Osservatorio italiani all'estero

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Birramedia
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Birramedia »

Mi sembra che per Lamb ci sia il nonno, oltretutto di " primo letto " non il papà a renderlo eleggibile.....
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giuseppone64
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da giuseppone64 »

Garry ha scritto: 25 lug 2023, 16:37
giuseppone64 ha scritto: 25 lug 2023, 16:26
Papà italiano difficile che non abbia comunicato con il figlio…
Mai sentito dire che le giovani generazioni non ascoltano i genitori?
:rotfl:
Scusa tesoro se sono stato un po' brusco stamani. Papà non sei stato un po' brusco, sei stato un barbaro...
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giuseppone64
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da giuseppone64 »

Birramedia ha scritto: 25 lug 2023, 17:10 Mi sembra che per Lamb ci sia il nonno, oltretutto di " primo letto " non il papà a renderlo eleggibile.....
Non capisco, mi dici che non è sufficiente essere figlio di un italiano per avere la cittadinanza?
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giuseppone64
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da giuseppone64 »

Risvegli il giurista in me

Con cittadinanza si intende una relazione tra l’Individuo e lo Stato, ed è in particolare uno status, denominato civitatis, al quale l’ordinamento giuridico ricollega la pienezza dei diritti civili e politici. In Italia il moderno concetto di cittadinanza nasce al momento della costituzione dello Stato unitario ed è attualmente disciplinata dalla legge 5 febbraio 1992, n. 91.
La cittadinanza italiana si acquista iure sanguinis, cioè se si nasce o si è adottati da cittadini italiani. Esiste una possibilità residuale di acquisto iure soli, se si nasce sul territorio italiano da genitori apolidi o se i genitori sono ignoti o non possono trasmettere la propria cittadinanza al figlio secondo la legge dello Stato di provenienza.
La cittadinanza può essere richiesta anche dagli stranieri che risiedono in Italia da almeno dieci anni e sono in possesso di determinati requisiti. In particolare il richiedente deve dimostrare di avere redditi sufficienti al sostentamento, di non avere precedenti penali, di non essere in possesso di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica.
Si può diventare cittadini italiani anche per matrimonio. La 'cittadinanza per matrimonio' è riconosciuta dal prefetto della provincia di residenza del richiedente.
Diverso è parlare di cittadinanza europea che non è uno status che si acquisisce. Ogni cittadino di un Paese membro della Ue, oltre alla cittadinanza del paese di origine, gode della cittadinanza europea.Secondo la testuale dizione del trattato di Maastricht (TUE), è cittadino dell'Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro.
La cittadinanza dell'Unione europea comporta una serie di norme e diritti ben definiti, che si possono raggruppare in quattro categorie:
la libertà di circolazione e di soggiorno su tutto il territorio dell'Unione;
il diritto di votare e di essere eletto alle elezioni comunali e a quelle del Parlamento europeo nello Stato membro di residenza;
la tutela da parte delle autorità diplomatiche e consolari di qualsiasi Stato membro in un paese terzo nel quale lo Stato di cui la persona in causa ha la cittadinanza non è rappresentato;
il diritto di presentare petizioni al Parlamento europeo e ricorsi al mediatore europeo.
La legge prevede alcuni casi in cui può venir meno lo status di cittadino italiano.

La cittadinanza italiana si può riacquistare su domanda.

Il D.L. 4 ottobre 2018, n. 113, convertito con legge 1° dicembre 2018 n. 132 ha introdotto all’art. 10 bis della legge 5/02/1992, n. 91 l’istituto della revoca della cittadinanza nei casi espressamente previsti dall’art. 10 bis della citata legge n. 91/1992.
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Soidog
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Soidog »

Birramedia ha scritto: 25 lug 2023, 17:10 Mi sembra che per Lamb ci sia il nonno, oltretutto di " primo letto " non il papà a renderlo eleggibile.....
A me sembrava di avere capito, anche se obiettivamente non è che il pezzo che ho letto fosse chiarissimo, che suo padre sia nato in Italia
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giuseppone64
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da giuseppone64 »

Soidog ha scritto: 25 lug 2023, 18:47
Birramedia ha scritto: 25 lug 2023, 17:10 Mi sembra che per Lamb ci sia il nonno, oltretutto di " primo letto " non il papà a renderlo eleggibile.....
A me sembrava di avere capito, anche se obiettivamente non è che il pezzo che ho letto fosse chiarissimo, che suo padre sia nato in Italia
Aho
il papà è nato a Torino.

