forum.rugby.it

È un tema che viene riproposto sempre più spesso, ne ha parlato Whilelm negli ultimi giorni (https://ilgrillotalpa.com/2018/02/27/in ... -woodward/), prendendo spunto da un pezzo di un paio di settimane fa sull’Independent irlandese (https://www.independent.ie/sport/rugby/ ... 88092.html) e che è emerso ripetutamente nei commenti del bar, soprattutto dopo Ita-Fra, per esempio

supermax ha scritto:Se polemizziamo su un giocatore da inserire piuttosto che un altro credo deviamo completamente dal problema. Se no devo ritenere che qualcuno creda che se il CT fosse Jones o Gatland allora avremmo risultati completamente diversi. Rassegniamoci: non è così. Ed è per questo che do ancora fiducia a CoS. Dobbiamo rinnovare un'intera filiera a partire dalle giovanili per impostare un sistema che crei un numero adeguato di giocatori di alto livello. Vedo parzialmente questo lavoro su una buona strada con le franchigie,finalmente due squadre vere, ed anche, malgrado il risultato di sabato, nelle giovanili.

.

Quando COS è stato nominato credevo potesse fare entrambe le cose, in effetti all’inizio si vedeva anche un certo cambiamento nell’attitudine della squadra in campo – ma forse era grazie a Venter... – ma ora ho cambiato idea, penso che la soluzione ideale sarebbe COS solo DoR e un allenatore vero e proprio che lo affianca, Bradley il primo che mi viene in mente, l’unico che ha fatto vedere qualcosa di veramente innovativo da molti anni a questa parte.

Grazie per l'apertura del thread, danci.

Ripeto quello che ho già scritto. Ho l'impressione che COS sia il DOR perfetto ma come ct uno come Bradley potrebbe essere migliore. Però credo che COS meriti altro tempo e soprattutto non credo sia giusto togliere Bradley alle Zebre nemmeno nel prossimo futuro.
Non solo per le Zebre, ma per tutto il movimento. Arrestare il consolidamento di uno dei due pilastri principali della nazionale credo sarebbe controproducente per tutti e non credo di dover spiegare perché.
Magari tra qualche anno, soprattutto se si potrà trovare una figura equivalente alla guida delle Zebre, cosa tutt'altro che scontata.

La nazionale perde perché COS ha troppe cose da fare?
Veramente?

Garryowen ha scritto:La nazionale perde perché COS ha troppe cose da fare?
Veramente?

Magari non tutte gli vengono Cos'ì bene. Sai, non è sempre facile muoversi con una scopa nel culo...

Garryowen ha scritto:La nazionale perde perché COS ha troppe cose da fare?
Veramente?

Qualcuno ha scritto questo? Si sta parlando di quale sia il modello migliore da utilizzare.

COS sta dimostrando, a detta di (quasi) tutti, eccellenti qualità come Director of Rugby, ma sta raccogliendo molte critiche come allenatore. Io non sono rimasto impressionato dal suo game plan, e dalle sue scelte, in nessuna delle partite giocate né a novembre né durante questo 6N.

La domanda è: non è un allenatore bravo come si credeva, o non sta facendo davvero l’allenatore? È giusto, nel rugby moderno e iper professionale, che una persona, sia pure estremamente competente, ricopra questi due ruoli contemporaneamente?

Ricordo un commento di un giocatore della nazionale a novembre – se lo ritrovo metto il link – che parlava di COS come di un allenatore che svolgeva poco lavoro sul campo e molto fuori, o qualcosa di simile.

È quello che mi son sempre chiesto pure io E se non sbaglio, qualche mese fa, è stata fatta un'intervista simile ad Eddie Jones in cui
Va beh ovviamente i due sistemi (inglese e italiano) sono super diversi, ma la sostanza è quella. Credo che l'articolo abbia PERFETTAMENTE ragione. Fare entrambe le cose non solo è estenuante, ma anche impossibile.

OT (ma nemmeno molto in realtà): ricordo che prima che iniziasse il suo mandato, tipo intorno a dicembre/novembre quando cominciarono a girare le voci di una suo possibile inizio al posto di Brunel, lui le mise a tacere brutalmente dicendo di non essere interessato. Quando poi...
Mi chiedo se fosse proprio questo il motivo!

danci ha scritto:

Garryowen ha scritto:La nazionale perde perché COS ha troppe cose da fare?
Veramente?

Qualcuno ha scritto questo? Si sta parlando di quale sia il modello migliore da utilizzare.

Mi sembra che le parole di Woodward si possano riassumere così.

