...un inno per il nostro popolo
Inviato: 8 feb 2012, 11:31
Gentili amici del rugby,
rompo l'indugio di scrivere questa mail dopo oltre un anno di riflessione. Condivido con voi una passione che mi porta da qualche anno a seguire la nazionale in particolare nel sei nazioni sia in casa ma anche all'estero (almeno per una partita l'anno). Vengo velocemente al dunque. Mentre ero a Twickenham l'anno scorso e sentivo il popolo del rugby inglese intonare le note di swing low sweet chariot è cominciato ad annidarsi nella mia mente questo tarlo del quale ora sono obbligato a rendervi partecipi. Tutti voi che masticate rugby da molto prima di me sapete quale è la storia di questo inno del rugby inglese. Mi soffermo solo per ribadire questa provenienza "dal basso" che ne rende la storia di un fascino incredibile. L'appello che vi faccio è quello di ripetere questa storia. Anche il tifo azzurro ha bisogno di questo. E' di un deprimente incredibile che a parte il nostro inno nazionale l'unico coro che si sollevi dagli spalti azzurri sia un i-talia i-talia....e allora? esistono canzoni che potremmo adottare all'uso? che conoscano da nord a sud? che ci identifichino perchè appartengono alla nostra cultura e che in qualche modo fanno parte di noi e possono essere utili alla causa? Io dico di si e sono principalmente due. Parto dalla prima, tutti la conoscete ed allora mentre siete da soli provate a canticchiare questo ritornello e immaginate che intorno a voi ci siano 70 mila persone e sitete all'Olimpico o 7 mila persone mentre siete a Twickenham
Cerco l'estate tutto l'anno
e all'improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va.
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all'incontrario va...
e passiamo alla seconda....che secondo me darebbe veramente l'apoteosi......vi immaginate cosa sarebbe un Olimpico in cui dopo una meta dell'Italia 70 mila persone intonano queste note?
Penso che un sogno cosi
Non ritorni mai piu'
Mi dipingevo le mani e la faccia di blu
Poi d'improvviso venivo dal vento rapito
E incominciavo a volare nel cielo infinito
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassu'....
La scelta come avrete capito vuole essere proprio quel compromesso che dicevo prima, forse Volare identifica più il nostro spirito latino essendo più solare ma anche Azzurro è un pezzo di straordinario impatto.
Avrei voluto scrivere alla Federazione, alla Stampa, alla TV....ma non ho voluto dimenticare quella partenza dal basso di swing low sweet chariot. Forse internet può essere il nostro "veicolo dal basso" per raggiungere l'obiettivo
Spero che qualcuno di voi, anzi spero tutti sinceramente, che amate il rugby sposiate questa idea anzi che la facciate vostra e la divulghiate il più possibile.
Sono convinto che insieme avremo fatto qualcosa di grande.
Con sincera stima, comunque vada
antonio monchini
rompo l'indugio di scrivere questa mail dopo oltre un anno di riflessione. Condivido con voi una passione che mi porta da qualche anno a seguire la nazionale in particolare nel sei nazioni sia in casa ma anche all'estero (almeno per una partita l'anno). Vengo velocemente al dunque. Mentre ero a Twickenham l'anno scorso e sentivo il popolo del rugby inglese intonare le note di swing low sweet chariot è cominciato ad annidarsi nella mia mente questo tarlo del quale ora sono obbligato a rendervi partecipi. Tutti voi che masticate rugby da molto prima di me sapete quale è la storia di questo inno del rugby inglese. Mi soffermo solo per ribadire questa provenienza "dal basso" che ne rende la storia di un fascino incredibile. L'appello che vi faccio è quello di ripetere questa storia. Anche il tifo azzurro ha bisogno di questo. E' di un deprimente incredibile che a parte il nostro inno nazionale l'unico coro che si sollevi dagli spalti azzurri sia un i-talia i-talia....e allora? esistono canzoni che potremmo adottare all'uso? che conoscano da nord a sud? che ci identifichino perchè appartengono alla nostra cultura e che in qualche modo fanno parte di noi e possono essere utili alla causa? Io dico di si e sono principalmente due. Parto dalla prima, tutti la conoscete ed allora mentre siete da soli provate a canticchiare questo ritornello e immaginate che intorno a voi ci siano 70 mila persone e sitete all'Olimpico o 7 mila persone mentre siete a Twickenham
Cerco l'estate tutto l'anno
e all'improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge
e sono solo quassù in città,
sento fischiare sopra i tetti
un aeroplano che se ne va.
Azzurro,
il pomeriggio è troppo azzurro
e lungo per me.
Mi accorgo
di non avere più risorse,
senza di te,
e allora
io quasi quasi prendo il treno
e vengo, vengo da te,
ma il treno dei desideri
nei miei pensieri all'incontrario va...
e passiamo alla seconda....che secondo me darebbe veramente l'apoteosi......vi immaginate cosa sarebbe un Olimpico in cui dopo una meta dell'Italia 70 mila persone intonano queste note?
Penso che un sogno cosi
Non ritorni mai piu'
Mi dipingevo le mani e la faccia di blu
Poi d'improvviso venivo dal vento rapito
E incominciavo a volare nel cielo infinito
Volare oh oh
Cantare oh oh oh oh
Nel blu dipinto di blu
Felice di stare lassu'....
La scelta come avrete capito vuole essere proprio quel compromesso che dicevo prima, forse Volare identifica più il nostro spirito latino essendo più solare ma anche Azzurro è un pezzo di straordinario impatto.
Avrei voluto scrivere alla Federazione, alla Stampa, alla TV....ma non ho voluto dimenticare quella partenza dal basso di swing low sweet chariot. Forse internet può essere il nostro "veicolo dal basso" per raggiungere l'obiettivo
Spero che qualcuno di voi, anzi spero tutti sinceramente, che amate il rugby sposiate questa idea anzi che la facciate vostra e la divulghiate il più possibile.
Sono convinto che insieme avremo fatto qualcosa di grande.
Con sincera stima, comunque vada
antonio monchini