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A me sembra un atto dovuto concedere la nazionalità ITALIANA ai giocatori che hanno vestito e che vestono la maglia azzurra

bep68 ha scritto:A me sembra un atto dovuto concedere la nazionalità ITALIANA ai giocatori che hanno vestito e che vestono la maglia azzurra

c'è però qualcuno che non la vuole o a cui non interessa ....

Io troverei più giusto che la regola per la nazionalità sia uguale per tutti, dal campione sportivo al muratore alla badante e che semmai in nazionale giochi solo chi ha la cittadinanza.

come il matrimonio gay mi pare un assurdità il fatto che non ci sia già quest opzione, farei un distinguo per quanto concerne l'equiparazione alle altre categorie professionali. molto spesso la motivazione dei lavoratori stranieri è economica e molto spesso non c'è nessuna voglia di appartenere all'Italia per cui 3 anni mi sembrano pochini per valutare un reale "commitment" di integrazione. Non è vero per gli sportivi che, teoricamente (vedi caso Gower), indossando l'azzurro decidono di appartenere "per sempre " alla nostra comunità.

ipotizziamo che un giocatore sia stato equiparato 10 anni fa.gioca 3/4 anni con la maglia della nazionale,poi via via "scende" di livello ma continua a giocare.La fidanzata lo raggiunge,si sposano, fanno dei bimbi che nascono in Italia,frequentano le scuole ecc ecc.sul finire della carriera diventano tecnici in qualche società e trasmettono il proprio prezioso sapere alle giovanili.Con tutta sta roba han da fare ancora avanti indietro dalla questura?

Scusate, ma avere la cittadinanza non è condizione per fare parte della nazionale?

Leinsterugby ha scritto:come il matrimonio gay mi pare un assurdità il fatto che non ci sia già quest opzione, farei un distinguo per quanto concerne l'equiparazione alle altre categorie professionali. molto spesso la motivazione dei lavoratori stranieri è economica e molto spesso non c'è nessuna voglia di appartenere all'Italia per cui 3 anni mi sembrano pochini per valutare un reale "commitment" di integrazione. Non è vero per gli sportivi che, teoricamente (vedi caso Gower), indossando l'azzurro decidono di appartenere "per sempre " alla nostra comunità.

Eri partito bene, ma poi ciò che scrivi è estremamente discutibile.
E per certi versi superficiale, ingenuo e disarmante.

Lo sportivo che becca 100.000€ l'anno tra ingaggi e nazionale non ha motivi economici?
Chi se ne va dal proprio paese dove non ha speranza quasi di sopravvivere, non ha motivazione e appartenenza al paese che gli dà un lavoro che gli permette di sfamarsi e campare?

Analisi molto preoccupante.

Onestamente credo che gli sportivi possano tranquillamente attenersi alle norme che già valgono per tutti gli altri stranieri che vogliono venire in Italia (che poi queste norme sarebbero da rivedere, è tutta un'altra questione). Sarebbe spiacevole vedere casi di "italianizzazione" in seguito alla chiamata in nazionale, visto che nel rugby si diventa eleggibili dopo 3 anni di permanenza (e che comunque le motivazioni che portano all'equiparazione sono spesso anche economiche), un po' come io ritengo assurdo vedere sportivi "naturalizzati" in fretta e furia solo per giocare in una nazionale (o in un campionato), tipo gli "spagnoli" Ibaka e Mirotic, o i "Macedoni"/"Montenegrini" Cook e McCalebb, e via così. Certo potrebbe essere un premio per uno sportivo che si mette particolarmente in luce, ma tenderei a considerarla una cosa eccezionale e da concedere con parsimonia e buone motivazioni dietro, non proprio a tutti tutti.

Mike65 ha scritto:Scusate, ma avere la cittadinanza non è condizione per fare parte della nazionale?

assolutamente no... ci sono regole precise ma che non comprendono l'obbligo di cittadinanza ...

mauott ha scritto:

Mike65 ha scritto:Scusate, ma avere la cittadinanza non è condizione per fare parte della nazionale?

assolutamente no... ci sono regole precise ma che non comprendono l'obbligo di cittadinanza ...

Fatti un giro su http://www.irb.com/mm/document/lawsregs ... eg8eng.pdf , quella è la regola precisa.

Già che c'eri , non potevi farci un report ?

Lo sport non funziona per "nazionali" (anche se si usa questo termine nel linguaggio corrente), ma per federazioni.

Un cittadino del Regno Unito, senza possedere altre nazionalità personali, può rappresentare la federazione inglese, quella gallese, quella scozzese e quella nord irlandese (e, in certi sport come il rugby, anche la federazione irlandese).
In altri sport (come il cricket) una squadra come le West Indies è composta da giocatori di nazionalità di tutte le isole caraibiche.

Quindi tale discorso ha fondamento giuridico basso o nullo: sarebbe come proporre che chi viene per un certo numero di anni consecutivi in vacanza in Italia potrebbe acquisire il diritto ad avere la nazionalità italiana.

PiVi1962 ha scritto:Lo sport non funziona per "nazionali" (anche se si usa questo termine nel linguaggio corrente), ma per federazioni.

Un cittadino del Regno Unito, senza possedere altre nazionalità personali, può rappresentare la federazione inglese, quella gallese, quella scozzese e quella nord irlandese (e, in certi sport come il rugby, anche la federazione irlandese).
In altri sport (come il cricket) una squadra come le West Indies è composta da giocatori di nazionalità di tutte le isole caraibiche.

Quindi tale discorso ha fondamento giuridico basso o nullo: sarebbe come proporre che chi viene per un certo numero di anni consecutivi in vacanza in Italia potrebbe acquisire il diritto ad avere la nazionalità italiana.

forse l'amico pensava ad una cittadinanaza "acquisita" per meriti sportivi.

metabolik ha scritto:Già che c'eri , non potevi farci un report ?

give a man a fish and you feed him for a day. Teach a man to fish and you feed him for a lifetime

daom ha scritto:

metabolik ha scritto:Già che c'eri , non potevi farci un report ?

give a man a fish and you feed him for a day. Teach a man to fish and you feed him for a lifetime

cavolo, mi ha chiuso la finestra di modifica quando ho premuto ANTEPRIMA !!!

dicevo che

"per chi non ha dimestichezza con il linguaggio della Perfida Albion sintetizzo le condizioni

1) essere nato nel paese o
2) essere figlio o nipote (di nonno) di uno nativo del o
3) aver maturato 36 mesi di residenza continua prima di giocare (penso si riferisca a prima di essere chiamato a giocare in nazionale)

e segue con esempi e dettagli chiarificativi."