<!-- BBCode Quote Start --><TABLE BORDER=0 ALIGN=CENTER WIDTH=85%><TR><TD><font size=-1>Quote:</font><HR></TD></TR><TR><TD><FONT SIZE=-1><BLOCKQUOTE>
<BR> 16-08-2005 alle ore 08:29, THAKER wrote:
<BR>L\'ala figiana Vilimoni Delasau non ha partecipato alla prima partita vittoriosa di Canterbury contro Southland, perché punito dalla New Zealand Rugby Union (NZRU).
<BR>Il giocatore, infatti, dopo il match tra Fiji e All Blacks del 10 giugno scorso, era stato sottoposto all\'esame delle urine ed era stato trovato positivo alla marijuana.
<BR>Multa di 350 dollari americani e squalifica per preseason e prima partita di campionato.
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http://gfx.dagbladet.no/pub/artikkel/4/ ... nnabis.jpg"><!-- BBCode End -->
<BR></BLOCKQUOTE></FONT></TD></TR><TR><TD><HR></TD></TR></TABLE><!-- BBCode Quote End -->
<BR>
<BR>Le droghe leggere sono molto usate, non tanto tra i rugbysti, ma tra i ragazzi in generale (15-35 anni)... e non si tratta certo di doping per migliorare le prestazioni dentro il campo...
<BR>
<BR>...la cosa peggiore è quando alla cannabis si aggiunge la cocaina...
<BR>
<BR> La notizia è finita in prima pagina sul quotidiano Herald Tribune: \"il fiume italiano della cocaina mette in allerta la nazione\". Non senza un vena polemica sul fatto che l\'Italia avrebbe sottostimato la notizia. Quella, risalente a una decina di giorni fa e frutto di una ricerca dell\'istituto Mario Negri di Milano, secondo la quale nel Po, nel tratto dalla foce a Pavia, scorre ogni giorno l\'equivalente di 4 chili di cocaina. Dato ricavato dai ricercatori grazie alla presenza nelle acque di una sostanza che nell\'uomo metabolizza la cocaina e che viene eliminata attraverso l\'urina. Di conseguenza, in base a questi dati, il consumo di cocaina , nella popolazione dei residenti del bacino, sarebbe ben più alto di quello finora stimato: qualcosa come 40.000 dosi quotidiane. Se un tempo era la droga dei ricchi, dello star system, perché la più costosa tra quelle pesanti, oggi il consumo della cocaina, ormai la droga più diffusa del mondo, superata solo dalla cannabis, è aumentato tra studenti e giovanissimi innanzitutto perché sono scesi i prezzi: per una dose ci vogliono 50 euro. L\'età del primo approccio al consumo è scesa fino a 16 anni, secondo l\'ultima relazione parlamentare sulle tossicodipendenze.
<BR>A riprova dell\'aumenta diffusione della cocaina, i dati dei sequestri effettuati dalla polizia nei primi 6 mesi del 2005: la cocaina sequestrata è stata il triplo dell\'eroina. [tg5]
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<BR>Nell\'Ue i consumatori problematici (ossia quelli che si iniettano oppiacei o che consumano regolarmente cocaina e anfetamine) «sono stimati tra un milione ed un milione e mezzo» e le stime nazionali fanno registrare «le percentuali più alte in Italia, Lussemburgo, Portogallo e Regno Unito».
<BR>In tali paesi i consumatori a rischio sono infatti tra i 6-10 ogni 1.000 adulti (15-64 anni), contro i 2-4 degli altri Stati Ue. [Ansa 2003]
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<BR>SEMPRE PIÙ COCAINA
<BR>La cocaina è la droga che fa registrare l\'aumento più sensibile di consumo in Europa e gli esperti si dicono allarmati per le quantità sempre maggiori individuate nell\'Ue e il fatto che i prezzi \"\'di strada\" «stabili o in calo» ne aumentano il bacino di utenza.
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<BR>«L\'uso della cocaina - si legge nel rapporto - sembra più frequente e risulta in aumento tra i giovani che vivono
<BR>in aree urbane».
<BR>I dati per il periodo 2000-2002 indicano che ad aver provato almeno una volta la cocaina da inalare o da fumare è un massimo del 9% delle persone di età compresa tra i 15 ed i 34 anni.
<BR>Le stime sul consumo recente indicano che nel corso degli ultimi dodici mesi ne ha fatto uso in Italia il 2% dei giovani adulti (15-34 anni).
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<BR>PREOCCUPA USO FREQUENTE CANNABIS
<BR>In Europa almeno un adulto su cinque - ossia non meno del 20% della popolazione - ha fatto uso di derivati della cannabis, che rappresentano le sostanze stupefacenti più utilizzate, con una diffusione tra i giovani adulti (15-34 anni) che sale al 35%-44%.
<BR>L\'esperienza della cannabis nella maggior parte dei paesi (tra cui l\'Italia) fa registrare livelli attorno al 20-25%.
<BR>In Italia il 9,4% delle persone adulte ha dichiarato di aver fatto uso di cannabis nel corso degli ultimi dodici mesi.
<BR>Gli esperti europei si dicono preoccupati dalla tendenza, soprattutto tra i giovani di sesso maschile, a far uso di cannabis «in modo regolare ed intenso», fenomeno che è direttamente collegato con il sensibile aumento del numero di consumatori di marijuana che hanno fatto ricorso ai servizi specializzati per tossicodipendenti.
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<BR>ALCOL E SOLVENTI TRA I GIOVANI
<BR>Bere fino all\'ubriachezza e sniffare colle, aerosol o solventi sono, insieme al più classico spinello, comportamenti sempre più diffusi tra i giovani europei di 15-16 anni. Secondo l\'Emcdda, «l\'acool è la sostanza psicoattiva maggiormente utilizzata dai giovani Ue».
<BR>La percentuale di 15-16enni che si sono ubriacati «almeno qualche volta» varia dal 36% in Portogallo all\'89% in Danimarca.
<BR>In Italia si attesta intorno al 43%.
<BR>«In tutta Europa - osserva il rapporto - è preoccupante il fenomeno del binge drinking, ossia del bere ininterrottamente fino all\'ubriachezza».
<BR>Le indagini condotte sopratttutto nelle scuole, indicano che il consumo di cannabis tra i giovani varia tra l\'8% (Svezia) e il 35% (Gran Bretagna).
<BR>Tra i giovani italiani di 15-16 anni, ad aver provato almeno una volta la marijuana è il 23%.
<BR>Le sostanze inalanti (solventi, colla e aerosol) sono gli stupefacenti che i giovani dell\'Ue hanno provato di più, dopo i derivati della cannabis, mentre emergono indicazioni di una «stabilizzazione del consumo una tantum di ecstasy a livelli molto inferiori della cannabis».
<BR>In Italia ha provato sostanze inalanti lo 0,4% dei 15-16enni.
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<BR>Autunno \'99 - L\'Espresso:
<BR>Milano, su 50 banconote di tagli diversi raccolte in varie zone della metropoli, ben 41 sono entrate in contatto con la coca. Un livello altissimo che colloca Milano dietro Londra dove il 4 ottobre scorso la droga era stata trovata sul 99 per cento delle banconote britanniche, ma davanti a San Francisco, città dove nel 1995 un\'analoga analisi aveva acceso i riflettori sul 75 per cento dei dollari circolanti.