discutibili dei vari staff susseguitesi negli anni sono figlie delle direttive impartite loro dalla fir e dal contesto federale del momento,frutto delle scelte della fir stessa ,e i vertici della federazione sono sempre gli stessi..dal 99.
Ergo:ringrazio il Sig Dondi e chi per lui per averci portato al 6nazioni..ma credo che sia il momento che vadano a casa.
Le scelte più o meno discutibili dei vari staff susseguitesi negli anni sono figlie delle direttive impartite loro dalla fir e dal contesto federale del momento,frutto delle scelte della fir stessa ,e i vertici della federazione sono sempre gli stessi..dal 99.
Ergo:ringrazio il Sig Dondi e chi per lui per averci portato al 6nazioni..ma credo che sia il momento che vadano a casa.
"Cantare l'inno non è solo folclore,cè gente che è morta cantando la marsigliese..oggi venderemo cara la pelle!"
"Io metto la faccia dove gli altri non metteno neanche i piedi"
- Jean Pierre Rives -
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Laporte
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- Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01
Re: Il Re della tempestività.
non sono importanti i nomi. Ma il concetto: alla fine l'ambiente dello sogliatoio si guasta sempre. Da dodici anni a questa parte..quellodalavoro ha scritto:Beh, saranno anche chiarissimi ma per me un po' l'età e la memoria che se ne va, un po' il tempo (leggi pigrizia) mi impedisce di andare a vedere chi era capitano in una certa partita poi spostato etc.. o chi ha messo le mani addosso a chi..luqa ha scritto:Beh. Alcuni nomi sono chiarissimi.
E sulla cresta dell'onda tuttora, o in emittenza o in docenza.
Peraltro, forse, sulla opportunità di un "Riva" Lacroste non ha torto.
E neppure si può dare la colpa all'unico giocatore che è lì dal 1998... E' proprio un sistema.
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thekid
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Re: Il Re della tempestività.
Laporte ha scritto:non sono importanti i nomi. Ma il concetto: alla fine l'ambiente dello sogliatoio si guasta sempre. Da dodici anni a questa parte..quellodalavoro ha scritto: [quote...]
Beh, saranno anche chiarissimi ma per me un po' l'età e la memoria che se ne va, un po' il tempo (leggi pigrizia) mi impedisce di andare a vedere chi era capitano in una certa partita poi spostato etc.. o chi ha messo le mani addosso a chi..
E neppure si può dare la colpa all'unico giocatore che è lì dal 1998... E' proprio un sistema.
Vero, quello che conta e' il concetto, ma per chi i nomi non li sa sarebbe oltremodo interessante poterli conoscere. Anche perche' non vedo che male ci sia nel dirli se comunque sono in qualche modo pubblici. Conoscendo i nomi si potrebbero capire anche sfumature del quadro generale che altrimenti sfuggono.
Quindi quoto quellodellavoro e chiedo se per piacere qualcuno questi nomi puo' farli. Grazie
Non aderisco all'opinione di nessun uomo: ne ho alcune per conto mio. - I. Turgenev
http://www.asdrugbytrento.it
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