Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
Moderatore: Emy77
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calep61
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Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
Le maglie usate nel rugby, da sempre, hanno contribuito ad esaltare il fascino della tradizione centenaria di questo sport tanto da essere capaci di ritagliarsi spazi anche al di fuori del campo da gioco.
Da qualche anno, peraltro, si assiste ad una loro evoluzione/involuzione dettata, forse, anche dai nuovi materiali impiegati, con scelte non sempre felici dal punto di vista stilistico.
Non solo i colori storici di molti club si sono evoluti in soluzioni ed intrecci cromatici non sempre rispettosi della tradizione, ma alcune caratteristiche tipiche della maglia da rugby come il rigato orizzontale piuttosto che il tipico colletto caratteristico delle bluse di cotone impiegate fino agli anni ’90 sono venute meno lasciando spazio ad una anche eccessiva sobrietà (sciatteria?).
In questo scenario, le maglie impiegate nel campionato italiano di eccellenza - le due franchigie italiane hanno, invece, concorso dignitosamente in questa particolare competizione con la tradizionale e storica blusa a rigoni orrizzontali dei leoni trevigiani (meno riuscita, a mio avviso, la divisa da HC) e quelle impiegate dai lombardoemiliani – fanno a gara tra di loro per essere considerata la peggiore.
Al fine di provocare una qualche reazione e stimolare maggiore creatività per la prossima stagione da parte di chi, nei diversi club, si occupa di tale modesta partita (modesta apparentemente, a mio avviso, considerata la necessaria maggiore visibilità tanto cercata dal rugby italiano nel mondo mediatico, una maggiore attenzione all’effetto comunicativo delle maglie sociali sarebbe auspicabile), ed al di la delle rispettive appartenenze del tifoso, propongo di stilare la vostra ideale graduatoria per eleggere la migliore maglia di Eccellenza 2011/2012.
Criteri per la valutazione complessiva:
aderenza alla simbologia storica del club ? da 0 a 6 punti
fascino ? da 0 a 4 punti
originalità ? da 0 a 2 punti
particolarità 2° divisa ? da 0 a 2 punti
max 14 punti assegnabili
Di seguito la mia classifica:
Petrarca Padova (5+4+1+1) 10
Marchiol Mogliano (5+3+1+2) 10
Mantovani Lazio 1927 (5+3+1+0) 9
Estra I Cavalieri Prato (4+2+1+2) 9
Femi-CZ Vea R. Rovigo Delta (4+2+1+0) 7
Rugby Reggio (4+2+1+0) 7
San Gregorio Catania (4+1+0+0) 5
L'Aquila Rugby 1936 (4+0+1+0) 5
Banca Monte Parma Crociati (3+1+0+0) 4
Cammi Calvisano (3+0+2+0) 5
Da qualche anno, peraltro, si assiste ad una loro evoluzione/involuzione dettata, forse, anche dai nuovi materiali impiegati, con scelte non sempre felici dal punto di vista stilistico.
Non solo i colori storici di molti club si sono evoluti in soluzioni ed intrecci cromatici non sempre rispettosi della tradizione, ma alcune caratteristiche tipiche della maglia da rugby come il rigato orizzontale piuttosto che il tipico colletto caratteristico delle bluse di cotone impiegate fino agli anni ’90 sono venute meno lasciando spazio ad una anche eccessiva sobrietà (sciatteria?).
In questo scenario, le maglie impiegate nel campionato italiano di eccellenza - le due franchigie italiane hanno, invece, concorso dignitosamente in questa particolare competizione con la tradizionale e storica blusa a rigoni orrizzontali dei leoni trevigiani (meno riuscita, a mio avviso, la divisa da HC) e quelle impiegate dai lombardoemiliani – fanno a gara tra di loro per essere considerata la peggiore.
Al fine di provocare una qualche reazione e stimolare maggiore creatività per la prossima stagione da parte di chi, nei diversi club, si occupa di tale modesta partita (modesta apparentemente, a mio avviso, considerata la necessaria maggiore visibilità tanto cercata dal rugby italiano nel mondo mediatico, una maggiore attenzione all’effetto comunicativo delle maglie sociali sarebbe auspicabile), ed al di la delle rispettive appartenenze del tifoso, propongo di stilare la vostra ideale graduatoria per eleggere la migliore maglia di Eccellenza 2011/2012.
