Equiparati: problema vero, modo sbagliato

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

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Radagast
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Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Radagast »

Yattaran ha scritto:...
il laureato che sa fare qualcosa all'estero viene valorizzato, qui no.
....
sicuro che molti laureati italiani reggano la meritocrazia?...certo di avere un osservatorio dl sistema produttivo italiano esauriente?...sicuro che tutti gli imprenditori siano così rapaci da schiavizzare i giovani?

...se poi pensi che la soluzione di tutto sia cercarsi un "sistema" sano ed accogliente, per poter esprimere le proprie potenzialità incomprese, allora vai pure...vedremo di fare a meno di Te: c'è talmente tanto da fare per cambiare questo paese che convincerti sarebbe estenuante!
Yattaran
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Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Yattaran »

118 ha scritto: vuoi mettere un anno di tirocinio a gratis in italia a 28 anni contro 22000 sterline nette all'anno a 22...dai yattaran che discorsi, poi tutti gli insulti che ti prenderai all'estero e quelli che si prenderanno i tuoi figli....quasi meglio essere disoccupati e felici in italia... :)
scusate non ce la facevo a contenermi...

fine ot anca mi
ti stimo, sallo.

nei prox giorni ti contatto in pvt che ti chiedo un paio di cosette se hai la cortesia ed il tempo per rispondermi :)
Yattaran
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Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Yattaran »

Radagast ha scritto: sicuro che molti laureati italiani reggano la meritocrazia?...
perchè? in italia c'è meritocrazia? :lol:
Radagast ha scritto: certo di avere un osservatorio dl sistema produttivo italiano esauriente?...
dati i miei studi sì, ritengo di avere un certo campione.
Radagast ha scritto: sicuro che tutti gli imprenditori siano così rapaci da schiavizzare i giovani?
non ho criminalizzato nessuna categoria.
anche qui, ho un certo campione, basato su molte esperienze.
Radagast ha scritto: ...se poi pensi che la soluzione di tutto sia cercarsi un "sistema" sano ed accogliente, per poter esprimere le proprie potenzialità incomprese, allora vai pure...vedremo di fare a meno di Te: c'è talmente tanto da fare per cambiare questo paese che convincerti sarebbe estenuante!
tutti sono utili, nessuno è indispensabile, di questo sono convinto.
ho sempre dato il mio piccolissimo ed umilissimo contributo per tentare di cambiare questo paese, ma penso che queste sono cose delle quali non ha molto senso discutere, visto che non mi conosci.

fine OT? sennò qui ci richiamano all'ordine.
Radagast
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RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Radagast »

..già ci richiamiamo da noi..perchè non aspettare che lo facciano formalmente :evil:

...a leggere i tuoi interventi si percepisce un rancore di fondo molto poco costruttivo...adoro coloro che hanno così tante certezze...e procedono quindi per paradigmi. Non Ti ho giudicato..ho giudicato delle affermazioni generaliste e molto poco aderenti alle realtà che vedo io.
Ho creato almeno 80 posti di lavoro in Italia, nell'area a più alta competitività del "sistema"...vedo la meritocrazia lottare per conservare (nel privato) spazi anche nelle aziende più retrive (i monopoli)...scuserai se sono lievemente suscettibile sull'argomento..ogni risorsa italiana che vedo dispersa mi genera un profondo risentimento...estendi questo discorso al rebbi e ritorniamo magicamente IT :twisted:
Yattaran
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Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Yattaran »

ti mando un pvt, così evitiamo di rompere le scatole alla gente.
118
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Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da 118 »

Radagast ha scritto:..già ci richiamiamo da noi..perchè non aspettare che lo facciano formalmente :evil:

...a leggere i tuoi interventi si percepisce un rancore di fondo molto poco costruttivo...adoro coloro che hanno così tante certezze...e procedono quindi per paradigmi. Non Ti ho giudicato..ho giudicato delle affermazioni generaliste e molto poco aderenti alle realtà che vedo io.
Ho creato almeno 80 posti di lavoro in Italia, nell'area a più alta competitività del "sistema"...vedo la meritocrazia lottare per conservare (nel privato) spazi anche nelle aziende più retrive (i monopoli)...scuserai se sono lievemente suscettibile sull'argomento..ogni risorsa italiana che vedo dispersa mi genera un profondo risentimento...estendi questo discorso al rebbi e ritorniamo magicamente IT :twisted:
il rancore c'é. a me é costato molto lasciare l'italia (la famiglia e la squadra). purtroppo non avevo le stesse possibilitá che un coetaneo di un qualsisi paese europea a parte forse spagna e grecia ha a 22-23 anni.
ho avutoa la fortuna/sfortuna di poter paragonare il livello dei corsi in inghilterra contro quelli italiani e ti giuro quello che i nostri corsi sono molto meglio struttrati e qualificanti...poi vedi gente con 100 fare gli stagisti. in un azienda che ha nulla a che fare con i loro studi. cosa dovrei fare? sperare di cambiare tutto da solo o pensare anche al mio futuro?

la stessa cosa puo essere ricollegata a quello che era il tema del topic, ossia che ci sia un sistema che non valorizzi i giocatori nei vivai...
Angelo71
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RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Angelo71 »

Cristiano Gardini (il che mi ricorda un film con Christian De SIca tanti anni fa), ora che sei arrivato finalmente ad una discussione tranquilla, Ti rispondo:
pensi che non sia anche una scelta dettata dal cuore ma solo dai soldi quella di uno straniero che sceglie di giocare nella Nazionale italiana? Tanto più che, fatta una scelta, poi non si torna indietro; penso che il cambio di Nazionale non sia ammesso, ma se così non fosse, hai presente a che livello di sputtanata va incontro il giocatore che fa questa scelta?
D'accordo, Griffen non avrà mai potuto aspirare agli AB's, ma prendi Castro, e Nieto: se avessero una crisi di coscienza improvvisa, quanto pensi che ci metterebbe l'UAR a metterli fra i Pumas? O quanto ci metterebbero le Fiji a riprendersi Vosawai? La scelta è irrevocabile, non so se anche qui per regolamento, ma anche e soprattutto pena la perdita totale della faccia da parte del giocatore.
Un minimo di cuore c'è, quindi. E poi, scusa, ma preferisco un Griffen che ha sempre dato tutto il fiato che aveva quando aveva indosso una maglia azzurra, piuttosto che un Totti che non la ritiene più necessaria.
Staibano e gli altri giovani esclusi che citi saranno nella Nazionale dei prossimi anni di sicuro. Se BBZ non li ha visti, li vedrà di sicuro il suo successore. Avranno il loro momento meritato, è solo questione di tempo.
Angelo

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Shye
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Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Shye »

118 ha scritto:
Radagast ha scritto:..già ci richiamiamo da noi..perchè non aspettare che lo facciano formalmente :evil:

...a leggere i tuoi interventi si percepisce un rancore di fondo molto poco costruttivo...adoro coloro che hanno così tante certezze...e procedono quindi per paradigmi. Non Ti ho giudicato..ho giudicato delle affermazioni generaliste e molto poco aderenti alle realtà che vedo io.
Ho creato almeno 80 posti di lavoro in Italia, nell'area a più alta competitività del "sistema"...vedo la meritocrazia lottare per conservare (nel privato) spazi anche nelle aziende più retrive (i monopoli)...scuserai se sono lievemente suscettibile sull'argomento..ogni risorsa italiana che vedo dispersa mi genera un profondo risentimento...estendi questo discorso al rebbi e ritorniamo magicamente IT :twisted:
il rancore c'é. a me é costato molto lasciare l'italia (la famiglia e la squadra). purtroppo non avevo le stesse possibilitá che un coetaneo di un qualsisi paese europea a parte forse spagna e grecia ha a 22-23 anni.
ho avutoa la fortuna/sfortuna di poter paragonare il livello dei corsi in inghilterra contro quelli italiani e ti giuro quello che i nostri corsi sono molto meglio struttrati e qualificanti...poi vedi gente con 100 fare gli stagisti. in un azienda che ha nulla a che fare con i loro studi. cosa dovrei fare? sperare di cambiare tutto da solo o pensare anche al mio futuro?

