oggi si decide...

piretroide · Messaggio da **piretroide** » 8 apr 2005, 7:36

A Bologna si riunisce il Consiglio Federale per disegnare il futuro o cancellare il passato del nostro rugby. C\'è chi dice che il Consiglio va allo scontro spaccato, perché il progetto di Kirwan di abolire il Super 10 e costiutire 4 franchigie con 120 giocatori sotto contratto Fir da far giocare in Celtic League ha ricevuto diverse adesioni, tra cui quella del vice presidente Gavazzi che ha promesso battaglia su questoi argomento. Comunque il nome più gettonato alla successione resta quello di Pierre Berbizier... e oggi (breve nota su la Gazzetta dello Sport) spunta anche il nome di Georges Coste, al quale darebbero in carico la riorganizzazione del settore giovanile azzurro. Che ne pensate?

Bigio · Messaggio da **Bigio** » 8 apr 2005, 7:42

Puoi spiegarcela megli sta proposta (l\'abolizione del super 10)? Grazie
 Bgo

Empujador · Messaggio da **Empujador** » 8 apr 2005, 8:39

Si si spiegacela meglio, comunque da quanto ho capito, l\'abolizone del super 10 non è una bella cosa però la creazione di 4 squadre con giocatori per la celtic league non è male

lulu84 · Messaggio da **lulu84** » 8 apr 2005, 9:08

piretroide la decisione l\'hanno rinviata a causa del funerale del papa!

piretroide · Messaggio da **piretroide** » 8 apr 2005, 11:14

No, hanno solo spostato il Consiglio federale da Roma a Bologna... evidentemente devono dare delle risposte. Il Consiglio federale di riunisce oggi alle 14 e è convocato anche per domani mattina.
 La storia della Celtic League è questa: formare 4 squadre, sulla falsariga delle province irlandesi o delle franchigie che partecipano al Super 12 ed iscriverle alla Celtic League. Quello sarebbe il nostro campionato professionistico, con 120 giocatori (totale) messi sotto contratto dalla federazione. Il progetto è sato redatto da Gavazzi, vice presidente federale e anima del Calvisano, con l\'aiuto di John Kirwan che crede quella sia l\'unica via per avere giocatori che si confrontano settimanalmente con l\'alto livello. Ma trova opposizione nel mondo dei club (di alcuni club). Ciao a tutti

Bacioci · Messaggio da **Bacioci** » 8 apr 2005, 11:42

Caro Bobo come hai ragione!
 Comunque i club che adesso vivacchiano, a mio parere, potrebbero giocare comunque in una lega \"dilettantistica\" o semi-pro, diciamo la serie A di adesso. Se fate i conti, basta tenere solo i giocatori italiani per avere una lega nazionale di 10-14 squadre che si giocano il titolo italiano e che permettono ai giocatori migliori di mettersi in luce per fare il salto nel livello professionistico delle squadre di Celtic league.
 Chiaramente Bisogna scegliere che squadre. Di sicuro Benetton vorrà correre da sola e forse anche Viadana e Calvisano (che però potrebbero unirsi in un club veramente competitivo).
 Io spero proprio che questa cosa sia fondata.

alby · Messaggio da **alby** » 8 apr 2005, 11:59

l\'importante è che siano delle selezioni che rappresentanpo tutta l\'italia rugbystica e non solo quattro città altrimenti, a mio parere, si rischia di rendere il rugby uno sport per solo alcune zone d\'italia (e credo lo sia già abbastanza)
 
 ciao
 alby

Empujador · Messaggio da **Empujador** » 8 apr 2005, 12:11

Secondo me dovrebbero fare delle squadre a zone es: Nord,Centronord,Centrosud,Sud magari con l\'aggiunta di qualche nome più accattivante