Criteri per la valutazione complessiva:
aderenza alla simbologia storica del club ? da 0 a 6 punti
fascino ? da 0 a 4 punti
originalità ? da 0 a 2 punti
particolarità 2° divisa ? da 0 a 2 punti
max 14 punti assegnabili
Di seguito la mia classifica:
Petrarca Padova (5+4+1+1) 10
Marchiol Mogliano (5+3+1+2) 10
Mantovani Lazio 1927 (5+3+1+0) 9
Estra I Cavalieri Prato (4+2+1+2) 9
Femi-CZ Vea R. Rovigo Delta (4+2+1+0) 7
Rugby Reggio (4+2+1+0) 7
San Gregorio Catania (4+1+0+0) 5
L'Aquila Rugby 1936 (4+0+1+0) 5
Banca Monte Parma Crociati (3+1+0+0) 4
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È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco
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Tallonatore80
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Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
Calep, condivido la tua classifica al 100% ma non dimentichiamo che ogni cm è buono per due soldi che aiutano le società.
Fossimo ricchi come in inghilterra o francia potremmo permetterci maglie stilisticamente fantastiche. Non lo siamo e tant'è ci toccano le carte geografiche con gli sponsor...
Fossimo ricchi come in inghilterra o francia potremmo permetterci maglie stilisticamente fantastiche. Non lo siamo e tant'è ci toccano le carte geografiche con gli sponsor...
"Il rugby e` l`assoluto ordine nell`apparente disordine."
Sandro Cepparulo
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edopardo
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Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
sopratutto Calvisano come ben evince questa classifica penso abbia la peggior maglia da rugby vista in questi ultimi anni non so se il problema sono gli infiniti sponsor perché di solito gilbert le maglie le fa abbastanza bene...Tallonatore80 ha scritto:Calep, condivido la tua classifica al 100% ma non dimentichiamo che ogni cm è buono per due soldi che aiutano le società.
Fossimo ricchi come in inghilterra o francia potremmo permetterci maglie stilisticamente fantastiche. Non lo siamo e tant'è ci toccano le carte geografiche con gli sponsor...
un piccolo per così dire off topic ho tanta paura che la maglia addidas della nazionale peggiorerà molto visto che di solito suddetta marca trasforma qualsiasi squadra di rugby in una monocromia a dir poco avvilente basti guardare le maglie delle squadre di super 15 per farsi un idea forse l'unica e quella dello stade de france ma li si e passati da un estremo all'altro credo...
Mi piace molto invece quella delle fiamme oro sperando che riescono ad andare in eccellenza
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calep61
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Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
Ho pensato al fattore costo come giustificazione di risultati così deludenti, ma mi sono convinto, invece, che tale aspetto non sia così preponderante.
Un esempio, la maglia del Munster, a parte il fascino della leggenda che terrebbe anche con una canottiera, è molto semplice e sobria nel suo insieme, 1 colore con bordi scuri rifilati, ma arricchita da bordi applicati e non stampati e disegno dalla linea del giro collo a V molto ricercato; una maglia con tali fattezze probabilmente, pur nella sua semplicità, dovrebbe avere un costo maggiore.
Con l'attuale uso della stampa serigrafica, invece, è possibile optare per soluzioni cromatiche articolate con costi non molto maggiori di una maglia a tinta unita (le maglie dello Stade Francaise insegnano, anche se alcune scelte mi sembrano anche un po' eccessive, ma tant'è loro fanno anche il calendario rugbysti/veline). Insomma sono le cuciture e soluzioni sartoriali più ricercate ad alzare il prezzo (maggiori interventi nel processo produttivo) e in quest'ottica capisco le larghe maglie del Calvisano (però sembrano dei grembiuli!) che, evidentemente dovrebbero costare meno di quelle più attillate che fanno sembrare Superman anche Dagoberto, almeno spero sia così, diversamente non ci sarebbe giustificazione alcuna
.
