Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Discussioni sulla FIR e sulle Nazionali, maggiore e giovanili

Moderatore: Emy77

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diddi
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da diddi »

ATHLONE ha scritto:
luqa ha scritto:Mah... se garcia ha giocato nei Pumitas e poi nella nazionale azzurra vuol dire che le regole glielo consentivano.
Proprio quello che contesto... il resto è aria fritta!
Quello che vorrei farti capire è che anche le tue proposte di soluzione a queste situazioni sono aria fritta.
Obbligare TUTTI i giocatori plurieleggibili a scegliere la propria Nazionale al compimento della maggiore età (quale, poi?) è improponibile: il problema sussiste solo in Italia e non è sentito altrove, che nel resto del mondo gli atleti plurieleggibili vengano costretti a scegliere a prescindere da una convocazione perché gli appassionati italiani vogliono vedere meno oriundi in Nazionale mi pare francamente assurdo. Né si possono obbligare solo gli oriundi italiani, perché un simile provvedimento, non approvato a livello internazionale, sarebbe immediatamente oppugnabile da chiunque fosse interessato.
L'IRB ha posto il discrimine a livello di nazionali seniores (includendovi anche A e 7s) anziché far riferimento, come vorresti tu, alla maggiore età, forzando la scelta solo da parte di chi è direttamente interessato al discorso delle Nazionali. A me questa impostazione appare giusta e saggia.
I convocati maggiorenni per una Nazionale giovanile sono in effetti una "zona grigia", ma non sono sicuro che un 19enne sia poi tanto in grado di valutare appieno le proprie scelte e le proprie potenzialità future: mi viene da pensare a Nacewa, che a 20 anni ha accettato una convocazione per Fiji e ora è ineleggibile per gli All Blacks.

Perché affermi che la regola IRB mirava a POCHI innesti? E' una norma generale, chi ne ha poco bisogno ne usa poco, chi ne ha molto bisogno ne usa molto. Se conosci qualche dichiarazione in cui qualcuno dell'IRB afferma che la norma andava usata poco o che l'Italia ne abusa, fammela conoscere. Avvertenza: dichiarazione ufficiale di un officer IRB, non sfottò in un forum di tifosi franco-anglosassoni! :wink:

Che vuol dire che "Garcia si è fatto avanti"? Ha forse obbligato Mallett a convocarlo?
Peterino
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ATHLONE
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da ATHLONE »

Il problema sussiste solo in Italia per il nostro massiccio ricorso a questa possibilità, purtroppo in questi giorni non ho tempo libero, avrei voluto fare una ricerca sui giocatori convocati in nazionale in base alla regola 8 il cui fine, te lo ricordo, è "to ensure that Players selected to represent ... a National Team... have a genuine, close, credible and established national link with the country of the Union for which they have been selected. Such a national link is essential to maintain the unique characteristics and culture of elite international sporting competition between Unions."
Qualcuno mi illumini sul genuino, definito, credibile e stabile collegamento esistente tra l'Italia ed alcuni giocatori dichiarati eleggibili! io non lo vedo...

Quanto alla zona grigia, propongo semplicemente un passo avanti: invece di parlare di convocazione in una nazionale maggiore, suggerirei il criterio della maggiore età, fissandola al compimento del 18° anno di età, che è generalmente la convenzione più seguita; l'IRB modifica continuamente i suoi regolamenti, potrebbe prendere in considerazione anche questo suggerimento... Mi sembra razionale, chiara, semplice, e non aria fritta...

Detto questo, ognuni può tenersi le sue opinioni no :-] ?

Ps: nella regola da nessuna parte si dice che si è voluto assicurare ai giocatori la possibilità di tenere i piedi in più scarpe, è solo un effetto collaterale della norma, non spacciamolo per la motivazione della norma stessa!

Dimenticavo Garcia: ovvio che per lui l'accesso alla nazionale sia importante, andreottianamente si potrebbe ritenere non tanto perchè si senta parte della nostra heimat quanto per ottenere così l'equiparazione alla formazione italiana... Aggiungo un piccolissimo fatto: quando Garcia è stato convocato il presidente del suo club, cioè la persona più interessata all'equiparazione, era vicepresidentefederalevicario, ora non più... I fatti finiscono qui, le opinioni sono note senza aggiungere altro!
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)

Asti, Genova, Parma e Bologna sono AL NORD ma a sud del Po, se a qualcuno interessa...

Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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diddi
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da diddi »

ATHLONE ha scritto:Il problema sussiste solo in Italia per il nostro massiccio ricorso a questa possibilità,
Resta il fatto che l'Italia non può imporre a nessuno unilateralmente una regolamentazione più restrittiva.
ATHLONE ha scritto:purtroppo in questi giorni non ho tempo libero, avrei voluto fare una ricerca sui giocatori convocati in nazionale in base alla regola 8 il cui fine, te lo ricordo, è "to ensure that Players selected to represent ... a National Team... have a genuine, close, credible and established national link with the country of the Union for which they have been selected. Such a national link is essential to maintain the unique characteristics and culture of elite international sporting competition between Unions."
Qualcuno mi illumini sul genuino, definito, credibile e stabile collegamento esistente tra l'Italia ed alcuni giocatori dichiarati eleggibili! io non lo vedo...
Veramente la norma dice che avere un nonno di un Paese o risiedere tre anni in quel Paese agli occhi dell'IRB costituisce un collegamento genuino, credibile, stabile ecc. La norma potrà essere ingiusta, ma allora non ti appellare alla norma!
ATHLONE ha scritto:Quanto alla zona grigia, propongo semplicemente un passo avanti: invece di parlare di convocazione in una nazionale maggiore, suggerirei il criterio della maggiore età, fissandola al compimento del 18° anno di età, che è generalmente la convenzione più seguita; l'IRB modifica continuamente i suoi regolamenti, potrebbe prendere in considerazione anche questo suggerimento... Mi sembra razionale, chiara, semplice, e non aria fritta...
A patto che non si obblighino tutti i rugbysti 18enni plurieleggibili, ma solo quelli convocati per una Nazionale di rugby, giovanile o seniores che sia. E comunque ferme restando le mie perplessità sulla capacità di una persona così giovane di valutare appieno le implicazioni future della sua scelta.
ATHLONE ha scritto:Detto questo, ognuni può tenersi le sue opinioni no :-] ?
E ci mancherebbe! :D
Anche se quelli che la pensano diversamente da me mi danno un certo fastidio... :-] :wink:
ATHLONE ha scritto:Ps: nella regola da nessuna parte si dice che si è voluto assicurare ai giocatori la possibilità di tenere i piedi in più scarpe, è solo un effetto collaterale della norma, non spacciamolo per la motivazione della norma stessa!
Anzi, nella regola si dice che a un certo punto si è obbligati a una scelta definitiva! Teoricamente, se un oriundo di 17 anni fosse tanto forte da valere una Nazionale maggiore (assoluta, A o 7s), con la normativa che vorresti imporre tu potrebbe addirittura giocare per due Nazionali diverse. Come vedi, sono ben in grado di distinguere il giusto dal legale... :wink:
ATHLONE ha scritto:Dimenticavo Garcia: ovvio che per lui l'accesso alla nazionale sia importante, andreottianamente si potrebbe ritenere non tanto perchè si senta parte della nostra heimat quanto per ottenere così l'equiparazione alla formazione italiana... Aggiungo un piccolissimo fatto: quando Garcia è stato convocato il presidente del suo club, cioè la persona più interessata all'equiparazione, era vicepresidentefederalevicario, ora non più... I fatti finiscono qui, le opinioni sono note senza aggiungere altro!
Sono arciconvinto che la scelta di Garcia sia stata fatta per calcolo. Dico soltanto che per appurarlo bisognerebbe intentare un processo alle intenzioni, il che è impraticabile.
Per quanto riguarda la dietrologia, è ovvio che Calvisano aveva tutto l'interesse; ma non credo che Mallett si sia fatto condizionare da questo. E non credo nemmeno che Jean de Villiers e Jacobs si siano fatti condizionare da questo quando li ha "bucati" a giugno. :-]
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da Cane_di_Pavlov »

Fintanto che la regola dell'equiparazione è in vigore, è assurdo pensare che si debba chiedere ad un Pinco Pallino con doppia (ipotetica) cittadinanza di decidere a 18 anni di scegliere per chi giocare... semplicemente perchè poi con 3 anni di residenza in un qualsiasi paese, potrebbe giocare per qualunque nazionale.

