Torneo 4 nazioni under 17

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

Shye
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Messaggio da Shye »

stefanot ha scritto: Manca una visione anglosassone dello sport (vedi i tornei collegiali e universitari), da noi praticare uno sport viene visto quasi come una perdita di tempo e/o come un'attività secondaria rispetto a quella scolastica.
Lo sapevo che saltava fuori qualcuno a glorificare il modello anglosassone..aspettavo solo il momento ;-)
stefano, mi devi spiegare allora com'è che noi primeggiamo in quasi tutti gli sport mentre gli inglesi, tolto il rugby, sono mediocri quasi in tutto.
Mi sembra più che normale che ci siano ancora annate in cui non siamo competitivi con le Union..è già ottimo che ci siano annate in cui LO siamo.
A me sembra che il 'modello italiano' funzioni anche troppo bene. Il problema è il rugby che è tremendamente statico e non permette quasi mai novità, se non dopo graduali crescite di decenni.
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kaiser
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Messaggio da kaiser »

Se vuoi provo a spiegarti anche dell'altro:
1) conoscenza dei meccanismi di formazione/cultura. Il sistema anglosassone ne è, nel bene e nel male, un emblema planetario. A livello globale (non mi piace il termine) è riconosciuto come uno dei modelli, non il modello.
2) l'obiettivo anglosassone non è quello della prestazione ma, molto meglio, della migliore conoscenza possibile del corpo attraverso una serie di esperienze psicomotorie che non necessitano, inderogabilmente, della performance
3) l'unico non-modello è il nostro. Abbiamo fuoriclasse incredibili che devono la loro prestazione semplicemente al loro patrimonio genetico e al loro supporto familiare-educativo-affettivo (te lo dico da ex atleta e da allenatore da corca 20 anni)
4) credo che non sia necessario alterarsi perchè qualcuno "ricorda", non glorifica, il sistema anglosassone; che tra l'altro, proprio nel rugby è quello che anima il sistema neozelandese, australiano, sud africano e molti altri ancora.
5) nel mio intervento avevo anche ricordato il sistema di istruzione-formazione francese, che psicologicamente, proprio perchè latino, è molto più vicino a noi
Se tu sei contenta del modello italiano, che io ritenga abbia molti pregi, per gli aspetti tecnici e didattici ma non altrettanto per la dedizione ad un lavoro regolare e metodico, va bene così; però non puoi negare che da noi, anche in serie A i giocatori non sempre lavorano 6 volte/settimana (mai per tutto l'anno) mentre un allievo dell'atletica leggera( 14 anni) fa già 6/7 allenamenti /settimana ( e in più non ha la lotta/contatto che abbiamo noi).
Il mio intervento voleva solo sottolineare, senza offendere nessuno ma partendo da considerazioni e dati che tutti possono verificare, che sarà molto diffcile, nel brevissimo termine, ottenere quello che altri, ben più strutturati, ottengono attualmente. In modo implicito, peraltro, dicevo anche che bisogna avere pazienza poichè, probabilmente, il nostro movimento potrà decollare fra non molto (anche perchè abbiamo tecnici di valore assoluto: da Ermolli, in poi).
Non so che scuole tu abbia fatto e in che Paese: guarda che (io insegno educazione fisica in un liceo) sto facendo molta fatica ad avviare una squadra scolastica, sia femmionile che maschile, di rugby; che faccio ancora più fatica a prendermi degli spazi all'interno della Scuola e a non farmi riubare ore e Studenti dai miei esimi Colleghi. Ti ricordo che le ultime stime sia ISTAT che UE ci sbattono all'ultimo posto in Europa e, per mia esperienza professionale, ultimi al mondo; ma che il nostro sistema scolastico sia fallimentare non è neppure da discutere: tant'è che per me è un successone sfornare una trentita di giocatori di rugby/anno (quanti ne hai preparati tu?).
Buon rugby a tutti
Shye
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Messaggio da Shye »

Allora..non ci stiamo capendo.
Io contesto la frase di stefanot (non mi sono alterato per nulla..se ho dato questa impressione non era voluta :-)) per cui in Italia lo sport è perdita di tempo.
Da sempre lo sport italiano si regge sul Coni (ed ora che i soldi stanno finendo cominciano i problemi..ma questo è un altro discorso) e il sistema scolastico, da questo punto di vista, ha sempre fatto acqua da tutte le parti..ma questo non ci ha MAI impedito di raggiungere grandi risultati un po' da tutte le parti..il che significa che, oltre alle doti naturali, siamo decisamente in grado di sviluppare atleti di grande livello anche tramite la cultura del lavoro.
Tu citi la serie A, ma io non parlavo di rugby..parlavo di sport in generale. In serie A siamo indietro anni luce perchè in Italia il rugby è poco diffuso. Esattamente come dici tu, sono anch'io convinto che tra non molto il nostro movimento decollerà..proprio per questo non capisco le critiche di fondo.

