Non ho potuto scrivere per giorni. Quindi: sarò lungo...
Nel complesso: non mi è parsa particolarmente brutta come ha scritto qualcuno. Certo gli aussies hanno giocato sotto tono, magari per le molte assenze, ma anche perché non gli abbiamo consentito di fare di meglio. Nell'eterna questione se placcare alle gambe fermando l'avversario ma concedendogli lo scarico o andare alti chiudendo l'off-load ma perdendo metri sull'impatto, abbiamo scelto la seconda soluzione. Loro facevano parecchi metri con noi attaccati alle braccia, ma non riuscivano ad alimentare l'azione (bella difesa ai lati dell'area del placcaggio) e finivano per dover ripartire da raggruppamenti non previsti: in questa maniera siamo riusciti a rallentarne l'azione e a renderli meno letali.
L'inizio - male, dietro e davanti. Abbiamo faticato a trovare le misure giuste. Soprattutto Garcia ha mancato tre placcaggi che hanno portato a 1 piazzato, 1 meta e una "quasi meta" salvata in extremis con in-avanti australiano. Tuttavia, prima che pensiate che voglio sparare addosso a un mio "protetto"
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, dopo i primi 10 minuti la partita di Garcia è stata pressoché perfetta in difesa, anche se in attacco non ha mai varcato la prima linea di difesa (a mia memoria).
Mischie - io ricostruisco così: siamo entrati in partita sperando che l'arbitro reprimesse i loro ingressi anticipati, invece li tollerava (a differenza di quanto ha fatto Lewis a Hong Kong, e comunque anche lui solo nel secondo tempo di quella partita) e anzi ci penalizzava quando, messi sotto dalla tattica scorretta australiana, i nostri (soprattutto Nieto) cercavano di "arrangiarsi". Quando anche noi abbiamo cominciato ad anticipare l'ingresso, nella colpevole indifferenza dell'arbitro, per loro sono stati dolori. Su questa base si capisce bene perché Aguero-Ongaro sono andati meglio di Perugini-Ghiraldini, dal momento che sono scesi in campo con buona parte del copione già scritto.
Touche - anche qui sono notevolmente critico nei confronti della direzione arbitrale. Non amo parlare male degli arbitri e vorrei che tutti capissero che le mie sono solo opinioni senza livore, portate avanti con spirito costruttivo e, spero, argomentando le mie affermazioni. Loro saltavano sempre nel corridoio. Già nella prima touch McMeniman ha abbrancato Bortolami in aria (l'arbitro non ha visto nulla, in compenso Ghiraldini e Del Fava si sono avventati addosso all'australiano cercando di sferrargli qualche colpo proibilto nel fitto del groviglio, "tanati" dalle riprese TV rallentate, ma non dalla terna); ma è stato clamoroso quando abbiamo fatto una finta di salto in cui loro sono cascati e il loro saltatore è piombato dritto sulla schiena del povero Perugini che stava per sostenere il nuovo saltatore (poteva mai invasione essere più lampante di così?

). Marcavano tutti i nostri blocchi di salto in prima battuta, abbiamo portato a casa con sicurezza praticamente solo palloni su schemi con finta di salto (forse non abbiamo insistito su questi schemi perché alla lunga saltare sempre in due è logorante). La situazione è migliorata quando Ongaro ha provato a vedere che succedeva se la lanciava storta e si è visto che questa circostanza all'arbitro non interessava punto (anche perché loro entravano sempre nel corridoio, per cui la "storta" pareva dritta...