Che senso avrebbe chiedere a Garcia di scegliere a 18 anni tra Italia e Argentina quando poi a 27 anni potrebbe scegliere ipoteticamente tra Italia (o Argentina) e le rappresentative di altre 3 nazioni in cui ha risieduto per 3 anni ciscuna?
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diddi
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da diddi »

Cane_di_Pavlov ha scritto:Fintanto che la regola dell'equiparazione è in vigore, è assurdo pensare che si debba chiedere ad un Pinco Pallino con doppia (ipotetica) cittadinanza di decidere a 18 anni di scegliere per chi giocare... semplicemente perchè poi con 3 anni di residenza in un qualsiasi paese, potrebbe giocare per qualunque nazionale.

Che senso avrebbe chiedere a Garcia di scegliere a 18 anni tra Italia e Argentina quando poi a 27 anni potrebbe scegliere ipoteticamente tra Italia (o Argentina) e le rappresentative di altre 3 nazioni in cui ha risieduto per 3 anni ciscuna?
Solo una piccola correzione: per essere equiparabili bisogna aver risieduto continuativamente nel Paese d'elezione per 3 anni A RIDOSSO della convocazione. Altrimenti al posto di Marcato sabato giocherebbe Fraser.
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ATHLONE
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da ATHLONE »

diddi ha scritto:Resta il fatto che l'Italia non può imporre a nessuno unilateralmente una regolamentazione più restrittiva.
Resta il fatto che possiamo autonomamente decidere come, quando e quanto far ricorso noi a questa norma.
diddi ha scritto:Veramente la norma dice che avere un nonno di un Paese o risiedere tre anni in quel Paese agli occhi dell'IRB costituisce un collegamento genuino, credibile, stabile ecc. La norma potrà essere ingiusta, ma allora non ti appellare alla norma!
confondi il fine con il mezzo, io condivido la finalità sopra citata (il legame) ma ritengo sbagliato lo strumento adottato (il nonno)...
diddi ha scritto:
ATHLONE ha scritto:Quanto alla zona grigia, propongo semplicemente un passo avanti: invece di parlare di convocazione in una nazionale maggiore, suggerirei il criterio della maggiore età, fissandola al compimento del 18° anno di età, che è generalmente la convenzione più seguita; l'IRB modifica continuamente i suoi regolamenti, potrebbe prendere in considerazione anche questo suggerimento... Mi sembra razionale, chiara, semplice, e non aria fritta...
A patto che non si obblighino tutti i rugbysti 18enni plurieleggibili, ma solo quelli convocati per una Nazionale di rugby, giovanile o seniores che sia. E comunque ferme restando le mie perplessità sulla capacità di una persona così giovane di valutare appieno le implicazioni future della sua scelta.
Non capisco cosa intendi... è ovvio che riguarderebbe tutti, il giocatore dovrebbe scegliere per quale nazionale dichiararsi eleggibile!
diddi ha scritto:[
ATHLONE ha scritto:Ps: nella regola da nessuna parte si dice che si è voluto assicurare ai giocatori la possibilità di tenere i piedi in più scarpe, è solo un effetto collaterale della norma, non spacciamolo per la motivazione della norma stessa!
Anzi, nella regola si dice che a un certo punto si è obbligati a una scelta definitiva! Teoricamente, se un oriundo di 17 anni fosse tanto forte da valere una Nazionale maggiore (assoluta, A o 7s), con la normativa che vorresti imporre tu potrebbe addirittura giocare per due Nazionali diverse. Come vedi, sono ben in grado di distinguere il giusto dal legale... :wink:
Ho il dubbio che, per motivi medici, i giocatori minorenni non possano essere convocati in partite Seniores a livello internazionale... mi sembra di ricordare una nota della commissionemedica ma ora non la trovo sottomano, in compenso nella Regola 1 IRB c'è questa definizione:
Age of Majority is deemed to be acquired on a Person’s 18th birthday.
diddi ha scritto:Sono arciconvinto che la scelta di Garcia sia stata fatta per calcolo.
Beh questo è un passo avanti
diddi ha scritto:Per quanto riguarda la dietrologia, è ovvio che Calvisano aveva tutto l'interesse; ma non credo che Mallett si sia fatto condizionare da questo.
Nessuno mette in dubbio le doti di Garcia: ma l'allenatore è un dipendente federale.
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da gransoporro »

ATHLONE ha scritto:
gransoporro ha scritto:Lasciamo stare le battute: non e` accettabile avere cittadini italiani che possono rappresentare l'Italia del rugby mentre altri no. Mio figlio ha 3 nazionalita`. Non deve essere ne` premiato ne` penalizzato per questo.


