ehm... 13? 15? guarda che quarti e semifinali non sono andata e ritorno!!!marcomarchi ha scritto: la Scozia arriva a tredici (dando per scontato la sconfitta con i Pumas, altrimenti diventerebbero 15) ecosi´sara´per quasi tutti.... Non ti sembra abbastanza??
Bortolami: intervista abrasiva su BBZ
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ItalianRugbyFriends
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pullo
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Roma - Il Presidente della Federazione Italiana Rugby Giancarlo Dondi comunica che ¨è stato raggiunto un accordo con Nicholas Vivian Howard Mallett che assumerà, a partire dal 1 novembre, l'incarico di Commissario Tecnico della Nazionale.
Nato ad Haileybury (Inghilterra) il 30 ottobre del 1956, Mallett si è trasferito nello stesso anno con la propria famiglia in Rhodesia e successivamente, nel 1963, in Sudafrica.
Laureatosi all'Università di Cape Town nel 1977, è stato selezionato nello stesso anno dalla selezione provinciale di Western Province prima di rientrare in Inghilterra, dove ha frequentato con profitto la prestigiosa Oxford University, rappresentandola sia con la maglia della squadra di rugby che nel cricket.
Rientrato in Sudafrica, è tornato a giocare, sempre nel ruolo di flanker - tra le fila di Western Province, con cui ha vinto quattro Currie Cup tra il 1982 ed il 1985 militando anche nel campionato italiano, stagione 1982/83, con il Rugby Rovigo. Nel 1984 ha indossato per due volte la maglia verde-oro degli Springboks, la Nazionale sudafricana.
Dopo un'esperienza di sette anni come allenatore e giocatore in Francia, è tornato ancora una volta in Sudafrica nel 1994, diventando nel 1995 capo-allenatore della provincia di Boland e, successivamente, assistant-coach degli Springboks.
Nominato CT della Nazionale del Sudafrica nel 1997, ha ottenuto alla guida degli Springboks una serie di diciassette vittorie consecutive tra l'agosto del 1997 ed il dicembre del 1998, record ad oggi ineguagliato.
Conclusa l'avventura sulla panchina verde-oro con un record di ventisette vittorie in trentotto incontri, è tornato ancora una volta in Europa dove ha assunto la guida dello Stade Francais, portato al successo nel massimo campionato transalpino nel 2003 e nel 2004, per poi approdare nuovamente nel proprio Paese natale come Director of Rugby di Western Province, ruolo ricoperto sino alla nomina a Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby.
La data della presentazione alla stampa del nuovo Commissario Tecnico verrà comunicata successivamente.
Nato ad Haileybury (Inghilterra) il 30 ottobre del 1956, Mallett si è trasferito nello stesso anno con la propria famiglia in Rhodesia e successivamente, nel 1963, in Sudafrica.
Laureatosi all'Università di Cape Town nel 1977, è stato selezionato nello stesso anno dalla selezione provinciale di Western Province prima di rientrare in Inghilterra, dove ha frequentato con profitto la prestigiosa Oxford University, rappresentandola sia con la maglia della squadra di rugby che nel cricket.
Rientrato in Sudafrica, è tornato a giocare, sempre nel ruolo di flanker - tra le fila di Western Province, con cui ha vinto quattro Currie Cup tra il 1982 ed il 1985 militando anche nel campionato italiano, stagione 1982/83, con il Rugby Rovigo. Nel 1984 ha indossato per due volte la maglia verde-oro degli Springboks, la Nazionale sudafricana.
Dopo un'esperienza di sette anni come allenatore e giocatore in Francia, è tornato ancora una volta in Sudafrica nel 1994, diventando nel 1995 capo-allenatore della provincia di Boland e, successivamente, assistant-coach degli Springboks.
Nominato CT della Nazionale del Sudafrica nel 1997, ha ottenuto alla guida degli Springboks una serie di diciassette vittorie consecutive tra l'agosto del 1997 ed il dicembre del 1998, record ad oggi ineguagliato.