https://www.youtube.com/watch?v=8HlZhYPsqss
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oldprussians
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da oldprussians »

Birramedia ha scritto: 25 lug 2023, 17:10 Mi sembra che per Lamb ci sia il nonno, oltretutto di " primo letto " non il papà a renderlo eleggibile.....
Papà nato a Torino da genitori italiani
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jpr williams
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da jpr williams »

oldprussians ha scritto: 25 lug 2023, 15:56Penso che quello che tu volevi dire: " E un giocatore di Rugby Francese, formato in Francia, che tifa per squadre sportive Italiane"

Il problema e che non hai ragione.
E' proprio quel che volevo dire, ma mi sfugge per quale motivo secondo te non si tratti di un rugbysta francese.
Fra l'altro è un giocatore per cui stravedo: ha proprio le caratteristiche tipiche del rugby francese d'antàn che ho sempre amato. La leggerezza, l'estro, l'elusività, la velocità pura: non smetterei mai di vederlo giocare.
oldprussians ha scritto: 25 lug 2023, 15:56Tornando alla nazionalità della persona. Tua non hai l'autorità di decidere che e Italiano e che no. e lo stato del paese che lo deicide. E ogni stato hanno le loro criteri, con cui uno può on non può essere d'accordo ma alla fine e l'amministrazione del paese che deicide.
Corretto.
Io ho l'autorità di decidere solo se penso sia giusto che uno giochi in nazionale o no e di conseguenza decidere se sentirmi emotivamente coinvolto o meno da quella squadra
oldprussians ha scritto: 25 lug 2023, 15:56Poi su la tua filosofia che la nazionale deve essere fatta di giocatori "formati" nel sistema del paese.

il tuo primo difetto e che non ti importa che fanno le altre squadre. Il sistema deve essere lo stesso per tutti.
Non credo sia un difetto.
Semplicemente sono fatto così: se penso che una cosa non sia giusta IO non la faccio indipendentemente da quel che decidono di fare GLI ALTRI e il fatto che ne derivi uno svantaggio non mi interessa, non lo giudico importante quanto l'essermi comportato nel modo che ritenevo giusto. E' un modo di fare che applicavo da giocatore e che applico oggi nella mia vita e nel mio lavoro.
Ovviamente non pretendo che gli altri si comportino come me o che abbiano le mie stesse idee su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
oldprussians ha scritto: 25 lug 2023, 15:56Poi e completamente vero che tu hai tutto il diritto di pensare come tuo vuoi

Peace bro!
Grazie.
Pace anche a te :P
Viviamo l'era del rugby itagliano che inizia a Treviso e finisce a Mogliano.
Il vantaggio di essere intelligente è che si può sempre fare l'imbecille, mentre il contrario è del tutto impossibile (cit. Woody Allen)
oldprussians
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da oldprussians »

Metto questo qua solo per gente che forse non sapeva della storia del eleggibilità, che ce sta discussone con jpr

Originalmente a parte i "Home Nations" si andava con il passaporto

Poi il IRB (international Rugby Board), post l'unione con la FIRA, decise di usare il modello:

nato nel paese
genitore nato nel paese
o nonno nato nel paese

La logica era che l'uso del passaporto era stato abusato dai paesi del golfo nel atletica e calcio per prendere Brasiliani e Africani e dargli la nazionalità.

La scusa officiale del IRB era che non volevano arrivare a questo punto

Poi viene il Granny Gate, ovvero lo scandalo della nonna inventata...... E non era l'Italia.

nel 2000 quando il RU diventasse professionista, il Galles predende dei giocatori, per esempio Colinn Charvis e Shane Howarth
https://en.wikipedia.org/wiki/Grannygate

Non stiamo parlando di una cosa come Castro o Orquera di bisnonni invece di nonni. Tra l'altro Orquera e Castro erano cittadini a nascita.. Ma i 2 "Gallesi" per esempio, il WRU si erano proprio inventati la nonna nata in Galles.

Ovviamente il IRB che era poi corrotta di Cosa Nostra e la Camorra messi insieme, il "Board" era fatto da 3 Gallesi 3 Scozzesi, 3 Inglesi 3 Irlandesi, 3 Australiani 3 NZ..... e 1 si 1 Rumeno che copriva tutti gli altri Union nel modo della FIRA e non.

Allora che hanno fatto si sono inventati quelli di residenza di 3 anni, giusti per coprire il sedere delle federazioni dei "nostri" amici....
No so come questo e meglio dei passaporti del golfo???