aladestra · Messaggio da **aladestra** » 8 apr 2005, 12:24

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 08-04-2005 alle ore 11:14, piretroide wrote:
 No, hanno solo spostato il Consiglio federale da Roma a Bologna... evidentemente devono dare delle risposte. Il Consiglio federale di riunisce oggi alle 14 e è convocato anche per domani mattina.
 La storia della Celtic League è questa: formare 4 squadre, sulla falsariga delle province irlandesi o delle franchigie che partecipano al Super 12 ed iscriverle alla Celtic League. Quello sarebbe il nostro campionato professionistico, con 120 giocatori (totale) messi sotto contratto dalla federazione. Il progetto è sato redatto da Gavazzi, vice presidente federale e anima del Calvisano, con l\'aiuto di John Kirwan che crede quella sia l\'unica via per avere giocatori che si confrontano settimanalmente con l\'alto livello. Ma trova opposizione nel mondo dei club (di alcuni club). Ciao a tutti
 </BLOCKQUOTE></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE>
 
 Scusate se intervengo, ma con le notizie riportate da piretroide si vorrebbe migliorare il rugby in Italia ???
 Ditemi Voi e parliamone.

roxhano · Messaggio da **roxhano** » 8 apr 2005, 12:24

Ed i clubs di S10 che fine farebbero?
 Una modifica del genere sortirebbe un effetto a catena devastante a cominciare dalla A, ma si allargherebbe anche alla B.....
 
 Si tornerebbe al \'99 con una A1 vera, A2 vera e varie B vere.... che forse era anche meglio..... Però in tal caso scoppierebbe una tale polemica sull\'operato della FIR che non oso immaginare.... il che non sarebbe proprio una cattiva cosa....
 
 Forse mi sfugge qualcosa?

Tanu · Messaggio da **Tanu** » 8 apr 2005, 12:38

La strada delle franchigie è l\'unica perseguibile. Il Galles che l\'ha intrapresa poco tempo fa, dopo un ovvio periodo di assestamento, è tronato ai vertici del rugby mondiale.
 Non capisco le preoccupazioni di chi si oppone, se non quella di proteggere il proprio orticello; ma non mi sembrano lungimiranti, perchè una strada del genere farebbe crescere tutto il movimento, dando grande visibilità a tutti (immaginatevi le dirette televisive di Celtic League, squadre più competitive nelle Coppe Europee etc): non possiamo che crescere tutti e ve lo dice uno che sta in Serie C!!!

alby · Messaggio da **alby** » 8 apr 2005, 12:40

quindi, vediamo se ho capito:
 
 - 4 \"selezioni\" di zona che partecipano alla celtic con giocatori pagati dalla federazione (quindi tutti italiani?)
 
 - il titolo italiano se lo giocano in serie \"A\" i club (quanti e come è da vedere) che quindi non sono più prosfessionistici
 
 - il resto resta come è adesso
 
 ho capito?
 
 ciao
 alby

bakunin · Messaggio da **bakunin** » 8 apr 2005, 12:54

Mi sembra l\'unica soluzione percorribile a patto che non si lasci andare in malore il resto del movimento.
 Tutto sommato anche le altre nazioni \"rugbystiche\", ad eccezione di Francia e Inghilterra, sono organizzate in questo modo e un tentativo si potrebbe davvero fare.
 
 Sono stato quasi 6 mesi a Toulouse e mi sono reso conto che il ns. campionato non può assolutamente tenere il passo con quel tipo di professionismo. Se penso che è fallita una società \"storica\" come il Colomiers dotata di un bellissimo stadio quasi sempre pieno, mi viene da gridare al miracolo per il rugby italiano con società di super 10 che fanno 300 spettatori o poco più a partita. Questa situazione non può durare a lungo: bisogna assolutamente fare qualcosa e La FIR deve usare i soldi per gestire i nostri nazionali come fanno gli altri, altrimenti prima o poi ci troviamo nella situazione della Georgia o del Canada.
 
 Cmq non preoccupatevi tale \"mozione\" non passerà
 
 Bak