La stanley cup e la targa dello yeti...
Moderatore: Emy77
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Petolo
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La stanley cup e la targa dello yeti...
Perdono, perdono, perdono.
Mi cospargo le chiappe di cenere e faccio confessione spontanea. Lo yeti poteva sputtanarmi, ma non lo fa perche' e' troppo buono. Il cannonau che gli ho dato, intendo, non lui. Cosi' mi auto-smignotto io, sperando di liberarmi da questo peso che mi grava nel petto (veramente e' nello stomaco, ma chissa' che funzioni lo stesso).
Pochi di voi conosceranno le leggendarie peripezie della Stanley Cup, unico trofeo "vero" e originale, che non viene riprodotta per le squadre vincenti, ma contesa e passata di anno in anno senza mai essere sostituita. I giocatori ne possono fare quello che vogliono, a turno: portarsela a casa, al bar a farla vedere agli amici nel paese natio, sia esso in Quebec o in Kazakstan, o abbracciarsela a letto tutta la notte (pare che una volta la coppa abbia detto a Gretzky "possiamo stare abbracciati tutta la notte senza fare niente, sara' bellissimo lo stesso...").
Cosi' uno dei primi anni fu semplicemente dimenticata da uno dei giocatori dopo abbondanti libagioni notturne, semplicemente li', sull'orlo del marciapiede - probabilmente qualunque collezionista pagherebbe milioni di neuro per accaparrarsela - per poi essere ritrovata per miracolo la mattina dopo dallo stesso in preda al panico, come avvolta da un'aura di invulnerabilita'. Da allora, tuttavia, ovunque vada nel mondo seguendo i vincitori di turno, una guardia del corpo viaggia con la coppa da un polo all'altro.
E ora l'analoga storia. Estratto dagli Yeti files:
---Bologna station square, jun 25 2006, 1405 GMT---
PETOLO: Ecco qui, ho appena ritirato le sacche dal deposito bagagli.
YETI: bene, ecco la mia...
P: tieni, non dimenticare il culendario del Valdagno...
Y: ...e la targa commemorativa, ovviamente.
P: oh, f@ck... ehm... gulp...
Y: l'hai presa, vero?
P: oh no... noooo! Devo averla lasciata al banco del deposito bagagli...
Y: ma come?
P: aspetta dai, corro a prenderla, forse e' ancora la'...
Y: di' la verita', l'hai lasciata apposta perche' sei invidioso!
P: Corri, e piantala! Ma non lo sai che l'idea di plastificarla e darla a te l'ho messa io sul forum? Pant pant...
--- Bologna station luggage deposit, jun 25 2006, 1407 GMT ---
PETOLO: uff... pant... gurgle...
IMPIEGATO: Sorry no spic inuit...
P: Scusi, sa mica dov'e' un certo foglio plastificato? Devo averlo lasciato 10 minuti fa...
I: questo?
P: SIIIIII Si si... Grazie! grazie! Sa, non e' che valga niente, ma....
YETI: EH? COME NON VALE NIENTE? Ma allora sei proprio invidio...
P: Zitto e mettitelo in borsa, va'...
---END OF FILE---
Allora chi si offre come guardia del corpo della targa dello yeti? Unico svantaggio, probabilita' di passare intere giornate con lo yeti stesso.
Mi cospargo le chiappe di cenere e faccio confessione spontanea. Lo yeti poteva sputtanarmi, ma non lo fa perche' e' troppo buono. Il cannonau che gli ho dato, intendo, non lui. Cosi' mi auto-smignotto io, sperando di liberarmi da questo peso che mi grava nel petto (veramente e' nello stomaco, ma chissa' che funzioni lo stesso).
Pochi di voi conosceranno le leggendarie peripezie della Stanley Cup, unico trofeo "vero" e originale, che non viene riprodotta per le squadre vincenti, ma contesa e passata di anno in anno senza mai essere sostituita. I giocatori ne possono fare quello che vogliono, a turno: portarsela a casa, al bar a farla vedere agli amici nel paese natio, sia esso in Quebec o in Kazakstan, o abbracciarsela a letto tutta la notte (pare che una volta la coppa abbia detto a Gretzky "possiamo stare abbracciati tutta la notte senza fare niente, sara' bellissimo lo stesso...").