Per contenere i costi si dovrebbe puntare, quindi, sulla creatività tutta italiana, sfruttando meglio toni di colore particolari (p.e. fluo)e contrasti forti, piuttosto che il fascino mai morto della sobrietà monocromatica, ovviamente nel rispetto dei colori sociali.
Qualche esempio, la maglia del Petrarca Padova è assolutamente fascinosa nel suo completo nero arricchito da calzettoni a rigoni bianco neri, meglio ancora con la chicca del tricolore che non potrà esibire la prossima stagione, è lo scudetto sociale che spicca con la croce rossa che contrasta sul petto (con un bel colletto bianco vecchio stampo sarebbe il top), classico esempio di soluzione improntata sulla semplicità del monocolore, un po' come per le maglie degli Aironi, notevoli con il numero rosso fluo sulla schiena.
Altro esempio, i colori sociali del Calvisano sono Nero e Giallo, bene, perchè non puntare su un bel completo giallo fluo con calzettoni, magari a rigoni giallo neri tipo Petrarca, appunto, bordi neri per maglietta e calzoncini e, che ne so, numero sulla schiena viola? Prendenedo, invece, i colori sociali dell'Aquila, verde e nero(un po' complicati da abbinare), opterei su una tonalità di verde particolare tipo XXXXXXXXXXXXX con maglia a tradizionali rigoni orrizzontali nero e verde intervallati da una riga sottile bianca, calzoncini bianchi o anche abbinati in verde fluo con calzettoni contrastanti bianchi e, anche in questo caso, un bel numero vivace in contrasto tipo, arancione o rosso o oro? Nel seven di Londra si sono visti completi molto improntati a scelte cromatiche di effetto, spesso anche poco rispettose dei colori sociali tradizionali, ma di sicuro fascino. Altra cosa importante esaltare lo scudetto sociale per rimembrare storia e tradizione, anche se gli scudetti di alcuni club sarebbero un po' da rivedere in quanto a qualità della soluzione grafica; qualcuno sa cosa rappresenta quello del Rovigo? Quello del Rugby Reggio è adatto, forse, per una marca di integratori alimentari! Insomma, non credo sia principalmente un fatto di costi, ma di una non ancora sufficientemente matura consapevolezza dell'importanza mediatica di presentarsi con maggiore appeal verso il pubblico potenziale, in fondo sotto il profilo giuridico del diritto del lavoro anche il rugby fa parte del mondo dello spettacolo
.
Un esempio, la maglia del Munster, a parte il fascino della leggenda che terrebbe anche con una canottiera, è molto semplice e sobria nel suo insieme, 1 colore con bordi scuri rifilati, ma arricchita da bordi applicati e non stampati e disegno dalla linea del giro collo a V molto ricercato; una maglia con tali fattezze probabilmente, pur nella sua semplicità, dovrebbe avere un costo maggiore.
Con l'attuale uso della stampa serigrafica, invece, è possibile optare per soluzioni cromatiche articolate con costi non molto maggiori di una maglia a tinta unita (le maglie dello Stade Francaise insegnano, anche se alcune scelte mi sembrano anche un po' eccessive, ma tant'è loro fanno anche il calendario rugbysti/veline). Insomma sono le cuciture e soluzioni sartoriali più ricercate ad alzare il prezzo (maggiori interventi nel processo produttivo) e in quest'ottica capisco le larghe maglie del Calvisano (però sembrano dei grembiuli!) che, evidentemente dovrebbero costare meno di quelle più attillate che fanno sembrare Superman anche Dagoberto, almeno spero sia così, diversamente non ci sarebbe giustificazione alcuna
Per contenere i costi si dovrebbe puntare, quindi, sulla creatività tutta italiana, sfruttando meglio toni di colore particolari (p.e. fluo)e contrasti forti, piuttosto che il fascino mai morto della sobrietà monocromatica, ovviamente nel rispetto dei colori sociali.
