Essere capitano!

[sgt_hellfire]

Salve a tutti.
Ho una domanda che per alcuni può risultare banale per altri no. Per me è molto importante: cosa vuol dire essere Il Capitano di una squadra di Rugby?

E insieme a questa pongo tutte le altre domande relative: quali sono i suoi compiti, come deve comportarsi nei confronti dei compagni, come deve comportarsi con l'arbitro senza mancargli di rispetto e tutti gli altri Oneri e Onori di questo ruolo.

Grazie.

[astronaut84]

Spero di non errare... ..ma credo abbia le stesse responsabilità del capitano di un qualsiasi altro sport: saggezza,esperienza,e soprattutto saper essere un vero leader per i suoi ragazzi.

[manus]

il capitano deve essere capitano. in campo e fuori dal campo
non deve essere quello che gioca meglio di tutti, ma deve conoscere il regolamento
per poter parlare con l'arbitro
non basta essere un leader se non conosce le regole

[raffy6]

il capitano è la faccia della squadra

[BixBeiderbecke]

Non è esattamente come negli altri sport.
Le responsabilità sono maggiori. E' quello che si dice comunemente "l'allenatore in campo" fatto ancora più evidente in uno sport in cui gli allenatori se ne stavano in tribuna anche quando le radioline o i telefonini vari non esistevano.
Succede raramente (ma a volte succede) che anche nel football si trovi una figura del genere, ma si tratta di eccezioni. Io un Totti che fa un discorso pre-partita non ce lo vedo. Nel calcio il capitano, spesso, è soltanto il giocatore più rappresentativo, il più "bravo". Nel rugby non è così, se non per una casualità. Nel rugby tanti grandissimi campioni non hanno mai indossato la fascia di capitano.
Per tradurre un modo di dire anglosassone deve "guidare con l'esempio", con tutto quello che ne consegue per l'impegno negli allenamenti, per il comportamento dentro e fuori dal campo.

[pettu]

Posto parte di articolo, trovato su repubblica.it.

(...) "Cos'è il rugby te lo trovi riassunto quando Alessandro Troncon, lì, in mezzo al campo, appoggia un ginocchio per terra, e gli altri si stringono intorno a lui, e d'improvviso c'è solo più silenzio. Troncon ha il numero nove sulla schiena, ma non ha niente a che vedere col centravanti fighetta che aspetta in area e poi raccoglie gloria con stilettate da biliardista. Troncon è il capitano, che nel rugby non è una fascia bianca al braccio del più pagato: lì capitano è il cuore e i marroni della squadra, uno che quando pensi mi arrendo lo guardi e ti senti un verme. Troncon è quello che appoggia un ginocchio sull'erba, e poi si mette a urlare uno strano rap battendosi la mano sul petto, e il rap dice "qui dentro ci deve essere solo la voglia di andare DI LA', placcare DI LA', solo questo, correre DI LA', spingerli DI LA', schiacciarli DI LA', vaccalamiseria" (...)

Concordo pienamente!

[cookie83]

cavoli...il capitano...si potrebbero dire molte cose partendo dalle responsabilità che sono tantissime...parlare con l'arbitro non perdendo le staffe...parlare con i compagni non perdendo le staffe, dare consigli... avere carisma... trascinare la squadra...è la persona che tutta la squadra segue... è l'esempio di ciò che è essere giocatore...è l'immagine della squadra anche se si mimetizza tra tutti i diversi giocatori ma, si nota, quando c'è la necessità del suo intervento...per i compagni il capitano è il capitano, si ascolta e si rispetta... ci sarebbe ancora altro da aggiungere ma sono sicura che ci saranno molti altri che lo faranno

[Petolo]

Chiamatemi cinico e poco romantico, ma per me l'unico sport in cui il capitano conta qualcosa e' il cricket. Sport in cui un allenatore vero non esiste, e la preparazione tattica dell'incontro si svolge sul campo con l'evolversi della partita, e le posizioni in campo vengono appunto dettate dal capitano.

Negli altri sport l'unico ruolo del capitano in teoria e' quello di stare li' ad ascoltare e riferire all'intera squadra se l'arbitro vuol dare un certo avvertimento generale senza dover dare un comizio. Poi per alcuni il capitano e' la "facciata" della squadra, per altri quello che deve infondere la mentalita' giusta, per altri ancora quello che guida gli altri e da' l'esempio, etc.

Tutte palle. Qualunque giocatore puo' farlo e anzi lo fa regolarmente, fascia di capitano o no. Tutte le squadre hanno uno o piu' leader, quelli che riescono a far si' che un individuo nel gruppo si comporti in maniera diversa da cio' che farebbe come singolo. E' puramente un meccanismo psicologico che non viene deciso, ma si forma naturalmente con l'influenza reciproca dei componenti di quel gruppo (la cosa non si applica solo allo sport, ma a qualunque attivita' di esseri sociali, e non necessariamente umani). Ne e' dimostreazione il fatto che chi e' "capitano carismatico" in una squadra spesso diventa una figura scialba, vuota e caratterialmente anonima in un'altra. Se poi alcuni giocatori hanno l'impressione di dover avere un feticcio o un amuleto per farsi coraggio, allora l'idea del capitano diventa una semplice superstizione.