Perfettamente d'accordo: nè premiato nè penalizzato! Per lo sport scelga una sola cittadinanza (così non verranno penalizzati gli altri nei suoi confronti) e si impegni a lottare per quei colori!!!
gransoporro ha scritto:per me, oriundo e` un italiano nato e cresciuto all'estero
manca un requisito: che si sente italiano!

Ps: Stanojevic è l'esempio che si può effettuare una scelta consapevole alla maggiore età seguendo semplicemente ciò che dice il cuore... Perchè non fare tutti così?

Ancora con 'sta fesseria del "sentirsi italiano": chiedilo ad un militante della Lega Nord se si sente italiano. Lo escludi dalla nazionale? Lo escludi dal parlamento italiano? E se Garcia ti dice che si sente italiano al 100%, che gli dici? Che test gli fai fare? COme fai a provare che non e` vero (se non e` vero - non conosco il signor Garcia e non posso saperlo). Non c'e` modo di provarlo, quindi e` un criterio inutile. E anche se lo fosse, discriminerebbe dei cittadini e quindi non sarebbe eticamente valido.

Dovreste venire qui: sono tutti americani fino al midollo, ma si sentono italiani, irlandesi, scozzesi... Segno che dove c'e` diversita` il "sentirsi italiano" o di un'altra nazionalita` cambia valenza. Si puo` avere piu` di una nazionalita`, anzi questa e` spesso la norma (sia chiaro pero` sono solo cittadini USA, non di altre nazioni). Capisco benissimo che da noi questa e` una novita`, ma sara` il caso di aggiornarsi. Il che non vuol dire non essere fieri di essere italiani. Vuol dire capire che si puo` avere piu` di una nazionalita`; una poi sara` la dominante, ma le altre non vengono abbandonate e continuano a far parte dell'identita` del singolo.

Quanto a mio figlio, grazie per il non richiesto suggerimento, ma se sara` bravo abbastanza, nello sport o in politica o in qualunque altro campo, decidera` lui chi rappresentare. E se vuol rappresentare una parte di se` da giovane e un'altra da adulto, non mi strappero` i capelli per lo sdegno.

Ah, dimenticavo, vista la vigente norma sugli equiparati, dobbiamo chiedere ai nostri 18enni di optare solo ed sclusivamente per la nazionale italiana? Il che significa che se vanno a giocare all'estero per 3 anni o piu`, non si dichiareranno disponibili a giocare per un'altra nazionale. Altrimenti li si incrimina per alto tradimento. Prima o poi i francesi, che ogni tanto pescano nei nostri vivai, faranno lo scherzetto... Meglio premunirsi.
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da rivel1 »

diddi ha scritto:mi viene da pensare a Nacewa, che a 20 anni ha accettato una convocazione per Fiji e ora è ineleggibile per gli All Blacks.

e ha tutto il mio rispetto! mentre per me che ci ha capitanato le fiji giochi poi con la maglia dell'australia è scandaloso
per mettere un po' d'ordine basterebbe rendere le rappresentative giocanili vincolanti come è già in quasi tutti gli sport
ah, e magari eliminare la parola equiparato dal vocabolario rugbystico e arrangiarsi con quel che si ha
Se hai tempo per fare due cose male, fanne bene una e incrocia le dita

Visto che non voglio scrivere "secondo me" o "in mio parere" in ogni messaggio, ritenete pure ogni opinione espressa puramente personale senza alcuna pretesa di verità assoluta
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da Shye »

Gransoporro, alcune cose del tuo discorso sono per me condivisibili, altre per nulla, ma in ogni caso ti chiederei di non usare termini come FESSERIE quando ti riferisci all'altrui pensiero.
Se non ti "conoscessi" già da un po' sul forum ti avrei risposto parecchio male.
Non creiamo polemiche per nulla.
Grazie
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ATHLONE
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da ATHLONE »

gransoporro ha scritto:Ancora con 'sta fesseria del "sentirsi italiano"
la fesseria, come la chiami tu, non l'ho mica inventata io! Farina del sacco IRB "to ensure that Players selected to represent ... a National Team... have a genuine, close, credible and established national link with the country of the Union for which they have been selected

Se preferisci chiamala diversamente, ma il succo è quello...

