Equiparati: problema vero, modo sbagliato

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Angelo71
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RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Angelo71 »

Accetto la Tua discussione, Willimoski, perchè discussione vuole essere. Non ho risposto a quelle di Gardini e White perchè erano solo provocazioni e basta.
Allora: di chi è la colpa se per più di un secolo gli italiani sono emigrati in tutto il mondo per cercare una vita migliore? Non certo dei loro discendenti, se sono nati in un Paese dove il Rugby è più giocato che in Italia. E non dimentichiamoci mai che:

Legge 5 febbraio 1992, n. 91 (in Gazz. Uff., 15 febbraio, n. 38). - Nuove norme sulla cittadinanza:
Art. 1.
1. È cittadino per nascita:
a) il figlio di padre o di madre cittadini; (omissis)

Art. 9.
1. La cittadinanza italiana può essere concessa con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Ministro dell'interno:
a) allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita, o che è nato nel territorio della Repubblica e, in entrambi i casi, vi risiede legalmente da almeno tre anni, comunque fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 1, lettera c) (omissis)

Per me, quando un cosiddetto "oriundo", oltre a giocare in Nazionale, ha già oppure ottiene anche la cittadinanza italiana, o potrebbe ottenerla per legge, il caso è chiuso. Per me è italiano, anche se lo parla male. Sbaglierò, ma io la penso così.

Per gli equiparati, il discorso è diverso. Ci saranno ovvio questioni di opportunità ed economiche sotto, ma se uno straniero accetta di giocare con la maglia della mia Nazionale, e canta l'inno del mio Paese, beh, io non lo condanno, anzi lo ammiro. Ovvio, non si deve esagerare, ma onestamente mi pare che gli equiparati stiano calando, e non l'inverso. Nei 32 + 1 di veri equiparati chi c'è? Griffen e Vosawai. Non mi pare altri
Angelo

PiloneCiccione (Marchio registrato)
ilgrongo
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RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da ilgrongo »

Quoto Angelo al 100 %

L'unica amarezza in questa faccenda è quella di constatare che sul suolo italico, i giocatori buoni sono pochi. Se ce ne fossero di più, si potrebbe chiamare in nazionale solo chi è più forte a prescindere che sia indigeno, espatriato equiparato e tutta stà discussione andrebbe a farsi benedire
Zazza
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Re: fate qualcosa

Messaggio da Zazza »

pulici ha scritto:invece di dare addosso alla nazionale per via di equiparati ecc. perche' non fate qualcosa per modificare il sistema?

perche' invece di esaltarvi per l'ennesimo straniero/equiparato/oriundo che viene ingaggiato dalla vostra squadra del cuore non protestate con i vostri presidenti?

perche' non chiedete hai vostri dirigenti maggiore serieta' ed impegno coi giovani?

perche' nelle vostre societa' di serie C, B o A non fate giocare o vi impegnate per far giocare i giovani invece di oriundi di fortuna?

forse e' facile dare addosso al sistema e poi pero' non far nulla di nulla per far cambiare le cose?
Quoto!
Ma l'indirizzo lo deve dare la federazione con regole chiare e restrittive.
pulici
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RE: Re: fate qualcosa

Messaggio da pulici »

sono d'accordo ma la base se la federazione non ascolta deve darsi 'na mossa fare qualcosa e puo' iniziare facendo pressioni sulle realta' piu' vicine.
shamrock86
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Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da shamrock86 »

Angelo71 ha scritto:Accetto la Tua discussione, Willimoski, perchè discussione vuole essere. Non ho risposto a quelle di Gardini e White perchè erano solo provocazioni e basta.
Allora: di chi è la colpa se per più di un secolo gli italiani sono emigrati in tutto il mondo per cercare una vita migliore? Non certo dei loro discendenti, se sono nati in un Paese dove il Rugby è più giocato che in Italia. E non dimentichiamoci mai che:

Legge 5 febbraio 1992, n. 91 (in Gazz. Uff., 15 febbraio, n. 38). - Nuove norme sulla cittadinanza:
Art. 1.
1. È cittadino per nascita:
a) il figlio di padre o di madre cittadini; (omissis)

Art. 9.
1. La cittadinanza italiana può essere concessa con decreto del Presidente della Repubblica, sentito il Consiglio di Stato, su proposta del Ministro dell'interno:
a) allo straniero del quale il padre o la madre o uno degli ascendenti in linea retta di secondo grado sono stati cittadini per nascita, o che è nato nel territorio della Repubblica e, in entrambi i casi, vi risiede legalmente da almeno tre anni, comunque fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 1, lettera c) (omissis)

Per me, quando un cosiddetto "oriundo", oltre a giocare in Nazionale, ha già oppure ottiene anche la cittadinanza italiana, o potrebbe ottenerla per legge, il caso è chiuso. Per me è italiano, anche se lo parla male. Sbaglierò, ma io la penso così.

Per gli equiparati, il discorso è diverso. Ci saranno ovvio questioni di opportunità ed economiche sotto, ma se uno straniero accetta di giocare con la maglia della mia Nazionale, e canta l'inno del mio Paese, beh, io non lo condanno, anzi lo ammiro. Ovvio, non si deve esagerare, ma onestamente mi pare che gli equiparati stiano calando, e non l'inverso. Nei 32 + 1 di veri equiparati chi c'è? Griffen e Vosawai. Non mi pare altri
ti quoto in pieno, e poi noi abbiamo giusto due tre equiparati che stanno regolarmente nel giro azzurro, non 30. certo mi piacerebbe fossere "italiani 100%", ma queste sono le regole e, come ho gia detto da altre parti, griffen e de marigny ci hanno aiutato a cresere, cantano l'inno e mi pare abbiano sempre considerato un onore vestire la maglia azzurra, e io sinceramente ora li considero italiani.
rimane comunque un problrma, e sta solo alla IRB cercare di risolverlo
Cicca
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RE: Re: fate qualcosa

Messaggio da Cicca »

Scenda su di voi l'amaranto anatema ......... :-]
Shye
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Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Shye »

gransoporro ha scritto: Toni e problemi: per me i toni sono IL problema. Mia moglie non e` italiana. Mi dicono che secondo loro la mia prole non puo` rappresentare l'Italia perche` la preferenza va ad italiani 'veri', con entrambi i genitori italiani e cresciuti in Italia.
Perdonami, gransoporro..ma chi ha mai detto una fregnaccia del genere?
Qui si parla di gente nata e cresciuta all'estero e che è venuta qui solo per giocare a Rugby.

E comunque è solo un discorso di numeri..del non esagerare nel rivolgersi 'altrove'
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bogi
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Re: RE: Re: fate qualcosa

Messaggio da bogi »

pulici ha scritto:sono d'accordo ma la base se la federazione non ascolta deve darsi 'na mossa fare qualcosa e puo' iniziare facendo pressioni sulle realta' piu' vicine.
Magari votando qualche persona diversa alle prossime elezioni invece di fare il gregge come al solito.
gianpy
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Re: fate qualcosa

Messaggio da gianpy »

Quoto!
Ma l'indirizzo lo deve dare la federazione con regole chiare e restrittive.[/quote]

Occorre chiarezza, è vero che le regole e le direttive le deve dare la FIR, però mi pare che le società (in particolare quelle di S10) non vedano con buon occhio le restrizioni sull'uso degli stranieri.
Una società di S10 deve attirare sponsor quindi vorrebbe avere la mani più libere possibile per costrure una rosa competitiva, in particolar modo chi ha un maggior budget ed ambizioni di non sfigurare in Europa, e le regole restrittive non penso che gli aggradono troppo.