PS spesso ho il sospetto che, a livello internazionale, la scelta del capitano abbia piu' a che fare con soldi (ad esempio sponsor) che altro, e venga spesso usata dalle federazioni come elemento di negoziazione contrattuale.

[egon]

Chiamatemi cinico e poco romantico, ma per me l'unico sport in cui il capitano conta qualcosa e' il cricket. Sport in cui un allenatore vero non esiste, e la preparazione tattica dell'incontro si svolge sul campo con l'evolversi della partita, e le posizioni in campo vengono appunto dettate dal capitano.

Negli altri sport l'unico ruolo del capitano in teoria e' quello di stare li' ad ascoltare e riferire all'intera squadra se l'arbitro vuol dare un certo avvertimento generale senza dover dare un comizio. Poi per alcuni il capitano e' la "facciata" della squadra, per altri quello che deve infondere la mentalita' giusta, per altri ancora quello che guida gli altri e da' l'esempio, etc.

Tutte palle. Qualunque giocatore puo' farlo e anzi lo fa regolarmente, fascia di capitano o no. Tutte le squadre hanno uno o piu' leader, quelli che riescono a far si' che un individuo nel gruppo si comporti in maniera diversa da cio' che farebbe come singolo. E' puramente un meccanismo psicologico che non viene deciso, ma si forma naturalmente con l'influenza reciproca dei componenti di quel gruppo (la cosa non si applica solo allo sport, ma a qualunque attivita' di esseri sociali, e non necessariamente umani). Ne e' dimostreazione il fatto che chi e' "capitano carismatico" in una squadra spesso diventa una figura scialba, vuota e caratterialmente anonima in un'altra. Se poi alcuni giocatori hanno l'impressione di dover avere un feticcio o un amuleto per farsi coraggio, allora l'idea del capitano diventa una semplice superstizione.

PS spesso ho il sospetto che, a livello internazionale, la scelta del capitano abbia piu' a che fare con soldi (ad esempio sponsor) che altro, e venga spesso usata dalle federazioni come elemento di negoziazione contrattuale.

Ho sentito "sussurrare" che, in ambito calcistico, molte delle convocazioni dei giocatori della nazionale avviene proprio sotto l'egida di potenti e "arroganti" sponsor.
Sarà vero?

[Petolo]

Bah, per me ovunque ci siano soldi c'e' qualcuno che baratta.
Il che significa che da quel punto di vista diffido anche del rugby professionistico.

Ipotetico esempio 1: "si', lo so che vuoi piu' soldi, ma che ne dici invece della fascia del capitano?"
Ipotetico esempio 2: "allora signor consulente di ricerca di mercato, se anziche' tizio faccio capitano caio, quante magliette in piu' riusciamo a vendere nel mercato australasiatico?"
Ipotetico esempio 3: "eddai signor manager del club straniero, non chiederci troppo come indennizzo per la convocazione di sempronio... lo facciamo pure capitano e col tempo vi aumentano gli introiti di merchandising con tutta l'esposizione pubblicitaria che si ritrova!"

[Ilgorgo]

Chiamatemi cinico e poco romantico, ma per me l'unico sport in cui il capitano conta qualcosa e' il cricket.

Piuttosto OT: forse lo sport dove il capitano conta di più è il curling. Lì (se ricordo bene le partite olimpiche che ho visto in tv) è una specie di generale che decide tattiche e strategie. Non sempre è quello che tira la stone, a volte è un semplice spazzolatore e spesso si consulta comunque con il più esperto dei suoi compagni. Una delle cose belle del curling, che certo non è sport adrenalinico, è proprio l'importanza della tattica: una specie di scacchi su ghiaccio, con la differenza che il giocatore non è da solo ma può confidare sui suoi 'attendenti di campo'

[Petolo]

Scopare sul ghiaccio. Uhm.

[Dawnlight]

Il Capitano? Colui con il quale tutti si complimentano quando la nave arriva in porto, se è stato bravo ad evitare ondeggi eccessivi e colui che cola a picco con la sua nave e con il quale probabilmente se la prendono se il viaggio non è stato proprio piacevolissimo...

[BixBeiderbecke]

Scusate la presunzione. ma credo che in tutto questo thread ci siano non più di due-tre interventi che si avvicinano alla verità (uno di questi è il mio, obviously).

A volte, in certi thread, sembra di assistere a una discussione di persone che si sono avvicinate al rugby da poco. Niente da dire contro i neofiti, anzì! Più ce ne sono, meglio è.
Basta che non si mettano a pontificare come vecchi capitani di lungo corso.

Il titolo del thread era "Essere capitano!", ma qui si sta quasi trasformando in una metafora del film "Essere John Malcovich"...

[Dawnlight]

Scusate la presunzione. ma credo che in tutto questo thread ci siano non più di due-tre interventi che si avvicinano alla verità (uno di questi è il mio, obviously).

A volte, in certi thread, sembra di assistere a una discussione di persone che si sono avvicinate al rugby da poco. Niente da dire contro i neofiti, anzì! Più ce ne sono, meglio è.
Basta che non si mettano a pontificare come vecchi capitani di lungo corso.

Il titolo del thread era "Essere capitano!", ma qui si sta quasi trasformando in una metafora del film "Essere John Malcovich"...

Non ho visto "essere John Malkovich"...me lo puoi riassumere brevemente?