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Quante belle battaglie che ci aspettano!!!!
Io credo che Treviso abbia dichiarato guerra ufficialmente alla FIR perchè si sente con le spalle ben coperte e stavolta mi sa che Dondi subirà di brutto le conseguenze delle sue politiche.
p.s. Ditemi come un qualsiasi tribunale normale non possa dare ragione ad una parte che si vede cambiare le regole scritte in un contratto firmato, per decisione imposta e posteriore a tale firma.
L'attacco di Treviso è diretto e preciso. L'ultimatum di Dondi sembra uguale a quello di due anni fa.
Della serie, alziamo la voce, ma sappiamo benissimo che dovremmo calare le braghe.
Di solito queste sparate sono inventate di sana pianta, qualcuno ha sentito anche solo nominare una cosa del genere o han lanciato una monetina come al solito?
Di solito queste sparate sono inventate di sana pianta, qualcuno ha sentito anche solo nominare una cosa del genere o han lanciato una monetina come al solito?
E' una emerita cazzata. Solo l'ipotesi di escludere Treviso da gennaio è inverosimile. Per poi sostituirla con chi?
Ma si può sapere chi scrive ste ca.zzate? Tanto per ridergli in faccia.
Complimenti al "giornalista" che ha scritto tutta quella serie di cagate!!!
Per prima cosa Treviso non contesta la riduzione degli stranieri, ma il fatto che sia stato deciso per la prossima stagione e quindi rendendo di fatto inutilizzabili degli stranieri che avevano dei contratti pluriennali. Cosa se ne deve fare Treviso di quei contratti?
Il problema è quindi di tempi, non del contenuto in sè della direttiva, ma questo in fir non può essere capito, perchè, lo dimostrano i fatti, in fir le decisioni vengono prese senza usare il cervello.
Mi stupisce, invece, il silenzio degli Aironi, ma fino ad un certo punto. MI sembra sempre più chiaro come la franchigia giallonera si stia "yesmenizzando" e stia cercando di tenersi buona Dondi. Purtroppo per loro, credo che questa cosa non stia portando grandi risultati. Mi sembra che Treviso viaggi ad una velocità completamente diversa dal resto del rugby italiano (e questa non è una novità), ma il problema è che c'era l'occasione da parte degli Aironi di poter essere trainati. Hanno, invece, scelto di stare con il loro "padrone"...
Ah, la caolata di gennaio è veramente grossa, visto che non è la Fir che decide i partecipanti alla Pro12, ma il comitato organizzatore. La Fir ha solo "suggerito" i nomi al momento della decisione iniziale.
Mi sa che Treviso, in ambito europeo, si sta costruendo una reputazione "leggermente" migliore rispetto al resto del nostro movimento...
Si beh, gli articoli del sito di eurosport sono da prendere con simpatia: trollano da morire per aumentare i "clic" alla pagina. Sono il manuale del perfetto troll. Peró quel che é interessante é che per far questo sono sempre informatissimi su eventuali doppi sensi o affermazioni particolari dette da qualcuno, che poi loro pompano all'inverosimile aggiungendoci complotti in stile massonico, trattative segrete e via dicendo (la sezione del calciomercato é particolarmente esilarante).
Mi chiedevo peró, lasciando stare l'assurditá dell'uscita a gennaio, se la scintilla del loro "articolo" non fosse stata qualche esternazione infelice stile "'des ghe fae vedar mi, ghe fae serár baracca e burattini " da parte di qualche membro federale, e quindi se qualcuno avesse sentito qualcosa al riguardo.
IL GAZZETTINO
Antonio Liviero DIETRO LE QUINTE
Consiglio federale tra falchi e colombe La Fir: «Normalizzare»
Lunedì 7 Novembre 2011,
La grana degli stranieri riaccende le tensioni tra Federugby e Veneto. Il ricorso del Benetton alla Corte federale contro la riduzione del numero degli stranieri in Pro12 e Heineken Cup (da 5 a 3 a partire dalla prossima stagione) è stato preso in esame dal consiglio federale riunitosi sabato a Bologna.
Discussione conclusasi con una nota di richiamo nei confronti della franchigia veneta e la decisione di un tentativo di mediazione da parte della Fir .