p.s: sono un maschio

Buon rugby anche a te
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Messaggio da TommyHowlett »

Parliamo di ragazzi di 16 anni. Un'età in cui lo sviluppo del fisico è determinante. Si può essere uomini o ragazzini. In Francia, Galles e Inghilterra, dove il bacino di scelta tra gli adolescenti è enormemente più grande del nostro, al di là di come è strutturato (bene) lo sport a livello giovanile e scolastico, possono selezionare una squadra semplicemente scegliendo i più grossi tra i migliori. Noi intanto dobbiamo trovare i migliori, sperando che tra di loro qualcuno almeno abbia un fisico decente per non venir triturato dagli avversari.
Come organizzazione a livello di ragazzi (parlo di rugby) siamo proprio degli U17, con tanta voglia di spaccare il mondo ma ancora senza la necessaria forza (tradotto = esperienza) per battere gli altri. E' lo scotto che deve pagare una federazione giovane come la nostra. Nessuna colpa, serve pazienza. E far tesoro di queste situazioni.
Non so se i miei giocatori bevono whisky. So che bevendo frappé non si vincono molte partite.
stefanot
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Messaggio da stefanot »

Shye ha scritto:Allora..non ci stiamo capendo.
Io contesto la frase di stefanot (non mi sono alterato per nulla..se ho dato questa impressione non era voluta :-)) per cui in Italia lo sport è perdita di tempo.
Da sempre lo sport italiano si regge sul Coni (ed ora che i soldi stanno finendo cominciano i problemi..ma questo è un altro discorso) e il sistema scolastico, da questo punto di vista, ha sempre fatto acqua da tutte le parti..ma questo non ci ha MAI impedito di raggiungere grandi risultati un po' da tutte le parti..il che significa che, oltre alle doti naturali, siamo decisamente in grado di sviluppare atleti di grande livello anche tramite la cultura del lavoro.
Tu citi la serie A, ma io non parlavo di rugby..parlavo di sport in generale. In serie A siamo indietro anni luce perchè in Italia il rugby è poco diffuso. Esattamente come dici tu, sono anch'io convinto che tra non molto il nostro movimento decollerà..proprio per questo non capisco le critiche di fondo.

p.s: sono un maschio

Buon rugby anche a te

Io stavo parlando a livello di scuola, non in generale. A livello scolastico l'organizzazione di tornei di varie discipline è considerata una perdita di tempo e solo alcuni prof di buona volontà allestiscono una squadra di qualche disciplina per partecipare ad un torneo. Almeno io, e parlo per esperienza personale, non ho mai frequentato scuole (medie e sueriori) che avessero una propria squadra e ogni anno partecipassero a campionati e se c'era era solo grazie ad un prof che reggeva la baracca; tolto il prof, nessun altro organizzava nulla.
Naturalmente non posso parlare per tutte le scuole e non so cosa succeda nelle altre scuole, parlo solo esclusivamente di quelle che conosco io!
Lo sport in italia (soprattutto lo sport di squadra) si regge grazie ai club e grazie alle giovanili tirate su da questi club.
Pensate quali risultati potremmo ottenere se a livello scolastico si organizzassero dei tornei strutturati in tutti gli sport di squadra, quanti campioni potremmo scoprire il cui talento magari rimane nascosto perchè magari non giocano in qualche club!
kaiser
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Messaggio da kaiser »

Che la scuola sia malata non è una novità; credo che sia un male abbastanza incurabile e di cui non frega molto a quasi nessuno. Lo sport e l'educazione fisica scolastica, poi, sono proprio l'espressione di un fallimento completo: persino gli Enti scolastici non funzionano come si potrebbe pensare perchè se è vero che tutto sommato alle medie si produce qualcosa, è anche vero che non c'è continuità alle superiori. Per fortuna ci sono i Club che "raccattano" e qualche volta si sotituiscono all'Istituzione dello Stato.
Da noi, ciò che sarebbe inconcepibile altrove ( e che diventa davvero diffcile a spiegare ai colleghi stranieri) funziona egregiamente. Ogni tanto penso alla mia piccolissima realtà di provincia: se tutti gli altri licei in Italia, producessero i circa miei 20/25 rugbysti per anno, quanti tesserati avremmo in più? Ma siamo ancora convinti che i concentramenti della FIR siano un gran successo?
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