Qualche esempio, la maglia del Petrarca Padova è assolutamente fascinosa nel suo completo nero arricchito da calzettoni a rigoni bianco neri, meglio ancora con la chicca del tricolore che non potrà esibire la prossima stagione, è lo scudetto sociale che spicca con la croce rossa che contrasta sul petto (con un bel colletto bianco vecchio stampo sarebbe il top), classico esempio di soluzione improntata sulla semplicità del monocolore, un po' come per le maglie degli Aironi, notevoli con il numero rosso fluo sulla schiena.
Altro esempio, i colori sociali del Calvisano sono Nero e Giallo, bene, perchè non puntare su un bel completo giallo fluo con calzettoni, magari a rigoni giallo neri tipo Petrarca, appunto, bordi neri per maglietta e calzoncini e, che ne so, numero sulla schiena viola? Prendenedo, invece, i colori sociali dell'Aquila, verde e nero(un po' complicati da abbinare), opterei su una tonalità di verde particolare tipo XXXXXXXXXXXXX con maglia a tradizionali rigoni orrizzontali nero e verde intervallati da una riga sottile bianca, calzoncini bianchi o anche abbinati in verde fluo con calzettoni contrastanti bianchi e, anche in questo caso, un bel numero vivace in contrasto tipo, arancione o rosso o oro? Nel seven di Londra si sono visti completi molto improntati a scelte cromatiche di effetto, spesso anche poco rispettose dei colori sociali tradizionali, ma di sicuro fascino. Altra cosa importante esaltare lo scudetto sociale per rimembrare storia e tradizione, anche se gli scudetti di alcuni club sarebbero un po' da rivedere in quanto a qualità della soluzione grafica; qualcuno sa cosa rappresenta quello del Rovigo? Quello del Rugby Reggio è adatto, forse, per una marca di integratori alimentari! Insomma, non credo sia principalmente un fatto di costi, ma di una non ancora sufficientemente matura consapevolezza dell'importanza mediatica di presentarsi con maggiore appeal verso il pubblico potenziale, in fondo sotto il profilo giuridico del diritto del lavoro anche il rugby fa parte del mondo dello spettacolo
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
Non essendosi potuto fare in modo che quel che è giusto fosse forte, si è fatto in modo che quel che è forte fosse giusto.
Blaise Pascal
Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.
Umberto Eco
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edopardo
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Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
Ho visto le maglie del rugby Udine che penso non abbia certo un budget enorme eppure sono davvero singolari e molto ben cromaticamente riuscite secondo me poi mica sono uno stilista!
Penso che i colori che hai scelto tu per calvisano assomigliano troppo a i colori di parma e quindi magari si fa un pò di confusione..cmq le hanno fatte piu larghe per far stare tutti gli sponsor che altrimenti non ci stavano ...

PS non perchè sono della mia città ma se guardi lo stemma di verona e colore maglie e modello direi che anche quelle non sono malaccio...
Penso che i colori che hai scelto tu per calvisano assomigliano troppo a i colori di parma e quindi magari si fa un pò di confusione..cmq le hanno fatte piu larghe per far stare tutti gli sponsor che altrimenti non ci stavano ...
PS non perchè sono della mia città ma se guardi lo stemma di verona e colore maglie e modello direi che anche quelle non sono malaccio...
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calep61
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- Iscritto il: 27 ott 2011, 11:51
Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
a questo non ci avevo pensato, ma mi sa che hai ragioneedopardo ha scritto:cmq le hanno fatte piu larghe per far stare tutti gli sponsor che altrimenti non ci stavano ...![]()
Comunque, a mio avviso, i marchi pubblicitari, anche se sanno un po' da macchina da corsa, non ci stanno male, fanno un po' di colore, originali e vezzosi anche quelli messi sul popò.
Il punto è proprio la scarsa attenzione, ritengo, posta sulle scelte cromatiche dei colori sociali.
in effetti se fai un giro tra club di serie A e anche B c'è molto di meglio e, giustamente come facevi notare, non mi sembra possano essrci più soldi a disposizione, almeno in generale.
