Perche gli Academies..

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

THAKER
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Messaggio da THAKER »

Issor credo solo che Bafardello sappia leggere meglio di te!

Se rileggi con più attenzione noti che i giocatori per i periodo di studio sono privilegiati rispetto a tanti studenti: vengono pagati per giocare e, se hanno testa, possono impiegare il tempo libero per studiare (nessuno gli fa fretta poi). Quando avranno completato il ciclo di studi, allora, potranno decidere se continuare come professionisti per qualche altro anno o dedicarsi in primis al lavoro (e quindi a campionati meno impegnativi come l'attuale Serie A, o la B o anche la C).

Il tutto per dire che quella dello studio è una scusa o poco più, anzi giocare per qualcuno è un privilegio che tanti ragazzi della loro età non hanno e lo dovrebbero capire anche i genitori.

Per quel che concerne il Thread sulla neuro, sai bene dov'è, se ti piace così tanto sei pregato di dedicartic tu in prima persona, perchè non mi pare di aver scritto grosse stronzate.
issor
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Messaggio da issor »

THAKER ha scritto:Issor credo solo che Bafardello sappia leggere meglio di te!

Se rileggi con più attenzione noti che i giocatori per i periodo di studio sono privilegiati rispetto a tanti studenti: vengono pagati per giocare e, se hanno testa, possono impiegare il tempo libero per studiare (nessuno gli fa fretta poi). Quando avranno completato il ciclo di studi, allora, potranno decidere se continuare come professionisti per qualche altro anno o dedicarsi in primis al lavoro (e quindi a campionati meno impegnativi come l'attuale Serie A, o la B o anche la C).

Il tutto per dire che quella dello studio è una scusa o poco più, anzi giocare per qualcuno è un privilegio che tanti ragazzi della loro età non hanno e lo dovrebbero capire anche i genitori.

Per quel che concerne il Thread sulla neuro, sai bene dov'è, se ti piace così tanto sei pregato di dedicartic tu in prima persona, perchè non mi pare di aver scritto grosse stronzate.
Non ci sono problemi, ho capito sicuramente male io, e Bafardello ha evidentemente una capacità di apprendimento di gran lunga superiore alla mia, ma se prima vivacchiamo all'università sino ai 25/27 anni giocando sì a buoni livelli, ma senza decidersi a fare il gran passo dei professionisti...allora non colmeremo mai il gap che ci divide dagli inglesi che già a 19 anni si preparano e ragionano da professionisti, e quando si è professionisti con allenamenti, ritiri e tournée e èpartite di campionato e 6 N non si ha testa per far altro. mi pare che il mio ragionamento sia evidente ed incontrovertibile...come dicevo prima, poveri noi se Mirco Bergamasco avesse aspettato i 25/27 anni per scegliere...comunque posso essermi sbagliato... Quanto alla neuro del forum, un po' di cazzeggio e di divertissment non ha mai fatto male a nessuno, ti ripeto l'invito, ti ricrederai...con rinnovata stima ed ammirazione. Issor
mnesarchides
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Messaggio da mnesarchides »

Credo ci sia da notare anche che il sitema universitario Inglese e forse anche quello francese siano meno pesanti rispetto a quello italiano, sicuramente meno nozionistici e credo + brevi anche nelle singole materie e con + esperienze pratiche. Spesso le valutazioni sono fatte con items a risposta multipla. Insomma è anche + facile conciliare sport e studio.
Marco
egon
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Messaggio da egon »

http://www.federugby.it/news.asp?36094


MERCOLEDI' A ROMA LA PRESENTAZIONE DELL'ACCADEMIA DEL RUGBY ITALIANO - APPUNTAMENTO ANTICIPATO ALLE ORE 12.00

8/5/2006, Giancarlo Dondi, Presidente della Federazione Italiana Rugby, presenterà mercoledì 10 maggio alle 12.00, presso la Sede Federale dello Stadio Olimpico di Roma, il progetto “Accademia del Rugby Italiano”.