Il problema, a mio modestissimo parere, è il conciliare le esigenze di chi deve attirare sponsor ed il costruire un vivaio tale ove possano uscire giocatori validi.
una opzione non elimina l'altra, anzi un grande club dovrebbe essere presente in tutti e due i campi, il problema penso sia principalmente economico ma non solo
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RE: Re: fate qualcosa

Messaggio da zorrykid »

Non credo sia assolutamente costruttivo mettersi a fare l'anarchico all'interno di club. Discorsi meno stranieri più roba nostrana non portano da nessuna parte. L'obbligo di un club è da una parte preparare nel miglior modo possibile le giovanili e se possibili inserirli nella prima squadra, dall'altra, in mancanza di questi inserimenti la dirigenza deve provvedere a fornire i migliori giocatori alla prima squadra. Da tenere in considerazione anche il fatto che una squadra di vertice, formata da "mercenari", ha un maggior richiamo di un'altra che lotta per non retrocedere ed i potenziali giocatori di rugby cercheranno di iniziare a frequentare il campo probabilmente in una squadra di grosso richiamo, piuttosto che in un'armata Brancaleone.
118
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Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da 118 »

Shye ha scritto:
gransoporro ha scritto: Toni e problemi: per me i toni sono IL problema. Mia moglie non e` italiana. Mi dicono che secondo loro la mia prole non puo` rappresentare l'Italia perche` la preferenza va ad italiani 'veri', con entrambi i genitori italiani e cresciuti in Italia.
Perdonami, gransoporro..ma chi ha mai detto una fregnaccia del genere?
Qui si parla di gente nata e cresciuta all'estero e che è venuta qui solo per giocare a Rugby.

E comunque è solo un discorso di numeri..del non esagerare nel rivolgersi 'altrove'
shye é pieno di pensieri come quello neelle miriadi di pagine del forum.
Yattaran
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Re: RE: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Yattaran »

giongeffri ha scritto:
zorrykid ha scritto:Credo che la cosa essenziale, anche nello sport, sia il rispetto delle regole. L'importante non è tanto se ci piaciono o no ma che le azioni che compiamo non vanno contro delle regole fissate. Ora per quanto riguarda i giocatori trovo poco importante che Francia utilizzi 1 giocatore non nato nella nazione, NZ ne usa 7 e l'Italia 20. C'è questa regola ed ognuno la sfrutta come meglio credo. Bello, brutto, poco importa. Stesso discorso si potrebbe fare anche con le regole di gioco, meglio le touch senza ascensore? Forse potrebbe esssere vero ma con i regolamenti in vigore meglio alzare in paradiso le seconde...
Infatti. Sarebbe carino che, piano piano, la norma sugli equiparati (che secondo me è il vero scandalo e che, credo, non abbia eguali in altri sport) sia pian piano resa sempre più restrittiva sino, magari, a sparire. Ma finchè c'è..
ottimo Gion, ti quoto.
Come hanno detto altri, gli oriundi per me sono italiani, gli equiparati piano piano devono essere limitati, o la norme per equiparare devono essere più aggravate.

tra l'altro, ho scoperto che anche nell'hockey ghiaccio ci sono stati moltissimi oriundi: http://it.wikipedia.org/wiki/Oriundo#Or ... u_ghiaccio
quello che non so è se gli appassionati si sono scannati come stiamo facendo noi...
jason_white
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Iscritto il: 21 lug 2007, 20:47

Re: fate qualcosa

Messaggio da jason_white »

pulici ha scritto:invece di dare addosso alla nazionale per via di equiparati ecc. perche' non fate qualcosa per modificare il sistema?

perche' invece di esaltarvi per l'ennesimo straniero/equiparato/oriundo che viene ingaggiato dalla vostra squadra del cuore non protestate con i vostri presidenti?

perche' non chiedete hai vostri dirigenti maggiore serieta' ed impegno coi giovani?

perche' nelle vostre societa' di serie C, B o A non fate giocare o vi impegnate per far giocare i giovani invece di oriundi di fortuna?

