VecchiaMutanda ha scritto:
Rischio di andare un po OT , e me ne scuso in anticipo, ma non sono d'accordo con la tua valutazione. Il doppio playmaker ha dei vantaggi in termini tattici (meno pressione sul secondo regista, seconda fase di attacco con difesa schierata, maggior porzione di campo da esplorare, ecc...) e a mio parere, un vantaggio tecnico: scardina il temibile asse 9-10, vero punto debole del rugby ad ogni livello.
Basti guardare l'esempio di Padova nel 2007-2008, quando arrivò Little: ad apertura non era completo, impreciso nei calci diretti e negli up&under, frettoloso a liberarsi del pallone e che pagava molto la presisone. Poi è arrivato Mercier ed hanno risolto (egregiamente secondo me) il dualismo spostando Little a secondo playmaker.
Con questa soluzione si sono assicurati in calciatore sui piazzati e sullo spostamento (Mercier ovviamente) ed un macinatore di gioco con ottime capacità di gioco alla mano e su grab e box. Adesso comincianoi ad adottarlo tutte le squadre, italiane e non, con velleità di gioco alla mano.
Pensa che perfino i Muccati hanno giocato in questo modo...

Mi scuso anch'io se proseguo nell'OT, ma potrebbe uscirne una discussione abbastanza interessante anche per chi, come me, non sa una ceppa di tattica e strategia... se i moderatori vogliono spostare e aprire un altro 3D, per me va bene.
Ottimo l'esempio del Petrarca (e dei Muccati

), ma se leggi attentamente la mia teoria era limitata al test rugby, agli incontri internazionali, e nasceva dall'osservazione che a quel livello il 12 non mi pari giochi con meno pressione del 10.
Ti faccio l'esempio del rugby neozelandese, che e' quello che conosco meglio e che si presta perfettamente: infatti in NZ non esiste la canonica denominazione dei ruoli dal 9 al 13 che accomuna tutto l'universo rugbystico, sia anglosassone che latino: quaggiu' notoriamente l'unico mediano e' il 9, l'unico centro e' il 13, mentre 10 e 12 si chiamano rispettivamente first e second five/eight, a significare che sono loro a lavorare in coppia. E infatti, storicamente gli All Blacks hanno spesso avuto un 12 che poteva tranquillamente giocare apertura: in tempi recenti, basti pensare a Mauger, McAlister, lo stesso Carter che e' stato a lungo un ottimo centro sia nei Crusaders che negli All Blacks. Adesso, invece, il 12 e' Ma'a Nonu, uno che ha visione di gioco, un buon passaggio e un piedino molto piu' educato di quanto generalmente si pensi, ma che ha sicuramente molte caratteristiche da sfondatore puro e nessuna da apertura.
Questo, imo, perche' a livello internazionale le difese sono ormai cosi' veloci, aggressive ed organizzate (a meno con non giochi contro l'Italia ai mondiali) che difficilmente un 12 ha tempo per inventare creazioni geometriche, calciare lungo quando il triangolo e' salito, dipingere un autoritratto e prepararsi un te' caldo, senza essere abbattuto da due assassini che gli vogliono fare del male; e' piu' utile uno che sappia fare il buco e che possa riciclare con abilita' ai compagni che portano sostegno... infatti, nel caso degli All Blacks, l'altro 12 e' Sonny Bill Williams che entra in campo esclusivamente con quel compito.
Non dico che in futuro non si potra' giocare con il secondo play maker, ma cosi' a occhio il candidato naturale a diventare una seconda apertura sara' il mediano di mischia: in questo caso, guarda Weepu che ormai gioca tranquillamente anche da apertura in Super XV e perfino ai mondiali, calci di punizioni inclusi.
Oppure, spostandosi in Australia, pensa a Genia, che eccelle nel gioco aperto, nel portar palla, nel passaggio imprevedibile: non propriamente un numero 9 classico, e infatti e' il migliore del mondo. Ora non voglio dire che il mondo del rugby sara' rivoluzionato dalle mie osservazioni, ma secondo me un 9 che non sia solo un buon distributore di palloni dal passaggio telecomandato sara' sempre piu' necessario in futuro, cosi' come un 12 che sappia attaccare efficacemente la linea e scaricare piuttosto che fare l'apertura aggiunta.
Chiaro comunque che il mio e' un discorso molto generale, non ci sara' mai una verita' assoluta e tutto dipende dalle caratteristiche dell'avversario che hai di fronte, sono solo le mie impressioni guardando come si evolve il gioco.
Tutto cio' detto da uno che va in campo ogni tanto solo per divertirsi e vede un sacco di partite, e non capendo una eva probabilmente si sbaglia.
Not all those who wander are lost...