Al Benetton, che invoca i contratti in essere con i giocatori stranieri e un più congruo anticipo sui tempi per la loro riduzione, la Fir ha risposto con una nota inserita al primo punto del comunicato che ha fatto seguito al consiglio di Bologna.
«Il consiglio federale ha espresso unanime rammarico e preoccupazione in merito alla situazione venutasi a creare con la società Benetton Rugby - si legge nel testo - caratterizzata da comportamenti e atteggiamenti nei confronti della federazione italiana rugby (ricorsi, raccomandate ecc.) che non appaiono conformi a quello spirito collaborativo necessario per il raggiungimento degli scopi che la partecipazione italiana alla Rabodirect Pro12 esplicitamente si prefigge».
Una posizione che a prima vista sembrerebbe delegittimare implicitamente gli organi di garanzia federali (se non ci si può rivolgere a loro perchè esistono?) oltre che bollare come illegittimo il ricorso del Benetton. In realtà così non è: di fatto nessuno sostiene che l’azione della franchigia presieduta da Amerino Zatta, non sia in regola con le norme federali: è normale che ci siano delle divergenze e che ci siano organismi preposti per chiarirle. Come spiegare allora la nota di "censura"? Forse in termini più "politici" con le elezioni federali in prospettiva (dopo le Olimpiadi). Da quanto trapelato, sembra che le carte bollate di Treviso siano state interpretate dai vertici federali come l’apertura della campagna elettorale.
Tuttavia alla fine è sembrato prevalere il tentativo di ricomposizione della divergenza. I consiglieri federali Luigi Torretti e Pierluigi Bernabò hanno chiesto che il mandato venga affidato direttamente al presidente Dondi. Che però non sembra intenzionato ad assumerlo. Si tratta di un punto chiave per capire quale potrà essere l’esito della mediazione.
Il comunicato dice che il consiglio Fir «confida nel tentativo che sarà effettuato, in via ultimativa, per mormalizzare la situazione - nel reciproco interesse e nel rispetto degli scopi e dei principi sanciti dallo stesso capitolato tecnico sportivo - abbia esito positivo». Insomma da un lato si ricuce, ma dall’altro di usano termini come "normalizzazione" e "ultimativo" che fanno pensare a una imposizione o a una richiesta di sottommisione più che di collaborazione. Quale interpretazione prevarrà? Molto si capirà dai mediatori. Se saranno i "falchi" non è difficile immaginare scenari simili a quelli di quando il Veneto fu inizialmente escluso dalla Celtic League. Conflitti di cui nessuno sente la mancanza (a.li).
IL GAZZETTINO PRO12 Il presidente del Benetton Amerino Zatta spiega
i motivi dell’esposto: «Inaccettabile cambio di regole in corsa» Treviso, carte bollate
sul caso stranieri:
«Vogliamo rispetto»
Lunedì 7 Novembre 2011,
«Nella prima udienza la Corte federale ha ascoltato le ragioni dei nostri legali sul ricorso relativo al numero di stranieri per la prossima stagione. Attendo di sapere, in settimana, se fisserà una seconda udienza o esprimerà già il giudizio».
Dalle parole alle carte bollate. Il presidente Amerino Zatta certifica un dato di fatto. Il rapporto conflittuale fra le franchigie di Rabodirect Pro12 e la Fir ha fatto salto di qualità. Per il momento solo in casa Benetton Treviso. Dagli Aironi non giungono segnali in tal senso, ma non è detto che non condividano la presa di posizione. E in casa Fir, con la censura giunta sabato dal consiglio federale (vedi servizio sotto). Il numero degli stranieri in campo, ridotti da cinque a tre la prossima stagione, ha infiammato i rapporti già difficili a causa di tematiche annose. Come l’effettivo contributo finanziario della Fir alle franchigie di rugby italiane. La vicenda del ricorso va inoltre posta sullo sfondo delle elezioni federali, che si svolgeranno a fine 2012 o inizio 2013.
«Io come presidente del Benetton non sono contrario ad azioni o scelte strategiche della federazione sulle franchigie, a beneficio della nazionale e del movimento - continua Zatta - Anzi, ho sempre dato piena disponibilità e collaborazione in tal senso. In ufficio abbiamo mail di Nick Mallett e Carlo Checchinato (ct e responsabile dell’alto livello, ndr) che ringraziano per come abbiamo fornito preparati i giocatori all’Italia. Sono contrario, invece, ai cambi in corsa di regole stabilite in un accordo. A imposizioni senza tempistiche precise, che per me significano costi di gestione».