Conclusa l'avventura sulla panchina verde-oro con un record di ventisette vittorie in trentotto incontri, è tornato ancora una volta in Europa dove ha assunto la guida dello Stade Francais, portato al successo nel massimo campionato transalpino nel 2003 e nel 2004, per poi approdare nuovamente nel proprio Paese natale come Director of Rugby di Western Province, ruolo ricoperto sino alla nomina a Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby.
La data della presentazione alla stampa del nuovo Commissario Tecnico verrà comunicata successivamente.
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rugbyteacher
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certo le scelte è sempre bene che siano frutto di una maggioranza, io metterei ai voti anche le chiamate in touch ma non c'è sempre tempo.Mirta ha scritto:I giocatori possono scegliere insieme, con metodo democratico cosa fare. Meglio che la decisione arrivi dalla maggioranza del gruppo piuttosto che da una persona sola.rugbyteacher ha scritto:se fossero i giocatori a scegliere come comportarsi di fronte all'H potrebbero verificarsi situazioni dove uno gira le spalle uno fa stretch e uno prova i piazzati invece tutti fanno la stessa cosa...sempre. saranno mica sempre tutti daccordo visto che ho sempre notato squadre intere che seguono unite l'H?Mirta ha scritto:Come comportarsi di fronte all'Haka dovrebbero essere liberi di sceglierlo i giocatorirugbyteacher ha scritto:Girare le spalle all'H, si può essere daccordo o no, ma se l'allenatore da una disposizione sarebbe meglio seguirla (anch'io le avrei girate).
Masi: sono straconvinto da anni sia il nostro 3/4 più forte e completo, dopo le sue dichiarazioni non ne sono più convinto
Masi è il 3/4 + forte e completo, si è lamentato dopo 2 anni in cui giocava fuori ruolo, 2 anni in cui è stato zitto, ha piegato la testa e ha dato comunque il massimo x l'Italia
Masi da sempre il massimo, hai però dimenticato di citare le sue proteste quando giocava ala a Biarriz, perchè sinceramente non le ricordo.
Hai mai visto giocare Biarritz o leggi i giornali francesi? Prima informati e vedi quante presenze ha fatto da ala o da centro e calcolati la percentuale sul totale...
Si ho visto giocare il Biarritz e ho letto giornali francesi, non ho ricordi di dichiarazioni in merito al ruolo, ammetto comunque di non aver letto i giornali tutti i giorni successivi alle presenze all'ala, del resto come tu ben sai Masi a Viadana non voleva calciare nonostante gli fosse talvolta richiesto, ma era legittimo se non se la sentiva. Ora invece trovo la presa di posizione meno legittima, nonostante ripeto io lo considero più forte dei 2 centri titolari...mi ha solo deluso ma tu non prendertela dai!
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Mirta
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Devo quotare, se Bortolami non mi convinceva Bergamasco proprio non ce lo vedo, ma dall'esterno non è facile giudicare, sono impressioni; vediamo se verranno confermate o smentite...L3gs ha scritto:Per quanto mi riguarda ti rispondo con un proverbio: il rimedio è peggiore del male...pullo ha scritto:Bergamasco sarebbe molto meglio di Bortolami..
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marcomarchi
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tredici per causa di un test match in piu´,e quindici perche´ nel caso remoto che battessero i Pumas) dovrebbero giocare semifinale e finale terzo posto.....ItalianRugbyFriends ha scritto:ehm... 13? 15? guarda che quarti e semifinali non sono andata e ritorno!!!marcomarchi ha scritto: la Scozia arriva a tredici (dando per scontato la sconfitta con i Pumas, altrimenti diventerebbero 15) ecosi´sara´per quasi tutti.... Non ti sembra abbastanza??
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Mirta
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Non me la prendo, ma che mi frega? Dicevo la mia.rugbyteacher ha scritto: certo le scelte è sempre bene che siano frutto di una maggioranza, io metterei ai voti anche le chiamate in touch ma non c'è sempre tempo.
Si ho visto giocare il Biarritz e ho letto giornali francesi, non ho ricordi di dichiarazioni in merito al ruolo, ammetto comunque di non aver letto i giornali tutti i giorni successivi alle presenze all'ala, del resto come tu ben sai Masi a Viadana non voleva calciare nonostante gli fosse talvolta richiesto, ma era legittimo se non se la sentiva. Ora invece trovo la presa di posizione meno legittima, nonostante ripeto io lo considero più forte dei 2 centri titolari...mi ha solo deluso ma tu non prendertela dai!
