Inviato: 14 set 2004, 12:57
Che ne pensate?
<BR>Sarebbe interessante anche vedere i risultati dei test di tutta la squadra e quelli dell\'anno scorso.
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<BR>14/09/2004, KIRWAN: \'\'DOLOROSO, MA INEVITABILE\'\'
<BR>Nevegal – L’ultimo giorno del mini-raduno Azzurro a Nevegal (presso l’Hotel Olivier) è iniziato con sei giocatori mancanti all’appello.
<BR>
<BR>Si tratta dei tallonatori Fabio Ongaro e Stefano Saviozzi, del pilone Salvatore Costanzo, del seconda linea Antonio Pavanello, del flanker Andrea De Rossi e del centro Cristian Stoica che, non avendo superato i severi test fisici richiesti ieri da Kirwan e dal preparatore Pascal Valentini, hanno rientro presso le rispettive società nella serata di ieri.
<BR>
<BR>I sei atleti non sono riusciti a raggiungere la sufficienza nelle prove svolte, consistenti in esercizi di forza in palestra e in un circuito di esercizi da percorrersi sul campo, con tempi differenziati a seconda dei rispettivi ruoli (4’30’’ per i piloni; 4’20’’ per le seconde linee; 4’10’’ per terze linee e tallonatori; 3’30’’ per i trequarti).
<BR>
<BR>Coerente con quanto annunciato a inizio stagione, e dopo aver valutato i risultati dei test con il proprio staff, John Kirwan ha informato uno per uno i giocatori del provvedimento.
<BR>
<BR>Quindi sei giocatori rispediti a casa…
<BR>“Non hanno superato i test fisici, che rappresentano un momento fondamentale per una squadra che vuole confrontarsi a livello internazionale con i migliori, ma non sono del tutto a casa poichè – precisa il CT - per loro c’è ancora l’opportunità di rientrare nel gruppo, se supereranno i test entro il 2 ottobre”.
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<BR>Dunque i sei giocatori non saranno convocati al prossimo mini-raduno di Rovigo (26-28 settembre) ma potranno accordarsi con il preparatore atletico Pascal Valentini per ritentare i test entro la data prevista. Un’impresa, quella di rientrare nel gruppo dopo aver fallito i test fisici, già riuscita in passato ad Alessandro Troncon e Carlo Checchinato che, dopo aver fallito in un primo tempo la prova sui 3000 metri, riuscirono a migliorarsi al seguente tentativo.
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<BR>Il provvedimento, comunque, ha delle conseguenze tecniche notevoli: sei giocatori sono tanti, addirittura sono fuori due tallonatori e ciò provoca notevoli problemi di organico…
<BR>“Intanto qui è mancato Intoppa perché, febbricitante, non ha potuto partecipare ai test. Li sosterrà, mi auguro con risultati positivi, nei prossimi giorni.
<BR>Comunque, se una porta si chiude una si apre.
<BR>Quello di tallonatore – dice Kirwan - è un ruolo specifico, che necessita di una condizione psico fisca ottimale per lanciare il pallone in rimessa laterale anche se sottoposto a forte pressione durante la partita.
<BR>Se la situazione non dovesse sbloccarsi, ecco che si profila l’opportunità per altri elementi che, se in forma, potranno entrare ne gruppo”.
<BR>
<BR>Forse i nuovi test di Valentini sono risultati eccessivamente duri…
<BR>“I nostri test sono sulla stessa linea di difficoltà di quelli adottati in tutti i Paesi rugbysticamente avanzati. I parametri adottati rientrano infatti in quella normalità. L’Italia, negli ultimi diciotto mesi, ha fatto grossi balzi in avanti, ma non basta per chiudere il gap con i migliori. Occorre ora fare un ulteriore passo avanti, non ci si può fermare; quello che andava bene ieri non va più bene oggi”.
<BR>
<BR>Una situazione allarmante dunque?
<BR>“Affatto. I test hanno rilevato che praticamente tutti i giocatori, almeno il 95%, sono cresciuti. Anche quelli che abbiamo considerato insufficienti, sebbene la crescita di questi ultimi sia rimasta al di sotto dei parametri che si siamo prefissati per disputare un grande 6 Nazioni”.
<BR>
<BR>Si parla di recuperi possibili, ma con il morale a pezzi…
<BR>“Chi è forte reagisce e torna, chi non lo è…Comunque, coloro che si dimostreranno forti potranno essere chiamati per il raduno di Calvisano, che precede i Jaguar Test Match autunnali, un momento decisivo per la nostra stagione.
<BR>Quando sono arrivato, mi sono posto come obiettivo di vincere il 6 Nazioni in un certo numero di anni. Nelle due passate stagioni abbiamo vinto un match in ogni edizione (ma l’anno scorso avrebbero potuto essere due). Ora l’obiettivo minimo è quello di due partite e per raggiungere questo traguardo l’unico mezzo è lavorare di più”.
<BR>
<BR>Ed i numerosi giovani convocati a Nevegal?
<BR>“Per loro sono tranquillo. Hanno già superati i test la scorsa settimana e saranno a Rovigo.”
<BR>
<BR>Il primo obiettivo di John Kirwan era stato quello di dotare la Nazionale di una rosa di 30-40 giocatori di alto livello. Alla luce dei test, come si prospetta la situazione in questo senso?
<BR>“Intanto dico che, a livello umano, è stato doloroso adottare questa sanzione. Ci sono ruoli, per esempio in seconda linea, dove anche i test hanno dimostrato che esistono cinque scelte elevate sul piano dell’efficienza. La sfida tra i vari Dellapè, Bortolami, Del Fava, Pavanello è risultata bellissima. La stessa cosa sta avvenendo a livello di terze linee. Ci sono ruoli meno ricchi ma la concorrenza sta producendo prodigi”.
