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<BR>Il ct lancia la campagna per il torneo 2006. «Manca la piena copertura in certi ruoli. Non aspetteremo la Scozia per provare a vincere».
<BR>Pierre Berbizier ha le idee chiare su cosa serve all'Italia del rugby di oggi e del futuro.
<BR>Nel lungo periodo, ovvero dopo la Coppa del Mondo 2007: «La parola d'ordine deve essere concentrare le forze. Cioè unire in alcune selezioni intorno alla principali città i migliori giocatori. Se vogliamo crescere è una strada obbligata, già perseguita ovunque all'estero. L'hanno fatto in Galles, Irlanda, Scozia. L'ha fatto la Francia, dove ai miei tempi ho giocato in un campionato di 80 club e ora c'è il Top 14, con 4 sole squadre in grado di vincere lo scudetto. Deve farlo anche l'Italia». È d'accordo quindi con l'idea delle selezioni lanciata con decisione dal presidente Giancarlo Dondi. «Certo, il presidente ha sempre ragione...».
<BR>Per il resto il ct sottolinea la cronica carenza dell'Italia in certi ruoli, nonostante l'infornata di oriundi ed equiparati. Segno che il vivaio negli anni scorsi non ha prodotto talenti, Nitoglia, Zanni e pochi altri a parte. «In Francia Szarzewski era la quinta scelta fra i tallonatori. In autunno ha giocato i test come fosse sempre stato titolare. In Italia ciò non è possibile. Il mio obiettivo è avere in rosa due alternative alla pari o quasi ogni ruolo. Quindi la sentenza è dura. «A livello internazionale la differenza non si fa con i 5 giocatori migliori, che anche in Italia sono a livello delle altre squadre, ma con i 5 peggiori».
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<BR>Non so a voi, ma a me pice questo CT....
<BR>E ha le idee chiare. Sia sulla Nazionale che vuole o che vorrebbe, sia sulla crescita del nostro rugby...
<BR>COSA NE PENSATE?
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