La proposta della muta calvinese - si dice così? - canarina l'ho solo buttata li per dare un'idea di come anche con scelte parche nei costi si possano trovare soluzioni più accattivanti. Anche il Parma non eccelle per originalità, blusa insulsa gialla con bordi blu scuro e calzoncini blu e marchio penoso; che sforzo!
Comunque, i club, in mancanza di idee, potrebbero organizzare anche dei concorsi tra i propri appassionati chiedendo loro dei bozzetti per le mute, sono sicuro non mancherebbero adesioni e potrebbero premiare il migliore con, non so, un abbonamento annuale allo stadio?
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Luqa-bis
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- Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17
Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
Ho immaginato di sentir leggere i due commenti di calep61 con la voce della giornalista che segue le sfilate di moda ... e sono rimasto basito... 
Ad ogni modo, io ai colori fluo non sono tanto appassionato.
Di quelle della squadra che seguo, i cavalieri , non mi laemnto.
Né della attuale tipologia con le losanghine rosso-blu (colori della città che coincidono anche con quelli della mia "fusione sociale"), sul modello Perpignan e Harlequins, sia quella a strisce bianco-rosa.
Oltre che alla "indiscutibile" viola di coppa dello scorso anno.
Ad ogni modo, io ai colori fluo non sono tanto appassionato.
Di quelle della squadra che seguo, i cavalieri , non mi laemnto.
Né della attuale tipologia con le losanghine rosso-blu (colori della città che coincidono anche con quelli della mia "fusione sociale"), sul modello Perpignan e Harlequins, sia quella a strisce bianco-rosa.
Oltre che alla "indiscutibile" viola di coppa dello scorso anno.
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calep61
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- Iscritto il: 27 ott 2011, 11:51
Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
Ebbene si, quella giornalista sono ioLuqa-bis ha scritto:Ho immaginato di sentir leggere i due commenti di calep61 con la voce della giornalista che segue le sfilate di moda ... e sono rimasto basito...
Per quanto concerne la muta dei Cavalieri concordo sul loro discreto fascino, anche se la maglia a righe orizzontali rosabianco, di particolare effetto, non mi sembra siano state usate più da tempo, come anche per quella viola molto originale; davvero peccato.
Per quanto concerne i Cavalieri, se si può fare un'obbiezione, è proprio sulla poca chiarezza dei colori sociali; è il nero, il viola, la muta rosabianco è una seconda casacca o lo è quella bianca con le losanghe rossoblu?
Insomma, forse ci vorrebbe più coerenza tra le mute ed i colori sociali che sembrano un continuo work in progress.
Tra tutte quelle usate, comunque, quella nera è la meno bella?
È proprio vero che la maggior parte dei mali che capitano all'uomo sono cagionati dall'uomo.
Plinio il Vecchio
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Blaise Pascal
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Umberto Eco
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cigallo
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- Iscritto il: 7 giu 2011, 16:46
Re: Rugby e maglie da gioco; un esempio di stile?
Non è in Eccellenza, ma la più semplice e bella maglia della stagione è stata quella che il Firenze ha portato all'inizio stagione.
Bianca con un giglio molto stilizzato al centro e nessuno sponsor.
Mi hanno detto che è la replica fedele della prima maglia del 1931.
Peccato che nel corso della stagione siano passati ad una bianco rossa un po' anonima, pronta per accogliere sponsor che poi non sono arrivati.
Bianca con un giglio molto stilizzato al centro e nessuno sponsor.
Mi hanno detto che è la replica fedele della prima maglia del 1931.
Peccato che nel corso della stagione siano passati ad una bianco rossa un po' anonima, pronta per accogliere sponsor che poi non sono arrivati.
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Luqa-bis
- Messaggi: 8399
- Iscritto il: 18 mag 2011, 10:17
Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
Si, mi era rimasta nella tastiera la citazione della maglia del Firenze 1931.
La maglia con il giglio è una replica di quella indossata neglianni '30 e credo sia stato un omaggio ai pionier iper l'80mo anniversario della società.
Per quanto riguarda i cavalieri , la divisa ufficiale dovrebbe essere nera, con muta bianca come riserva (tradizionalmente).