Adesso io personalmente per me la via di mezzo sarebbe di usare il modello del:
nato nel paese
genitore nato nel paese
o nonno nato nel paese
ma solo in in congiunzione con il passaporto.

Perché ci sono tanti Home Nations giocatori, che sono NZ o Aus o SA, che per perdere il passaporto GB dovrebbero rinunciare a quello SH, e non lo vogliono fare..

non dimenticate mai

All are equal but some are more equal than others!
crouchbindset
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da crouchbindset »

Old anche in questo caso secondo me tu parli di una cosa e jpr di un'altra.
Tu hai ragione sulla questione nazionalitá ma io per certi versi capisco anche jpr e sono vicino alla sua visione della "formazione".
Il problema come discusso in passato é come definire questa "formazione" fino a che punto e da che punto. Prendiamo ad esempio i Georgiani, fino ai 18-19 anni in Georgia poi entrano nei giri Espoirs francesi. Come soppesiamo la formazione in questo caso?

Pero' questi son casi ben diversi da un Capuozzo od Odogwu interamente formati in Frnacia ed Inghilterra ma eleggibili per l'Italia.

A me il modello che proponi tu puó anche andar bene ma ci aggiungerei una cosa importante per come la vedo io, cioé la Nazinonale che ti vincola. Al momento la regola é la nazionale subito dopo la nazionale maggiore che per una Nazione puó essere la "A" per un'altra la Emergenti e per un'altra non si sa cosa. Per me dato che ormai la U20 sono bene o male dei pro/semi-pro, se tu decidi di giocare per ua nazionale U20 quella ti vincola punto e basta. sei abbastanz agrande a 20 anni per votare? Si, quindi sei abbastanza grande a 20 anni per decidere chi vuoi rappresentare.

C'é poi la nuova storia dei 3 anni senza convocazioni che ti liberano per giocare in caso per il tuo paese di nascita (Folau, Piutau, Fekitoa e cosí via per psiegarci). Questa regola aveva un senso per ridare a quei pease in particolare del Pacifico indietro alcuni dei loro giocatori "sottrattigli" dalle union piú ricche e forti (si puó discutere qua di nuovo della formazione nel caso di ragazzi che se ne vanno a 16-17 anni) peró come tutte le regole nate per provare a tappare una falla nel sistema ecco che ci troviamo con le grandi union che la sfruttano (d'altra parte non puoi fare regole ad hoc solo per questo o quel paese). Cosa fare? Non so, al momento qua in Italia nessuno dice niente, va bene perché si sognava il ritorno di Lozowski o altri, ma sarei stato molto curioso di vedere la reazione se PArisse per togliersi lo sfizio di giocare il suo quinto mondiale si fosse offerto all'Aregentina, cosa in linea teorica ancora possibile volendo.
"With respect a lot of you need to stop letting your emotions take over. Do not look at the individual who by the way is one of the best on and off the field. Just deal with the facts of the tackle, not who made it. That’s what we all do as officials now please stop being personal." Nigel Owens, August 2023
Soidog
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Soidog »

La regola vuole evitare che sia la convenienza sul piano sportivo a spingere gli atleti a prendere la cittadinanza di un paese diverso rispetto a quello dove sono nati.
Così è deciso di legare l'eleggibilità al luogo di nascita del giocatore o dei genitori e nonni.
Il che può portare a situazioni paradossali.
Sarebbe logico che si esulasse da questa regola nel caso il giocatore, in assenza dei requisiti citati, disponga comunque della cittadinanza dalla nascita.
Altrimenti, per quel che ci riguarda, se proviene da una famiglia che, pur stabilitasi all'estero, ha sempre mantenuto per generazioni la cittadinanza originaria e alla sua nascita lo ha iscritto all'Aire, non può giocare per l'Italia.
SilverShadow
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da SilverShadow »

Soidog ha scritto: 26 lug 2023, 16:08 Sarebbe logico che si esulasse da questa regola nel caso il giocatore, in assenza dei requisiti citati, disponga comunque della cittadinanza dalla nascita.
Altrimenti, per quel che ci riguarda, se proviene da una famiglia che, pur stabilitasi all'estero, ha sempre mantenuto per generazioni la cittadinanza originaria e alla sua nascita lo ha iscritto all'Aire, non può giocare per l'Italia.
La cittadinanza non viene utilizzata come criterio per evitare disparità tra diverse nazionali. Ci sono Paesi dove la cittadinanza si può letteralmente comprare, altri dove si può ottenere dopo 5 anni, altri come l'Italia dove si può ottenere dopo 4, 5 o 10 anni in base a diverse condizioni di partenza, altri ancora invece che te la regalano.
La normativa World Rugby è tutt'altro che perfetta, ma almeno garantisce le stesse condizioni a tutte le federazioni.
oldprussians
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da oldprussians »

