Rugby!
Moderatore: Emy77
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DESIO
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- parramatta
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riviste...veramente scarse.
<BR>veramente tra tutte le riviste sportive in generale, penso che rugby sia un delle peggiori per firem impaginazione e contenuti.
<BR>nel numero in omaggio al flaminio dopo ita ing ho letto errori di battitura e di ortografia, roba veramente da dilettanti.
<BR>''IL mondo del rugby'' di Luciano Ravagnani rimane insuperata...
<BR>veramente tra tutte le riviste sportive in generale, penso che rugby sia un delle peggiori per firem impaginazione e contenuti.
<BR>nel numero in omaggio al flaminio dopo ita ing ho letto errori di battitura e di ortografia, roba veramente da dilettanti.
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aborigeno
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salve a tutti cari amici sono tornato da quasi un anno dall'estero, dopo quasi quindicianni per studio lavoro e...matrimonio, e sinceramente mi è difficile "ambientarmi" in questo nostro mondo del rugby. Dove ho vissuto la "palla ovale" è oggetto quotidiano utilizzato per diverse discipline e i media scrivono entrando nel merito e non cercando la polemica per fare il paginone. Nessuno ( in primis la federazione) si è accorto che il mezzo è la comunicazione e nulla può essere lasciato alla precarità. Siamo nel Sei Nazioni e...
* la televisione di Stato è inesistente, La7 scommette comprando i diritti ma lasciando la sacrilità delle telecronache degli azzurri a chi è poco ma molto poco... professionali(mentre tanto di capello gli altri due cronisti che parlano veramente il linguaggio del rugby):
* ho avuto la sensazione che i quotidiani, in Italia, dedicano spazio solo quando vi è l'accordo con la federazione e "più accordo" c'è più spazio dedicano.
* i periodici, ho avuto modo di vederli tutti (mi pare), chi sà scrivere (La Meta) anche se ho avuto l'impressione abbia perso diverse importanti firme negli ultimi mesi si prodiga per rendere inguardabile la rivista ( l'occhio vuole la sua parte) mentre chi gioca con la grafica e le immagini (Rugby!)copre le magagne del non sapere e inoltre, non succede in nessun Paese, annoverano fra le firme il Presidente della federazione che la finanzia (controllato e controllore??), Il Grande Rugby che non è un prodotto eccezionale, mix fra le altre due, ma forse ha indovinato la formula, dando un mensile valido per i neofiti ma essendo innanzi tutto in edicola (scopo principale per i magazine che però le altre due riviste non hanno capito).
Ci sarebbe spazio per una quarta o quinta rivista di rugby in Italia? La mia risposta è SI purchè sia qualcosa di diverso e chi la volesse mettere sul mercato non cada nelle sabbie mobili in cui si sono impantanate le altre tre...
* la televisione di Stato è inesistente, La7 scommette comprando i diritti ma lasciando la sacrilità delle telecronache degli azzurri a chi è poco ma molto poco... professionali(mentre tanto di capello gli altri due cronisti che parlano veramente il linguaggio del rugby):
* ho avuto la sensazione che i quotidiani, in Italia, dedicano spazio solo quando vi è l'accordo con la federazione e "più accordo" c'è più spazio dedicano.
* i periodici, ho avuto modo di vederli tutti (mi pare), chi sà scrivere (La Meta) anche se ho avuto l'impressione abbia perso diverse importanti firme negli ultimi mesi si prodiga per rendere inguardabile la rivista ( l'occhio vuole la sua parte) mentre chi gioca con la grafica e le immagini (Rugby!)copre le magagne del non sapere e inoltre, non succede in nessun Paese, annoverano fra le firme il Presidente della federazione che la finanzia (controllato e controllore??), Il Grande Rugby che non è un prodotto eccezionale, mix fra le altre due, ma forse ha indovinato la formula, dando un mensile valido per i neofiti ma essendo innanzi tutto in edicola (scopo principale per i magazine che però le altre due riviste non hanno capito).
Ci sarebbe spazio per una quarta o quinta rivista di rugby in Italia? La mia risposta è SI purchè sia qualcosa di diverso e chi la volesse mettere sul mercato non cada nelle sabbie mobili in cui si sono impantanate le altre tre...