). Imputo l'insistenza su un lancio conforme alle regole come un limite di Ghiraldini dovuto all'inesperienza; anche se, ad essere onesti, a termini di regolamento dovrebbe avere ragione lui.
Barnes su Marcato - in TV, dopo ripetute analisi dei filmati rallentati, mi sono reso conto che l'urto dell'avambraccio di Barnes contro il volto di Marcato è sicuramente imputabile ad una situazione di gioco, tanto più che l'australiano agita la mano come a schiaffeggiare il pallone dalla sua parte. Quello che è sfuggito a molti è che Barnes va a saltare col ginocchio destro alto e che questo ginocchio va a piantarsi sul fianco di Andrea (che in effetti ne riporterà una contusione "alla cresta iliaca", impossibile dallo scontro mano-volto). Peraltro, anche Mortlock dall'altra parte va su col ginocchio un po' alto, mentre il nostro bada solo alla palla senza protendere arti a difesa. Il regolamento gli darebbe ragione, la partita ci condanna a una meta subita con un uomo in meno, su una palla che doveva essere nostra.
Prima meta aussie - Garcia, obbligato a coprire da solo la zona sua e del dolorante Marcato, ha lisciato il placcaggio su Ashley-Cooper (o era Tahu?), Mirco si è accentrato per questo motivo e la meta di Turner a quel punto era inevitabile. Ma non darei colpe a Mirco, ha fatto quello che doveva in quella situazione.
Meta nostra - il semplice fatto che la palla da Masi a Mirco abbia percorso una traiettoria in avanti rispetto alla linea di meta non vuol dire che si trattava di un passaggio in avanti. Non sto scherzando, ne abbiamo discusso in altre sedi. Anche se alcuni non erano d'accordo con me su questo punto, non è una mia opinione, ma la "dottrina ufficiale" insegnata a livello arbitrale: la palla deve essere lanciata all'indietro, ma può capitare che, pur lanciandola all'indietro, vada in avanti per effetto della componente inerziale fornita dalla corsa del passatore, in questi casi il passaggio non è da considerarsi in avanti. Nell'azione in esame, Mirco, al momento del passaggio, è nettamente dietro Masi, il quale lancia all'indietro verso il compagno; dopo di che la palla viaggia in avanti (Mirco la riceve più vicino alla linea di meta rispetto a dove Masi l'ha passata), ma perché Masi era in piena corsa.
Canale - la mia impressione, non so se corroborata dai fatti, è che in attacco sia stato utilizzato più che altro per "assorbire" Mortlock: talvolta l'ho visto entrare come una palla di cannone senza essere servito. Chissà, se ci avessimo provato almeno una volta...
Mediana - per me bene tutti e due i MA, soprattutto Marcato in difesa ha retto. Chissà che l'inizio difficile di Garcia non sia stato dovuto anche al fatto che in principio gli era stato affidato il compito di dare un'occhiata anche alla zona del MA, esigenza rientrata in seguito... Prima di assecondare gli entusiasmi, vorrei però richiamare una statistica giunta in sovrimpressione nei primi minuti del secondo tempo: aperture alla mano-2; aperture al piede-8. Ripeto, non è farina del mio sacco, qualcun altro ha tenuto il conto, anche a me pareva che di aperture alla mano ce ne fossero state almeno 1 o 2 in più. Fatto sta che, se i dati sono quelli, tatticamente non c'è stata molta differenza con Pez (orrore!
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). Mi sembra ingeneroso criticare Orquera per il calcio mancato. Intanto ha sbagliato di pochissimo (se ha sbagliato...

), e poi avendo visto cosa ha mancato Donald contro la Scozia (calcio centrale dai 22), quello di Lucianino, che centrale NON era (tra 5 e 15 metri), è PIU' che perdonabile. Da Canavosio, sinceramente, mi aspettavo di meglio, anche se (calcio contrato a parte) non potrei dire che ha giocato male, anzi, ma mi aspettavo un contributo maggiore del "compitino" che ha svolto bene. Toniolatti maluccio, ma era l'esordio, speriamo meglio in seguito.
Masi - non sarà il suo ruolo, ma calcia con agio da un 22 all'altro, anzi riesce a dosare il piede in modo da far atterrare la palla qualche metro prima. Inoltre si inserisce perfettamente in attacco e da dietro ha anche modo di prendere velocità e risultare ancora più pericoloso. Nel finale svirgola un calcio, ma a chi non capita? Per me l'esperimento è riuscito e spero che venga riproposto.
Seconda meta aussie - nettamente irregolare. Ad attenuazione dell'indubbio errore arbitrale posso citare: l'impatto di Mortlock non è pesante, anche io ho ricevuto l'impressione (a seconda dell'inquadratura) che Parisse, vistosi chiuso, abbia provato a sottolineare la scorrettezza con una caduta "simbolica" (ormai non lo acchiappo più, magari se casco si vede meglio); al momento dell'ostruzione, l'arbitro tiene gli occhi sulla palla ed è coperto da Sole. Resta il fatto che l'uomo accanto a Parisse (magari sbaglio, ma io gli ho visto il numero 16 sulla maglia, quindi dovrebbe essere Ongaro e non Aguero) era talmente convinto del fischio che ha preferito reclamare con l'arbitro che tappare la falla (grave errore). Non darei troppe colpe a Sole e Toniolatti: l'"internata" su un recupero affannoso è un classico di questo sport, ci vedo più bravura del cangurotto che demerito dei nostri. Forse si potrebbe obiettare qualcosina su Masi, che si smuove solo dopo che Cooper ha saltato il nostro MM, ma tutto nasce dalla svista arbitrale e forse solo lì poteva fermarsi. Direi che però dovremmo imitare il capitano, che si è preso l'ostruzione, è finito sedere a terra, si è rialzato senza obiettare e non ha inveito contro Lawrence (almeno in TV non si è visto, chi era allo stadio può confermare?), ma ha accettato la decisione ingiusta. QUESTA è la vera lezione che il calcio dovrebbe imparare dal rugby! (detto da un ex calciatore)