Come I problemi dei club, impattano sulla Nazionale

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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oldprussians
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Iscritto il: 17 set 2006, 15:52

Come I problemi dei club, impattano sulla Nazionale

Messaggio da oldprussians »

Copiata in parte dal Rugby Blog, ma penso che sia un importante pensiero...

Sono sicuro che siamo tutti scioccati dal la perdita del Padova, ma la realtà' e che non possiamo competere con i Francesi o l'Inglesi, perché, non abbiamo lo stesso budget o base di tifosi, o storia.

Quando nei 80 si giocava Professionalmente, non ufficiale, stavamo presso o poco li. Poi quando sono andati professionali anche loro, con una fan base più grande, non si può competere perché non si ha il pubblico per sopportarlo.

Il livello del nostro campionato e del Prima divisione inglese o il campionato Irlandese, Gallese, e Scozzese. No dico assolutamente, si prende l'idea

Senza grande pubblico, che verrà solo se la Nazionale vince qualcosa, sarà difficile. Ma anche se ci sta il pubblico, il problema rimane che le squadre non giocano hai ritmi elevati, e quello e più difficile. Si potrebbe andare a regioni, tipo Lazio, Sardegna ecc.... Ma dubito, che questo aiuti. Agganciare i livelli dei campionati Inglesi o Francesi penso che almeno che il Rugby diventi popolare come il calcio, no succederà mai.

Ma se si guarda il Calcio, e lo stesso. Il Campionato Olandese , a una o due squadre che a volte fanno bene contro squadre Inglese Italiane Spagnole, ma la Nazionale e fantastica. La Germania e la stessa, a parte il Bayern di Monaco niente, ma la nazionale e incredibile, e I club rimangono sani perché non spendano troppo. Il segreto e di esportare giocatori e tenere un paio di squadre competitive, cosi la nazionale può sempre far bene!
Laporte
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Iscritto il: 8 mar 2008, 10:01

Re: Come I problemi dei club, impattano sulla Nazionale

Messaggio da Laporte »

Concordo in pieno con questa analisi.

Se si è tornati al dilettantismo nel campionato nazionale, era abanlmente prevedibile che il livello di queste squadre scendesse verso quello delle squadre di nazioni "dilettanti" e non salisse verso quella dei club britannici e francesi. Un fatto che doevva essere messo in conto.

Va anche detto che molti giocatori di buon livello che l'anno scorso giocavano nelle squadre dell'allora Super 10 oggi giocano, ma per lo più fanno le riserve o sono in tribuna nella Celtic. Non voglio riaprire discussioni sulla Celtic e sull'effetto che avrà sul livello di base del rugby italiano, ma è ovvio che le squadre di club oggi sono più "povere " dello scorso anno.

Quanto al pubblico che arriva se vince la nazionale, noncredo che questo basti, se lo sport non si radica nel terriotorio (sopratutto nelle città medio grandi se non nelle metropoli) : le due cose, come la storia della pallavolo e del basket negli anni 70-80 insegna, sono entrambe necessarie, per evitare che siano boom effimeri.

E poi occorrebbe he la TV e i media, cambiassero atteggiamento con il solo "calcio, calcio, calcio", appena scalfito da Ferrari e Valentino Rossi.
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andrea12
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Iscritto il: 2 lug 2008, 16:32

Re: Come I problemi dei club, impattano sulla Nazionale

Messaggio da andrea12 »

Io concordo abbastanza; ma credo e ripeto che una nazionale forte, lo è perchè i club e il sitema rugby è forte.
Il nostro livello di debolezza è proprio il Club; la nazionale ne è una conseguenza. E anche le economie che girano intorno al rugby sono frutto di una presenza culturale dei Club. I grandi Club europei, ma anche quelli piccoli, generalmente fanno le economie dei nostri migliori top ten (in Francia, in galles, in Scozia, ecc). E' il Club che forma i giovani e che ispira i principi filosofici, oltre che organizzativi, di tutto il sistema.
E il Club, è spessissimo una rappresentazione, in piccolo, del sitema Paese.
Questo spiegherebbe perchè i nostri Club non decollano. E in questo caso non abbiamo nemmeno il marchio made in Italy che in qualche modo tira su tutti i mercati.
In più aggiungerei la cronica mancanza di management e di investimenti a breve e lungo termine: da noi la progettazione è ancora (e purtroppo chredo che lo sarà ancora per parecchio) soltanto un optional ed in mano a manager che finoa qualche ora fa si occupavano di tutt'altro.
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