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tazzina
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Hai centrato perfettamente alcuni problemi del rugby in Italia...aborigeno ha scritto:.....Nessuno ( in primis la federazione) si è accorto che il mezzo è la comunicazione e nulla può essere lasciato alla precarità. Siamo nel Sei Nazioni e...
* la televisione di Stato è inesistente, La7 scommette comprando i diritti ma lasciando la sacrilità delle telecronache degli azzurri a chi è poco ma molto poco... professionali(mentre tanto di capello gli altri due cronisti che parlano veramente il linguaggio del rugby):
* ho avuto la sensazione che i quotidiani, in Italia, dedicano spazio solo quando vi è l'accordo con la federazione e "più accordo" c'è più spazio dedicano.
* i periodici, ho avuto modo di vederli tutti (mi pare), chi sà scrivere (La Meta) anche se ho avuto l'impressione abbia perso diverse importanti firme negli ultimi mesi si prodiga per rendere inguardabile la rivista ( l'occhio vuole la sua parte) mentre chi gioca con la grafica e le immagini (Rugby!)copre le magagne del non sapere e inoltre, non succede in nessun Paese, annoverano fra le firme il Presidente della federazione che la finanzia (controllato e controllore??), Il Grande Rugby che non è un prodotto eccezionale, mix fra le altre due, ma forse ha indovinato la formula, dando un mensile valido per i neofiti ma essendo innanzi tutto in edicola (scopo principale per i magazine che però le altre due riviste non hanno capito).
Ci sarebbe spazio per una quarta o quinta rivista di rugby in Italia? La mia risposta è SI purchè sia qualcosa di diverso e chi la volesse mettere sul mercato non cada nelle sabbie mobili in cui si sono impantanate le altre tre...
La comunicazione è fondamentale per lo sviluppo e la crescita di uno sport e il calcio ha imparato ad utilizzare tutti i media...
Dopo tutto le Coppe del Mondo di ogni disciplina che non sono calcio, vengono snobbate dai media... (escludi la CdM di Basket che la RAI ha trasmesso per sbaglio, secondo me)
Sono quasi d'accordo anche sull'analisi dei giornali: LA META è piena di buoni articoli, ma manca d'immagine. Però c'è da dire che non è il vestito che fa il monaco!!!! RUGBY! ha la struttura di un giornale tipo Rugby, l'hebdo du rugby(mamma che paragone!).. ma la qualità degli articoli latita a volte...sarebbe bello avere una versione rugbistica del "Guerrin Sportivo"? Eppoi vuoi mettere la qualità della rivista francese????
(sul conflitto d'interesse tra Dondi Presidente e Giornalista no comment)
IL GRANDE RUGBY è la rivista giusta per i neofiti.. ma se il resto dei media snobbano il rugby, che neofiti troviamo???
--- Tazzina say: ---
no tricks, just rugby
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bluffer
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ACQUISTI ON LINE CON POSTEPAY
ciao ragazzuole e ragazzuoli...
vi volevo chiedere dove poter effettuare acquisti on line, su siti che diano garanzia ed accettino la poste pay...
grazie mille a tutti
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Rugby_Lazio
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non sono d'accordo, LA META e RUGBY! sono molto più interessanti rispetto a IL GRANDE RUGBY.tazzina ha scritto:Hai centrato perfettamente alcuni problemi del rugby in Italia...aborigeno ha scritto:.....Nessuno ( in primis la federazione) si è accorto che il mezzo è la comunicazione e nulla può essere lasciato alla precarità. Siamo nel Sei Nazioni e...
* la televisione di Stato è inesistente, La7 scommette comprando i diritti ma lasciando la sacrilità delle telecronache degli azzurri a chi è poco ma molto poco... professionali(mentre tanto di capello gli altri due cronisti che parlano veramente il linguaggio del rugby):
* ho avuto la sensazione che i quotidiani, in Italia, dedicano spazio solo quando vi è l'accordo con la federazione e "più accordo" c'è più spazio dedicano.
