Equiparati: problema vero, modo sbagliato
Moderatore: Emy77
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napocapo
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RE: Re: RE: Re: fate qualcosa
Mi permetto solo di aggiungere che molte società incontrate in questo cammino di serie A accettano l'utilizzo degli stranieri/oriundi/equiparati come un male necessario, cui sono costretti per reggere la concorrenza delle altre compagini della medesima serie.
A me, con tutto il rispetto per chi deve far quadrare i conti del bilancio e quindi attirare sponsor, appare più la medesima scusa che fa accettare il doping nel ciclismo che un vero, serio argomento giustificativo.
Con una scelta seria da parte dei presidenti delle squadre di A e B questo problema si risolverebbe.
A me, con tutto il rispetto per chi deve far quadrare i conti del bilancio e quindi attirare sponsor, appare più la medesima scusa che fa accettare il doping nel ciclismo che un vero, serio argomento giustificativo.
Con una scelta seria da parte dei presidenti delle squadre di A e B questo problema si risolverebbe.
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mebarba
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rask
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RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato
Cerdo che Wosavai abbia scelto la maglia azzurra per potersi laureare al politecnico di milano... 
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Contemax
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RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato
Scusate, ma quale università dura otto anni? Quando l'ho frequentata io erano quattro o cinque (sei più la specializzazione per medicina), e senza pretendere di essere un genio la mia l'ho terminata nei regolari quattro anni (anzi alla prima sessione, così poi sono andato in Germania a studiare, e sono tornato, ma sarebbe una storia troppo lunga...)
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118
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RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato
ciao conte,
sulla traduzione della laurea rilasciata dal politenio di milano c'é scritto come funziona il sistema italiano. Tra i dati c'é scirtto che uno studente medio del politecnico si laurea in 7.43 anni.
sulla traduzione della laurea rilasciata dal politenio di milano c'é scritto come funziona il sistema italiano. Tra i dati c'é scirtto che uno studente medio del politecnico si laurea in 7.43 anni.
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pulici
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- jaco
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Mah, il discorso è alquanto complicato ed articolato e, come molti altri discorsi aperti in questo forum non avrà fine...
Non voglio assolutamente fare l'avvocato della federazione, la quale ha optato per la scelta di una nazionale vincente a scapito di tutto il resto. Scelta sensata fino a qualche anno fa (ci ha consentito di entrare e rimanere nel 6N con tutti i vantaggi che ne sono conseguiti), ma sensata se affiancata ad una reale politica di sviluppo della base che invece non è stata per niente perseguita...
Però:
1. Come faceva giustamente notare bogi il CF è eletto dai club, i quali lo hanno nominato con percentuali "bulgare": quantomeno i club (pressochè tutti) sono corresponsabili della situazione
2. Anche se viene permesso un certo numero di stranieri ed oriundi dai regolamenti nessuno obbliga i club a tesserare tutti quegli "stranieri": se i club (tutti) credessero veramente che la soluzione del problema sta nel formare "in casa" le nuove leve o nel valorizzare gli italiani meritevoli allora saremmo tutti più felici e la nazionale più italiana, ma siccome la logica che muove i club è risultati a breve e poi si vedrà (sì esattamente come quella della nazionale) allora torno alla conclusione del punto 1: corresponsabilità
3. La nazionale, voglia o non voglia, è "figlia del campionato" (fatto dai club) e non il contrario: infatti noi abbiamo una nazionale di italiani che giocano all'estero e di equiparati che giocano in italia
4. Purtroppo è un dato di fatto: i club se vogliono ottenere risultati devono investire in "manodopera straniera". Basta vedere i top team italiani, basta vedere le squadre che vengono promosse dalla A al super10, basta vedere la competività di Treviso in europa quest'anno (e la conseguente campagna acquisti per il prossimo anno)
5. Ricordiamoci del casino scoppiato quando si è tentato di affrontare il discorso della limitazione dei tesserati di formazione straniera nei club... (e lì la federazione è la meno colpevole)
6. Noi tutti ragioniamo ancora col cuore e con in mente il dilettantismo del secolo scorso: il professionismo ha cambiato tutto, facciamocene una ragione...
Non voglio assolutamente fare l'avvocato della federazione, la quale ha optato per la scelta di una nazionale vincente a scapito di tutto il resto. Scelta sensata fino a qualche anno fa (ci ha consentito di entrare e rimanere nel 6N con tutti i vantaggi che ne sono conseguiti), ma sensata se affiancata ad una reale politica di sviluppo della base che invece non è stata per niente perseguita...
