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Kispa ha scritto: lo sport preferito in italia è infatti il salto in corsa sul carro del vincitore...
..un applauso da parte mia..
e comunque una lancia da spezzare nei confronti della martinez e della may che poverine non sono venute in Italia per guadagnare soldi e gareggiare ma per viverci e gareggiare...
Sembra Talco Ma Non È..
stamo a giocà co la proidiotialleluia ...c'ho un bizantinismo nell'orbe terracqueo..
Rugby-Tv ha scritto:Il nostro problema è il calcio.
Non lo dico per retorica, ma ci sono troppi interessi economici intorno al calcio. Questo porta ai media a parlare solo ed esclusivamente di calcio, tranne qualche manifestazione importante di altri sport, quali ad esempio i mondiali di atletica, o quelli del nostro rugby.
Di conseguenza il numero di giovani che praticano sport è spropositatamente alto nel calcio e basso negli altri sport. E di conseguenza minore possibilità di atleti validi.
A questo aggiungiamoci, come avete già detto, che tutte le federazioni guardano più ai risultati che alla formazione.
...verità sacrosanta...tutti vogliono fare i calciatori perchè si guadagna, perchè si diventa famosi...perchè magari si va con una delle tante "ine"...niente di male, per carità...questo è frutto anche dello stato e della cultura che diffondono i nostri media(a livello sportivo esistono solo milan,inter,juve, roma, valentino rossi e la formula uno ...il resto mah...)....non trovo mai una parola adatta per definire un programma come "studio aperto" o "lucignolo bella vita"...forse bisognerebbe ampliare il vocabolario della lingua italiana con un termine appropriato...perchè anche le parole più volgari non rendono bene il concetto...un misto di schifo...alienazione...ribrezzo...addirittura paura...boh...
Il fatto è che in italia c'è comunque uno sport che fagocita tutto a livello umano ed economico e per gli altri si tratta a volte di dover fare i conti con i resti...chissà quanti che si sono incaponiti nel giocare a calcio magari finendo a giocare nel csi o in prima,seconda o terza categoria sarebbero forse stati dei buoni giocatori di rugby o di tennis o magari ciclisti o decathelti...
In italia uno sport diventa popolare quando ne parlano i media e quando salta fuori il personaggio vincente e da cartellone...allora ci si butta a capofitto...quando c'era tomba tutti a parlare di sci...adesso se vuoi vedere una gara di coppa del mondo è facile che te ne devi stare alzato fino allle 4 del mattino perchè la fanno in differita...o v.rossi...adesso il moto gp è lo sport nazionale, però se ci fate caso a malapena dicono chi abbia vinto in 250 o 125...lo sport preferito in italia è infatti il salto in corsa sul carro del vincitore...
qui da noi poi il rugby deve anche scontare la concorrenza di altri sport,come la pallavolo o il basket che, per esempio in tanti paesi anglosassoni hanno un seguito pari a zero...da qui discende che in italia è difficile trovare gente di due metri che giochi a rugby...sono certamente più allettati da basket o volley in quanto certamente più remunerativi...
ai tempi di sara simeoni e mennea (per citarne solo due) il calcio era sicuramente diffuso come ora eppure nascevano ugualmente campioni di atletica... probabilmente la fidal ha perso il treno non sapendo ne' formare tecnici ne trovando risorse per mantenere gli impianti sportivi. Se poi si vuol dare sempre la colpa al calcio per i risultati pessimi degli altri sport allora...
PS velasco quando arrivo' alla nazionale italiana di pallavolo volle cambiare la mentalita' piagnona e viziata del sistema pallovolo dell'epoca e vinse! e la federazione lo segui dando nuova linfa a tutto il sistema, il tutto indipendentemente dal calcio.
pulici ha scritto:
ai tempi di sara simeoni e mennea (per citarne solo due) il calcio era sicuramente diffuso come ora eppure nascevano ugualmente campioni di atletica... probabilmente la fidal ha perso il treno non sapendo ne' formare tecnici ne trovando risorse per mantenere gli impianti sportivi. Se poi si vuol dare sempre la colpa al calcio per i risultati pessimi degli altri sport allora....
mi permetti di "contraddirti" , ai tempi di Sara Simeoni e Mennea , fino se vuoi a quelli di Cova e Panetta, il calcio tramite il sistema del Totocalcio sovvenzionava , grazie alle norme statali , tutti gli sport, quindi c'era per TUTTE le federazioni la possibilità di creare e gestire campioni, non è un caso che fino dalla fine degli anni 70 alla metà degli anni '80 siamo riusciti in molti sport "secondari" ad eccellere , da quando il calcio è diventato solo marketing ed i soldi ,che sono comunque pochi rispetto al attenzione che viene data, restano solo ed esclusivamente nel sistema calcio tutte le federazioni minori hanno difficoltà a vivere, ad esempio alle ultime olimpiadi , SE ricordo bene i tiratori con l'arco si sono autofinanziati la partecipazione... la federazione di atletica è tra queste, sicuramente si può gestire meglio (ti ricorda qualcosa) ma NESSUNO di quelli che tanto chiacchierano vedi Evangelisti ma la lista è lunga si è mai messo in prima persona a cercare di risolvere la cosa, aggiungi poi che nessuno sponsor è più attratto da questo sport neanche negli stati uniti figurati qui...