Lavorare con la nazionale non è come lavorare con un club. A parte il fatto che in Italia nessun club ha uno staff come quello che ha lui

danci ha scritto:Ricordo un commento di un giocatore della nazionale a novembre – se lo ritrovo metto il link – che parlava di COS come di un allenatore che svolgeva poco lavoro sul campo e molto fuori, o qualcosa di simile.

Eccolo, era Bellini, intervista del 29 novembre a Onrugby -
https://www.onrugby.it/2017/11/29/quest ... a-bellini/ - un passaggio che secondo me dice tanto:

"C’è qualcosa che ti ha sorpreso in particolare di Conor O’Shea e dello staff?
È totalmente diverso da quando c’era Brunel. Conor è più sull’esterno, mentre sono più Mike (Catt, nda) e Gus (Goosen, nda) che danno direttive. C’è un bell’equilibrio nello staff, è diverso rispetto alle Zebre dove Mike (Bradley, nda) entra in campo e gestisce l’allenamento. Conor delega di più gli assistenti."

Sono le stesse critiche che furono mosse a Lancaster, spebdeva troppo tempo ed energie per monitorare nel complesso il rugby inglese, e la nazionale ne risentiva, per questo Eddy J. è stato chiamato con l'unico scopo di performare nel breve.
Ovviamente lo schema perfetto sarebbe O'shea Dor e un tecnico già formato per la parte più tecnica in campo, che possa affiancarlo.
Se Catt e Goosen sono ancora in formazione (ma Goosen quanto tempo serve per formarlo?) il lavoro di O'shea diventa molto più dificile.
Probabilmente le consulenze di Venter e Smith era focalizzate su questo problema.
Certo servirebbe un contratto un pelo più soldo a Smith rispetto a come è andata con Venter.

Sono emerse le critiche che alcuni mossero alla nomina di O'Shea, io tra questi, non tanto sulla sua professionalità, quanto sul carico di lavoro...soprattutto nel dover fare cose per cui abbiamo fior fiori di dirigenti federali..

danci ha scritto:

danci ha scritto:Ricordo un commento di un giocatore della nazionale a novembre – se lo ritrovo metto il link – che parlava di COS come di un allenatore che svolgeva poco lavoro sul campo e molto fuori, o qualcosa di simile.

Eccolo, era Bellini, intervista del 29 novembre a Onrugby -
https://www.onrugby.it/2017/11/29/quest ... a-bellini/ - un passaggio che secondo me dice tanto:

"C’è qualcosa che ti ha sorpreso in particolare di Conor O’Shea e dello staff?
È totalmente diverso da quando c’era Brunel. Conor è più sull’esterno, mentre sono più Mike (Catt, nda) e Gus (Goosen, nda) che danno direttive. C’è un bell’equilibrio nello staff, è diverso rispetto alle Zebre dove Mike (Bradley, nda) entra in campo e gestisce l’allenamento. Conor delega di più gli assistenti."

Esatto. Ma quello e la stessa cosa che faceva Woodward!

Quindi

O'Shea fa le convocazioni
Catt sceglie come giocare palla in mano
Goosen come giocare in difesa...

la formazione chi la fa?

Luqa-bis ha scritto:Quindi

O'Shea fa le convocazioni
Catt sceglie come giocare palla in mano
Goosen come giocare in difesa...

la formazione chi la fa?

COS

Ma come lo fa in Inghilterra... Hanno un riunione dello staff, ogni Allenatore da le sue 2 centesimi, e COS dicide

Comunque a meno di disfatte contro Georgia e Giappone, non credo che ci saranno cambiamenti nello staff fino al mondiale. Ormai credo che le caselle siano occupate. Spero che la collaborazione con Smith diventi qualcosa di consistente.

Anche io ho l'impressione che COS possa essere meglio come DOR. Quando lo senti parlare si puo' apprezzare che ha una mentalita' da gestionale piu' che da leader, anche se questa e' una qualita' che molti gli riconoscono.

Spero solo che lo tengano per almeno 8 anni, magari solo come DOR dopo il primo quadriennio. Sarebbe grave perderlo e ricominciare da zero o quasi.

Ragazzi, io comincio a credere che forse la ricetta non e' la migliore, che forse ci possa essere una strada piu' veloce di quella intrapresa da COS, ma farebbe molto piu' male cambiare la rotta adesso, dopo tutto il lavoro fatto, che continuare con la strada tracciata, che comunque sta portando miglioramenti sistemici.
Nel management un elemento conosciuto e' la "Change fatigue", dove il continuo tentativo di cambiare qualcosa ed ottimizzare e' peggio di qualcosa di sub-ottimale ma stabile.