Nuovo torneo Nations Championship

[ruttobandito]

Sui consulenti sapevo quella del cane pastore scambiato per pecora, per dire...

[Consulente 3]

Sui consulenti sapevo quella del cane pastore scambiato per pecora, per dire...

Socialismo = controllo statale dei mezzi di produzione... tutto il resto che si attacca alla definizione e' spesso fuffa.
E LA CHIUDO QUI PERCHE" E" UN OT DI PROPOZIONI COSMICHE.

Comunque non faccio piu' il consulente. Ora sono uno Youtuber professionista. Storia lunga per un'altra volta.

[Ilgorgo]

Capisci perche' trovo una buona idea quella di stutturare it test match?

Nel rugby femminile però per ora l’omologo del Nations Championship, cioè il WXV, non sembra funzionare granché, anche se mi pare ci sia stata una sola edizione ed è presto per dare giudizi solidi. Nel calcio la Nations League funziona? A me attraggono poco sia il WXV sia, per quel poco che vedo, la lega per nazioni del calcio. Non seguo la omologa Lega del volley.
Con questo però non voglio dare giudizi negativi sull’idea di World Rugby, capisco che devono gestire un bilancio dal quale dipende l’attività di tutto il rugby mondiale e non possono permettersi di essere schifiltosi o idealisti

[ruttobandito]

...
E LA CHIUDO QUI PERCHE" E" UN OT DI PROPOZIONI COSMICHE.

Per me puoi chiudere quello che vuoi, anche piccato se ti pare, ma non urlare per favore, che non è elegante, per essere gentili.

Nb. La cosa OT del socialista l'hai tirata fuori tu, per la precisione. Però per la politica c'è la neuro, così come per gli youtuber. Se vuoi ti faccio anche un inserto di economia & finanza, così puoi sfogarti liberamente.

[Consulente 3]

Se vuoi ti faccio anche un inserto di economia & finanza, così puoi sfogarti liberamente.

No no, chiudiamo qui e scuse per il maiuscolo.

[italicbold]

Il romanticismo sta a zero, questo è uno sport di pura fatica, intelligenza e combattività, e se vogliamo che sia popolare deve essere pubblicizzato al massimo, e ben vengano competizioni di interesse internazionale che smuovono diritti tv e persone.

Giusto per la precisione. La mia posizione su questo torneo non ha nulla a che vedere con il romanticismo o una visione bucolica del vecchio rugby.
Semplicemente penso che aggiungere delle partite in un calendario già ingolfato sia criminale nei confronti della salute dei giocatori. Un giocatore non puo' giocare 30 partite di livello in un anno, con tutti gli allenamenti che vanno insieme. Il rischio, concreto, è una moltiplicazione di situazioni dove, il post carriera si rivela drammatico. Inutile stare qui a stilare la lista degli ex giocatori che, appena quarantenni, soffrono di gravi danni cerebrali.

[Ilgorgo]

Però se anche 30 sono troppe quale può essere una quantità giusta? Ventiquattro? Così, solo per avere una misura d’orientamento.
Consideriamo che già un giocatore d’Elite italiano ha potenzialmente fino a 31 appuntamenti per stagione (18+3 in campionato, 5+3 in coppa, 1 in supercoppa, 1 amichevole preseason), escludendo eventuali convocazioni nell’Italia A o Italia 7s

[jpr williams]

Purtroppo viviamo in un mondo e in un'epoca in cui l'economia domina tutto. Mi piace? No, nemmeno un po', ma non ci posso fare nulla, almeno nel breve termine.

Non è vero. Ci si può sottrarre al gioco, se non rispecchia i valori in cui si crede, pagandone ovviamente il prezzo che consiste nella rinuncia al gioco e nel dileggio di quelli che ti ritengono un imbecille perchè non ti adegui all'andazzo che loro accettano più o meno volentieri

[jpr williams]

Politicamente e culturalmente sono cosmopolita. Anzi pure globalizzato. Aborro i nazionalismi , lo ius sanguinis e tutto ciò che ne consegue.