Però:
1. Come faceva giustamente notare bogi il CF è eletto dai club, i quali lo hanno nominato con percentuali "bulgare": quantomeno i club (pressochè tutti) sono corresponsabili della situazione
2. Anche se viene permesso un certo numero di stranieri ed oriundi dai regolamenti nessuno obbliga i club a tesserare tutti quegli "stranieri": se i club (tutti) credessero veramente che la soluzione del problema sta nel formare "in casa" le nuove leve o nel valorizzare gli italiani meritevoli allora saremmo tutti più felici e la nazionale più italiana, ma siccome la logica che muove i club è risultati a breve e poi si vedrà (sì esattamente come quella della nazionale) allora torno alla conclusione del punto 1: corresponsabilità
3. La nazionale, voglia o non voglia, è "figlia del campionato" (fatto dai club) e non il contrario: infatti noi abbiamo una nazionale di italiani che giocano all'estero e di equiparati che giocano in italia
4. Purtroppo è un dato di fatto: i club se vogliono ottenere risultati devono investire in "manodopera straniera". Basta vedere i top team italiani, basta vedere le squadre che vengono promosse dalla A al super10, basta vedere la competività di Treviso in europa quest'anno (e la conseguente campagna acquisti per il prossimo anno)
5. Ricordiamoci del casino scoppiato quando si è tentato di affrontare il discorso della limitazione dei tesserati di formazione straniera nei club... (e lì la federazione è la meno colpevole)
6. Noi tutti ragioniamo ancora col cuore e con in mente il dilettantismo del secolo scorso: il professionismo ha cambiato tutto, facciamocene una ragione...
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mebarba
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Penso che rispetto ai risultati in campo mondiale non si voglia paragonare il rugby con il calcio, la pallavolo ed il basket. Bene. Penso sia meglio per un Bragnani, un Belinelli, piuttosto che altri fare l'unico italiano in una squadra di campioni che giocare con altri 4 mediocri. Io mi ricordo il basket, la pallavolo ed il calcio con solo 2 stranieri, non mi sembra che quelli siano stati gli anni migliori.pulici ha scritto:ma se i club non usano gli italiani dove c4$$o li pesca la nazionale i giocatori? non e' meglio che prima la federazione o la lire mettano regole serie sui campionati?
Poi in una squadra di rugby italiana c'è sempre la regola che 11 su 22 devono essere di formazione italiana e nessuno contesta questo ( qualora la parola italiana non fosse ancora una volta storpiata dai soliti ipocriti guarda a caso sempre per colpa della nazionale).
questi sono gli stessi discorsi che si faceva nel 2003 ed allora tutti a dire serve per il momento, il futuro quà il futuro là. Che cosa è cambiato??. Almeno kirwan aveva fatto esordire tantissi giocatori italiani, questo negli ultimi 2 anni ha ripescato, Pez, Orquera e De marigny, e ha fatto esordire, Aguero, Nieto, Sole, Barbieri, Canavosio, Stojanovic, Bortolussi, Vosawai (e voleva pure il MM del Borgouin) . Ditemi che questi sono campioni strappati alle propie nazionali e che senza questi non siamo in grado di giocare che Vi mando tutti a quel paese.
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L3gs
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Da prendere ed incorniciare. Vai Mebarbaaaa !!!mebarba ha scritto: questi sono gli stessi discorsi che si faceva nel 2003 ed allora tutti a dire serve per il momento, il futuro quà il futuro là. Che cosa è cambiato??. Almeno kirwan aveva fatto esordire tantissi giocatori italiani, questo negli ultimi 2 anni ha ripescato, Pez, Orquera e De marigny, e ha fatto esordire, Aguero, Nieto, Sole, Barbieri, Canavosio, Stojanovic, Bortolussi, Vosawai (e voleva pure il MM del Borgouin) . Ditemi che questi sono campioni strappati alle propie nazionali e che senza questi non siamo in grado di giocare che Vi mando tutti a quel paese.
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thekid
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RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato
Giusto per dire anche la mia.
Io sto studiando in Germania, dopo 3 anni in Italia. Bene, la preparazione che viene richiesta per un esame qua non è minimamente paragonabile quella in Italia. Troppo severi da noi o troppo buoni dall'altra parte? Avevo sentito questo a riguardo delle materie umanistiche. Però io studio fisica e posso quindi confermarlo anche per le materie scientifiche. La stessa cosa è stata detta da ragazzi tedeschi che studiano in Italia.