la stessa cosa puo essere ricollegata a quello che era il tema del topic, ossia che ci sia un sistema che non valorizzi i giocatori nei vivai...
Visto che ormai siamo OT ti dico come la vedo io.

Che i nostri studi siano più qualificati sinceramente non mi pare, io ho incontrato MOLTO raramente nel mio campo (informatico) un laureato che fosse davvero preparato al lavoro. Persone in gamba che POI si sono fatte valere sì (e la laurea li ha giustamente aiutati), ma gente che può dire di essere stata formata direi proprio molto poca.

Partendo da questo presupposto, cosa vuoi che gliene freghi ad un imprenditore se uno ha preso 100 o 110? GRAZIE AL CIELO le valutazioni vengono fatte almeno parzialmente sulla persona..con questo non sto dicendo che tu non valessi un posto di alto livello in Italia, non ti conosco e non so che fai, dico solo che la gente si aspetta che dopo aver ripetuto perlopiù a memoria cose per 7-8 anni a professori svogliati poi un posto di elite sia automaticamente disponibile.

Io purtroppo non ho potuto finire l'università, ho avuto la fortuna di lavorare in un campo dove potevo studiare anche per conto mio con molti sacrifici, mi sono specializzato a più non posso ed ora non posso proprio lamentarmi del mio stipendio. Certo, per altri tipi di lavoro è sicuramente più difficile, ma dopo aver conosciuto centinaia e centinaia di persone nel mondo di lavoro mi sento ancora di dire che anche in Italia c'è posto per la gente in gamba. Ma un pezzo di carta non consegna un cervello e voglia di fare a chi non ne ha
Vincitore Trofeo Nostradamus 2007
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RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Radagast »

quoto Shye...che i ns percorsi di studio producano risorse più qualificate è una bufala che ci raccontiamo ta noi..chiunque abbia avuto a che fare con partners/clienti esteri trova serie difficoltà a sostenere tale tesi.
Che i valori qualitativi dei singoli formalizzati dall'università Italiana poi non abbiano alcun senso è ormai di dominio pubblico...anzi, se mai hai dovuto organizzare sessioni di colloqui hai imparato a diffidare delle votazioni estreme
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…. perché chi combatterà ivi sarà per noi per sempre fratello e, per quanto sia di umile campionato,
questo giorno lo eleverà al disopra di qualsiasi professionista..
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Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da 118 »

Shye ha scritto:
118 ha scritto:
Radagast ha scritto:..già ci richiamiamo da noi..perchè non aspettare che lo facciano formalmente :evil:

...a leggere i tuoi interventi si percepisce un rancore di fondo molto poco costruttivo...adoro coloro che hanno così tante certezze...e procedono quindi per paradigmi. Non Ti ho giudicato..ho giudicato delle affermazioni generaliste e molto poco aderenti alle realtà che vedo io.
Ho creato almeno 80 posti di lavoro in Italia, nell'area a più alta competitività del "sistema"...vedo la meritocrazia lottare per conservare (nel privato) spazi anche nelle aziende più retrive (i monopoli)...scuserai se sono lievemente suscettibile sull'argomento..ogni risorsa italiana che vedo dispersa mi genera un profondo risentimento...estendi questo discorso al rebbi e ritorniamo magicamente IT :twisted:
il rancore c'é. a me é costato molto lasciare l'italia (la famiglia e la squadra). purtroppo non avevo le stesse possibilitá che un coetaneo di un qualsisi paese europea a parte forse spagna e grecia ha a 22-23 anni.
ho avutoa la fortuna/sfortuna di poter paragonare il livello dei corsi in inghilterra contro quelli italiani e ti giuro quello che i nostri corsi sono molto meglio struttrati e qualificanti...poi vedi gente con 100 fare gli stagisti. in un azienda che ha nulla a che fare con i loro studi. cosa dovrei fare? sperare di cambiare tutto da solo o pensare anche al mio futuro?