La battuta sulle touche è ironia spicciola xò, non sto manco a spiegare xchè...
Della parentesi di Viadana non conosco quasi nulla, solo questo che mi dici tu ora; xò la presa di posizione mi sembra + legittima in nazionale piuttosto che al Biarritz, dato che lì giocava + centro che ala.
Tutto qui
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rask
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Sono daccordo anch'io sulle premesse, ma mi faccio un'altra domanda:jaco ha scritto:Pensieri in libertà...
Coste, Johnston, Kirwan, Berbizier... così diversi, così uguali... c'è un filo rosso che lega i loro destini da CT dell'Italia:
- Tutti sono straordinari uomini di rugby e tutti hanno grande personalità e cartteri non troppo e non sempre affabili
- Tutti iniziano non solo da vincenti, ma anche con straordinari rapporti "umani" con giocatori e FIR
- Tutti, pur lavorando bene, ad un certo punto fanno notare in modo garbato, ma comunque incisivo, che il movimento italiano non offre abbastanza giocatori di livello, che il campionato italiano è di basso profilo...
- Tutti finiscono il loro rapporto "scaricati" tanto dai giocatori quanto dalla FIR, in un clima da "fine impero" con un "tutti contro tutti" come solo noi italiani sappiamo creare
- Tutti preferiscono (a differenza dei "nostri eroi" presidente e giocatori in primis) andarsene in silenzio, senza discussioni, senza interviste, senza sassolini da togliersi dalle scarpe (e non credo non ne abbiano, volendo)
...mi chiedo: forse il nostro rugby provinciale potrà mai sganciarsi dal "dilettantismo delle menti" che aleggia nel nostro movimento (per quanto tenti di darsi arie di alta professionalità)?
Tutti questi CT sono stati in grado di GESTIRE veramente il gruppo?
O piuttosto, come io credo, ci sono tante persone che vogliono dire la loro, vogliono influire, voglione creare gruppi, voglione imporre le loro scelte, finendo per devastare un ambiente?
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novella2000
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mebarba
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Tutti manovrati dalla stessa casta.jaco ha scritto:Pensieri in libertà...
Coste, Johnston, Kirwan, Berbizier... così diversi, così uguali... c'è un filo rosso che lega i loro destini da CT dell'Italia:
- Tutti sono straordinari uomini di rugby e tutti hanno grande personalità e cartteri non troppo e non sempre affabili
- Tutti iniziano non solo da vincenti, ma anche con straordinari rapporti "umani" con giocatori e FIR
- Tutti, pur lavorando bene, ad un certo punto fanno notare in modo garbato, ma comunque incisivo, che il movimento italiano non offre abbastanza giocatori di livello, che il campionato italiano è di basso profilo...
- Tutti finiscono il loro rapporto "scaricati" tanto dai giocatori quanto dalla FIR, in un clima da "fine impero" con un "tutti contro tutti" come solo noi italiani sappiamo creare
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...mi chiedo: forse il nostro rugby provinciale potrà mai sganciarsi dal "dilettantismo delle menti" che aleggia nel nostro movimento (per quanto tenti di darsi arie di alta professionalità)?
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L3gs
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Come non quotarti...mebarba ha scritto:Tutti manovrati dalla stessa casta.jaco ha scritto:Pensieri in libertà...
Coste, Johnston, Kirwan, Berbizier... così diversi, così uguali... c'è un filo rosso che lega i loro destini da CT dell'Italia:
- Tutti sono straordinari uomini di rugby e tutti hanno grande personalità e cartteri non troppo e non sempre affabili
- Tutti iniziano non solo da vincenti, ma anche con straordinari rapporti "umani" con giocatori e FIR
- Tutti, pur lavorando bene, ad un certo punto fanno notare in modo garbato, ma comunque incisivo, che il movimento italiano non offre abbastanza giocatori di livello, che il campionato italiano è di basso profilo...