Idem

Dopo questa premessa mi verrebbe da proporre che le squadre nazionali ingaggino chi gli pare senza infingimenti di eleggibilità, residenza, formazione, origini nazionali più o meno vicine o lontane o verificabili.

Se conta il soldo, solo il soldo, e le squadre ed i movimenti sono gestite come aziende per fare utili , tanto vale che come le aziende assumino i talenti basandosi sulla legge del mercato e non sullo ius sanguinis.

Tanto fra equiparati, equiparabili, eleggibili, parenti, formati, residenti (and at last but not the least anche procuratori che aiutano i giocatori a scegliere la squadra nazionale) questa strada è gia stata imboccata con una certa ipocrisia.

che ne pensate'

Sono completamente d'accordo, al netto del fatto che ciò che ne deriverebbe mi sarebbe del tutto indifferente.
Sarebbe la fine dell'ipocrisia di marketing che @Consulente3 ha ben individuato nel fatto che chiamarle "nazionali" è uno specchietto delle allodole per attirare più "consumatori". Ormai "nazionale" è un brand sulla scatola, ma ciò che c'è dentro la scatola non corrisponde per niente al prodotto come per le merci cinesi con il beffardo marchio CE. Mettiamo sulla scatola "rappresentativa federale italiana/scozzese/altro" e saremo più onesti verso i "consumatori"

[jpr williams]

IO mi appassiono, ma l'appassionato medio no, ed e' quello che devo catturare se voglio far crescere il Rugby. Capisci perche' trovo una buona idea quella di stutturare it test match?

Quello che non capisco è chemminchia te ne frega a te dell'appassionato medio. Perchè lo vuoi catturare? Ti senti solo? Hai bisogno di compagnia? Hai bisogno di titoli sui giornali?
Che significa far crescere? E perchè vuoi che cresca?
Non ti basta che sia qualcosa che ami e che segui con piacere?
Cosa ti cambia a te di quanti soldi girano nel rugby e di quanti tizi lo guardano?
Io non sento alcun bisogno di folla.

[jpr williams]

Considerate uno come Ioane, che non ho mai visto dare meno del 100% e che si butterebbe nel fuoco per la nazionale: possiamo davvero non considerarlo Italiano? D'adozione, certo, ma Italiano.

Intendi dire che se fosse stato equiparato per la Francia o il Bhutan o meglio ancora giocasse per l'Australia che lo ha formato farebbe flanella in campo perchè lui si identifica con la pizza e la pummarola 'n coppa?
Non pensi che farebbe la stessa cosa per chiunque giocasse perchè è un ottimo giocatore e sa che le sue prestazioni su un palcoscenico di quel tipo migliorano i suoi ingaggi?

[Garry]

Quello che conta sono i minuti, non il numero di partite.
Per me il limite invalicabile dovrebbe essere 1.800 minuti per anno solare, tutto compreso.
Al massimissimo, 2.000 imho, ma forse è già troppo.

Non sono moltissimi a superare questo limite, ma ce ne sono. Quando andavo a vedere questi dati, per esempio, ricordo che Parisse superava tranquillamente i 2.000

[italicbold]

Però se anche 30 sono troppe quale può essere una quantità giusta? Ventiquattro? Così, solo per avere una misura d’orientamento.
Consideriamo che già un giocatore d’Elite italiano ha potenzialmente fino a 31 appuntamenti per stagione (18+3 in campionato, 5+3 in coppa, 1 in supercoppa, 1 amichevole preseason), escludendo eventuali convocazioni nell’Italia A o Italia 7s

Sinceramente non lo so, ci sono studi medici e scientifici che parlano di questo. Mi sembra evidente che si sia arrivati al limite già adesso.
Vivo in Francia, quindi seguo più il rugby francese che quello italiano. Di giocatori che mollano a metà carriera o anche prima ce ne sono sempre di più. I ritmi diventano sempre più complessi tanto da costringere il campionato francese a non fermarsi per la parentesi internazionale, con discreto effetto sulla validità dei risultati in partite dove giocano squadre che devo raschiare il fondo del barile per schierare una formazione con tutti gli internazionali che sono in giro per il mondo con le nazionali.