Per quanto riguarda la fuga di cervelli: un dottorando in Italia prende sugli 800 euro al mese. Non può pensare di mantenersi da solo. Qui in Germania invece 1200/1400. Direi che la differenza si fa sentire. A inizio mese ho sentito una ragazza a cui è stato offerto un posto di dottorato in Austria: 3200 euro al mese. Non so se fosse netto o lordo, ma potete benissimo vedere anche voi il rapporto spropositato con lItalia.
Io sto studiando in Germania, dopo 3 anni in Italia. Bene, la preparazione che viene richiesta per un esame qua non è minimamente paragonabile quella in Italia. Troppo severi da noi o troppo buoni dall'altra parte? Avevo sentito questo a riguardo delle materie umanistiche. Però io studio fisica e posso quindi confermarlo anche per le materie scientifiche. La stessa cosa è stata detta da ragazzi tedeschi che studiano in Italia.
Per quanto riguarda la fuga di cervelli: un dottorando in Italia prende sugli 800 euro al mese. Non può pensare di mantenersi da solo. Qui in Germania invece 1200/1400. Direi che la differenza si fa sentire. A inizio mese ho sentito una ragazza a cui è stato offerto un posto di dottorato in Austria: 3200 euro al mese. Non so se fosse netto o lordo, ma potete benissimo vedere anche voi il rapporto spropositato con lItalia.
Non aderisco all'opinione di nessun uomo: ne ho alcune per conto mio. - I. Turgenev
http://www.asdrugbytrento.it
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118
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bbz li ha ripescati e ha ottenuto finora solo 2 vittorie nel 6 nazioni di quest'ann, + una in argentina, un pareggio... +o- come kirwan.mebarba ha scritto:Penso che rispetto ai risultati in campo mondiale non si voglia paragonare il rugby con il calcio, la pallavolo ed il basket. Bene. Penso sia meglio per un Bragnani, un Belinelli, piuttosto che altri fare l'unico italiano in una squadra di campioni che giocare con altri 4 mediocri. Io mi ricordo il basket, la pallavolo ed il calcio con solo 2 stranieri, non mi sembra che quelli siano stati gli anni migliori.pulici ha scritto:ma se i club non usano gli italiani dove c4$$o li pesca la nazionale i giocatori? non e' meglio che prima la federazione o la lire mettano regole serie sui campionati?
Poi in una squadra di rugby italiana c'è sempre la regola che 11 su 22 devono essere di formazione italiana e nessuno contesta questo ( qualora la parola italiana non fosse ancora una volta storpiata dai soliti ipocriti guarda a caso sempre per colpa della nazionale).
questi sono gli stessi discorsi che si faceva nel 2003 ed allora tutti a dire serve per il momento, il futuro quà il futuro là. Che cosa è cambiato??. Almeno kirwan aveva fatto esordire tantissi giocatori italiani, questo negli ultimi 2 anni ha ripescato, Pez, Orquera e De marigny, e ha fatto esordire, Aguero, Nieto, Sole, Barbieri, Canavosio, Stojanovic, Bortolussi, Vosawai (e voleva pure il MM del Borgouin) . Ditemi che questi sono campioni strappati alle propie nazionali e che senza questi non siamo in grado di giocare che Vi mando tutti a quel paese.
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jason_white
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Re: RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato
Non ti permettere di parlare così del Capitano!!!! non voglio far cadere la discussione sul calcio ma credo che in tutta Roma non ci sia una persona che non abbia ringraziato Totti per aver preferito giocare solo nella sua squadra , per la quale ha rinunciato a contratti con ingaggio doppio rispetto al suo e a squadre blasonate che gli avrebbero portato piu vittorie, soltanto perche oltra a essere il Capitano della Roma è anche Romano e Romanista dalla nascita.Angelo71 ha scritto: E poi, scusa, ma preferisco un Griffen che ha sempre dato tutto il fiato che aveva quando aveva indosso una maglia azzurra, piuttosto che un Totti che non la ritiene più necessaria.