- Tutti finiscono il loro rapporto "scaricati" tanto dai giocatori quanto dalla FIR, in un clima da "fine impero" con un "tutti contro tutti" come solo noi italiani sappiamo creare
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...mi chiedo: forse il nostro rugby provinciale potrà mai sganciarsi dal "dilettantismo delle menti" che aleggia nel nostro movimento (per quanto tenti di darsi arie di alta professionalità)?
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L3gs
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Centrato.rask ha scritto:Sono daccordo anch'io sulle premesse, ma mi faccio un'altra domanda:jaco ha scritto:Pensieri in libertà...
Coste, Johnston, Kirwan, Berbizier... così diversi, così uguali... c'è un filo rosso che lega i loro destini da CT dell'Italia:
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- Tutti iniziano non solo da vincenti, ma anche con straordinari rapporti "umani" con giocatori e FIR
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- Tutti finiscono il loro rapporto "scaricati" tanto dai giocatori quanto dalla FIR, in un clima da "fine impero" con un "tutti contro tutti" come solo noi italiani sappiamo creare
- Tutti preferiscono (a differenza dei "nostri eroi" presidente e giocatori in primis) andarsene in silenzio, senza discussioni, senza interviste, senza sassolini da togliersi dalle scarpe (e non credo non ne abbiano, volendo)
...mi chiedo: forse il nostro rugby provinciale potrà mai sganciarsi dal "dilettantismo delle menti" che aleggia nel nostro movimento (per quanto tenti di darsi arie di alta professionalità)?
Tutti questi CT sono stati in grado di GESTIRE veramente il gruppo?
O piuttosto, come io credo, ci sono tante persone che vogliono dire la loro, vogliono influire, voglione creare gruppi, voglione imporre le loro scelte, finendo per devastare un ambiente?
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Mirta
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Quando si parla di scelte imposte cosa si intende? Cose tipo Troncon messo fuori dal XV titolare (2002 se nn ricordo male) e rimesso a forza in squadra dopo l'intervento dei dirigenti federali? O la scelta del prossimo capitano? (o è stato scelto davvero dalla squadra come ha detto dondi alla gazzetta?Chiedo senza vena polemica)L3gs ha scritto:Centrato.rask ha scritto:Sono daccordo anch'io sulle premesse, ma mi faccio un'altra domanda:jaco ha scritto:Pensieri in libertà...
Coste, Johnston, Kirwan, Berbizier... così diversi, così uguali... c'è un filo rosso che lega i loro destini da CT dell'Italia:
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- Tutti finiscono il loro rapporto "scaricati" tanto dai giocatori quanto dalla FIR, in un clima da "fine impero" con un "tutti contro tutti" come solo noi italiani sappiamo creare
- Tutti preferiscono (a differenza dei "nostri eroi" presidente e giocatori in primis) andarsene in silenzio, senza discussioni, senza interviste, senza sassolini da togliersi dalle scarpe (e non credo non ne abbiano, volendo)
...mi chiedo: forse il nostro rugby provinciale potrà mai sganciarsi dal "dilettantismo delle menti" che aleggia nel nostro movimento (per quanto tenti di darsi arie di alta professionalità)?
Tutti questi CT sono stati in grado di GESTIRE veramente il gruppo?
O piuttosto, come io credo, ci sono tante persone che vogliono dire la loro, vogliono influire, voglione creare gruppi, voglione imporre le loro scelte, finendo per devastare un ambiente?
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Flor
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Ecco il link all'intervista a Dondi sulla Gazzetta dello Sport
http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Rugby ... ugby.shtml
http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Rugby ... ugby.shtml
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Flor
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Mah, leggendo l'intervista pare che abbia rosicato per i commenti di Bortolami e che la fascia a Bergamauro sia una specie di punizione....
Un atteggiamento da nonno isterichino.
Tronky in compenso ha ricevuto una "concreta offerta" per entrare nei quadri tecnici. Se lo meriterebbe proprio.
Riguardo alla "testa caduta" del segretario nominato nell'articolo, qualcuno sa perche' e' caduta????
Un atteggiamento da nonno isterichino.
Tronky in compenso ha ricevuto una "concreta offerta" per entrare nei quadri tecnici. Se lo meriterebbe proprio.
Riguardo alla "testa caduta" del segretario nominato nell'articolo, qualcuno sa perche' e' caduta????