[...]Sarebbe la fine dell'ipocrisia di marketing che @Consulente3 ha ben individuato nel fatto che chiamarle "nazionali" è uno specchietto delle allodole per attirare più "consumatori". Ormai "nazionale" è un brand sulla scatola, ma ciò che c'è dentro la scatola non corrisponde per niente al prodotto come per le merci cinesi con il beffardo marchio CE. Mettiamo sulla scatola "rappresentativa federale italiana/scozzese/altro" e saremo più onesti verso i "consumatori"

Non vorrei sbagliare ma è già cosi. Il rugby è l'unico sport in cui le squadre nazionali sono dichiaratamente "rappresentative federali".
Per semplicità si definiscono "nazionali" ma le selezioni sono espressioni delle federazioni e non hanno nessun legame con gli stati sovrani, al contrario di tutti gli altri sport (spesso legati alle regole del CIO). Questo perché il rugby si è strutturato prima della creazione del CIO. Anche il calcio è in parte cosi (soprattutto per la questione di Scozia, Galles e Irlanda del Nord). Ma, ad esempio, nel calcio l'unione delle due federazioni Irlandesi non sarebbe possibile perché la FiFA riconosce soltanto nazionali legate a un territorio politicament riunito. E anche per il calcio la questione è legata alla nascita del football.

[jpr williams]

[...]Sarebbe la fine dell'ipocrisia di marketing che @Consulente3 ha ben individuato nel fatto che chiamarle "nazionali" è uno specchietto delle allodole per attirare più "consumatori". Ormai "nazionale" è un brand sulla scatola, ma ciò che c'è dentro la scatola non corrisponde per niente al prodotto come per le merci cinesi con il beffardo marchio CE. Mettiamo sulla scatola "rappresentativa federale italiana/scozzese/altro" e saremo più onesti verso i "consumatori"

Non vorrei sbagliare ma è già cosi. Il rugby è l'unico sport in cui le squadre nazionali sono dichiaratamente "rappresentative federali".
Per semplicità si definiscono "nazionali" ma le selezioni sono espressioni delle federazioni e non hanno nessun legame con gli stati sovrani, al contrario di tutti gli altri sport (spesso legati alle regole del CIO). Questo perché il rugby si è strutturato prima della creazione del CIO. Anche il calcio è in parte cosi (soprattutto per la questione di Scozia, Galles e Irlanda del Nord). Ma, ad esempio, nel calcio l'unione delle due federazioni Irlandesi non sarebbe possibile perché la FiFA riconosce soltanto nazionali legate a un territorio politicament riunito. E anche per il calcio la questione è legata alla nascita del football.

Questa è una vera chicca, giuro che non lo sapevo.
E allora se mi rifiuto di chiamarla nazionale non prendetevela con me. Siete voi in errore
Si definiscono "nazionali" per semplicità, ma ammetterai che è un brand più appealing (ho orrore di me stesso nell'usare questa terminologia) rispetto a rappresentativa federale.
E' ufficiale: la chiamano nazionale anche se non lo è perchè nazionale è un marchio che vende di più, come le zoccole che mettono in mostra la mercanzia sulla tangenziale (urca, questa è grossa )

[DonCiullo007]

non è un caso che quando le squadre si schierano per gli inni nel 6N e nei test autunnali le bandiere esposte sono quelle delle federazioni e non della nazione
Sabato per esempio a Torino erano distese sul campo due bandiere giganti con il logo della fir e quello degli Springboks, ed è stata la prima volta in cui ci ho fatto caso perchè apprezzo molto la storia e la bandiera del sudafrica ed ero frastornato dal non vederla