* i periodici, ho avuto modo di vederli tutti (mi pare), chi sà scrivere (La Meta) anche se ho avuto l'impressione abbia perso diverse importanti firme negli ultimi mesi si prodiga per rendere inguardabile la rivista ( l'occhio vuole la sua parte) mentre chi gioca con la grafica e le immagini (Rugby!)copre le magagne del non sapere e inoltre, non succede in nessun Paese, annoverano fra le firme il Presidente della federazione che la finanzia (controllato e controllore??), Il Grande Rugby che non è un prodotto eccezionale, mix fra le altre due, ma forse ha indovinato la formula, dando un mensile valido per i neofiti ma essendo innanzi tutto in edicola (scopo principale per i magazine che però le altre due riviste non hanno capito).
Ci sarebbe spazio per una quarta o quinta rivista di rugby in Italia? La mia risposta è SI purchè sia qualcosa di diverso e chi la volesse mettere sul mercato non cada nelle sabbie mobili in cui si sono impantanate le altre tre...
La comunicazione è fondamentale per lo sviluppo e la crescita di uno sport e il calcio ha imparato ad utilizzare tutti i media...
Dopo tutto le Coppe del Mondo di ogni disciplina che non sono calcio, vengono snobbate dai media... (escludi la CdM di Basket che la RAI ha trasmesso per sbaglio, secondo me)
Sono quasi d'accordo anche sull'analisi dei giornali: LA META è piena di buoni articoli, ma manca d'immagine. Però c'è da dire che non è il vestito che fa il monaco!!!! RUGBY! ha la struttura di un giornale tipo Rugby, l'hebdo du rugby(mamma che paragone!).. ma la qualità degli articoli latita a volte...sarebbe bello avere una versione rugbistica del "Guerrin Sportivo"? Eppoi vuoi mettere la qualità della rivista francese????
(sul conflitto d'interesse tra Dondi Presidente e Giornalista no comment)
IL GRANDE RUGBY è la rivista giusta per i neofiti.. ma se il resto dei media snobbano il rugby, che neofiti troviamo???
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le prime due riviste oltre a godere una maggiore diffusione all'interno del movimento hanno contenuti ed articoli più interessanti, la terza rivista mi sembra più un operazione commerciale che altro.
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MarcantonioFranceschini
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Caro Aborigeno, sentendomi coinvolto in prima persona prendo lo spunto per risponderti. Giudizi sulla Meta, per correttezza, non mi sento di darne, parlo, quindi, di RUGBY!.aborigeno ha scritto: * i periodici, ho avuto modo di vederli tutti (mi pare), chi sà scrivere (La Meta) anche se ho avuto l'impressione abbia perso diverse importanti firme negli ultimi mesi si prodiga per rendere inguardabile la rivista ( l'occhio vuole la sua parte) mentre chi gioca con la grafica e le immagini (Rugby!)copre le magagne del non sapere e inoltre, non succede in nessun Paese, annoverano fra le firme il Presidente della federazione che la finanzia (controllato e controllore??), Il Grande Rugby che non è un prodotto eccezionale, mix fra le altre due, ma forse ha indovinato la formula, dando un mensile valido per i neofiti ma essendo innanzi tutto in edicola (scopo principale per i magazine che però le altre due riviste non hanno capito).
Ci sarebbe spazio per una quarta o quinta rivista di rugby in Italia? La mia risposta è SI purchè sia qualcosa di diverso e chi la volesse mettere sul mercato non cada nelle sabbie mobili in cui si sono impantanate le altre tre...
1) La grafica e le foto non "coprono" le magagne del non sapere e, se questo si poteva dire a ragione nei primi numeri, con l'arrivo di firme prestigiose come Volpe, Pacitti o Gobbi il "non sapere" é stato ampiamente mitigato. senz aparlare dei contributi stranieri che nessuno si era mai permesso.
2) La presenza di Dondi. Argomento spinoso. La rivista é, in parte, finanziata dalla Fir e il sospetto che possa essere controllata dal suddetto organismo é legittima ma, parlo a livello personale, non ho MAI avuto pressioni per scrivere in maniera più allineata e, visto il mio ruolo di guastatore all'interno della redazione, posso assicurare che la cosa deve essere considerata in maniera positiva.