Su Garcia, quito il discorso di rivel
rivel1 ha scritto:per me che ci ha capitanato le fiji giochi poi con la maglia dell'australia è scandaloso per mettere un po' d'ordine basterebbe rendere le rappresentative giocanili vincolanti come è già in quasi tutti gli sport
ah, e magari eliminare la parola equiparato dal vocabolario rugbystico e arrangiarsi con quel che si ha
parole illuminanti!
gransoporro ha scritto:Vuol dire capire che si puo` avere piu` di una nazionalita`; una poi sara` la dominante, ma le altre non vengono abbandonate e continuano a far parte dell'identita` del singolo.
E chi lo nega? Basta che in accordo con il tuo personale sentire tu giochi solo per quella che ritieni dominante...

Quello che tu non vuoi capire è che si vorrebbe evitare di sfavorire chi ha meno possibilità e favorire chi ne hà di più: riportare tutti allo stesso punto di partenza da noi si chiama giustizia sociale, in USA esiste la discriminazione positiva che addirittura va oltre...
C'è un viaggiatore in ognuno di noi, ma solo pochi sanno dove stanno andando! (Tir Na Nog)

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Quando dissi alla gente nordirlandese che ero ateo, una donna durante la conferenza si alzò in piedi e disse: "Si, ma è nel Dio dei Cattolici o in quello dei Protestanti che lei non crede?" (Quentin Crisp)
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da Cane_di_Pavlov »

Il problema che ponete voi anti-equiparati è condivisibile, anche io preferirei vedere in nazionale unicamente giocatori con il passaporto, ma capisco anche che il rugby di alto livello è un mondo alquanto ristretto, lo si gioca in 3 nazioni europee (Gran Bretagna, Francia, Irlanda) e in 3 nel resto del mondo (Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda), con altre ben poche nazioni (Italia, Argentina, le isolane) che di riffa o di raffa a fronte di movimento interni poco organizzati e/o numerosi riescono a trovare qualche risultato.

Il rugby è uno sport in cui per emergere servono almeno 40-50 di buon livello, con caratteristiche fisiche e atletiche alquanto variegate. Anche nazioni come la nostra faticano ad avere 30 atleti con passaporto "presentabili" a livello internazionale.

Bello e giusto che giocassero solo i passaportati, ma evidentemente chi regge i fili (IRB) pensa che IN QUESTO MOMENTO sia più importante aumentare la competitività internazionale e il numero di squadre capaci di giocare ad alto livello, e l'unico modo "veloce" per farlo, nel rugby, e tramite l'utilizzo di regole più permissive in merito all'eleggibilità.

Potrà anche darsi che questo permissivismo porti a situazioni "patologiche" come il nostro ricorrere ad oriundi di 2° generazione che manco sanno la lingua, ma d'altra parte è l'unico modo che abbiamo per stare dove siamo.
JosephK.
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da JosephK. »

A proposito: Therry Campese, suo nipote, sta facendo grandi cose...
"E' figlio di mia sorella Lisa, ha 24 anni ed è l'apertura titolare della Nazionale verdeoro a XIII che ai Mondiali in corso in Australia, è già in semifinale. Avrebbe potuto essere italiano: un'occasione persa...".

Dall'intervista sulla Gazzetta
http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Rugby ... pese.shtml
"Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare fino in fondo, qualsiasi cosa accada. E' raro vincere in questi casi, ma qualche volta succede" (Il Buio oltre la siepe).

Metti una sera con gli amici del bar e capisci quanto è importante... la cultura del rugby.

Entrare al bar per condividere, non per dividere (Il sommo Beppone).

Nex time... Good Game... Nice try... Seh seh avemo capito...
Shye
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da Shye »

Cane_di_Pavlov ha scritto:Il problema che ponete voi anti-equiparati è condivisibile, anche io preferirei vedere in nazionale unicamente giocatori con il passaporto, ma capisco anche che il rugby di alto livello è un mondo alquanto ristretto, lo si gioca in 3 nazioni europee (Gran Bretagna, Francia, Irlanda) e in 3 nel resto del mondo (Australia, Sud Africa, Nuova Zelanda), con altre ben poche nazioni (Italia, Argentina, le isolane) che di riffa o di raffa a fronte di movimento interni poco organizzati e/o numerosi riescono a trovare qualche risultato.

Il rugby è uno sport in cui per emergere servono almeno 40-50 di buon livello, con caratteristiche fisiche e atletiche alquanto variegate. Anche nazioni come la nostra faticano ad avere 30 atleti con passaporto "presentabili" a livello internazionale.

Bello e giusto che giocassero solo i passaportati, ma evidentemente chi regge i fili (IRB) pensa che IN QUESTO MOMENTO sia più importante aumentare la competitività internazionale e il numero di squadre capaci di giocare ad alto livello, e l'unico modo "veloce" per farlo, nel rugby, e tramite l'utilizzo di regole più permissive in merito all'eleggibilità.