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<BR>Sarebbe interessante anche vedere i risultati dei test di tutta la squadra e quelli dell\'anno scorso.
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<BR>14/09/2004, KIRWAN: \'\'DOLOROSO, MA INEVITABILE\'\'
<BR>Nevegal – L’ultimo giorno del mini-raduno Azzurro a Nevegal (presso l’Hotel Olivier) è iniziato con sei giocatori mancanti all’appello.
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<BR>Si tratta dei tallonatori Fabio Ongaro e Stefano Saviozzi, del pilone Salvatore Costanzo, del seconda linea Antonio Pavanello, del flanker Andrea De Rossi e del centro Cristian Stoica che, non avendo superato i severi test fisici richiesti ieri da Kirwan e dal preparatore Pascal Valentini, hanno rientro presso le rispettive società nella serata di ieri.
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<BR>I sei atleti non sono riusciti a raggiungere la sufficienza nelle prove svolte, consistenti in esercizi di forza in palestra e in un circuito di esercizi da percorrersi sul campo, con tempi differenziati a seconda dei rispettivi ruoli (4’30’’ per i piloni; 4’20’’ per le seconde linee; 4’10’’ per terze linee e tallonatori; 3’30’’ per i trequarti).
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<BR>Coerente con quanto annunciato a inizio stagione, e dopo aver valutato i risultati dei test con il proprio staff, John Kirwan ha informato uno per uno i giocatori del provvedimento.
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<BR>Quindi sei giocatori rispediti a casa…
<BR>“Non hanno superato i test fisici, che rappresentano un momento fondamentale per una squadra che vuole confrontarsi a livello internazionale con i migliori, ma non sono del tutto a casa poichè – precisa il CT - per loro c’è ancora l’opportunità di rientrare nel gruppo, se supereranno i test entro il 2 ottobre”.
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<BR>Dunque i sei giocatori non saranno convocati al prossimo mini-raduno di Rovigo (26-28 settembre) ma potranno accordarsi con il preparatore atletico Pascal Valentini per ritentare i test entro la data prevista. Un’impresa, quella di rientrare nel gruppo dopo aver fallito i test fisici, già riuscita in passato ad Alessandro Troncon e Carlo Checchinato che, dopo aver fallito in un primo tempo la prova sui 3000 metri, riuscirono a migliorarsi al seguente tentativo.
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<BR>Il provvedimento, comunque, ha delle conseguenze tecniche notevoli: sei giocatori sono tanti, addirittura sono fuori due tallonatori e ciò provoca notevoli problemi di organico…
<BR>“Intanto qui è mancato Intoppa perché, febbricitante, non ha potuto partecipare ai test. Li sosterrà, mi auguro con risultati positivi, nei prossimi giorni.
<BR>Comunque, se una porta si chiude una si apre.
<BR>Quello di tallonatore – dice Kirwan - è un ruolo specifico, che necessita di una condizione psico fisca ottimale per lanciare il pallone in rimessa laterale anche se sottoposto a forte pressione durante la partita.
<BR>Se la situazione non dovesse sbloccarsi, ecco che si profila l’opportunità per altri elementi che, se in forma, potranno entrare ne gruppo”.
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<BR>Forse i nuovi test di Valentini sono risultati eccessivamente duri…
<BR>“I nostri test sono sulla stessa linea di difficoltà di quelli adottati in tutti i Paesi rugbysticamente avanzati. I parametri adottati rientrano infatti in quella normalità. L’Italia, negli ultimi diciotto mesi, ha fatto grossi balzi in avanti, ma non basta per chiudere il gap con i migliori. Occorre ora fare un ulteriore passo avanti, non ci si può fermare; quello che andava bene ieri non va più bene oggi”.
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<BR>Una situazione allarmante dunque?
<BR>“Affatto. I test hanno rilevato che praticamente tutti i giocatori, almeno il 95%, sono cresciuti. Anche quelli che abbiamo considerato insufficienti, sebbene la crescita di questi ultimi sia rimasta al di sotto dei parametri che si siamo prefissati per disputare un grande 6 Nazioni”.
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<BR>Si parla di recuperi possibili, ma con il morale a pezzi…
<BR>“Chi è forte reagisce e torna, chi non lo è…Comunque, coloro che si dimostreranno forti potranno essere chiamati per il raduno di Calvisano, che precede i Jaguar Test Match autunnali, un momento decisivo per la nostra stagione.
<BR>Quando sono arrivato, mi sono posto come obiettivo di vincere il 6 Nazioni in un certo numero di anni. Nelle due passate stagioni abbiamo vinto un match in ogni edizione (ma l’anno scorso avrebbero potuto essere due). Ora l’obiettivo minimo è quello di due partite e per raggiungere questo traguardo l’unico mezzo è lavorare di più”.
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<BR>Ed i numerosi giovani convocati a Nevegal?
<BR>“Per loro sono tranquillo. Hanno già superati i test la scorsa settimana e saranno a Rovigo.”
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<BR>Il primo obiettivo di John Kirwan era stato quello di dotare la Nazionale di una rosa di 30-40 giocatori di alto livello. Alla luce dei test, come si prospetta la situazione in questo senso?
<BR>“Intanto dico che, a livello umano, è stato doloroso adottare questa sanzione. Ci sono ruoli, per esempio in seconda linea, dove anche i test hanno dimostrato che esistono cinque scelte elevate sul piano dell’efficienza. La sfida tra i vari Dellapè, Bortolami, Del Fava, Pavanello è risultata bellissima. La stessa cosa sta avvenendo a livello di terze linee. Ci sono ruoli meno ricchi ma la concorrenza sta producendo prodigi”.
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