il Petrarca perchè schiera un "centro samoano di 34 anni" (Silao Leaega)....
Certo che a Padova l'hanno presa male, vista la risposta piuttosto "secca"
CARRERA PETRARCA RUGBY
COMUNICATO STAMPA
Padova, 23 maggio 2008
IL PETRARCA RUGBY REPLICA A NICK MALLETT
In merito alle dichiarazioni rese dal Commissario tecnico dell'Italia Nick Mallett apparse nei giorni scorsi su un quotidiano sportivo nazionale nelle quali si avanzavano dubbi sull'utilità per la Nazionale che il Petrarca schieri un "centro samoano di 34 anni. Che senso ha?", il Petrarca Rugby precisa quanto segue.
Da tempo il sig. Mallet che, si ricorda, è arrivato in Italia da poco, si lascia andare ad esternazioni che sembrano più rispondere all'esigenza di riempire i giornali piuttosto che affrontare seriamente i problemi del rugby italiano.
Quest'ultima dichiarazione appare una indebita invasione di campo che il Petrarca respinge con decisione; meglio farebbe il sig. Mallet a preoccuparsi della sua nazionale, magari ricordando quando, allenando lo Stade Francais, faceva giocare un "vecchietto" come Diego Dominguez lasciando in panchina una promessa come David Skrela.
Il C.T. farebbe altresì bene a non invadere così arbitrariamente il campo operativo dei club, non avendo alcuna competenza nella formazione e nella gestione delle rose di giocatori. Oltre a tutto, il sig. Mallet a Padova è venuto forse due volte, per cui nemmeno si capisce su che basi fondi giudizi così trancianti.
Il Petrarca è sempre stato e sarà disponibile a discutere, nelle sedi competenti e con i soggetti deputati, proposte di modifica delle regole per la partecipazione al campionato; non accetta né accetterà mai, tuttavia, che uno stipendiato della Federazione si permetta di esprimere giudizi irrispettosi sul proprio operato, oltre a tutto basati su una scarsa conoscenza della realtà.
Se il signor Mallett vorrà discutere, seriamente e non sui giornali, di queste questioni, sarà gradito ospite a Padova, ove si potrà trattare i temi inerenti allo sviluppo del rugby e dei club in serenità, convinti che l'obiettivo finale sia comune, ma nel rispetto di compiti e ruoli.
Cordiali saluti