Anu ha scritto:Sull'allenetore non ci sono dubbi manca e si vede ma in una squadra si è in 15,ieri che placcavano eravano in cinque e se non placchi nel rugby strada non ne fai,questo mi hanno sempre isegnato i miei vecchi allenatori,il placcaggio è fondamentale e se non lo fai in partita prendi mete a valanga come è accaduto ieri e se eri sulla tribuna l'hai sicuramente notato,i primi venti minuti eravamo noi a giocare poi presa la prima meta buona parte della squadra si è seduta e a me se permetti girano altamente.Non siete superiori a noi ma avete organizzato meglio il gioco e oltre alla bravura avete messo il cuore.
Mi sembri eccessivamente critico: se aveste placcato tutto e tutti la partita sarebbe finita 0-0 ma anche giochereste in serie B.
Non mi piace nemmeno le accuse che fai ai tuoi compagni, non dai l'impressione di una squadra unita. Non ho visto 5 fenomeni e 10 sfigati, se poi ci tieni al tuo club e qualcuno non sa placcare il tuo dovere è placcare anche per gli altri ed essere orgoglioso di darti da fare per i colori sociali. Se gli altri non ci credono è un problema loro. Tu fai il tuo dovere e non guardarti attorno.
Il livello della partita e vostro è quello del campionato: siamo tutti dei dilettanti che si allenano quando possono e giocano come sono capaci. PRETENDERE la vittoria significa allenarsi MOLTO ed avere una mentalità vincente.
Il rugby è uno sport sociale e formativo del carattere. Bisogna saper accettare le sconfitte con il sorriso sulle labbra ed essere modesti nella vittoria nel rispetto degli avversari. Il nostro (nel senso di noi tutti rugbysti) terzo tempo è il simbolo dei valori positivi del nostro sport. Anche perchè da la possibilità della rivincita almeno a tavola....
Sono sempre molto critico nei confronti di chi fa proclami di vittoria...
Detto questo, il consiglio che vi do è quello di pensare ad un buon allenatore, prima ancora di maglie fighe, attrezzature varie ecc ecc. Ci sono a Pavia e dintorni tanti ex giocatori con esperienza VERA di campo che sarebbero contenti di darvi una mano. Più che doti tecniche o patentini vari per chi inizia serve qualcuno che vi trasmetta il proprio bagaglio umano e vi faccia capire cos'è veramente il rugby.
Fuori e dentro il campo.