SilverShadow ha scritto: 26 lug 2023, 16:19
Soidog ha scritto: 26 lug 2023, 16:08 Sarebbe logico che si esulasse da questa regola nel caso il giocatore, in assenza dei requisiti citati, disponga comunque della cittadinanza dalla nascita.
Altrimenti, per quel che ci riguarda, se proviene da una famiglia che, pur stabilitasi all'estero, ha sempre mantenuto per generazioni la cittadinanza originaria e alla sua nascita lo ha iscritto all'Aire, non può giocare per l'Italia.
La cittadinanza non viene utilizzata come criterio per evitare disparità tra diverse nazionali. Ci sono Paesi dove la cittadinanza si può letteralmente comprare, altri dove si può ottenere dopo 5 anni, altri come l'Italia dove si può ottenere dopo 4, 5 o 10 anni in base a diverse condizioni di partenza, altri ancora invece che te la regalano.
La normativa World Rugby è tutt'altro che perfetta, ma almeno garantisce le stesse condizioni a tutte le federazioni.
Che innocente ingenuità da parte tua.. :wink:

Come ho spiegato sopra le leggi di eleggibilità sono SEMPRE ma SEMPRE stata fatte per il beneficio della vecchia guardia, Old boys network.

E difficile per voi capirlo, io ci ho vissuto molto vicino.
oldprussians
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da oldprussians »

Il rugby nasce ed esce dalle strutture delle scuole private inglesi e la cultura del sistema di classe britannico

La cosa peggiore, la calamita più grande per il rugby e accaduta quando la Francia e rientrata nel 5 nazioni.

Ha cementato il potere nel isole e coltura GB.

Una canzone di Fiction Plane, Joe sumner figlio di Sting.

Running the Country
Song by Fiction Plane


If I don't do my homeworkyou'll say it's not my fault
I will tell a story and you will add the salt
Forget the institution that judges us by day
We don't need to bother
We're rich enough to pay
And we'll be running the country
Into the ground
Into the ground
We'll be running the country
All is allowed
All is allowed
We'll be running the country
Mummy is proud
Daddy is proud
We'll be leaving the country
Living in clouds
Living in clouds
The soft electric blanket makes me feel so warm
I won't swap it for money if we need that we'll print more
If everything is easy and there's nothing much to do
I'll bet that someone else has been fighting your wars for you
And we'll be running the country
Into the ground
Into the ground
We'll be running the country
All is allowed
All is allowed
We'll be running the country
Mummy is proud
Daddy is proud
We'll be leaving the country
Living in clouds
Living in clouds
Living in clouds
Into the clouds
Into the clouds
Into the clouds
We'll live on the beach in Australia
Our parents won't let us be failures
We'll take to the stars with these talents of ours and we'll feel so high
We'll feel so high
We'll feel so high
And we'll be running the country
Into the ground
Into the ground
We'll be running the country
All is allowed
All is allowed
We'll be running the country
Mummy is proud
Daddy is proud
We'll be leaving the country
Living in clouds
Living in clouds
Birramedia
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Re: Osservatorio italiani all'estero

Messaggio da Birramedia »

giuseppone64 ha scritto: 25 lug 2023, 19:16
Soidog ha scritto: 25 lug 2023, 18:47
Birramedia ha scritto: 25 lug 2023, 17:10 Mi sembra che per Lamb ci sia il nonno, oltretutto di " primo letto " non il papà a renderlo eleggibile.....
A me sembrava di avere capito, anche se obiettivamente non è che il pezzo che ho letto fosse chiarissimo, che suo padre sia nato in Italia
Aho
il papà è nato a Torino.

https://www.youtube.com/watch?v=8HlZhYPsqss
Si, si volevo semplicemente sottolineare la differenza con altri oriundi, prendiamo Odogwu, a caso...., il padre nasce in Italia, si laurea in Italia, ove inizialmente esercita la professione di medico, poi conoscendo li inglese e, probabilmente attratto dagli stipendi più elevati, emigra in UK, ove nasce il figlio Paolo. È facile comprendere che i vari Braley, Lamb o magari Lozowski abbiamo avuto un rapporto con l'avo italiano un filo più sottile, così, a naso.....
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