Cosi' uno dei primi anni fu semplicemente dimenticata da uno dei giocatori dopo abbondanti libagioni notturne, semplicemente li', sull'orlo del marciapiede - probabilmente qualunque collezionista pagherebbe milioni di neuro per accaparrarsela - per poi essere ritrovata per miracolo la mattina dopo dallo stesso in preda al panico, come avvolta da un'aura di invulnerabilita'. Da allora, tuttavia, ovunque vada nel mondo seguendo i vincitori di turno, una guardia del corpo viaggia con la coppa da un polo all'altro.
E ora l'analoga storia. Estratto dagli Yeti files:
---Bologna station square, jun 25 2006, 1405 GMT---
PETOLO: Ecco qui, ho appena ritirato le sacche dal deposito bagagli.
YETI: bene, ecco la mia...
P: tieni, non dimenticare il culendario del Valdagno...
Y: ...e la targa commemorativa, ovviamente.
P: oh, f@ck... ehm... gulp...
Y: l'hai presa, vero?
P: oh no... noooo! Devo averla lasciata al banco del deposito bagagli...
Y: ma come?
P: aspetta dai, corro a prenderla, forse e' ancora la'...
Y: di' la verita', l'hai lasciata apposta perche' sei invidioso!
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I: questo?
P: SIIIIII Si si... Grazie! grazie! Sa, non e' che valga niente, ma....
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---END OF FILE---
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billingham
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RE: La stanley cup e la targa dello yeti...
Petolo alla pubblica gogna! Un'offesa alla cupola arrecasti
e allo Yeti, e alla stampante di Focaccina, e alla creazione di Aquilante.
Insomma...devi a tutti noi un paio di pinte, e siamo a posto così! (tutti d'accordo?
)
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Segui ovunque i Cariparmi azzurri!!! - Ich bin ein Orqueriaren
Invece di farmi un busto ed esporlo a Murrayfield, mi impaglieranno e mi appenderanno in una taverna (Roy Laidlaw)
Er tacce è robbba da froci (Jimmy Er Fregna)
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Petolo
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RE: La stanley cup e la targa dello yeti...
ma come? anziche' elogiarmi per aver fatto pubblica ammenda... per protesta l'anno venturo passo agli OS.
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billingham
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RE: La stanley cup e la targa dello yeti...
evvaiiii, finalmente ce l'abbiamo fatta a far capire a Petolo la sua vera età! ![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
su su...ti vogliamo HB, Petolerrimo nostro...anche se quest'anno non avevi il cappellino...col cappellino dimostravi una trentina di anni in meno![Mr. Green :-]](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
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hank
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RE: La stanley cup e la targa dello yeti...
la campagna acquisti di Radagast è già in atto: il magnate monzese ha fatto una proposta interessante anche a un altro HB al fine di riunire il trio di stranieri sotto la bandiera dei gelatai
tessera FIR n.73689
Se te se moevet mai spetta minga che te rusen
(Se non ti muovi mai non aspettarti che qualcuno ti spinga)
proverbio Milanese
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Brice
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Come per la Stanley Cup petoliana sarebbe bello che anche voi aveste un trofeo-feticcio da conquistare ogni anno e da conservare orgogliosamente per i 12 mesi a seguire. E all blakcs e springboks non lo potrebbero mai conquistare perché riservato alla partita del sito. E fra settantasei anni il pronipotino di Mc Pippus (McGilbertus) ed il pronipotino dello Yeti si contenderebbero ancora quel trofeo, tutto malandato e pieno di sette decenni di macchie di birra e ditate bisunte. Sarebbe ganzo. E' anche però vero che queste tradizioni devono nascere da sole...