p.s. sembra un discorso personale ed un pochino lo è visto che l'atletica leggera è l'unico sport che ho provato a fare
Sembra Talco Ma Non È..
stamo a giocà co la proidiotialleluia ...c'ho un bizantinismo nell'orbe terracqueo..
lo sport preferito in italia è infatti il salto in corsa sul carro del vincitore...
Purtroppo è vero!!!
Basti pensare che nessuno si è scandalizzato quando la nazionale italiana di calcio a cinque è arrivata in finale ai mondiali di un paio di anni fa con una squadra composta INTERAMENTE da brasiliani. In quel caso ci fu addirittura la diretta televisiva sulla RAI con tutti i giornali pronti ai vari peana di rito.
Poi appena non si ottiene un risultato positivo tutti pronti a scagliarsi sugli oriundi, sulle federazioni e così via.
Questo non succede solo col rugby, ma anche con l'hockey, il baseball...
Cmq, per precisare, Andrew Howe non è figlio di Ugo Besozzi ma di un certo Sgr. Howe di Los Angeles, mentre la madre si chiama Renè Felton ed è anch'ella americana. Solo il fratello minore di Andrew Howe ha il padre italiano....
parramatta ha scritto:Dopo l argento di Howe, scoppia la polemica Federatletica.
Evangelisti: bravo Howe, no la Fidal
"La Federazione non merita nulla, pensano solo a poltrone"
(ANSA)-PADOVA,30 AGO- "Sono molto contento per Howe,ragazzo forte e talentuoso; sono meno contento per la Fidal, perche' non se lo merita":cosi'Giovanni Evangelisti. L'ex primatista italiano del salto in lungo (8,43 nel 1987) aggiunge: "La Federazione sta facendo veramente poco e i risultati sono li' a dimostrarlo. Se la mamma di Andrew avesse scelto il Canada, o la Svizzera, questo risultato non l'avremmo mai avuto. Sono state fatte scelte sbagliate, si pensa ad occupare poltrone, invece di trovare allenatori".
Giovanni Evangelisti ex primatista ormai del salto in lungo, si scaglia contro l operato federale.
In una intervista dichiara che la Federazione italiana atletica leggera non ha fatto nulla per crescere giovani talenti, e i recenti successi ( rari) sono da addebitare ad atleti formati in altri paesi e naturalizzati intaliani o stabilitisi in Italia, come Howe o Fiona May.
Mi sembra un discorso perfetto, mette a fuoco il particolare fondamentale della formazione di uno sportivo, e mi ricorda tristemente quello che succede in Italia con il Rugby,
Quoto 100% con tristezza.... nel rugby è anche peggio.
La Federazione Italiana di Rugby porta ai mondiali il figiano Vosawai...
...e pensare che Evangelisti è uno che ha vinto una competizione importantissima (credo fossero i mondiali) grazie all'imbroglio sulla misurazione del suo salto da parte di un giudice.
Una delle figuracce peggiori della storia dello sport mondiale...
Non ricordo come finì quella storia, ma almeno la FIR, per ora, è esente da boiate del genere
Aggiungo un elemento secondo me importante a giustificazione dei pochi risultati dell'atletica italiana, non è l'unico ovviamente:
ormai in tutte le discipline di corsa vincono in maggior parte atleti di colore, in quanto trattasi di talenti fisici difficilmente riscontrabili in altre razze. Questo ci ha messo fuori da specialità in cui una volta gli italiani vincevano, ora non più.
Per contro devo ancora vedere atleti di colore dominare nel nuoto, nel ciclismo o nel triathlon, dove noi "biancastri" siamo in effetti favoriti per natura.
Interessante la considerazione di Pam; conoscendo pregi e difetti dei cugini francesi non mi meraviglia leggere di quanto siano nazionalisti anche in queste cose...
inollum ha scritto:Aggiungo un elemento secondo me importante a giustificazione dei pochi risultati dell'atletica italiana, non è l'unico ovviamente:
ormai in tutte le discipline di corsa vincono in maggior parte atleti di colore, in quanto trattasi di talenti fisici difficilmente riscontrabili in altre razze. Questo ci ha messo fuori da specialità in cui una volta gli italiani vincevano, ora non più.
Per contro devo ancora vedere atleti di colore dominare nel nuoto, nel ciclismo o nel triathlon, dove noi "biancastri" siamo in effetti favoriti per natura.
Interessante la considerazione di Pam; conoscendo pregi e difetti dei cugini francesi non mi meraviglia leggere di quanto siano nazionalisti anche in queste cose...