Per dire che da qualche parte un pò di spirito di appartenenza è rimasto
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mebarba
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Non sono tifoso di Kirwan ma anche lui ha fatto 2 vittorie al 6n. Ma secondo te tutto questo grazie a Pez, De marigny, Canavosio ecc.118 ha scritto:bbz li ha ripescati e ha ottenuto finora solo 2 vittorie nel 6 nazioni di quest'ann, + una in argentina, un pareggio... +o- come kirwan.mebarba ha scritto:Penso che rispetto ai risultati in campo mondiale non si voglia paragonare il rugby con il calcio, la pallavolo ed il basket. Bene. Penso sia meglio per un Bragnani, un Belinelli, piuttosto che altri fare l'unico italiano in una squadra di campioni che giocare con altri 4 mediocri. Io mi ricordo il basket, la pallavolo ed il calcio con solo 2 stranieri, non mi sembra che quelli siano stati gli anni migliori.pulici ha scritto:ma se i club non usano gli italiani dove c4$$o li pesca la nazionale i giocatori? non e' meglio che prima la federazione o la lire mettano regole serie sui campionati?
Poi in una squadra di rugby italiana c'è sempre la regola che 11 su 22 devono essere di formazione italiana e nessuno contesta questo ( qualora la parola italiana non fosse ancora una volta storpiata dai soliti ipocriti guarda a caso sempre per colpa della nazionale).
questi sono gli stessi discorsi che si faceva nel 2003 ed allora tutti a dire serve per il momento, il futuro quà il futuro là. Che cosa è cambiato??. Almeno kirwan aveva fatto esordire tantissi giocatori italiani, questo negli ultimi 2 anni ha ripescato, Pez, Orquera e De marigny, e ha fatto esordire, Aguero, Nieto, Sole, Barbieri, Canavosio, Stojanovic, Bortolussi, Vosawai (e voleva pure il MM del Borgouin) . Ditemi che questi sono campioni strappati alle propie nazionali e che senza questi non siamo in
grado di giocare che Vi mando tutti a quel paese.
No non ce la faccio più quando non si vuol capire è inutile. Io tifo Scozia non perchè loro si comportino meglio di noi ma perchè finalmente si campi pagina.
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xrustico
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Re: RE: Re: RE: Re: problema vero, modo sbagliato
OTRadagast ha scritto:quoto Shye...che i ns percorsi di studio producano risorse più qualificate è una bufala che ci raccontiamo ta noi..chiunque abbia avuto a che fare con partners/clienti esteri trova serie difficoltà a sostenere tale tesi.
Che i valori qualitativi dei singoli formalizzati dall'università Italiana poi non abbiano alcun senso è ormai di dominio pubblico...anzi, se mai hai dovuto organizzare sessioni di colloqui hai imparato a diffidare delle votazioni estreme
Però a livello universitario siamo ancora ben valutati sai io nel mio piccolo ho conosciuto molti altri italiani laureati nel campo biomedico emigrati x trovare maggiori e migliori possibilità di lavoro, poi alcuni hanno fatto carriera altri no ma questo vale ovunque nel mondo. E in quello scientifico all'estero c'è quel tantino in più di meritocrazia che in italia (non che sia il paradiso ma un pizzico in più c'è)
Fine OT
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Cittadino del mondo
Il fatto è che io mi sento cittadino del mondo.cristiano_gardini ha scritto:per quanto riguarda l'eleggibilità a giocatore della nazionale vi faccio una domanda. vi pare normale che questa debba essere decisa a tavolino, con il codice civile e il regolamento irb?
la nazionale dovrebbe essere il traguardo, il sogno di ogni giocatore: rappresentare la propria gente, cosa si può chiedere di più?
Nel rugby tifo per la nazionale italiana, ma nel calcio tifo con quasi altrettanta passione per la nazionale brasiliana.
E anche nelle squadre di club sono cosmopolita: nel basket spio sempre il risultato dei Los Angeles Lakers, nel calcio quello del Liverpool.
Oppure siccome sono nato a Venezia devo assolutamente tifare Venezia nel calcio, VeneziaMestre nel rugby, Reyer nella pallacanestro e così via?
Se un giocatore decide di difendere la maglia azzurra e la onora, ha il mio rispetto. Così come hanno il mio rispetto i giocatori che scelgono di difendere ed onorare altre maglie.
Inoltre, per quanto riguarda il fatto del professionismo, chiunque sappia che cosa vuol dire giocare uno sport al livello mondiale, sa quanti sacrifici ci sono dietro, quante ore di allenamento, quanti sforzi fisici, quante rinunce. Se Griffen -ad esempio- difende ed onora la maglia azzurra non è certo per qualche migliaio di Euro in più!