Potrà anche darsi che questo permissivismo porti a situazioni "patologiche" come il nostro ricorrere ad oriundi di 2° generazione che manco sanno la lingua, ma d'altra parte è l'unico modo che abbiamo per stare dove siamo.
A parte che "in questo momento" sai anche tu che significa probabilmente per sempre (in Italia no, ma in tante nazioni dubito che il Rugby esploderà mai), visto che in 100 anni è cambiato ben poco (e l'IRB avrebbe dovuto fare ben altro, secondo me..ad esempio lanciare i mondiali un bel po' prima), il problema secondo noi è semplicemente di utilizzare questa cosa con buon senso e non indiscriminatamente. Ad esempio parlare di tirare dentro 2 che giocano con l'Autralia in quello che è un altro sport è secondo me sbagliato da almeno 2 o 3 punti di vista.
Ma ne abbiamo già parlato mille mila volte :-)
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da diddi »

rivel1 ha scritto:
diddi ha scritto:mi viene da pensare a Nacewa, che a 20 anni ha accettato una convocazione per Fiji e ora è ineleggibile per gli All Blacks.
e ha tutto il mio rispetto!
Mi sa che non hai capito: ora Nacewa si pente amaramente di quella scelta e vorrebbe giocare con gli AB, che lo avrebbero convocato in seguito all'esodo di McAllister e Carter; ma quell'unico cap in gioventù glielo impedisce. Lui ha sempre rifiutato ed è determinato a rifiutare ancora ulteriori convocazioni con le Figi nella speranza di poter un giorno rappresentare la NZ. E' l'esempio di ciò che può comportare una scelta giovanile non ponderata in questo frangente.
rivel1 ha scritto:mentre per me che ci ha capitanato le fiji giochi poi con la maglia dell'australia è scandaloso
Non so a chi ti riferisci, ma evidentemente non siamo gli unici a importare. Però soltanto noi dovremmo autocastrarci?
rivel1 ha scritto:per mettere un po' d'ordine basterebbe rendere le rappresentative giocanili vincolanti come è già in quasi tutti gli sport
La proposta è ragionevole. Prova a dirlo all'IRB.
rivel1 ha scritto:ah, e magari eliminare la parola equiparato dal vocabolario rugbystico e arrangiarsi con quel che si ha
Idem come sopra.
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Re: Terry Campese ed Anthony Laffranchi in Nazionale Italiana

Messaggio da gransoporro »

ATHLONE ha scritto:
gransoporro ha scritto:Ancora con 'sta fesseria del "sentirsi italiano"
la fesseria, come la chiami tu, non l'ho mica inventata io! Farina del sacco IRB "to ensure that Players selected to represent ... a National Team... have a genuine, close, credible and established national link with the country of the Union for which they have been selected

Se preferisci chiamala diversamente, ma il succo è quello...

Su Garcia, quito il discorso di rivel
rivel1 ha scritto:per me che ci ha capitanato le fiji giochi poi con la maglia dell'australia è scandaloso per mettere un po' d'ordine basterebbe rendere le rappresentative giocanili vincolanti come è già in quasi tutti gli sport
ah, e magari eliminare la parola equiparato dal vocabolario rugbystico e arrangiarsi con quel che si ha
parole illuminanti!
gransoporro ha scritto:Vuol dire capire che si puo` avere piu` di una nazionalita`; una poi sara` la dominante, ma le altre non vengono abbandonate e continuano a far parte dell'identita` del singolo.
E chi lo nega? Basta che in accordo con il tuo personale sentire tu giochi solo per quella che ritieni dominante...

Quello che tu non vuoi capire è che si vorrebbe evitare di sfavorire chi ha meno possibilità e favorire chi ne hà di più: riportare tutti allo stesso punto di partenza da noi si chiama giustizia sociale, in USA esiste la discriminazione positiva che addirittura va oltre...
Vabbe', dimmi in quella norma dove vedi la traduzione di "sentire appartenenza a una nazione": parla solo di chiaro, genuino e forte legame, non di appartenenza assoluta come dici tu. E se vuoi suggerire una norma piu` restrittiva, devi dare criteri certi per la sua attuazione. Il discorso su Garcia mi sembra un'eccezione, non una regola.

Detto questo, ammetto di essermi stancato di questa discussione.
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