3) Mi sembra che RUGBY! non si sia impantanato in alcuna sabbia mobile e i progressi fatti, anche in tremine di distribuzione, sono stati enormi tanto che oggi possiamo permetterci di volare a Dublino a intervistare Millar o a Newcastle per sentire Andrew! Non mi sembra poco, specie se consideriamo che la rivista é prodotta da una casa editrice che non ha la forza economica ed organizzativa di altre pubblicazioni sportive.
4) Le riviste di rugby italiane si devono scontrare con problematiche relative allo scarso appeal del nostro sport in un paese fondato sul calcio. Lo spazio per un quarto giornale, opinione personale e opinione di alcuni operatori del settore, non c'è e m i sembra già straordinario averne tre quando uno sport come il basket (altri numeri e altri soldi) ha solo due mensili mentre la pallavolo ne ha uno!!!
Abbiamo ancòra mille cose da migliorare e stiamo combattendo una guerra di trincea per guadagnare centimetri ogni giorno. Il miglioramento fatto rispetto al primo numero é innegabile. Abbiate pazienza, questa sfida ci esalta.
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RobertoD
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MarcantonioFranceschini
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Esatto. Ti assicuro che, visto il lavoro immane di inserimento dati fatto, é stato molto frustrante vedere quell'errore.RobertoD ha scritto:Concordo.
Basta migliorare un pò la grafica e controllare meglio le didascalie.
Ad esempio nell'ultimo numero tutti i giocatori del Petrarca, oltre ada evere lo steso peso, altezza e provenire tutti dal Benetton, giocano in seconda linea!
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aborigeno
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- Iscritto il: 17 set 2006, 20:33
- Località: sei mesi Portovecchio (Cors.)-sei mesi Aosta
Gentilissimo MarcantonioFranceschini, premettendo che nel mio scritto non vi era nessun attacco personale a chicchessia e questo si tratti de "La Meta", "Rugby!" o "il Grande Rugby", la mia critica voleva entrare con i piedi nel piatto della realtà. La mia doverosa replica, stimolata dalle tue osservazioni, non potrà essere breve e seguirà i tuoi punti:
1) Le firme acquisite dalla tua rivista sono di primario livello ma non sono tre ottimi solisti a fare la buona orchestra. Questo và bene se si vuole suonare del jazz quindi tutto dettato dall'improvisazione e alla magia del momento senza vi sia alcun spartito. In una redazione giornalistica è l'insieme o se vuoi lo chiamiamo con il suo vero nome "il progetto" che determina il buon risultato finale. Ecco è questo che mi sono permesso di criticare delle riviste italiane del rugby si ha la certezza non vi sia un progetto e che la navigazione sia a vista senza alcun obbiettivo oltre l'orizzonte. Magari il rugby è motivo per garantire "lo stipendio" a qualcuno a prescindere dalla passione. Si la passione che vuol dire credere, amare e sacrificarsi perchè qualcosa cresca e maturi. Si ha l'impressione che chi oggi "pensa" al rugby, potrebbe domani pensare al calcio, alla politica o ai menù della cucina burmese con la stessa enfasi. Dove ho vissuto per oltre metà della mia vita, qualsiasi cosa facessi, anche la più usuale, di dicevano "business is business"! Alcuni anni or sono un importante imprenditore milanese creò un "dream team" credeva di aver trovato, nel rugby, la vena buona. Ma il business non era sufficientemente business è allora pensò "vaff...madama la marchesa" e l'armatore abbandonò alla deriva la nave. Franco Properzi ne può essere testimone. Ti chiedo: è di questo che il rugby italiano, oggi, ha bisogno? Nelle altre Nazioni, nel rugby, gli adetti ai lavori raccolgono a piene mani ma sono i frutti di anni di programmazione e pianificazione. In questo meccanismo giocano una parte anche i mass-media.
2) Non ho assolutamente scritto che la presenza del Presidente della FIR fra le firme di Rugby! crei delle pressioni, questa è assolutamnete una TUA lettura che comunque potrebbe generare un ulteriore dubbio. Per una questione di par condicio devo scrivere che ho visto anche la firma di Bollesan, che mi sembra abbia un incarico federale per la comunicazione, ne "La Meta". Niente e nessuno lo vieta, non c'è regolamento, legge, che lo impediscono ma è solo una squisita questione di opportunità!