forse e' facile dare addosso al sistema e poi pero' non far nulla di nulla per far cambiare le cose?
Io ho la fortuna di giocare in una delle poche squadre in serie A che ,anche per mancanza di mezzi economici, ha sempre fatto giocare per lo più gente proveniente dal vivaio accompagnata da 2 o 3 stranieri forti. Nonostante al termine di ogni stagione i migliori giovani siano sempre stati venduti per dar loro la pissibilità di giocare in top ten, la squadra ha continuato a restare nella categoria facendo divertire i propri ragazzi e togliendosi molte soddisfazioni. Certo questo grazie anche alla mediocrità delle altre squadre imbottite di professionisti provenienti dall'altro capo del mondo assolutamente non di livello superiore ma normalissimi giocatori. Pensando ad altre realtà, e non mi riferisco alla top ten ma alla serie A, mi ha fatto sempre letteralmente vomitare l' utilizzo di giocatori esteri al posto dei ragazzi del vivaio per partecipare a campionati in cui non è affatto necessario
Yattaran
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Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Yattaran »

Shye ha scritto:
118 ha scritto:
stesso paese, e noi siamo un popolo di emigranti. cosa vuoi che facciano.
se volessimo davvero dare l'italia agli italiani, forse dovremmo anzitutto creare un paese che dia opportunitá alla propria gente di crescere li...
Eravamo un popolo di emigranti 100 anni fa..nonostante tutti i problemi (soprattutto al Sud) la nostra emigrazione si è fermata nel dopoguerra
ma certo, l'emigrazione di massa sì.
non so tu, ma io ho 5 o 6 amici che sono emigrati. una volta emigravano i poveracci, ora emigrano i laureati, perchè non ha senso stare qui a fare gli schiavi a 800 euro al mese:
un ing. informatico che lavora nella Silicon Valley (e prima stava in Germania), due che lavorano per l'Unione Europea a Bruxelles, uno che fa il dottorato di ricerca in Germania, un altro dopo 10 anni di precariato universitario è diventato professore a Edimburgo, un altro ing. è stato sei mesi a lavorare a Parigi, è tornato qui per la "famigghia" e si sta mangiando i maroni perchè è disoccupato, una mia carissima amica laureata con 110 in Fisica, sta tirando avanti con l'acqua alla gola, aspetta che finisca il contratto poi se ne va pure lei...

a marzo mi laureo e sto sinceramente pensando di andarmene anche io.
BoDuke
Messaggi: 22
Iscritto il: 12 lug 2007, 21:30

Re: fate qualcosa

Messaggio da BoDuke »

jason_white ha scritto:
pulici ha scritto:invece di dare addosso alla nazionale per via di equiparati ecc. perche' non fate qualcosa per modificare il sistema?

perche' invece di esaltarvi per l'ennesimo straniero/equiparato/oriundo che viene ingaggiato dalla vostra squadra del cuore non protestate con i vostri presidenti?

perche' non chiedete hai vostri dirigenti maggiore serieta' ed impegno coi giovani?

perche' nelle vostre societa' di serie C, B o A non fate giocare o vi impegnate per far giocare i giovani invece di oriundi di fortuna?

forse e' facile dare addosso al sistema e poi pero' non far nulla di nulla per far cambiare le cose?
Io ho la fortuna di giocare in una delle poche squadre in serie A che ,anche per mancanza di mezzi economici, ha sempre fatto giocare per lo più gente proveniente dal vivaio accompagnata da 2 o 3 stranieri forti. Nonostante al termine di ogni stagione i migliori giovani siano sempre stati venduti per dar loro la pissibilità di giocare in top ten, la squadra ha continuato a restare nella categoria facendo divertire i propri ragazzi e togliendosi molte soddisfazioni. Certo questo grazie anche alla mediocrità delle altre squadre imbottite di professionisti provenienti dall'altro capo del mondo assolutamente non di livello superiore ma normalissimi giocatori. Pensando ad altre realtà, e non mi riferisco alla top ten ma alla serie A, mi ha fatto sempre letteralmente vomitare l' utilizzo di giocatori esteri al posto dei ragazzi del vivaio per partecipare a campionati in cui non è affatto necessario
hai perfettamente ragione cmq sia dipende anche da scelte tecniche tu dove giochi????
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