la stessa cosa puo essere ricollegata a quello che era il tema del topic, ossia che ci sia un sistema che non valorizzi i giocatori nei vivai...
Visto che ormai siamo OT ti dico come la vedo io.

Che i nostri studi siano più qualificati sinceramente non mi pare, io ho incontrato MOLTO raramente nel mio campo (informatico) un laureato che fosse davvero preparato al lavoro. Persone in gamba che POI si sono fatte valere sì (e la laurea li ha giustamente aiutati), ma gente che può dire di essere stata formata direi proprio molto poca.

Partendo da questo presupposto, cosa vuoi che gliene freghi ad un imprenditore se uno ha preso 100 o 110? GRAZIE AL CIELO le valutazioni vengono fatte almeno parzialmente sulla persona..con questo non sto dicendo che tu non valessi un posto di alto livello in Italia, non ti conosco e non so che fai, dico solo che la gente si aspetta che dopo aver ripetuto perlopiù a memoria cose per 7-8 anni a professori svogliati poi un posto di elite sia automaticamente disponibile.

Io purtroppo non ho potuto finire l'università, ho avuto la fortuna di lavorare in un campo dove potevo studiare anche per conto mio con molti sacrifici, mi sono specializzato a più non posso ed ora non posso proprio lamentarmi del mio stipendio. Certo, per altri tipi di lavoro è sicuramente più difficile, ma dopo aver conosciuto centinaia e centinaia di persone nel mondo di lavoro mi sento ancora di dire che anche in Italia c'è posto per la gente in gamba. Ma un pezzo di carta non consegna un cervello e voglia di fare a chi non ne ha
nessuno si aspetta un lavoro solo perché ha studiato per 7/8 all'universitá, ci mancherebbe...io non mi sento un genio perché mi sono laureato ma non mi dispiacerebbe sapere che quello per cui ho studiato mi possa dare la possibilitá di mostrare il mio valore.
avendo fatto prima il diploma di perito e poi ingegneria ho ricevuto un maggior numero di proposte di lavoro come perito chimico che come ingegnere, quelle di perito con stipendio quelle da ingegnere no.

la laurea non da l'eperienza che il lavoro richiede, ma l'assenza di esperienza non puo essere giustificat dal lavorare in stage. sopratutto dopo che magari uno si fa anche un anno di tesi a sue spese.
in gran parte dell'europa per i neolaureati ci sono lavori da neolaureati ossia l'azienda ti assume per un programma che varia dai 12 ai 24 mesi e spende almeno la metá del tempo a farti formazione professionale intensiva per integrare quello che impari all'universitá. con lo scopo di darti l'eperienza che ti manca...peró vieni retribuito. come sarebbe giusto per ogni lavoratore..se poi meriti continuerai a fare carriera...peró noné un caso che in media in europa si sposano a 26/27 anni ed in italia a 32...6 begli anni di differenza...
118
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Re: RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da 118 »

Radagast ha scritto:quoto Shye...che i ns percorsi di studio producano risorse più qualificate è una bufala che ci raccontiamo ta noi..chiunque abbia avuto a che fare con partners/clienti esteri trova serie difficoltà a sostenere tale tesi.
Che i valori qualitativi dei singoli formalizzati dall'università Italiana poi non abbiano alcun senso è ormai di dominio pubblico...anzi, se mai hai dovuto organizzare sessioni di colloqui hai imparato a diffidare delle votazioni estreme
tra i miei compiti c'é quello di fare lezioni di idraulica agli studenti

la prima cosa che mi hanno detto é stata non puoi bocciare gli studenti pagano le tasse e quindi li dobbiamo promuovere

poi mi hanno dato il programma...quello che ho fatto al politecnico di milano nella prima settimana di corso é stato il programma per mezzo semestre.