3) Riguardo il tuo ruolo di "guastatore" (come ti definisci), io non sò quanti anni tu abbia e sei un giovane o scafato giornalista, mi permetto però sottolinerare che, appunto essere dei guastatori, non è altro che il naturale ruolo di chi vuole fare giornalismo vero altrimenti anzichè far scrivere a "giornalisti" sarebbe sufficiente riempire le redazioni di "chierici" pronti a dire "amen" alla fine della funzione;
4) Sei categorico, e ritorniamo al mio punto 1, nel dire che in Italia non c'è spazio per una quarta rivista. Sei talmente "partigiano" che arrivi a motivare la tua risposta facendo l'elenco delle discipline sportive (basket-pallavolo) e dei mensili che se ne occupano. Se io ti scrivessi che basket e pallavolo almeno passano nei tg di Rai Sport mentre per il rugby la Tv di Stato, dev'essere la tv in chiaro il riferimento, non informa nenche i risultati del Super10, che la Gazzetta dello Sport, Stadio CRdS e Tuttosport quotidianamente se mne occupano mentre per il rugby è difficile leggere anche una breve sugli All Blacks, che anche la frazione più sperduta se non ha una palestra vi è sicuramente tracciato un campo di pallavolo e ameno un canestro mentre le H del rugby sono una rarità da fotografare.
O che ci sono quasi 10 periodici che si occupano di ciclismo in tutte le forme? TU ritieni che avere 10 periodici di ciclismo faccia bene o male al ciclismo? Io sono certo che più scelta c'è, più ne parliamo meglio è! O il tuo essere perentorio nel dire "non c'è spazio" scopre un nervo scoperto, un'ansia latente, che la posso definire mercato-fobia? Perdere spazio, consensi e fette di lettori è questo che ti-vi preoccupa? Vedi Marcantonio, scusandomi per la lunghezza e augurandoti sinceramente buon lavoro e ottime cose per la tua rivista, mi permetto di dirti che quando si è certi della bontà del proprio lavoro, prodotto, operazione, non si deve avere paura di niente e nessuno e anzi questo sia da stimolo per migliorare. Rimango, quindi, della mia idea: Magari in Italia vi fossero 10 riviste che trattano il rugby poi... chi avrà le prime linee migliori tirerà meglio nelle mischie!
1) Le firme acquisite dalla tua rivista sono di primario livello ma non sono tre ottimi solisti a fare la buona orchestra. Questo và bene se si vuole suonare del jazz quindi tutto dettato dall'improvisazione e alla magia del momento senza vi sia alcun spartito. In una redazione giornalistica è l'insieme o se vuoi lo chiamiamo con il suo vero nome "il progetto" che determina il buon risultato finale. Ecco è questo che mi sono permesso di criticare delle riviste italiane del rugby si ha la certezza non vi sia un progetto e che la navigazione sia a vista senza alcun obbiettivo oltre l'orizzonte. Magari il rugby è motivo per garantire "lo stipendio" a qualcuno a prescindere dalla passione. Si la passione che vuol dire credere, amare e sacrificarsi perchè qualcosa cresca e maturi. Si ha l'impressione che chi oggi "pensa" al rugby, potrebbe domani pensare al calcio, alla politica o ai menù della cucina burmese con la stessa enfasi. Dove ho vissuto per oltre metà della mia vita, qualsiasi cosa facessi, anche la più usuale, di dicevano "business is business"! Alcuni anni or sono un importante imprenditore milanese creò un "dream team" credeva di aver trovato, nel rugby, la vena buona. Ma il business non era sufficientemente business è allora pensò "vaff...madama la marchesa" e l'armatore abbandonò alla deriva la nave. Franco Properzi ne può essere testimone. Ti chiedo: è di questo che il rugby italiano, oggi, ha bisogno? Nelle altre Nazioni, nel rugby, gli adetti ai lavori raccolgono a piene mani ma sono i frutti di anni di programmazione e pianificazione. In questo meccanismo giocano una parte anche i mass-media.