La maglia a strisce bianco-rosa era usata nelle due stagioni precedenti per motivi, mi pare di sponsor (e io che sono fiorentino sfottevo gli amici pratesi dicendo che erano maglie del Firenze stinte in lavanderia)
In quanto a quella viola, usata lo scorso anno in coppa, premesso che entrai al Lungobisenzio con un ghigno malvagio lungo quanto il percorso dalla stazione, ai pratesi non va giù perché ricorda la maglia della Fiorentina.
Però rammento agli stessi che è anche l'unica maglia dei Cavalieri che ha vinto in Europa, sinora.
La maglia con il giglio è una replica di quella indossata neglianni '30 e credo sia stato un omaggio ai pionier iper l'80mo anniversario della società.
Per quanto riguarda i cavalieri , la divisa ufficiale dovrebbe essere nera, con muta bianca come riserva (tradizionalmente).
La maglia a strisce bianco-rosa era usata nelle due stagioni precedenti per motivi, mi pare di sponsor (e io che sono fiorentino sfottevo gli amici pratesi dicendo che erano maglie del Firenze stinte in lavanderia)
In quanto a quella viola, usata lo scorso anno in coppa, premesso che entrai al Lungobisenzio con un ghigno malvagio lungo quanto il percorso dalla stazione, ai pratesi non va giù perché ricorda la maglia della Fiorentina.
Però rammento agli stessi che è anche l'unica maglia dei Cavalieri che ha vinto in Europa, sinora.
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Biglo66
- Messaggi: 221
- Iscritto il: 16 mag 2011, 18:12
- Località: Firenze
Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
Leggenda vuole che la muta viola fosse sponsorizzata dai DV in persona, visto che da quell'anno i Cavalieri sono in europa e la Fiorentina non più (
)...
(e già c'era chi pensava/sperava in un approdo nel rugby dei DV)
Quella a righe bianco e rosa avevo sentito dire che fu imposta come "matricola" (una muta molto brutta e inusuale per la nuova arrivata), sarà vero? In effetti la prima stagione fu usata solo quella (a memoria)...
Quella di quest'anno è un omaggio ai colori di Prato e dei sodalizi che diedero vita ai Cavalieri (a quando il nero-arancio-verde di Iolo?), ma io chiaramente ci vedo il rossoblu di Sesto...![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Quella a righe bianco e rosa avevo sentito dire che fu imposta come "matricola" (una muta molto brutta e inusuale per la nuova arrivata), sarà vero? In effetti la prima stagione fu usata solo quella (a memoria)...
Quella di quest'anno è un omaggio ai colori di Prato e dei sodalizi che diedero vita ai Cavalieri (a quando il nero-arancio-verde di Iolo?), ma io chiaramente ci vedo il rossoblu di Sesto...
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calep61
- Messaggi: 1560
- Iscritto il: 27 ott 2011, 11:51
Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
nero-arancio-verde, trittico eccellente come combinazione di colori, ci farei delle mute esaltanti.Biglo66 ha scritto: (a quando il nero-arancio-verde di Iolo?),
I Della Valle nel rugby? MAGARI, comprerei tod's tutta la vita per riconoscenza.
Secondo me ci farebbero un affare, risparmierebbero rispetto al calcio e migliorerebbero anche l'apeal mediatico considerato il reiterato problema del tifo violento del calcio.
Rugby/moda, binomio di fisicità, salute ed estetica, il massimo per un marchio come quello dei DV
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youngblood
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Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
A proposito di maglie...ma a giugno la Nazionale non doveva cominciare con Adidas?? Perchè tutti sono ancora vestiti Kappa?
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mauott
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- Iscritto il: 27 ago 2008, 14:31
Re: Rugby e maglie da gioco; un tracollo di stile?
perchè la stagione finisce il 30.06 ed il contratto è per la nuova ... fino al 30.06 continueranno a vestirsi kappayoungblood ha scritto:A proposito di maglie...ma a giugno la Nazionale non doveva cominciare con Adidas?? Perchè tutti sono ancora vestiti Kappa?
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youngblood
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- Iscritto il: 29 mar 2011, 13:23