Alla conferenza stampa saranno presenti, al fianco del Presidente Federale, il Coordinatore Tecnico Mario Lodigiani, il Supervisore delle Nazionali Juniores George Coste ed il Coordinatore delle Nazionali Juniores Luigi Donatiello.
dinozocc
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Messaggio da dinozocc »

Bene, aspettiamo domani per vedere come sarà organizzata; comunque mi sembra una buona cosa
Noi siamo realisti, esigiamo l'impossibile
pier12345
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Messaggio da pier12345 »

si..potrebbe un bon inizio
forse la idea di mettere i giovanile del italia u-18, u-19, u-21 sotto contratti FEDERALI...e protareli per esempio 2 volte al mes a Roma per piccoli stage o qualcosa---
e poi nel futuro aprire Franchigia del National Academy en varie zoni territoriali....

cmq..i primi passi sono i piu importanti
( sempre mentre chenon poi danno ricomp0ensi ai clubs che non svilupanno i settori giovanili..LEGGI CATANIA!)
TommyHowlett
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Messaggio da TommyHowlett »

La soluzione sarà definitiva quando attorno ai centri di allenamento ci saranno l'università e una bella palazzina alloggi con vitto e alloggio gratuito per gli atleti (in questo caso rugbysti) col dovere di mantenere un buon rendimento scolastico pena l'esclusione = COLLEGE DEI PAESI ANGLOSASSONI. Ci arriveremo? Io credo che quanto verrà deciso oggi sarà comunque un buon punto di partenza.
bosch
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Messaggio da bosch »

vista l'importanza che rivestono le accademie sono proprio ansioso di sentire la conferenza stampa di oggi per saperne di più !
issor
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Messaggio da issor »

Anch'io!
bosch
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Messaggio da bosch »

dal sito della FIR:

10/5/2006, Roma – Nel prossimo mese di settembre, con l’inizio della stagione agonistica 2006/2007, la Federazione Italiana Rugby proseguirà nel proprio cammino di rinnovamento con il varo di un nuovo progetto di sviluppo.

Seguendo il percorso tracciato nel passato recente dalle Federazione estere leader del movimento rugbistico, la FIR ha lanciato infatti, attraverso l’istituzione del primo CENTRO FEDERALE PER L’ALTO LIVELLO, un progetto mirato a consolidare e potenziare le prestazioni SCOLASTICHE e SPORTIVE dei giovani talenti delle categoria Under 20 e Under 19 (classe 1987 e 1988).

Questo progetto, comunemente noto come “Accademia del Rugby Italiano”, rappresenterà l’esperimento-pilota in vista della realizzazione di quattro analoghi centri di specializzazione destinati ai giocatori delle categorie Under 18 e Under 17.

L’obiettivo che l’ “Accademia” si prefigge è di formare giocatori in grado di competere al più alto livello internazionale e di innalzare al tempo stesso la qualità delle competizioni nazionali.

L’ ”Accademia” avrà sede presso Tirrenia (Pisa), soluzione ideale dal punto di vista logistico e infrastrutturale. Il nuovo centro federale avrà a disposizione 2 campi da rugby in erba, 2 palestre, 2 sale muscolazione, 5 sale riunioni, 2 sale per lo studio, 1 sala per la video-analisi e 1 pista di atletica leggera.

L’ “Accademia” sarà operativa dal mese di settembre 2006 al mese di giugno 2007 e coinvolgerà 30 atleti selezionati da un Comitato di Selezione presieduto dal Vice-Presidente e Responsabile dell’Area Juniores Zeno Zanandrea e composto dal Commissario Tecnico della Nazionale Maggiore Pierre Berbizier, dai tecnici federali Mario Lodigiani, George Coste, Luigi Donatiello, Stefano Romagnoli, Gianluca Guidi e Andrea Sgorlon e dai preparatori atletici Michele Colosio e Paolo Perrotti.

I 30 giocatori coinvolti nel progetto iniziale frequenteranno settimanalmente l’ “Accademia” dalle ore 11.00 di lunedì alle ore 11.00 di venerdì, orario in cui gli atleti raggiungeranno le rispettive Società d’appartenenza per lo svolgimento dell’attività agonistica.

Sotto la regia del Coordinatore Tecnico Mario Lodigiani e del Supervisore delle Nazionali Juniores George Coste opererà stabilmente presso il Centro Federale di Tirrenia il seguente staff:

Manager Tecnico-Amministrativo: Francesco CAVATORTI
Responsabili Tecnici: Stefano ROMAGNOLI, Gianluca GUIDI
Responsabile Preparazione Fisica: Michele COLOSIO
Terapista della Riabilitazione: TBA
Medico Specialista Medicina dello Sport: TBA
Medico Specialista Medicina Generale: TBA
Nutrizionista: TBA
Video-Analyst: TBA
Arbitro: TBA
Addetto al Materiale Sportivo: TBA