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Petolo
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meglio di no. Litighiamo gia' abbastanza, ogni anno, per stabilire chi abbia effettivamente vinto la partita. Temo che se ci fosse pure qualcosa in palio il livello delle scorrettezze, per cui gli OS si sono gia' distinti (o forse sbaglio, dipende da con chi giochero' sabato 30 giugno 2007), si innalzerebbe a livelli da galera.
- greg70
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Questo è impossibile... Yeti e McPippus giocano (giocano?) nella stessa squadra!Brice ha scritto:E fra settantasei anni il pronipotino di Mc Pippus (McGilbertus) ed il pronipotino dello Yeti si contenderebbero ancora quel trofeo, tutto malandato e pieno di sette decenni di macchie di birra e ditate bisunte.
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Petolo
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L'oggetto da contendere con piu' probabilita' di sopravvivere alle vessazioni terzotempistiche e' proprio la targa dello yeti, essendo plastificata. Tra l'altro e' stata gia' persa e ritrovata come la Stanley Cup. L'unico problema e' che e' dello yeti e bisogna chiedergli il permesso di cederla ogni anno al capitano della squadra vincente, che avrebbe il sacro dovere di riportarla alla partita successiva.
Yeti, che ne dici? Se po' 'ffa? Altrimenti possiamo solo contenderci cose che sono state li' dall'inizio e non appartengono a nessuna delle due squadre. Che so, Cicca. Ecco, chi vince si porta a casa Cicca per un anno. Solo che non credo che duri settant'anni, e va pure sfamato.
Altrimenti, facciamo come le ceneri del cricket ("The Ashes"). Ogni 3 anni Australia e Inghilterra si contendono con 5 test-matches (ognuno puo' durare fino a 5 giorni) un'urna funebre di marmo contenente ceneri. Non ceneri umane, ma di un pezzo di legno dei "cancelletti" che formano la porta di cricket. Furono bruciate ironicamente per celebrare la "morte del cricket inglese" oltre un secolo fa dagli australiani quando questi li batterono per la prima volta. Seguendo tale pratica, potremmo bruciare le mutande dei giocatori della squadra perdente a partire dal 2007. Chi ha un'urna funebre da prestare?
Yeti, che ne dici? Se po' 'ffa? Altrimenti possiamo solo contenderci cose che sono state li' dall'inizio e non appartengono a nessuna delle due squadre. Che so, Cicca. Ecco, chi vince si porta a casa Cicca per un anno. Solo che non credo che duri settant'anni, e va pure sfamato.
Altrimenti, facciamo come le ceneri del cricket ("The Ashes"). Ogni 3 anni Australia e Inghilterra si contendono con 5 test-matches (ognuno puo' durare fino a 5 giorni) un'urna funebre di marmo contenente ceneri. Non ceneri umane, ma di un pezzo di legno dei "cancelletti" che formano la porta di cricket. Furono bruciate ironicamente per celebrare la "morte del cricket inglese" oltre un secolo fa dagli australiani quando questi li batterono per la prima volta. Seguendo tale pratica, potremmo bruciare le mutande dei giocatori della squadra perdente a partire dal 2007. Chi ha un'urna funebre da prestare?
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Brice
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Fico, non lo sapevo. Sapevo che quelgi incontri si chiamano ashes ma non sapevo perché. Lo sport albionico ha davvero un altro spessore: loro hanno le ashes, noi il trofeo Birra Moretti ed il Trofeo Papà BerlusconiPetolo ha scritto:... Altrimenti, facciamo come le ceneri del cricket ("The Ashes"). Ogni 3 anni Australia e Inghilterra si contendono con 5 test-matches (ognuno puo' durare fino a 5 giorni) un'urna funebre di marmo contenente ceneri. Non ceneri umane, ma di un pezzo di legno dei "cancelletti" che formano la porta di cricket. Furono bruciate ironicamente per celebrare la "morte del cricket inglese" oltre un secolo fa dagli australiani quando questi li batterono per la prima volta. Seguendo tale pratica, potremmo bruciare le mutande dei giocatori della squadra perdente a partire dal 2007. Chi ha un'urna funebre da prestare?