Senz'altro le persone di colore sopratutto in alcune discipline di atletica sono superiori di natura.
jaco ha scritto:Così per completare, sempre da Gazzetta.it, intervita ad Andrew:
Questa medaglia, frutto prima di tutto del talento, è merito di sua madre, come dice Evangelisti, o della Fidal? "Di entrambi - risponde - mamma ha scelto l'Italia perchè così è andata la sua vita, ma da quando gareggio la federazione mi è sempre stata molto vicina".
E' chiaro che uno non sputa nel piatto dove mangia, però...
Ma dico: l'avete sentito parlare? Parla Romanaccio stretto, non sa i congiuntivi... è italianissimo, altro che "oriundo"!
romanaccio tu nonna
parla aretina...nn so se avete sentito l'intervista dopo che ha estratto il giavellotto finito addosso a un altro atleta....leggendario...ho riso come un pazzo...poi mi è capitato anche di incontrarlo sui campi di atlrtica!!!
apre bocca e io mi piscio sotto dal ride... http://www.youtube.com/watch?v=aH6gjlKU4Qc
"gli uomini si dividono in due categorie...quelli con la pistola carica e quelli che scavano....TU SCAVI"
inollum ha scritto:
Aggiungo un elemento secondo me importante a giustificazione dei pochi risultati dell'atletica italiana, non è l'unico ovviamente:
ormai in tutte le discipline di corsa vincono in maggior parte atleti di colore, in quanto trattasi di talenti fisici difficilmente riscontrabili in altre razze. Questo ci ha messo fuori da specialità in cui una volta gli italiani vincevano, ora non più.
Per contro devo ancora vedere atleti di colore dominare nel nuoto, nel ciclismo o nel triathlon, dove noi "biancastri" siamo in effetti favoriti per natura.
Interessante la considerazione di Pam; conoscendo pregi e difetti dei cugini francesi non mi meraviglia leggere di quanto siano nazionalisti anche in queste cose...
Senz'altro le persone di colore sopratutto in alcune discipline di atletica sono superiori di natura.
PErò non può essere sufficiente a spiegare perchè nelle ultime due edizioni (2005-2007) dei mondiali un solo italiano è entrato in finale in una gara in pista....
BixBeiderbecke ha scritto:...e pensare che Evangelisti è uno che ha vinto una competizione importantissima (credo fossero i mondiali) grazie all'imbroglio sulla misurazione del suo salto da parte di un giudice.
Una delle figuracce peggiori della storia dello sport mondiale...
Non ricordo come finì quella storia, ma almeno la FIR, per ora, è esente da boiate del genere
Evangelisti ai mondiali a Roma del '87 fini 3° per quello che venne considerato da qualcuno un errore da altri per una volonta di un giudice, c'è da dire che però dopo la "prova televisiva" Evangelisti , che era innocente, rinuncio comunque alla medaglia.... questo gli va assolutamente riconosciuto ..
aggiungo inoltre (con un po di cattiveria) che di Italiani sulla velocità non se ne vedono dai tempi in cui Tilli si allenava con lo stesso allenatore e lo stesso staff medico di Ben Johnson
Sembra Talco Ma Non È..
stamo a giocà co la proidiotialleluia ...c'ho un bizantinismo nell'orbe terracqueo..
jaco ha scritto:Così per completare, sempre da Gazzetta.it, intervita ad Andrew:
Questa medaglia, frutto prima di tutto del talento, è merito di sua madre, come dice Evangelisti, o della Fidal? "Di entrambi - risponde - mamma ha scelto l'Italia perchè così è andata la sua vita, ma da quando gareggio la federazione mi è sempre stata molto vicina".
E' chiaro che uno non sputa nel piatto dove mangia, però...
Ma dico: l'avete sentito parlare? Parla Romanaccio stretto, non sa i congiuntivi... è italianissimo, altro che "oriundo"!
romanaccio tu nonna
parla aretina...nn so se avete sentito l'intervista dopo che ha estratto il giavellotto finito addosso a un altro atleta....leggendario...ho riso come un pazzo...poi mi è capitato anche di incontrarlo sui campi di atlrtica!!!
apre bocca e io mi piscio sotto dal ride... http://www.youtube.com/watch?v=aH6gjlKU4Qc
...chiedo scusa, ma da veneto non riesco a cogliere le sfumature...
delay ha scritto:aggiungo inoltre (con un po di cattiveria) che di Italiani sulla velocità non se ne vedono dai tempi in cui Tilli si allenava con lo stesso allenatore e lo stesso staff medico di Ben Johnson
jaco ha scritto:Allora:
Andrew è di padre italiano separato dalla madre ed ha scelto il cognome della madre (Howe e non Besozzi che è quello del padre).
Howe è figlio di due americani.
Besozzi è un reatino che ha sposato sua madre quando Andrew era piccolo e ha trasferito la famiglia in Italia.