all'esame il professore dava un libro con lo schema da seguire per risolvere gli esercizi con tanto di formule e come leggere i grafici necessari

e ti parlo della seconda facoltá di ingegneria del regno unito...
napocapo
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RE: Re: RE: Re: fate qualcosa

Messaggio da napocapo »

tra le squadre di serie A dello scorso anno la squadra che giocava senza nessun equiparato e con solo 1 straniero (peraltro, NON GIOCATORE ALL'ESTERO, MA IMMIGRATO CLANDESTINO, arrivato in italia a fare il manovale edile) è stata solo 1.
è retrocessa in b, ma ha fatto tutta la stagione con i suoi atleti, quelli che sono passati in 4 anni dalla c alla A, e che torneranno in A (o almeno intendono farlo) sempre con i propri mezzi.
Non è stato ne sarà facile, ma l'intenzione del club nel quale sono tesserato è di far crescere i giovani locali, ACCETTANDO il risultato del campo, RISCHIANDO nel far giocare i giovani per, ripeto CRESCERE insieme.
Se ci fossero più realtà come la nostra in B, A2, A1, i giovani non sarebbero costretti a lasciare, perchè il loro posto è preso da oriundi, stranieri ed equiparati.
Grazie per questa discussione aperta.
napocapo
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RE: Re: RE: Re: fate qualcosa

Messaggio da napocapo »

Lo straniero in questione è il sig. Burca, infermiere diplomato romeno, clandestino per necessità, venuto in Italia ed accolto prima come lavoratore, poi come giocatore.
Divenuto cittadino comunitario, ora è perfettamente inserito.
Shye
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RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da Shye »

E' vero, verissimo..ma c'è un motivo per cui mi sento di scusare parzialmente gli imprenditori italiani: i sindacati e le tasse.

In Italia le tasse (secondo me semplicemente per rimediare agli sprechi pubblici, ma magari la faccio troppo dura) sono enormi, in più i sindacati sono peggio di una piovra..la maggiorparte secondo me non assume perchè ha paura poi di non poter più licenziare visto che in Italia c'è il record di assenteisti, fancazzisti, finti malati, doppiolavoristi, ecc

Quello su cui hai ragione è la mancanza di formazione, quella ormai le aziende non la fanno praticamente più..per questo ti dicevo che io mi ritengo parzialmente fortunato, lavoro in un campo dove pagandomi corsi, libri, ecc mi sono potuto permettere una formazione per conto mio.

Ma capisco che uno dopo 8 anni di università non abbia certo voglia di pagarsi altri costi o studiare ancora di sera..




Poi non sono un ingegnere e sinceramente non so come sia la situazione, dipende anche da dove vivi (vivevi?)..
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RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato

Messaggio da gransoporro »

Bah, io posso dire che quando lavoravo in un'area tecnica (telecomunicazioni, GSM) io e altri italiani ci mangiavamo a colazione i laureati inglesi di pari esperienza (loro pero` gudagnavano molto di piu`). Si parla degli anni '90 e noi venivamo dal politecnico di Milano o da Padova (il sottoscritto), quindi non so di altre universita`.

Ma meglio di noi come preparazione erano solo i tedeschi. E ho lavorato con inglesi, francesi, tedeschi, irlandesi, spagnoli, greci...

Quanto conti il voto non so: ho visto gente che era brava all'universita` ma scarsa al lavoro perche` era brava solo a studiare. E anche gente che eccelleva all'universita` e ancor di piu` una volta iniziato a lavorare. Pero` dei 27 professori che ho avuto davanti, di svogliati ce ne sara` stato uno. Forse.
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