2) Non ho assolutamente scritto che la presenza del Presidente della FIR fra le firme di Rugby! crei delle pressioni, questa è assolutamnete una TUA lettura che comunque potrebbe generare un ulteriore dubbio. Per una questione di par condicio devo scrivere che ho visto anche la firma di Bollesan, che mi sembra abbia un incarico federale per la comunicazione, ne "La Meta". Niente e nessuno lo vieta, non c'è regolamento, legge, che lo impediscono ma è solo una squisita questione di opportunità!
3) Riguardo il tuo ruolo di "guastatore" (come ti definisci), io non sò quanti anni tu abbia e sei un giovane o scafato giornalista, mi permetto però sottolinerare che, appunto essere dei guastatori, non è altro che il naturale ruolo di chi vuole fare giornalismo vero altrimenti anzichè far scrivere a "giornalisti" sarebbe sufficiente riempire le redazioni di "chierici" pronti a dire "amen" alla fine della funzione;
4) Sei categorico, e ritorniamo al mio punto 1, nel dire che in Italia non c'è spazio per una quarta rivista. Sei talmente "partigiano" che arrivi a motivare la tua risposta facendo l'elenco delle discipline sportive (basket-pallavolo) e dei mensili che se ne occupano. Se io ti scrivessi che basket e pallavolo almeno passano nei tg di Rai Sport mentre per il rugby la Tv di Stato, dev'essere la tv in chiaro il riferimento, non informa nenche i risultati del Super10, che la Gazzetta dello Sport, Stadio CRdS e Tuttosport quotidianamente se mne occupano mentre per il rugby è difficile leggere anche una breve sugli All Blacks, che anche la frazione più sperduta se non ha una palestra vi è sicuramente tracciato un campo di pallavolo e ameno un canestro mentre le H del rugby sono una rarità da fotografare.
O che ci sono quasi 10 periodici che si occupano di ciclismo in tutte le forme? TU ritieni che avere 10 periodici di ciclismo faccia bene o male al ciclismo? Io sono certo che più scelta c'è, più ne parliamo meglio è! O il tuo essere perentorio nel dire "non c'è spazio" scopre un nervo scoperto, un'ansia latente, che la posso definire mercato-fobia? Perdere spazio, consensi e fette di lettori è questo che ti-vi preoccupa? Vedi Marcantonio, scusandomi per la lunghezza e augurandoti sinceramente buon lavoro e ottime cose per la tua rivista, mi permetto di dirti che quando si è certi della bontà del proprio lavoro, prodotto, operazione, non si deve avere paura di niente e nessuno e anzi questo sia da stimolo per migliorare. Rimango, quindi, della mia idea: Magari in Italia vi fossero 10 riviste che trattano il rugby poi... chi avrà le prime linee migliori tirerà meglio nelle mischie!
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MarcantonioFranceschini
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Parto da questa affermazione per risponderti. Le tue osservazioni risultano calzanti se estrapolate, come mi sembra, dal contesto in cui operano gli addetti ai lavori legati al rugby. Se tu avessi una pur minima idea delle difficoltà a cui andiamo incontro ogni giorno saresti più misurato nelle tue valutazioni. Comunque, non avendo questa idea, sei , giustamente, libero di dire quello che vuoi. L'unica cosa che mi permetto di confutare é il concetto secondo cui "Magari il rugby è motivo per garantire "lo stipendio" a qualcuno a prescindere dalla passione". La mia passione per il rugby é grande, nonostante i problemi che ho avuto dentro e fuori dal campo. Questo te lo posso assicurare.aborigeno ha scritto:...Magari in Italia vi fossero 10 riviste che trattano il rugby poi... chi avrà le prime linee migliori tirerà meglio nelle mischie!
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Cane_di_Pavlov
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Purtroppo non posso dare un giudizio su rugby: mi sono abbonato per un anno (10 numeri, poi diventati 12) ma ne ho ricevuti solo 7.
Due volte ho fatto presente che i numeri non erano arrivati: mi è stato risposto che mi sarebbero stati recapitati. Cosa che poi non è avvenuta.
Inutile dire che non ho rinnovato l'abbonamento
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