Oggi, presso la Sede Federale dello Stadio Olimpico di Roma, il Presidente della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi – affiancato dal Vice-Presidente Responsabile dell’Area Juniores Zeno Zanandrea, dal Coodinatore Tecnico Mario Lodigiani e da George Coste – ha presentato alla stampa il progetto-Accademia, tracciandone i connotati e chiarendone la filosofia: “La nostra Federazione – ha spiegato il Presidente Federale - vuole affrontare una nuova sfida, volta a migliorare il livello del nostro movimento. L’Accademia permetterà ai nostri giovani di lavorare con costanza e continuità in un’ottica di sviluppo ad alto livello”.
“Si tratta – ha proseguito Dondi - di un investimento importante, anche dal punto di vista dell’impegno economico, che abbiamo deciso di affrontare per offrire ai nostri talenti emergenti la possibilità di lavorare nel migliore dei modi insieme ai nostri tecnici più preparati. Contiamo di vedere i primi risultati, in chiave Nazionale Maggiore, nei prossimi 3-4 anni. Prima, ovviamente, sarà necessario un periodo di assestamento. Fondamentale sarà l’esperienza di George Coste, che sta affrontando con il suo consueto entusiasmo questa nuova avventura al fianco della FIR”. “La scelta di Tirrenia – ha concluso Dondi – non è casuale, ma dettata dalla vicinanza con Pisa e Livorno: gli atleti che parteciperanno al progetto avranno a disposizione tutti i mezzi per continuare al meglio anche il proprio cursus scolastico, sia esso legato alla scuola superiore o all’Università”.

Sulla necessità del movimento rugbistico italiano di avvalersi di un’Accademia è intervenuto il Vice-Presidente Zeno Zanandrea: “Il nostro rugby era giunto ad un bivio: abbiamo ritenuto la strada dell’Accademia l’unica percorribile per proseguire sulla via del confronto ad alto livello con le altre realtà internazionali”.

Poi, la parola è passata al Supervisore delle Nazionali Juniores George Coste, già Commissario Tecnico prima di assumere il ruolo di responsabile delle Accademie della Federazione Francese che hanno lanciato nell’alto livello giocatori come Lamboley, Baby, Nyanga e Szarzewski, schierati dall’Under 19 ai Mondiali del 2003: “L’obiettivo dell’Accademia è lo sviluppo del rugby italiano a livello internazionale e nazionale. Le Società dovranno avere la volontà ed il piacere di ottimizzare il potenziale dei loro migliori atleti che verranno selezionati per questo progetto. Noi, da parte nostra, forniremo un costante aggiornamento del lavoro svolto in Accademia alle Società ed alle singole famiglie, in un’ottica di continuo confronto”.

“Agli atleti chiederemo la massima serietà, sia in allenamento che nella vita lontano dal campo. Lavoreremo sulla formazione di giocatori in grado di confrontarsi con le altre esponenti dell’alto livello tecnicamente, tatticamente, mentalmente e fisicamente. All’Accademia non sarà chiesto di formare una squadra, ma singoli giocatori in grado di elevare il livello della Nazionale Maggiore e dei campionati italiani. Tendenzialmente, ogni atleta frequenterà l’Accademia per due stagioni. L’attività andrà ad integrarsi inevitabilemente – ha concluso Coste – con quella dell’Accademia francese e dell’Accademia gallese. La competizione agonistica, nell’ottica della crescita di un giocatore ad alto livello, è un punto imprescindibile del processo di formazione”.
dinozocc
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Messaggio da dinozocc »

Direi bene.....questa la notizia ufficiale
http://www.federugby.it/news.asp?36196
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bosch
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Messaggio da bosch »

l'accademia non andrà a formare una squadra..... i giocatori la frequenteranno dalle ore 11 del luned' alle 11 del venerdì per poi integrarsi nelle loro rispettive società..

la cosa mi lascia un po' perplesso, come faranno ad integrarsi con i compagni se a malapena potranno fare 1 allenamento a settimana?
issor
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Messaggio da issor »

Chiaro che ci saranno dei problemi d'amalgama al ritorno con i compagni di club, ma sopperiranno con una preparazione migliore
teodoro
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Messaggio da teodoro »

x me,la creazione della prima accademy in italia sarà un grande,grandissimo flop..non abbiamo lo stesso bacino di utenza degli altri paesi dove le accademy sono gia presenti e soprattutto non abbiamo chi può regolarle al meglio..vediamo cosa salta fuori,se va tutto a vantaggio dell'italia rugbystica megli cosi!
Rugby is life..play it!
mnesarchides
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Messaggio da mnesarchides »

Credo sia una buona cosa, anche se questo gioverà soprattutto ad alcuni giocatori e ad alcune singole squadre. Sicuramente il livello qualitativo del Rugby in Italia migliorerà, però bisogna anche pensare ad aumentare i tesserati creando altre società soprattutto in alcune province, aumentare la quantità di squadre in Italia.
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