Qui arriviamo agli stranieri della franchigia veneta. Attualmente sei: Allori, Vidal (prima linea), Vermaak (seconda-terza), Botes (mediano di mischia), De Waal (apertura) e Williams (ala-estremo).
«Negli accordi iniziali la Fir aveva imposto per il primo quadriennio di Celtic/Pro12 cinque stranieri in campo - spiega Zatta - Ci siamo adeguati, firmando con i giocatori contratti in tal senso. Al terzo anno invece gli stranieri diventano tre. E con quelli con cui ho contratti pluriennali in essere cosa faccio? Li pago lo stesso anche se non li uso più. Qui stiamo parlando di lavoratori, professionisti, di un’azienda con budget da otto milioni di euro da mandare avanti.
Devo sapere con che regole devono operare. Il ricorso alla Corte federale chiede semplicemente questo, che le regole non cambino in corso d’opera».
Cambiamento di normativa avvenuto anche sui ruoli di utilizzo degli stranieri. Questo già per la stagione in corso. Con richiamo formale già fatto dalla Fir al Benetton per l’uso in contemporanea di De Waal (apertura) e Williams (estremo). Cosa non più consentita, potendo usare nei trequarti-mediani solo uno straniero sull’asse verticale e uno su quello orizzontale. Così sabato contro l’Edinburgo, quando avrebbero fatto comodo in campo per provare a vincere la partita, De Waal e Williams erano in panchina per far posto a Botes.
«In questa situazione l’anno scorso c’era anche Maddock - conclude Zatta - Con lui siamo riusciti a rescindere il contratto pagando una penale. Se ce l’avessero detto nei tempi dovuti non sarebbe stato necessario. Oppure non avremmo fatto un triennale a De Waal». Bastava collaborare. Ma la Fir, che chiede legittimamente collaborazione al Benetton, è disposta anche a darla alla franchigia veneta?
Tallonatore80 ha scritto:
io ci butto 5 euro su munari alla guida della federazione, tanto, se le cazzate le spara eurosport perchè non le posso sparare io ?
Premesso che non so quasi niente di come funzionino le elezioni della federazione, deleghe votazioni e affini... se Munari si candidasse, tecnicamente parlando, quante possibilita' avrebbe di essere eletto? L'effettiva volonta' delle societa' conta qualcosa o tende a prevalere un sistema magmatico di cavilli, tecnicismi, contrappesi, sotterfugi e accordi sottobanco?
Tallonatore80 ha scritto:
io ci butto 5 euro su munari alla guida della federazione, tanto, se le cazzate le spara eurosport perchè non le posso sparare io ?
Premesso che non so quasi niente di come funzionino le elezioni della federazione, deleghe votazioni e affini... se Munari si candidasse, tecnicamente parlando, quante possibilita' avrebbe di essere eletto? L'effettiva volonta' delle societa' conta qualcosa o tende a prevalere un sistema magmatico di cavilli, tecnicismi, contrappesi, sotterfugi e accordi sottobanco?
Per quanto riguarda i voti nel veneto vedi alla voce "Rosolen Tullio" alias "Il collettore di voti" alias "Il re delle deleghe" alias ............
Tallonatore80 ha scritto:
io ci butto 5 euro su munari alla guida della federazione, tanto, se le cazzate le spara eurosport perchè non le posso sparare io ?
Premesso che non so quasi niente di come funzionino le elezioni della federazione, deleghe votazioni e affini... se Munari si candidasse, tecnicamente parlando, quante possibilita' avrebbe di essere eletto? L'effettiva volonta' delle societa' conta qualcosa o tende a prevalere un sistema magmatico di cavilli, tecnicismi, contrappesi, sotterfugi e accordi sottobanco?
Sator Arepo ha scritto:
[...] L'effettiva volonta' delle societa' conta qualcosa o tende a prevalere un sistema magmatico di cavilli, tecnicismi, contrappesi, sotterfugi e accordi sottobanco?
Per quanto riguarda i voti nel veneto vedi alla voce "Rosolen Tullio" alias "Il collettore di voti" alias "Il re delle deleghe" alias ............