Il terreno di battaglia
Moderatore: Emy77
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Il terreno di battaglia
mi sembra perfino facile dire che il terreno di battalia sia un fattore determinante. eppure nelle nostre considerazioni durante le partite lo assumiamo come un fattore matematico. un qualcosa di previsto e prevedibile. non determinante ai fini differenziali.
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Re: Il terreno di battaglia
Potresti chiarire meglio cosa intendi per determinante ai fini differenziali e cosa individui come terreno di battaglia ?
- giuseppone64
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Re: Il terreno di battaglia
È a libera interpretazione...
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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Amore sbrigati che facciamo tardi a scuola! Mi sbrigo solo se mi ripeti che sono la più bella del mondo.
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Re: Il terreno di battaglia
potremmo dividerci in buonisti e cattivisti. rispetto al rugby, chiaramente. il terreno di battaglia potrebbe essere anche quello. i buonisti, in generale, credono, dall'alto di una cieca osservanza dei desiderata, che tutto stia andando per il meglio, verso un progresso. la nazionale migliora perchè ci sono più giovani italiani o, ad esempio, perchè finalmente abbiamo un paio di aperture italiane di una certa qualità; i cattivisti dicono che perdiamo sempre, che siamo poveri con le pezze fino al collo e però si buttano via soldi in quantità con le franchigie e i viaggi in aereo diverti prosecco alla mano.
questo è il terreno di battaglia ideale sul quale battono i tacchetti di molti pensatori del rugby in Italia. terreno di battaglia sbagliato o maledettamente giusto?
questo è il terreno di battaglia ideale sul quale battono i tacchetti di molti pensatori del rugby in Italia. terreno di battaglia sbagliato o maledettamente giusto?
- jpr williams
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Re: Il terreno di battaglia
Sbagliato.
Buonisti e cattivisti sbagliano entrambi (anche se, secondo me, i cattivisti sono semplicemente distruttivi e quindi inutili alla bisogna, ma è un parere personale, sia chiaro) perchè la realtà non è né "buona" né "cattiva": è quella che è, cioè un cammino in divenire sperando che la strada sia quella giusta, cosa che, fino alla fine del percorso, non è dato sapere.
Buonisti e cattivisti sbagliano entrambi (anche se, secondo me, i cattivisti sono semplicemente distruttivi e quindi inutili alla bisogna, ma è un parere personale, sia chiaro) perchè la realtà non è né "buona" né "cattiva": è quella che è, cioè un cammino in divenire sperando che la strada sia quella giusta, cosa che, fino alla fine del percorso, non è dato sapere.
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
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Re: Il terreno di battaglia
E i "buoni"? Quelli che semplicemente pensano che si possa superare la legge dell'homo homini lupus?
Per me l'odiosa parola "buonisti" è stata creata ad arte per emarginare i "buoni", per farli in un certo senso vergognare di questa inclinazione verso il prossimo.
Essere buoni oggi è una colpa, come essere istruiti
Per me l'odiosa parola "buonisti" è stata creata ad arte per emarginare i "buoni", per farli in un certo senso vergognare di questa inclinazione verso il prossimo.
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R.I.P. Pavel Kushnir - pianista russo morto in carcere, vittima del fascismo russo
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Re: Il terreno di battaglia
i buoni lo sono per natura. non hanno possibilità di scelta. non è la cultura che fa il buono. per essere buono non dovresti rispettare dei precetti culturali che ti comprendono tra i buoni.converrai( ? '), il buono è uno o una che è per l'energia positiva in un dato momento e in certe condizioni, non sempre e indistintamente secondo un cliché culturale determinato.
la bontà è naturale, non culturale.
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Re: Il terreno di battaglia
Non del tutto inverosimile.
Ma se essere buono è una inclinazione naturale (non direttamente correlata all'intelligenza),
essere buonista (con accezione positiva) presuppone anche un fattore culturale.
Ma se essere buono è una inclinazione naturale (non direttamente correlata all'intelligenza),
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- jpr williams
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Re: Il terreno di battaglia
Con tutto l'orrore che provo per questo intollerabile neologismo sono d'accordo.Luqa-bis ha scritto:Non del tutto inverosimile.
Ma se essere buono è una inclinazione naturale (non direttamente correlata all'intelligenza),
essere buonista (con accezione positiva) presuppone anche un fattore culturale.
La bontà naturale sa troppo di mito/illusione del buon selvaggio: credo che la cultura, intesa come apprendimento delle differenze fra ciò che è "giusto" e ciò che è "ingiusto" sia fondamentale. Ed ecco perchè nel disprezzo per la cultura e per la "bontà" (con tutti i significati che si vogliano dare a questo termine) e nell'apprezzamento per un'ignoranza mascherata da pragmatismo (le chiacchiere stanno a zero, bisogna fare, fare, fare) e un cattivismo che significa più banalmente cazzi propri elevati a totem ci vedo un gigantesco fenomeno culturale o, meglio, inculturale.
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Re: Il terreno di battaglia
"Ho visto che chiunque dimentica il bene ma se fai del male se lo ricorda."
cit. "Gli Occhi Della Luna" - Ex-Otago feat. Jake La Furia
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Re: Il terreno di battaglia
Curiosità
per chi conosce la scena Indie e Hip Hop, l'associazione è chiara.
ma a me ha fatto venire in mente
Jake "The Mussa "Heke, alias Temuera Morrison ed un film degli anni '90.
Che però è di Waikato non Otago.
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Jake "The Mussa "Heke, alias Temuera Morrison ed un film degli anni '90.
Che però è di Waikato non Otago.

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Re: Il terreno di battaglia
non credo che sia sempre come dice jake la furia. cristo faceva continuamente del bene, lo sanno tutti, e per questo hanno deciso di fargli del male. eppure quella quantità di male abnorme riportata dai vangeli sembrava liquefarsi di fronte al bene fatto in vita e nella crudele morte patita. i cristiani si sono imposti di ricordarsi per sempre che il male non può cancellare il bene ergendo a simbolo uno strumento di morte. mi sembra l'esempio più normale che si possa fare, tanto per dire che non sempre un testo rap o hip o trap debba per forza essere vero, o esplicativo.
potrebbero essere di una banalità ineluttabile frasi del tipo: il male lo ricordi più del bene. perchè qualche altro autore potrebbe rispondere, o dissare:
con il male non cancelli il bene, ricordati di cristo e falcone!
potrebbero essere di una banalità ineluttabile frasi del tipo: il male lo ricordi più del bene. perchè qualche altro autore potrebbe rispondere, o dissare:
con il male non cancelli il bene, ricordati di cristo e falcone!
Re: Il terreno di battaglia
Pecca, confessa, espia, perdona.tonione ha scritto: con il male non cancelli il bene, ricordati di cristo e falcone!
...e poi tutti a puttane come prima.
![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
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Re: Il terreno di battaglia
l'origine di tutto è la sofferenza.
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Re: Il terreno di battaglia
tonione ha scritto:l'origine di tutto è la sofferenza.
Ma nella sofferenza bisogna sempre vedere il lato positivo, come ben è stato rappresentato qui:
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